Comune di Albese con Cassano Assessorato alla Cultura
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Comune di Albese con Cassano Assessorato alla Cultura
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MUSEO ETNOGRAFICO E DELL’ACQUA via Pulici n. 29/A
Il museo Etnografico e dell’acqua, allestito in un vecchio lavatoio risalente al 1822 e posto nel centro storico, documenta, attraverso oggetti, contenitori e strumenti l’uso dell’acqua dal XIX sec. agli anni ’50 del XX°. La struttura, non più utilizzata da molti anni, era in stato di completo abbandono. Dopo un attento intervento di recupero conservativo e funzionale da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale, lo spazio è stato organizzato in modo da illustrare e “raccontare”, anche con pannelli esplicativi, la sua funzione originaria, quella del lavaggio dei “panni” e luogo sociale d’incontro delle donne appartenenti alle classi popolari. Esso fa conoscere, inoltre, mediante i contenitori e gli strumenti propri della pratica del bucato domestico, l’uso dell’acqua in casa; il suo trasporto, per le esigenze agricole; le tecniche utilizzate per prelevare l’acqua dai pozzi e il modo di attingere l’acqua alla fontana. Ma la testimonianza, certamente più significativa, è una macchina dei pompieri, di fine ottocento in dotazione alla squadra di volontari del Paese ed impiegata fino agli inizi del 1950.
Visita su prenotazione/Assessorato alla cultura/Ufficio Segreteria: tel.:031426122.
CHIESA DI SAN PIETRO via Roma, 96
Il più remoto accenno all’esistenza della chiesa di Cassano si trova nel “Liber sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero (XIII sec.). Fra le 61 cappelle della Pieve di Incino ricorda: “Loco Cassano, ecclesia sancti Petri”. Doveva risalire, come le altre della zona, al sec. XII. La chiesa fu ricostruita nel secolo XV, probabilmente nella seconda metà, come si può dedurre dagli affreschi del coro. Nel 1574 la chiesa venne visitata da San Carlo Borromeo, che ne decretò l’accorpamento alla Parrocchia di Albese. Il campanile si fa risalire alla seconda metà del secolo XI. Il recente restauro portò a scoprire che lo stesso, all’interno della chiesa, parte su un tessuto murario molto più antico, databile tra il V e il VI secolo. Se ne deduce che non fu in origine un campanile, ma una torre di segnalazione. Furono eseguite due campagne di scavo nella chiesa: la prima nel giugno 1982, portò alla luce una chiesa di epoca carolingia (fine X secolo), di cui si conservano tre frammenti di affreschi sulla parete verso la strada; la seconda portò ad individuare fasi costruttive, di cui la più importante è quella corrispondente ad una cappella probabilmente longobarda situata presso la strada già esistente in età romana, che conduceva da Como a Erba e Lecco. Gli affreschi si potrebbero classificare come un “quattrocento di provincia”. Il più antico è il trittico centrale, datato e firmato: 6 ottobre 1500 un “minore” finora sconosciuto. Gli affreschi furono aggiunti e risultano sovrapposti. La pala d’altare, di notevoli dimensioni, oggi restaurata, porta la data del 1658; l’autore è un Carlo Fontana.
CHIESA DI SANTA MARGHERITA Piazza Motta La chiesa fu costruita in forme neoclassiche alla fine del 1700, lungo la strada provinciale.Como-Erba; il campanile annesso fu invece costruito quasi a metà dell’Ottocento. Il progetto fu affidato all’Ing. Bonizzoni di Milano, per volontà dei nobili Parravicini che avevano contribuito all’opera. La chiesa di Albese rimane la più importante del decanato di Erba. Può contenere 2000 persone, cioè tutti gli abitanti che avevano Albese e Cassano nel secolo scorso. In occasione del bicentenario della costruzione la chiesa ha subito interventi di restauro. La navata è unica, con presbiterio ed abside semicircolare. L’aula è coperta da una volta continua e, a metà delle pareti laterali, si collocano le due cappelle dell’Addolorata, che contiene una tela di notevoli dimensioni di un artista seicentesco, e del Rosario, sopra le quali si aprono due finestroni. La zona del presbiterio è delimitata da semipilastri sormontati da un arco a tutto sesto, motivo ripreso nelle pareti del presbiterio per formare i pennacchi su cui poggia la copertura a cupola. I maggiori affreschi (1860-62) illustrano la vita della Madonna e i dogmi che la riguardano. Nel battistero è conservata la vasca battesimale risalente alla fine del 1500. La facciata è ripartita da lesene sovrastate da un grande timpano; alla base vi è un’alta zoccolatura di lastre in pietra. Il campanile ha il piano di basamento e la cella campanaria in pietra a vista, mentre le pareti sono ripartite in campi intonacati con bordi in bugnato; la copertura è a cupola rivestita in rame.
ORGANO NEOCLASSICO L’attuale organo fu voluto dal parroco Don Cesare Oggioni nella prima metà dell’800, in sostituzione del precedente, più piccolo collocato nel coro della Chiesa. Fu costruito a partire dal 1835 dai Fratelli Prestinari di Magenta, utilizzando anche parti preesistenti. E’ collocato sulla contro facciata della Chiesa, di cui occupa quasi tutta la lunghezza.I costruttori erano assai celebrati all’epoca e fu utilizzato per la struttura legno di noce, spendendo somme cospicue. Una guida della Brianza, stampata nel 1840, lo elenca tra le opere meritevoli di una visita, definendolo “Maestoso nell’aspetto” e “ Strepitosissimo” nel funzionamento. Si presenta all’esterno diviso in tre campate con arcate sovrastanti, di cui la mediana più alta delle laterali, in legno verniciato e dorato, sopra la porta dell’ingresso principale. Il Parroco Don Chiarino Motta nel 1889 fece revisionare e potenziare l’organo, che fu portato ad avere 2670 canne. Un altro intervento di riparazione fu effettuato nel 1945. Di recente l’organo è stato completamente restaurato ad opera dei Maestri Organari Piccinelli su iniziativa di una Commissione “ad hoc” creata dalla Pro Loco. Dal 2005 vengono nuovamente organizzati concerti.
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Ad Albese con Cassano sono presenti notevoli esempi di architetture monumentali con giardini storici. Tra i più rappresentativi si segnalano:
VILLA SANTA CHIARA via Menni, 1 Gia’ della famiglia Odescalchi, risale al XVI sec. Inclusa nella parte più antica di Cassano, subì mutamenti nel corso del XIX sec. E’ dotata di un interessante parco paesistico con finti ruderi di fine ottocento.
VILLA INFERMIERE (ex PONTIGGIA) Piazza Meroni, 2 Antica Villa nel cuore del centro abitato di Cassano, si presenta in forme eclettiche ed è dotata di ampio spazio paesistico. Attigua alla Villa era presente una filanda i cui proprietari erano i Pontiggia.
VILLA SAN BENEDETTO (BASSI RONCALDIER) Via Roma, 16 La Villa, localmente conosciuta come “S. Benedetto”, fu la residenza dei nobili Bassi, fino alla metà del XX secolo. L’edificio ha conservato intatte all’esterno forme barocche del primo Settecento, mentre le strutture interne sono state in parte modificate negli anni Cinquanta. E’ dotato di giardino in forme rinascimentali all’italiana di notevole estensione, collocato lungo la strada provinciale.
VILLA IDA PARRAVICINI DI PERSIA via Pulici,31 Villa risalente al XVI secolo, articolata su vari livelli conserva all’interno notevoli affreschi settecenteschi. La struttura del giardino si presenta terrazzata.
ORATORIO DI SANTA ELISABETTA L’oratorio possiede due distinti ingressi, uno verso il giardino, attraverso la sacrestia, utilizzato dai Parravicini di Persia, l’altro aperto verso la via pubblica, architravato e con una semplice cornice dove è incisa la dedicazione a S. Elisabetta. La costruzione è a navata unica, di notevole altezza, coperta da una volta che si divide nella parte presbiteriale. Una delle pietre del cantonale riporta incisa la data 1679. Belli gli affreschi e gli stucchi di fine ‘600.
“GALETERA” Piazza Volta, 1 Palazzo di notevoli dimensioni realizzato nella prima metà del’ 700 su modelli architettonici barocchetti. Notevole il portale monumentale. Ha subito importanti interventi di restauro.
VILLA MASCIADRI Via Cadorna, 2
VILLA PELLEGRINI-SORMANI Via Cadorna, 8 Ville affiancate, poste sul vecchio tracciato della strada romana che collegava Como a Lecco. La più antica risale al XVII sec. ( Villa Masciadri) mentre l’altra fu realizzata a metà ‘800 in stile neoclassico. Download 70.15 Kb. Do'stlaringiz bilan baham: |
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