Le chiese del centro storico di taranto itinerario redatto da sergio mulas e sabine scheck in collaborazione con la classe


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Sana25.06.2017
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Il Santuario della Madonna della Salute o Santuario di Monteoliveto, denominazione che risale all’occupazione dell’edificio da parte dei fratelli Olivetani, è situata in piazzetta Monteoliveto. La costruzione della chiesa cominciò nel 1686 grazie alla Compagnia di Gesù, arrivata a Taranto nel 1622. La costruzione della chiesa durò 77 anni fino al 1763. I confratelli della Compagnia hanno dovuto abbandonare la città di Taranto nel 1723 e il tempio religioso fu affidato ai Frati Olivetani. Dunque,la denominazione della chiesa fu cambiata in Chiesa di Monteoliveto.Nel 1936,la città di Taranto è stata consacrata all’icona della Madonna della Salute che diede il suo nome alla chiesa. Nel 1992, i Gesuiti abbandonarono la città di Taranto. A causa dei lavori di restaurazione della chiesa della Madonna della Salute, l’icona della Madonna della Salute è attualmente venerata nella cappella del Santo Sacramento nella cattedrale di San Cataldo. L’icona che dà il suo nome al tempio è una copia del XVII°secolo realizzata dal pittore di Lecce Antonio Verrio.





  • L’EX-MONASTERO DI SANTA CHIARA

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK



L’ex-Convento di Santa Chiara è situato nei pressi di Piazza Duomo e costeggia il magnifico Portico dei De Cateniano. L’edificio e la chiesa annessi sono stati costruiti dall’arcivescovo Bernardino di Figueroa (1571-1586) e restaurati durante il vescovado di Diego Planeta (1841-1849). La chiesa è ora sconsacrata. Il convento è stato sede dei Cappuccini fino al loro spostamento presso il monastero di Santa Maria degli Angeli, edificato dal frate cappuccino Giulio Cesare Russo. Dopo l’unità d’Italia, l’edificio è divenuto proprietà del Comune ed ora ospita manifestazioni culturali. L’edificio monumentale di Santa Chiara comprende la chiesa,il Monastero ed il Convento. E’ stato costruito a partire dal 1310 fino al 1328 grazie al re Roberto d’Angiò e a sua moglie Sancia di Maiorca devoti a San Francesco di Assisi.In origine,la chiesa fu chiamata Sacro Corpo di Gesù Cristo.

  • L’ex-Convento di Santa Chiara è situato nei pressi di Piazza Duomo e costeggia il magnifico Portico dei De Cateniano. L’edificio e la chiesa annessi sono stati costruiti dall’arcivescovo Bernardino di Figueroa (1571-1586) e restaurati durante il vescovado di Diego Planeta (1841-1849). La chiesa è ora sconsacrata. Il convento è stato sede dei Cappuccini fino al loro spostamento presso il monastero di Santa Maria degli Angeli, edificato dal frate cappuccino Giulio Cesare Russo. Dopo l’unità d’Italia, l’edificio è divenuto proprietà del Comune ed ora ospita manifestazioni culturali. L’edificio monumentale di Santa Chiara comprende la chiesa,il Monastero ed il Convento. E’ stato costruito a partire dal 1310 fino al 1328 grazie al re Roberto d’Angiò e a sua moglie Sancia di Maiorca devoti a San Francesco di Assisi.In origine,la chiesa fu chiamata Sacro Corpo di Gesù Cristo.







La chiesa di San Michele Arcangelo è una chiesa del borgo antico e risale al XVIII° secolo con convento annesso. La chiesa e il monastero sono stati costruiti nel 1763 grazie all’eredità lasciata dal nobile tarantino Giovanbattista Protontino dopo la sua morte nel 1649. La prima pietra per la costruzione dell’edificio è stata posta nel 1713 dal vescovo G.B.Stella e nel 1763 le religiose di Santa Chiara occuparono il convento. Successivamente, l’edificio a accolto varie comunità religiose tra cui i frati francescani, i frati alcantarini e le suore cappuccine. Dopo l’epoca Napoleonica, il convento ha ospitato la confraternita della Vergine Immacolata. Ora la Chiesa è affidata all’ordine di Malta che collabora con la confraternita al decoro e al restauro della chiesa. Attualmente,il convento ospita il Conservatorio di Musica “Giovanni Paisiello”. Sull’altare maggiore della chiesa si trova la statua della Vergine Immacolata. Il chiostro quadrangolare di San Michele posto su dodici colonne con tre arcate per ogni lato, è l’elemento più importante del convento. La chiesa annessa ha una sola navata ed è parte integrante del Monastero. E’ chiusa da molti anni a causa dei lavori di restauro.

  • La chiesa di San Michele Arcangelo è una chiesa del borgo antico e risale al XVIII° secolo con convento annesso. La chiesa e il monastero sono stati costruiti nel 1763 grazie all’eredità lasciata dal nobile tarantino Giovanbattista Protontino dopo la sua morte nel 1649. La prima pietra per la costruzione dell’edificio è stata posta nel 1713 dal vescovo G.B.Stella e nel 1763 le religiose di Santa Chiara occuparono il convento. Successivamente, l’edificio a accolto varie comunità religiose tra cui i frati francescani, i frati alcantarini e le suore cappuccine. Dopo l’epoca Napoleonica, il convento ha ospitato la confraternita della Vergine Immacolata. Ora la Chiesa è affidata all’ordine di Malta che collabora con la confraternita al decoro e al restauro della chiesa. Attualmente,il convento ospita il Conservatorio di Musica “Giovanni Paisiello”. Sull’altare maggiore della chiesa si trova la statua della Vergine Immacolata. Il chiostro quadrangolare di San Michele posto su dodici colonne con tre arcate per ogni lato, è l’elemento più importante del convento. La chiesa annessa ha una sola navata ed è parte integrante del Monastero. E’ chiusa da molti anni a causa dei lavori di restauro.





  • CHIESA DI SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK



Una delle cappelle più antiche e famose è quella dedicata alla Vergine di Costantinopoli, situata presso il ponte ferroviario, all’inizio della strada provinciale che conduce a Massafra e Bari. Fu costruita nel 1568 da un prete di Taranto, Giambattista Algerisi e consacrata nel 1570 da Monsignore Bartolomeo IV Sirigo, vescovo di Castellaneta. Al suo interno il pavimento è composto da marmo e pietra. L’altare in marmo è decorato da candelabri di bronzo. C’è anche un altro altare di pietra dove si può notare sullo sfondo una tela che rappresenta i Santi Cataldo, Simeone, Leonardo. Ci sono anche due fonti battesimali . Un documento degli archivi dell’Arcivescovo di Taranto attesta che nel 1582 la confraternita di Santa Maria di Costantinopoli occupò questa cappella poiché in questa chiesa c’era una antica tela di valore considerevole arrivata da Costantinopoli che rappresentava l’immagine della Vergine. Nel 1897 il nuovo rettore della chiesa, Francesco De Vincentiis cominciò varie opere di restauro ma a partire dalla prima guerra mondiale la chiesa iniziò il suo declino e decadenza. Nel 1926 l’antica chiesa è stata abbattuta e ricostruita con una parte del materiale conservato durante la sua demolizione. In questi ultimi anni, è stata ristrutturata ma non c’è quasi nulla all’interno. Un’opera in pietra restaurata, risalente al XVI° secolo, rappresenta la Madonna e il Bambin Gesù ed è ospitata nella Cattedrale di San Cataldo.

  • Una delle cappelle più antiche e famose è quella dedicata alla Vergine di Costantinopoli, situata presso il ponte ferroviario, all’inizio della strada provinciale che conduce a Massafra e Bari. Fu costruita nel 1568 da un prete di Taranto, Giambattista Algerisi e consacrata nel 1570 da Monsignore Bartolomeo IV Sirigo, vescovo di Castellaneta. Al suo interno il pavimento è composto da marmo e pietra. L’altare in marmo è decorato da candelabri di bronzo. C’è anche un altro altare di pietra dove si può notare sullo sfondo una tela che rappresenta i Santi Cataldo, Simeone, Leonardo. Ci sono anche due fonti battesimali . Un documento degli archivi dell’Arcivescovo di Taranto attesta che nel 1582 la confraternita di Santa Maria di Costantinopoli occupò questa cappella poiché in questa chiesa c’era una antica tela di valore considerevole arrivata da Costantinopoli che rappresentava l’immagine della Vergine. Nel 1897 il nuovo rettore della chiesa, Francesco De Vincentiis cominciò varie opere di restauro ma a partire dalla prima guerra mondiale la chiesa iniziò il suo declino e decadenza. Nel 1926 l’antica chiesa è stata abbattuta e ricostruita con una parte del materiale conservato durante la sua demolizione. In questi ultimi anni, è stata ristrutturata ma non c’è quasi nulla all’interno. Un’opera in pietra restaurata, risalente al XVI° secolo, rappresenta la Madonna e il Bambin Gesù ed è ospitata nella Cattedrale di San Cataldo.





  • LA CHIESA DI SANT’ANNA

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK



La chiesa di Sant’Anna si trova nel borgo antico largo Civitanova,nei pressi di Piazza Fontana.Il tempio ha delle dimensioni piccole e la domenica che precede il 26 luglio, giorno della festa della Madre della Vergine Maria, la statua di Sant’Anna è trasportata nella chiesa di San Domenico Maggiore per le celebrazioni. La chiesa è stata ricostruita nel 1914 dopo il crollo della chiesa originaria risalente al XIII° secolo, dedicata a San Nicola in Civitanova. Nel corso del XIX° secolo, la chiesa fu dedicata a Sant’Anna per la devozione verso la Madre della Vergine Maria. Al suo interno, la chiesa possiede un altare in marmo policromo e degli affreschi dipinti dall’artista Sampietro. La facciata è in stile romanico di Puglia con un grande arco ad una sola cuspide ed un piccolo rosone al centro della parte superiore.Sul lato destro della chiesa, c’è un piccolo campanile. L’interno è molto pittoresco, in stile barocco, porte e finestre in legno.Sul soffitto c’è un affresco rappresentante la glorificazione di Sant’Anna, opera di un artista locale.Vicino alla statua di Sant’Anna ci sono anche altre statue che risalgono all’inizio del XIX° secolo: San Gioacchino e Sant’Omobono.

  • La chiesa di Sant’Anna si trova nel borgo antico largo Civitanova,nei pressi di Piazza Fontana.Il tempio ha delle dimensioni piccole e la domenica che precede il 26 luglio, giorno della festa della Madre della Vergine Maria, la statua di Sant’Anna è trasportata nella chiesa di San Domenico Maggiore per le celebrazioni. La chiesa è stata ricostruita nel 1914 dopo il crollo della chiesa originaria risalente al XIII° secolo, dedicata a San Nicola in Civitanova. Nel corso del XIX° secolo, la chiesa fu dedicata a Sant’Anna per la devozione verso la Madre della Vergine Maria. Al suo interno, la chiesa possiede un altare in marmo policromo e degli affreschi dipinti dall’artista Sampietro. La facciata è in stile romanico di Puglia con un grande arco ad una sola cuspide ed un piccolo rosone al centro della parte superiore.Sul lato destro della chiesa, c’è un piccolo campanile. L’interno è molto pittoresco, in stile barocco, porte e finestre in legno.Sul soffitto c’è un affresco rappresentante la glorificazione di Sant’Anna, opera di un artista locale.Vicino alla statua di Sant’Anna ci sono anche altre statue che risalgono all’inizio del XIX° secolo: San Gioacchino e Sant’Omobono.





IL SANTUARIO DEI SANTISSIMI MEDICI

  • IL SANTUARIO DEI SANTISSIMI MEDICI

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK



Il culto dei Santissimi Medici è molto antico nella città di Taranto. La piccola chiesa dei Santissimi Medici chiamata Santuario di San Cosimo e Damiano risale alla fine del XVI° secolo ed ora è in fase di restaurazione. Questa chiesa ha ospitato nei secoli passati la Confraternita di Santa Maria di Costantinopoli fino al 1998. Dopo questa data la Confraternita si è trasferita nella chiesa di San Giuseppe con le statue dei Santi Medici, a causa dei lavori di restauro del Santuario. La fondazione della Confraternita dei Santi Cosimo e Damiano a Taranto risale al 1776. La chiesa attuale è molto semplice ed è il risultato di una serie di lavori di modifiche e restauri tra il XVII° e XVIII° secolo. L’interno contiene un affresco di notevole valore nell’altare maggiore che rappresenta la Vergine di Costantinopoli con il Bambin Gesù e due statue in legno dei Santi Medici.

  • Il culto dei Santissimi Medici è molto antico nella città di Taranto. La piccola chiesa dei Santissimi Medici chiamata Santuario di San Cosimo e Damiano risale alla fine del XVI° secolo ed ora è in fase di restaurazione. Questa chiesa ha ospitato nei secoli passati la Confraternita di Santa Maria di Costantinopoli fino al 1998. Dopo questa data la Confraternita si è trasferita nella chiesa di San Giuseppe con le statue dei Santi Medici, a causa dei lavori di restauro del Santuario. La fondazione della Confraternita dei Santi Cosimo e Damiano a Taranto risale al 1776. La chiesa attuale è molto semplice ed è il risultato di una serie di lavori di modifiche e restauri tra il XVII° e XVIII° secolo. L’interno contiene un affresco di notevole valore nell’altare maggiore che rappresenta la Vergine di Costantinopoli con il Bambin Gesù e due statue in legno dei Santi Medici.





  • LA CHIESA DI SAN GAETANO DA THIENE

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK



Il culto per San Gaetano è molto antico e risale al 1656 quando la città di Taranto evitò una terribile peste e questo evento fu attribuito all’intercessione di San Gaetano. La chiesa di San Gaetano da Thiene è stata costruita verso la fine del XVIII° secolo ed è crollata nel corso degli anni 50 del XX° secolo.Si trova nel borgo antico della città in via Cava. Fu costruita come oratorio per la Confraternita di San Gaetano per sostituire l’antica chiesa di San Nicola “subtus cavam” costruita in epoca medievale. Dopo il crollo durante gli anni ‘50 del XX secolo, fu restaurata dal comune ed ora ospita il “Cantiere Maggese”. La chiesa del XVIII° secolo aveva delle dimensioni piccole ed ospitava tele risalenti al XVII° secolo e che sono ora conservate nella Pinacoteca di Bari. Una targa commemorativa, ancora conservata sulla facciata ci ricorda la costruzione del XVIII° secolo.In seguito al crollo della chiesa, la confraternita di San Gaetano si e’ trasferita nella chiesa di Sant’Agostino.

  • Il culto per San Gaetano è molto antico e risale al 1656 quando la città di Taranto evitò una terribile peste e questo evento fu attribuito all’intercessione di San Gaetano. La chiesa di San Gaetano da Thiene è stata costruita verso la fine del XVIII° secolo ed è crollata nel corso degli anni 50 del XX° secolo.Si trova nel borgo antico della città in via Cava. Fu costruita come oratorio per la Confraternita di San Gaetano per sostituire l’antica chiesa di San Nicola “subtus cavam” costruita in epoca medievale. Dopo il crollo durante gli anni ‘50 del XX secolo, fu restaurata dal comune ed ora ospita il “Cantiere Maggese”. La chiesa del XVIII° secolo aveva delle dimensioni piccole ed ospitava tele risalenti al XVII° secolo e che sono ora conservate nella Pinacoteca di Bari. Una targa commemorativa, ancora conservata sulla facciata ci ricorda la costruzione del XVIII° secolo.In seguito al crollo della chiesa, la confraternita di San Gaetano si e’ trasferita nella chiesa di Sant’Agostino.





  • LA CHIESA ED IL CONSERVATORIO DELLE “PENTITE”

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK



L’ 8 maggio 1722 l’arcivescovo Stella comprò delle case nella zona chiamata del Baglio vicino alla chiesa di Santa Maria Mater Domini e fondò un conservatorio per le zitelle povere e le ragazze pentite ed abbandonate per redimerle dai loro peccati dedicando questo conservatorio a Santa Maria della Purezza e a San Michele Arcangelo. Le donne che abitavano in questo luogo erano obbligate a vestirsi in maniera modesta e sobria e dovevano confessarsi e recitare tutti i giorni il rosario. Ora la chiesa è chiusa a causa di importanti lavori di ristrutturazione. Infatti, una parte della struttura della chiesa è crollata.

  • L’ 8 maggio 1722 l’arcivescovo Stella comprò delle case nella zona chiamata del Baglio vicino alla chiesa di Santa Maria Mater Domini e fondò un conservatorio per le zitelle povere e le ragazze pentite ed abbandonate per redimerle dai loro peccati dedicando questo conservatorio a Santa Maria della Purezza e a San Michele Arcangelo. Le donne che abitavano in questo luogo erano obbligate a vestirsi in maniera modesta e sobria e dovevano confessarsi e recitare tutti i giorni il rosario. Ora la chiesa è chiusa a causa di importanti lavori di ristrutturazione. Infatti, una parte della struttura della chiesa è crollata.



LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA SCALA

  • LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA SCALA

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK



L’antica chiesa dei Santi Simone e Giuda risale al 1181, all’epoca del principe normanno Guglielmo II che governò la città di Taranto. Fu costruita dall’arcivescovo Basile II Paleano e secondo gli storici del tempo, si ergeva «intus murum et antemurale civitatis nostre». Dopo ,divenne proprietà della famiglia Carducci, una delle famiglie più importanti e nobili di quell’epoca.In origine,questa chiesa era grande e spaziosa e possedeva tre altari.In questa chiesa,si conservarono varie reliquie e in una cappella vi era la statua in legno della Madonna della Scala, di valore considerevole,opera dello scultore Ambrogio Martinelli di Copertino. Nel 1673, alcuni fedeli tarantini fondarono una confraternita ed un oratorio al lato di questa chiesa dove si trasportò la statua della Vergine della Scala. Nei primi anni del XX° secolo, la Congrega fu trasferita nella chiesa di San Domenico e nel 1903 la Congrega ritornò nella chiesa della Madonna della Scala. Attualmente resta soltanto la vecchia cappella della Madonna ricostruita nel 1883 dal cavaliere Ludovico Carducci.

  • L’antica chiesa dei Santi Simone e Giuda risale al 1181, all’epoca del principe normanno Guglielmo II che governò la città di Taranto. Fu costruita dall’arcivescovo Basile II Paleano e secondo gli storici del tempo, si ergeva «intus murum et antemurale civitatis nostre». Dopo ,divenne proprietà della famiglia Carducci, una delle famiglie più importanti e nobili di quell’epoca.In origine,questa chiesa era grande e spaziosa e possedeva tre altari.In questa chiesa,si conservarono varie reliquie e in una cappella vi era la statua in legno della Madonna della Scala, di valore considerevole,opera dello scultore Ambrogio Martinelli di Copertino. Nel 1673, alcuni fedeli tarantini fondarono una confraternita ed un oratorio al lato di questa chiesa dove si trasportò la statua della Vergine della Scala. Nei primi anni del XX° secolo, la Congrega fu trasferita nella chiesa di San Domenico e nel 1903 la Congrega ritornò nella chiesa della Madonna della Scala. Attualmente resta soltanto la vecchia cappella della Madonna ricostruita nel 1883 dal cavaliere Ludovico Carducci.





  • LA CHIESA DELLA MADONNA DELLA “STELLA MARIS”

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS ET SABINE SCHECK



La piccola chiesa è stata inaugurata nel 1947. La statua della Madonna “Stella Maris” si trova nella cappella della stazione di Taranto. La statua della Madonna protettrice dei pescatori di Taranto è venerata e festeggiata la prima domenica di settembre,con la processione della Madonna della Stella Maris. La statua è imbarcata su un peschereccio ed attraversa il canale navigabile seguita da diverse barche di pescatori che chiedono alla Madonna la sua protezione.

  • La piccola chiesa è stata inaugurata nel 1947. La statua della Madonna “Stella Maris” si trova nella cappella della stazione di Taranto. La statua della Madonna protettrice dei pescatori di Taranto è venerata e festeggiata la prima domenica di settembre,con la processione della Madonna della Stella Maris. La statua è imbarcata su un peschereccio ed attraversa il canale navigabile seguita da diverse barche di pescatori che chiedono alla Madonna la sua protezione.



  • ITINERARIO TURISTICO

  • LE CHIESE DEL CENTRO STORICO DI TARANTO

  • ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK

  • IN COLLABORAZIONE CON LA CLASSE 4^G LINGUISTICO INTERNAZIONALE



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