La luce si vede? Confondere un modello con la realtà è come andare al ristorante e mangiare il menu (A. Bloch)
La luce e i modelli La discretizzazione dello spazio: la propagazione rettilinea e il modello a raggi; Figure di luce e di ombra come sezioni degli spazi di luce e di ombra
Riempire l’ombra
Fasci di luce divergenti, forme e dimensioni delle figure di luce e di ombra, variazione della intensità luminosa con la distanza
Fasci di luce paralleli, forme e dimensioni delle figure di luce e di ombra, variazione della intensità luminosa con ……..
Un percorso per lo studio delle funzioni nella scuola secondaria di primo grado Mentre veniva affrontato il discorso in matematica, nelle ore di scienze la classe studiava problematiche ambientali (ruolo dell’atmosfera e in particolare dell’ozono rispetto alla radiazione UV) e esplorava sia indoor che outdoor problemi legati alla luce.
y=ax2+bx+c a,b,c assegnati si fa variare x Riportando nel piano cartesiano le coppie ordinate (x,y) otteniamo punti che individuano un arco di curva che chiamiamo parabola. Successivamente si fanno variare i valori dei parametri e ogni volta si costruiscono la tabella e il grafico corrispondente.
“Prof vengono belle curve perché la formula l’ha data lei” Alcuni ragazzi pongono il problema se solo alcune forme algebriche “privilegiate” hanno un corrispondente grafico “con una forma ben precisa” Lasciar creare molte situazioni soddisfacendo la crescente curiosità di fronte a forme di curve molto diverse. (foglio elettronico ma non solo) Inventando forme algebriche con denominatori, radici quadrate ecc sorgono problemi quali: i punti di infinito, i domini, …su cui si riflette caso per caso.
il ruolo dell’esponente della variabile x I ragazzi domandano cosa succede se eliminiamo il primo termine, ax2 . Esaminiamo quindi le forme: y = bx+c y = bx y = c variando i parametri e confrontando le forme ottenute con le precedenti: “E’ la potenza di x che piega la retta.”
Analisi percettiva e descrizione verbale di tratti di curva crescenti e decrescenti nelle funzioni studiate e inventate prima
Avvio alle differenze finite
Si è poi ampliato lo studio introducendo le seguenti funzioni per approfondire alla luce delle acquisizioni precedenti diversi modi di crescere: Si è poi ampliato lo studio introducendo le seguenti funzioni per approfondire alla luce delle acquisizioni precedenti diversi modi di crescere: y = ax, y = ax2 y= ax3 …. y= axn spingendoci anche nello studio delle differenze seconde, terze, ecc. Ci è sembrato poi interessante condurre anche uno studio approfondito e comparato delle funzioni y = x2 e y = 2x considerando xN per un approccio all’esponenziale. Si considerano inizialmente per x solo numeri naturali, perché i ragazzi non conoscono la definizione di potenza con esponente razionale (e tanto meno reale). I ragazzi spesso pensano che non siano poi tanto diversi i valori di n2 e 2n al variare di n.
studio prima qualitativo poi quantitativo delle variazioni dell’intensità luminosa al variare della distanza da una sorgente e al variare dello spessore del materiale attraversato, nel “laboratorio” di fisica studio prima qualitativo poi quantitativo delle variazioni dell’intensità luminosa al variare della distanza da una sorgente e al variare dello spessore del materiale attraversato, nel “laboratorio” di fisica studio delle funzioni esponenziali nel “laboratorio” di matematica
Intensità luminosa in funzione della distanza
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