Le chiese del centro storico di taranto itinerario redatto da sergio mulas e sabine scheck in collaborazione con la classe
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- ITINERARIO REDATTO DA SERGIO MULAS E SABINE SCHECK
- LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO
LA CATTEDRALE DI SAN CATALDO
STORIA: La Cattedrale di Taranto è la più antica della Puglia ed è dedicata al Santo Patrono. I Tarantini la costruirono a partire dall’ XI° secolo nel cuore dell’isola conquistata dai Normanni. Fu dedicata all’Assunta. Durante delle ricerche al di sotto della cattedrale, è stato ritrovato un antico insediamento paleocristiano che testimonia le prime abitazioni dei cristiani nell’isola di Taranto. Nel corso del V secolo d.C, la chiesa fu dedicata a Santa Maria. C’era anche un battistero. Nel corso del X° secolo, i Bizantini effettuarono diversi tentativi per influenzare con la loro religione la vita dei Tarantini, costruendo delle chiese e dei monasteri greci. Verso il 1050 l’arcivescovo Normanno Drogone si stabilì a Taranto, inviato dai nuovi conquistatori. Nell’ultimo periodo dell’XI° secolo, Taranto divenne sede dell’arcivescovo metropolita. Berlingerio Tarantino, attribuì a Drogone la scoperta del sepolcro di San Cataldo di Rachau, un vescovo Irlandese morto a Taranto verso il VI°-VII° secolo. Il corpo di colui che è divenuto il patrono della città fu seppellito nella parte del battistero attuale, come sostiene l’antica tradizione tarantina e come è stato dimostrato in occasione di ricerche attuali.
La meravigliosa e monumentale cattedrale si trova nel cuore del borgo antico di Taranto. E’ stata costruita e restaurata nel corso di diverse epoche e mescola vari stili architettonici ed artistici. Del vecchio stabilimento medievale che corrispondeva all’antica cattedrale di Santa Maria,sono rimaste poche testimonianze,visibili soprattutto nella cripta. I lavori realizzati durante la metà degli anni 50 hanno evidenziato gli elementi romani della cattedrale mentre la facciata e le cappelle risalgono all’epoca barocca.
L’ESTERNO DELLA CATTEDRALE: La facciata è opera dell’architetto Mauro Manieri e risale al 1713. Lo stile risale al classicismo barocco. Si distinguono due ordini sovrapposti in maniera simmetrica. L’ordine inferiore è diviso da quattro paraste e sormontato da una decorazione dorica. L’ordine superiore presenta un finestrone vetrato centrale, incorniciato da due angeli che si appoggiano su un timpano rotto e sormontato dalla statua di San Cataldo. Ai lati, tra pareste a capitelli ionici, vi sono due nicchie che contengono le statue di Sant’Irene ( a destra) e San Rocco ( a sinistra). La muratura esterna della chiesa appartiene all’epoca romanica. Presenta una serie di arcate cieche, di diversa altezza, decorate all’interno da pietre chiare e scure. Il tiburio che contiene al suo interno la cupola è costituito da arcate cieche che si appoggiano su delle semicolonne con dei capitelli decorati da temi floreali. Appartiene all’epoca dell’Alto Medioevo. L’esile campanile posto all’esterno della cattedrale risale agli anni 60, dopo la demolizione della torre del campanile risalente all’inizio del XIII° secolo. La facciata a nord del transetto contiene un timpano nella parte in alto e un finestrone vetrato al centro, contenente ai lati due rilievi che rappresentano due figure. Al lato della facciata, verso Piazza Arcivescovado, c’è la cappella del Battistero e due cappelle antiche dedicate a San Giuliano e San Giacomo.
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