Co I nvolti I m pr e s e e pro f e s s I o n I s ti loc ali


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Territorio

AB RUZ ZO  

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CO I NVOLTI   I M PR E S E   E   PRO F E S S I O N I S TI   LOC ALI

Gagliano Aterno



modello di ricostruzione partecipata

Appena 36 mesi e l’antico 

borgo di Gagliano Aterno, 

un gioiello impreziosito 

dai segni architettonici dei 

Barberini-Colonna, tornerà a 

vivere dopo il sisma che ha 

colpito l’Abruzzo. A guidare 

la ricostruzione del borgo, 

che ha 93 unità immobiliari 

completamente inagibili, sarà 

un Consorzio composto da 

imprese e professionisti, che 

ha offerto la propria consulenza 

al Comune e ai privati. 

Il progetto sarà esteso ai 7 

Comuni della Valle Subequana.

IL CONSORZIO



Imprese capofi la: Straferro Costruzioni srl 

di Monteprandone (Ap)



Coordinamento generale: Ilario Biondi 

(Straferro Costruzioni)



Progettazione generale architettonica e 

urbanistica: Vincenzo Orsatti (coordinatore gruppo 

di progettazione); Luigi Di Paolo; Francesco 

Garrubba; Venturino Orsatti; Chiaromonte Biordi; 

Bruno Casale; Giuseppe Colantoni



Consulenza strutturale: Gabriele Cicconi; 

Maurizio Maria Malatesta; Giuseppe Mancinelli



Progettazione e consulenza geotecnica: 

Gianfranco Totani (Università de L’Aquila)

Giuseppe Lanzo (Università La Sapienza di Roma)

Consulenza amministrativa: Nico Moravia 

(studio legale Pavia e Ansaldo)



Consulenza storica: Pasquale Casale

di Stefano Cianciotta

IL NUOVO 

CANTIERE             

Marzo 2010 



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IL NUOVO 

CANTIERE             

Marzo 2010 

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A GAGLIANO ATERNO

, dopo il sisma del 6 aprile, 93 unità immobiliari sono completamente inagibili e 70 sono parzialmente inagibili. Il paese in provincia de L’Aquila è ricco 

dal punto di vista delle testimonianze storiche. Oltre allo splendido castello, già sede dei Barberini-Colonna, Gagliano ospita il monastero duecentesco di Santa Chiara. 

G

agliano Aterno è un piccolo gioiello incasto-



nato nella Valle Subequana, a circa 50 km 

da L’Aquila, con poco più di 300 residenti e un 

patrimonio storico-architettonico di straordinario 

valore. Il sisma del 6 aprile ha colpito duramen-

te anche questo centro, lasciando numeri che 

parlano da soli: 93 sono le unità immobiliari 

completamente inagibili e più di 70 quelle par-

zialmente o temporaneamente inagibili, sen-

za contare i gravi danni a carico del patrimonio 

pubblico civile e religioso. Un gruppo di imprese 

e tecnici, nel mese di giugno 2009, ha invitato il 

Comune di Gagliano a condividere, insieme con 

i privati cittadini, l’intero processo di ricostruzio-

ne del centro storico, attraverso una convenzione 

con la quale il Comune si sarebbe dotato senza 

oneri a suo carico del Piano di Ricostruzione, re-

datto dai professionisti coinvolti. Lo strumento 

avrebbe guidato sotto il profi lo geotecnico e urba-

nistico-architettonico l’intera fase progettuale e, 

successivamente, di cantiere. L’invito a costituire 

un Consorzio privato, attraverso il quale coordi-

nare l’intera operazione, dalla predisposizione 

delle richieste di fi nanziamento per la ricostru-

zione degli edifi ci danneggiati, alla successiva 

progettazione degli interventi e infi ne alla fase 

di cantiere, è diventata, dopo cinque mesi di ac-

curata preparazione, realtà operativa.

Il Comune, esterno al Consorzio, oltre a con-

trollare e approvare le varie fasi della ricostru-

zione, avrà così la possibilità di decidere l’as-

setto e lo sviluppo urbanistico futuro del suo 

territorio, soprattutto in funzione delle esigen-

ze sismiche: nella fase di analisi del Piano di 

Ricostruzione, sarà posta in essere una vera e 

accurata microzonazione sismica che, paral-

lelamente alle istanze urbanistiche, detterà la 

trama defi nitiva dello strumento pianifi catorio. 

Il Consiglio Comunale di Gagliano ha approva-

to all’unanimità il 28 novembre 2009 la con-

venzione, con la quale si regolano i rapporti tra 

il Consorzio, che provvederà alla ricostruzione 

degli edifi ci privati. Il Comune controllerà l’in-

tero processo. Il Consorzio presenterà il proget-

to anche agli altri sei Comuni della Valle Sube-

quana, che saranno chiamati a pronunciarsi in 

tempi rapidi sulla sua attuazione.  

«I singoli proprietari 

degli edifi ci stanno già 

riscontrando l’effi cacia 

operativa dell’iniziativa 

che, 


grazie a un 

coordinamento 

generale, a un’unica 

articolata entità progettuale, e a 

un unico grande cantiere

, porterà 

all’intera ricostruzione in 24-36 mesi, 

altrimenti impossibili da prefi gurare».

Enzo Orsatti, Coordinatore 

del gruppo di progettazione



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