Fronte interno Situazione economica ed alimentare drammatica SCIOPERI DI PROTESTA Scoppiati a Torino Sintomo progressiva corrosione del consenso al partito fascista 14 giugno: Dimissioni del Conte Cini da Ministro delle Comunicazioni
Gli Alleati sbarcano nella notte Gli Alleati sbarcano nella notte tra il 10-11 luglio CRISI DEFINITIVA FASCISMO Il re prepara un colpo di stato per distogliere Mussolini dall’incarico 19 Luglio Roma viene bombardata Seduta del Gran Consiglio del Fascismo voluta per mettere sotto accusa Mussolini
Al Gran Consiglio del Fascismo Grandi propone un ordine del giorno in cui chiede: Al Gran Consiglio del Fascismo Grandi propone un ordine del giorno in cui chiede: ritorno del Re al comando Regolare funzionamento degli organi dello Stato “Fascismo senza Mussolini” Il Re legittima la proposta di Grandi e nomina come sostituto di Mussolini (che viene arrestato) il Maresciallo Badoglio
L’armistizio con gli Alleati viene firmato il 3 settembre a Cassibile e trasmesso via radio l’8 settembre L’armistizio con gli Alleati viene firmato il 3 settembre a Cassibile e trasmesso via radio l’8 settembre Conseguenze: I reparti dell’esercito vengono lasciati privi di ordini caos generalizzato Il re e il Governo si rifugiano a Brindisi per sfuggire all’attacco tedesco
Il 12 settembre 1943 Mussolini viene liberato dai tedeschi Il 12 settembre 1943 Mussolini viene liberato dai tedeschi Nasce la RSI, considerata il nuovo stato fascista in Italia, con sede a Salò Trentino e il Friuli vengono sottratti all’Italia e sottoposti al comando tedesco Vengono pesantemente sfruttati Iniziano le deportazioni degli Ebrei Il nuovo Stato fascista non trova l’approvazione del popolo italiano pochi giovani aderiscono al nuovo regime
Il Sud liberato dagli Alleati Il Sud liberato dagli Alleati Insurrezione di Napoli reazione popolare alla distruzione della città Costretto a collaborare con la Monarchia
Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto Palmiro Togliatti, leader del PCI, afferma la disposizione del proprio partito a partecipare ad un governo di unità nazionale Svolta di Salerno 4 giugno 1944: Liberazione di Roma che permette la creazione di un governo aperto a tutte le formazioni antifasciste nascenti
Lotta popolare, politica e militare Lotta popolare, politica e militare Caratterizzata dall’impegno unitario di opposti orientamenti politici Guerra di Liberazione Nazionale Sorge dall’impegno di donne e uomini che lottano per la propria libertà e che sono disposti a sacrificare la loro vita per ottenerla
Lotta di liberazione contro il nemico nazifascista (Polonia, URSS, Grecia, Jugoslavia) Lotta di liberazione contro il nemico nazifascista (Polonia, URSS, Grecia, Jugoslavia)
Azione di minoranze che trovarono appoggio nella popolazione civile In Jugoslavia assume un carattere di massa In Francia, Italia, Polonia ruolo decisivo svolto dalle truppe In URSS guerra e resistenza si fondono “guerra patriottica”
Inizia dopo l’8 settembre ‘43 e si concentra nel Centro-Nord Partigiani Inizia dopo l’8 settembre ‘43 e si concentra nel Centro-Nord Partigiani Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) composto da partiti antifascisti Partito d’azione PSIUP PCI Democrazia Cristiana Partito Liberale
Anche le donne partecipano alla Resistenza Anche le donne partecipano alla Resistenza I loro compiti consistono: recapitare informazioni dare assistenza ai partigiani si impegnano in campo politico e sanitario Alcune di esse partecipano anche ai combattimenti
Diverse formazioni partigiane: Diverse formazioni partigiane: Brigate Garibaldi (PCI) Giustizia e Libertà (Partito D’Azione) Autonomi (Filomonarchici e Badogliani) Fiamme Verdi e Brigate del Popolo (Cattolici)
Diversa dalla guerra tradizionale Diversa dalla guerra tradizionale I partigiani agiscono mediante azioni di sabotaggio e attentati controrivoluzionari Sfuggono allo scontro aperto Repubbliche partigiane: Valesia, Ossola, Langhe, Friuli Orientale 1944: si raggruppano nel CVL (Corpo Volontari della Libertà) Raffaele Cadorna
Atteggiamento da assumere? Atteggiamento da assumere? ATTENDISMO:atteggiamento assunto dai moderati Necessità aspettare avanzata alleati condiviso dai liberali e dalla Democrazia Cristiana 1944: Liberato centro Italia grazie all’intervento degli Alleati
Tappa culminante del martirio Tappa culminante del martirio che Roma dovette affrontare Massacro compiuto dalle truppe di rappresaglia nei confronti dei Partigiani
Albert Kesselring emana ordini Albert Kesselring emana ordini che garantiscono la piena libertà in campo decisionale dei comandanti nelle regioni Massacri in Toscana eccidi guidati dall’odio nei confronti degli italiani razza inferiore Nessuna azione tedesca era considerata esagerata massacro civili
CULMINE VIOLENZE CULMINE VIOLENZE 29 settembre-5 ottobre 1944 Strage di Monte Sole (Marzabotto) 4 reparti di truppe naziste accerchiano e rastrellano una vasta area compresa tra le valli del Setta e del Reno popolazione impaurita si rifugia nella Chiesa di Santa Maria Assunta irrompono i tedeschi inizio della strage (770 vittime)
Ultima offensiva Ultima offensiva aprile 1945 nelle città scoppiano Insurrezioni popolari dirette dal CLNAI il 25 aprile assume pieni poteri Mussolini viene arrestato e fucilato il suo corpo viene esposto in Piazza Loreto a Milano
Stato nato dall’unione del Regno di Serbia, Montenegro, Croazia, Slovenia e Bosnia-Erzegovina Stato nato dall’unione del Regno di Serbia, Montenegro, Croazia, Slovenia e Bosnia-Erzegovina Regioni che ospitavano popolazioni diverse tra loro Rapporti tra serbi e croati si deteriorano Si consideravano vincitori della rifiutano di partecipare alla Guerra e quindi liberi di occupare vita politica del paese le principali posizioni di potere
TENSIONE ELEVATISSIMA TENSIONE ELEVATISSIMA 20 giugno 1928: fu ucciso il leader dell’opposizione croata 9 novembre 1934: Alessandro I viene assassinato 1941: invasione degli tedeschi Lubiana+Dalmazia diventano Parte settentrionale Slovenia italiane Viene annessa al Reich
Nascita Stato indipendente: la Croazia guidata dal movimento degli ustacia (ribelli) Nascita Stato indipendente: la Croazia guidata dal movimento degli ustacia (ribelli) che comprendeva anche la Bosnia-Erzegovina Agli ustacia e agli invasori si oppongono due movimenti di resistenza:
Obiettivo: annettere alla Jugoslavia l’intera Venezia Giulia Obiettivo: annettere alla Jugoslavia l’intera Venezia Giulia Settembre 1943 Tito sfrutta la debolezza italiana per conquistare l’Istria rappresaglie e violenze FOIBE
Cavità carsiche di origine naturale Cavità carsiche di origine naturale Sono diffuse nella provincia di Trieste, ma anche nelle zone dell’Istria e della Dalmazia Furono usate per occultare i cadaveri
Intervento delle forze tedesche Tito è costretto a ritirarsi I tedeschi insediano la Risiera di San Sabba che diventa un centro di transito per prigionieri poi deportati
Nel 1944 Tito, apre in Friuli Venezia Giulia un nuovo fronte mira a riconquistare l’Istria e la stessa Venezia Giulia Nel 1944 Tito, apre in Friuli Venezia Giulia un nuovo fronte mira a riconquistare l’Istria e la stessa Venezia Giulia Col consenso degli Alleati invade le province italiane da est, costringendo i nazifascisti a spostare le truppe sulle Dolomiti
Tito dispone tre forze d’ attacco: Tito dispone tre forze d’ attacco:
La prima vittoria è la conquista di Fiume La prima vittoria è la conquista di Fiume L’assedio inizia il 18 agosto I tedeschi si danno alla fuga ma poi si ritrovano in trappola nella sacca tra Albona e Fiume e perciò sono costretti alla resa
Le truppe stanziate vicino a Ruppa a novembre attaccano e impegnano i tedeschi in un assedio impegnativo Le truppe stanziate vicino a Ruppa a novembre attaccano e impegnano i tedeschi in un assedio impegnativo L’ OKW ordina la ritirata verso Sud, mentre le truppe di Tito avevano riconquistato Pola, Dignano e Rovigo, quindi i nazisti si ritrovano di nuovo bloccati
La seconda armata marcia senza alcun intralcio fino a 30Km da Trieste dove viene attaccata dalle truppe nemiche che oppongono resistenza, ma alla fine vengono sconfitte La seconda armata marcia senza alcun intralcio fino a 30Km da Trieste dove viene attaccata dalle truppe nemiche che oppongono resistenza, ma alla fine vengono sconfitte 1Maggio 1945: Tito entra a Trieste 40 giorni difficili, fino al raggiungimento dell’accordo con gli Alleati, in cui Tito consegna i poteri sulla città agli americani
Il Trattato di Parigi del ‘47 assegna alla Jugoslavia l’Istria, ma non Trieste, che viene dichiarato indipendente Il Trattato di Parigi del ‘47 assegna alla Jugoslavia l’Istria, ma non Trieste, che viene dichiarato indipendente Il territorio libero di Trieste fu diviso in 2 zone Nel 1954 la Zona A va all’Italia e la Zona B resta alla Jugoslavia, anche se i confini vennero leggermente spostati nel 1975 con il Trattato di Osimo
Presentazione Presentazione a cura di Clarino Chiara 5 A/L
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