Istituto comprensivo statale di lozzo atestino via G. Negri,3
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- AREA DI MIGLIORAMENTO SCELTA
- 1. RISULTATI NELLE PROVE INVALSI STANDARDIZZATE NAZIONALI 2. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
- LINEA STRATEGICA DEL PIANO
- COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO
- Motivazioni della scelta dei componenti del Gruppo di lavoro
- RISORSE FINANZIARIE
- FINALITA’ GENERALI 1. Ridurre la variabilità delle classi migliorando gli esiti degli apprendimenti
- 2. Competenze chiave di cittadinanza
- RISULTATI ATTESI A MEDIO E LUNGO TERMINE
- METODI DI VALUTAZIONE FINALE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI LOZZO ATESTINO Via G. Negri,3 Codice ministeriale PDIC85700 RESPONSABILE del Piano D.ssa Stevanin Barbara– Dirigente Scolastico “CERCO SEMPRE DI FARE CIO’ CHE NON SONO CAPACE DI FARE, PER IMPARARE COME FARLO” (Pablo Picasso) PIANO DI MIGLIORAMENTO 2015/2018 AREA DI MIGLIORAMENTO SCELTA Il presente Piano di Miglioramento (di seguito PdM), in attuazione della Direttiva MIUR n.11/2014 e della Nota 7904 del 01/09/2015 , è finalizzato a garantire la continuità ed al tempo stesso il compimento del processo di autovalutazione realizzato nel corso dell’anno scolastico 2014/2015, sfociato nella realizzazione del primo rapporto di Autovalutazione (di seguito RAV) pubblicato il 03.11.2015. La predisposizione del PdM muove dalle priorità e dai traguardi espressi dalla scuola nel RAV e si attua tenendo conto di alcuni passaggi che sono così riassumibili: A - Lavorare sui nessi tra obiettivi di processo e traguardi di miglioramento B - Pianificare le azioni C – Valutare periodicamente lo stato di avanzamento del PdM D - Il presente Piano di Miglioramento (di seguito PdM), in attuazione della Direttiva Documentare l’attività del Nucleo di Valutazione L’Istituto ha provveduto a completare la fase di autovalutazione, esaminando opportunità e vincoli derivanti dal contesto in cui opera (popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali), ed i punti di forza e di debolezza legati sia agli esiti che ai processi, con l’attribuzione del punteggio ad ogni sottocriterio di esito e di processo e con l’individuazione delle aree da migliorare. Il Piano si muove sostanzialmente nell’ottica di migliorare l’efficacia dell’attività didattica, incrementare il benchmarking e il benchlearning interno ed esterno, indirizzare le politiche e le strategie verso un allineamento e un’integrazione delle risorse umane con gli obiettivi dell’Istituto. Gli obiettivi principali risultano i seguenti: 1. RISULTATI NELLE PROVE INVALSI STANDARDIZZATE NAZIONALI 2. COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DA PARTE DELLA SCUOLA Per poter implementare la didattica per competenze vi è la necessità di continuare la formazione dei docenti e in modo particolare occorre che i docenti usino un linguaggio condiviso, adottando i nuovi termini introdotti dalla didattica per competenze in modo che i progetti e le esperienze siano patrimonio comune. I risultati nelle prove standardizzate nazionali hanno fatto emergere la necessità di ripensare ai curricoli in relazione ai Quadri di Riferimento predisposti dall’Invalsi. Considerata l’importanza dell’azione educativa della scuola, si ritiene che la realizzazione in ogni sede di attività per l’acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza stimoli la crescita personale di ciascun alunno per giungere ad un grado di autonomia tale da consentirgli di inserirsi in un processo di lifelong learning.
Dal processo di autovalutazione che l’Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino ha svolto per l’elaborazione del RAV, sono emerse alcune criticità legate ai risultati conseguiti nelle prove standardizzate nazionali e, in particolare, si è rilevata una forte variabilità dei risultati tra le classi terze della scuola secondaria di primo grado e significative differenze di livelli di apprendimento. E’ emersa, e quindi è diventata l’idea guida, la necessità di innalzare i livelli di apprendimento in Matematica e in Italiano degli alunni, da realizzarsi mediante azioni formative per gli studenti. Partendo da un’analisi puntuale ed attenta dei dati trasmessi dall’INVALSI, è stato ritenuto prioritario e strategico per tutto l’Istituto programmare dei Percorsi formativi di Consolidamento e Potenziamento nelle due discipline, progettando gli interventi utilizzando l'organico del potenziamento. Il processo di autovalutazione ha evidenziato, inoltre, la carenza di un'attività didattica di carattere trasversale mirata a stimolare, evidenziare e valutare le competenze di cittadinanza. Tale carenza assume ancor più peso in relazione al nuovo modello di certificazione delle competenze che prevede un'espressa valutazione delle competenze in questione.
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO STEVANIN BARBARA Dirigente Scolastico COCCHIA MANUELA Funzione Strumentale PTOF D’AGOSTINO ANNA Funzione Strumentale Invalsi e Valutazione FADIN PAOLA Collaboratore del D.S. FERRARETTO MONICA Collaboratore Vicario del D. S. Motivazioni della scelta dei componenti del Gruppo di lavoro Il Nucleo di Valutazione è formato da un docente di scuola secondaria di primo grado e tre della scuola primaria, in modo da rappresentare equamente gli ordini di scuola presenti nell’Istituto. Sono gli insegnamenti di italiano e matematica, le discipline più interessate dalla somministrazione delle prove Invalsi e quindi direttamente coinvolti nell’analisi dei risultati delle prove standardizzate. Attualmente i componenti del Nucleo di Valutazione hanno degli incarichi che li collocano a stretto contatto con il D. S., ma nello stesso tempo hanno rapporti e contatti con tutti i docenti dell’Istituto e possono quindi rappresentare un elemento di interazione continua tra le leadership e l’insieme della comunità scolastica. Dal RAV sono emerse molte aree che necessitano di azioni di intervento. Poiché l’organizzazione non può realisticamente intervenire su tutte, ma deve concentrarsi su quelle più rilevanti, è stata effettuata un' azione di razionalizzazione di tali aree, al fine di individuare quelle più significative e più rilevanti, come chiaramente indicato dagli "Orientamenti per l’elaborazione del Rapporto di Autovalutazione" nel punto 2 h: "L'esperienza accumulata nei progetti di qualità insegna che, per poter essere realmente perseguiti con speranza di successo, gli obiettivi devono essere in numero limitato e definiti coerentemente con la situazione di contesto e con le risorse realmente disponibili o realisticamente acquisibili.
Si consiglia, perciò, di individuare un numero limitato di priorità (1o 2) all'interno di una o due aree degli Esiti degli studenti". Partendo da queste aree, il Nucleo interno di valutazione ha definito le azioni di miglioramento, cioè le iniziative che possono consentire, tramite i successivi progetti di miglioramento, di trasformare i punti di debolezza in punti di forza. Individuate le aree di miglioramento, sono state definite le iniziative di miglioramento finalizzate ad incidere su dette aree. Di tali iniziative (la cui descrizione analitica è riportata nel presente documento) è stata valutata la priorità in funzione dell’impatto sull’organizzazione, della capacità di attuazione e dei tempi di realizzazione. DURATA DEL PIANO Si è ritenuto di legare il piano di miglioramento al Ptof e quindi ha una durata triennale(a. s. 2015/2016,2016/2017, 2017/2018). Prevede attività per il raggiungimento di obiettivi sia a breve che a lungo termine;periodicamente sarà oggetto di verifica, sia da parte del Nucleo di valutazione, sia dello Staff di direzione e del Collegio dei Docenti e, in base ai risultati, al variare delle situazioni contingenti e all’efficacia ed efficienza delle attività programmate, sarà corretto e rimodulato RISORSE FINANZIARIE Si veda quanto indicato nel PTOF nella sezione dedicata alla formazione. RISORSE UMANE Tutti i docenti dell’istituto sono tenuti a partecipare in modo attivo al processo di miglioramento attuando quanto richiesto dal Piano di miglioramento, ma si confida che ogni singolo, nei modi e tempi previsti,possa mettere a disposizione dell’Istituto le proprie competenze e conoscenze. L’Istituto potrà avvalersi della collaborazione di Enti vari che offrono la possibilità di arricchire l’offerta formativa o il miglioramento di tecnologie e metodologie ed anche, facendo parte di una rete di scuole, potrà usufruire di risorse e strumenti che quest’ultima mette a disposizione.
disposizione dalla Rete Risorse fornite da Enti DESTINATARI DEL PIANO Il successo del miglioramento è legato al coinvolgimento sinergico di tutti gli interlocutori e i portatori di interessi (stakeholder) cercando di creare e gestire un rapporto fiduciario: - i principali e finali destinatari sono gli alunni; - gli attori principali sono i docenti; - gli stakeholder strategici ( famiglie, enti,ecc.) per saldare un rapporto di reciprocità.
FINALITA’ GENERALI 1. Ridurre la variabilità delle classi migliorando gli esiti degli apprendimenti 2. Potenziare l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali anche attraverso metodologie laboratoriali e attività di laboratorio Attività e contenuti del Piano di Miglioramento 1. Risultati nelle prove invalsi standardizzate nazionali 1.Curricolo, progettazione e valutazione 1.1 Elaborare Unità di Apprendimento per competenze in ogni classe utilizzando il metodo dell’apprendimento cooperativo implementando le pratiche di autovalutazione degli alunni 1.2 Progettare dei percorsi di apprendimento condivisi per matematica partendo dai reali bisogni formativi degli alunni della scuola primaria 1.3 Utilizzare criteri di valutazione omogenei 1.4 Attuare prove di ingresso e finali condivise e standardizzate per classi Parallele ( Italiano – Matematica – Inglese )
2.1 Attuare un percorso di formazione sul Cooperative Learning 2.2 Creare una griglia per la rilevazione delle competenze sociali e civiche 2.3 Elaborare compiti significativi con relative rubriche di valutazione RISULTATI ATTESI A MEDIO E LUNGO TERMINE 1 – Miglioramento dei risultati degli alunni in relazione ai percorsi di innovazione didattico-metodologici - Riduzione della differenza nelle prestazioni e nelle valutazioni delle classi parallele 2 - Ampia partecipazione a corsi specifici di interesse comune ad ogni ordine di scuola e partecipazione personale a percorsi formativi. -Creazione di un patrimonio comune di esperienze, attività e griglie da condividere - Collaborazione tra insegnanti di diverse discipline. - Realizzazione di compiti autentici con didattica per competenze coinvolgenti per gli alunni. - Incremento significativo delle competenze metodologiche- didattiche dei docenti. METODI DI VALUTAZIONE FINALE A conclusione del Progetto si effettueranno le seguenti azioni per la revisione del Progetto stesso, ai fini del miglioramento: 1) Valutazione della coerenza e integrazione tra tutti gli interventi messi in campo in un'ottica multidimensionale dei problemi organizzativi e gestionali 2) Valutazione dei risultati ottenuti rispetto al target, indicando le possibili cause dell’eventuale non raggiungimento degli obiettivi; 3) Valutazione delle modalità di lavoro dei gruppi, in rapporto ad efficienza ed efficacia (rispetto dei tempi, presenza costante dei docenti, suddivisione equa e condivisa del lavoro, rispetto delle scelte operate in partenza; rapporti tra gruppi e con il Dirigente Scolastico; utilizzo delle osservazioni e delle proposte inviate dai docenti) ; 4) Valutazione delle azioni di monitoraggio (strumenti utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione delle osservazioni ai gruppi, efficacia delle comunicazioni ); 5) Valutazione delle modalità utilizzate per comunicare le varie fasi del Progetto e dell’efficacia di tali modalità (conoscenza da parte di tutti i docenti del Progetto, nr. di contributi inviati durante la stesura dei materiali, nr. di osservazioni effettuate in itinere e nelle riunioni finali). 6) Valutazione del grado di soddisfazione di tutti gli attori coinvolti nella realizzazione del Progetto 7) Verifica delle disponibilità dichiarate a sperimentare, nell’anno scolastico successivo, quanto proposto EVENTUALI PRODOTTI -Comunicazioni sito Web dell’Istituto -Banca dati per la condivisione di buone prassi educative Il Progetto può trovare implementazione in azioni di benchmarking e benchlearning con altri Istituti, peraltro già avviate (Progetti in Rete per la costruzione di curricoli integrati comuni tra più Istituti comprensivi, sperimentazione di Unità di Apprendimento costruite con modalità e strumenti condivisi, ecc). Download 46.33 Kb. Do'stlaringiz bilan baham: |
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