Loiri porto san paolo sostenibile
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T ABELLA 34. I NDICI DI CRITICITÀ DI SERVIZIO . T ABELLA 35. R ETI INTERNE . Comune n° abitanti previsti dal NPRGA n° utenz e n° allacc i acqua immessa in serbatoio (mc/anno ) efficienza della rete svilupp o rete (Km) acciai o (%) ghisa (%) cement o amianto (%) materie plastich e (%) resident i fluttuant i total i Loiri Porto San Paolo 460 131 591 219 197 74 insufficient e 3,42 6,33% 14,30 % 20,36% 59,01% 90084 Disponibilità effettiva (l/s) C.R. (l/s) Res. Capol. 460 287 132 2 160 Res.>10000 Res.>5000 Res.<5000 1.784 287 512 6 2.210 Case sparse 197 233 46 1 Stagionale 10.130 460 4.660 54 5.350 62 2.370 27 1 16 1.374 1.223 Res. Capol. 602 350 211 2 210 Res.>10000 Res.>5000 Res.<5000 2.336 350 818 9 2.307 Case sparse 258 300 77 1 Stagionale 13.040 460 5.998 69 7.104 82,23 2.517 IU = Disponibilità all'Utenza (l/s) Indice Utilizzazione in Rete = Fabbisogno l.p. (l/s) = 0.28 0.21 IS = Capacità effettiva (l/s) Indice Capacità Accumulo = Capacità richiesta (l/s) = 0.52 0.49 IA = Disponibilità al Serbatoio (l/s) Indice Approvvigionamento Idrico = Fabbisogno (l/s) = 0.43 0.32 2001 rispetto a 2001 2001 rispetto a 2041 Al 2001 Totali Al 2041 Totali Anno Popolazione (n° Abitanti) Dotazione (l/Ab*dì) Fabbisogno max consumo Capacità accumulo richiesta (mc) Disponibilità Capacità accumulo effettiva (mc) (mc/dì) l.p. (l/s) Al serbatoio All'utenza (mc/dì) Coeff.Eff.Rete SCHEDA INDICATIVA SITUAZIONE IDRICA Comune di Loiri Porto San Paolo Provincia GALLURA Istat L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 72 F IGURA 27. S ISTEMA IDRICO AL 2006. F IGURA 28. A SSETTO FUTURO . L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 73 1.4.4 Gestione rifiuti 1.4.4.1 Piano regionale dei rifiuti Uno strumento di pianificazione del ciclo dei rifiuti è il Piano Regionale di Gestione dei rifiuti riadatto nel 2006. F IGURA 29. F ILIERA DEL R IFIUTO R ESIDUALE 2006. F IGURA 30. F ILIERA DEL R ECUPERO 2006. All’interno di questo Piano il territorio comunale di Loiri Porto San Paolo fa parte del “Sub-ambito D2 – Olbia”. F IGURA 31. A MBITO TERRITORIALE OTTIMALE DELLA P ROVINCIA STORICA DI S ASSARI . L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 74 Gli impianti e le opere di smaltimento esistenti nel momento della redazione del piano erano: - discarica di Olbia: disponibilità 240.000 mc; - sistema di trasferimento Arzachena-S.Teodoro. Gli impianti e le opere di smaltimento finanziati erano: - linea selezione a Olbia: 108.000 t/a; - linea stabilizzazione a Olbia: 36.000 t/a; - linea produzione CDR a Olbia: 37.000 t/a. L’ organizzazione a regime del sistema di raccolta e impiantistico prevedeva: - l’attivazione delle raccolte differenziate da utenze domestiche in due frazioni: umido e residuo indifferenziato; - attivazione dei centri di conferimento e stoccaggio comunali e avvio delle raccolte differenziate monomateriale (preferibilmente con tecnica porta-porta, salvo il vetro); - attivazione della raccolta degli scarti organici di qualità da utenze specifiche (mercatali, da ristorazione, scarti verdi); - attivazione di sistemi di compostaggio domestico in Comuni con caratteristiche favorevoli; - attivazione dell’impianto di selezione stabilizzazione sostanza organica /produzione CDR da rifiuti indifferenziati avente potenzialità della linea di trattamento di 70.000 t/a nonché del trasporto centralizzato del CDR all’utilizzatore o alla termocombustione di Sassari; - attivazione di una linea di compostaggio di qualità da 10.000 t/a; - attivazione di un centro di stoccaggio e valorizzazione dei materiali secchi da raccolta differenziata (almeno vetro-carta/cartone-plastica-alluminio) di potenzialità di 12.000 t/a; - utilizzo della discarica esistente di Olbia per gli scarti dei trattamenti per 40.000 mc/a e una potenzialità complessiva di 200.000 mc. Nello specifico il Piano prevedeva le seguenti azioni: 1. attivazione del sistema consortile di raccolta differenziata integrata per bacini ottimali di raccolta, ciascuno dotato di almeno un’area di raggruppamento per l’invio dei materiali agli impianti intermedi; attivazione di ecocentri comunali per il conferimento diretto da parte delle utenze di RAEE ed altri materiali separati a monte; 2. avvio dell’organico di qualità dalle aree di raggruppamento agli impianti di compostaggio di qualità di Olbia e di Tempio in coerenza col criterio di prossimità; gli impianti di compostaggio di S. Teodoro e quello privato della Sarda Compost potevano svolgere funzione di supporto al sistema; 3. utilizzo della piattaforma plurimateriale di Tempio per stoccaggio e lavorazione di imballaggi a servizio del sistema CONAI-consorzi di filiera; poiché la piattaforma di Tempio risultava non baricentrica nel territorio provinciale, si è prevista una ulteriore piattaforma plurimateriale a Olbia in modo da coprire il fabbisogno complessivo e realizzare una razionalizzazione dei costi di trasporto. L’insieme delle due piattaforme deve avere una potenzialità complessiva di circa 40.000 t/a; le piattaforme, in modo separato o complementare, devono poter garantire le lavorazioni di selezione-purificazione-adeguamento volumetrico in modo che i materiali possano essere avviati direttamente ai centri di recupero regionali o anche in territorio extra-regionale; devono garantire la selezione del materiale plastico, la selezione per macrocategorie del cellulosico, l’adeguamento volumetrico e lo stoccaggio di carta-plastica-metallo-legno, lo stoccaggio del vetro, secondo un protocollo stabilito dall’Autorità d’ambito di concerto con i consorzi di filiera; L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 75 4. avvio dei materiali di imballaggio dalle aree di raggruppamento dei bacini ottimali di raccolta alle piattaforme provinciali secondo il criterio della prossimità; 5. avvio degli ingombranti in metallo dalle aree di raggruppamento a centri di rottamazione di titolarità privata convenzionati con l’Autorità d’ambito e localizzati nel territorio provinciale di Olbia-Tempio; 6. avvio di RAEE dai centri comunali di conferimento e/o dalle aree di raggruppamento all’impianto di stoccaggio-trattamento di titolarità privata convenzionato con l’Autorità d’ambito, anche localizzato in territorio extra-provinciale, che provvederà al completamento della filiera di trattamento-recupero eventualmente anche presso strutture extra-regionali; 7. avvio di RUP ed altre frazioni da raccolta differenziata, anche di natura pericolosa, dalle aree di raggruppamento ai centri di stoccaggio - trattamento di titolarità privata, anche localizzati in territorio extra-provinciale, convenzionati con l’Autorità d’ambito e che provvedono all’avvio al trattamento smaltimento presso strutture anche extra-regionali; 8. mantenimento in esercizio delle linee di selezione e delle linee di biostabilizzazione degli attuali impianti di Tempio e di Olbia solo per le emergenze e le fermate programmate del polo di termovalorizzazione di riferimento (Sassari); 9. necessità di un volume di stoccaggio di discarica per circa 50.000 mc a copertura del fabbisogno decennale (scenario preferenziale senza pre-trattamento del residuale); questa volumetria va individuata preferibilmente presso il sito di discarica già esistente a Olbia, in alternativa va individuata nella volumetria della nuova discarica necessaria per il fabbisogno della Provincia di Sassari, che andrà adeguatamente potenziata; 10. avvio del secco residuo dalle aree di raggruppamento agli impianti di selezione e biostabilizzazione di Tempio e di Olbia (secondo criterio di prossimità) che fungeranno comunque da polo di accentramento per l’invio del secco residuo al termovalorizzatore del sassarese; 11. avvio dei residui da spazzamento stradale dalle aree di raggruppamento alla discarica di servizio provinciale o ai poli di accentramento qualora la localizzazione della discarica sia extra provinciale (vedi punto 9); 12. avvio degli scarti dagli impianti di recupero alla discarica di servizio o al polo di accentramento, secondo lo stesso schema di cui al punto precedente. L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 76 1.4.4.2 Rapporto gestione rifiuti 2011. Nel 2011 tutti rifiuti, differenziati e indifferenziati, venivano spediti al CIPNES di Olbia (località Spiritu Santu). L’umido veniva trattato nell’impianto del Consorzio, mentre il resto dei rifiuti veniva smistato e spedito altrove. Grazie alla realizzazione di un ecocentro nel Comune di Loiri Porto San Paolo dal 2012 la carta, il vetro, il legno e gli imballaggi di plastica vengono spediti a Muros (SS); l’umido e il secco indifferenziato al CIPNES di Olbia (località Spiritu Santu); mentre il materiale ferroso con i rifiuti elettronici vengono spediti nell’Ecocentro demolizioni di Siniscola (NU). Qui di seguito è riportata la tabella analitica della produzione dei rifiuti urbani comunali e indicazione dei relativi impianti di smaltimento. PRODUZIONE RIFIUTI URBANI ALLO SMALTIMENTO (t/anno) Rifiuti Indifferenziati da abitanti residenti Rifiuti indifferenziati da abitanti fluttuanti Rifiuti ingombranti allo smaltimento Produzione Totale Rifiuti allo smaltimento 759,82 488,41 143,97 1.392,20 DIFFERENZIATI (t/anno) TOTALI (t/a) Rifiuti da Raccolta differenziata Produzione totale di Rifiuti Urbani Produzione Pro-capite totale (kg/ab/a) Variaz. % sul totale di RU rispetto al 2010 % R.D. Impianto destinazione rifiuto indifferenziato 1.205,71 2.597,91 773,00 2,10% 46,40% Impianto Cip Olbia (Località Spiritu Santu) L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 77 Qui di seguito è riportata la tabella analitica della raccolta differenziata di rifiuti urbani in ambito comunale. RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno) Scarto alimentare (FORSU) Scarto verde Vetro Carta/ Cartone Plastiche RAEE Altri materiali al recupero 274,55 293,17 194,29 275,87 108,70 19,67 39,46 Totale RD (t/anno) Totale INDIFFERENZIATA Totale RU %RD Gettito RD (Kg/ab/anno) 1.205,71 1.392,20 2.597,91 46,40% 359 Qui di seguito è riportata il quadro analitico dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani nei comuni della Sardegna. Produzione Totale di Rifiuti Urbani (Kg/anno) Costo totale delle raccolte e trasporto Costo del trattamento (smaltimento/ recupero) Costo RaccolteTrasporto e Smaltimento Altri Costi Costi totali del servizio di igiene urbana 2.597,00 512.000,00 245.480,00 757.480,00 127.053,00 884.534,00 COSTO PRO-CAPITE (€/ab/anno) COSTO UNITARIO (€/ton RU) Costo Totale Raccolte e trasporto Costo RaccolteTrasporto e Smaltimento Igiene Urbana Costo Totale Costo Totale Raccolte e trasporto Costo Raccolte Trasporto e Smaltimento Costo Totale Igiene Urbana 152,34 225,37 263,18 197,15 291,67 340,59 L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 78 2 Inventario delle emissioni 2.1 Cosa è la BEI L'inventario delle emissioni BEI (Baseline Emission Inventory) rappresenta lo strumento attraverso cui determinare il quantitativo totale delle emissioni di CO2 (espresso in tonnellate/anno) connesso al consumo di energia nel territorio comunale di riferimento. Nella definizione del BEI sono incluse una serie di ipotesi di lavoro: - sono state considerate solo le emissioni sulle quali il Comune ha la possibilità diretta o indiretta di intervento in termini di riduzione (diretta ad esempio sui consumi degli edifici di proprietà comunale; indiretta ad esempio sui consumi degli edifici privati attraverso l’azione del Regolamento Edilizio, introduzione incentivi e campagna di sensibilizzazione); - Nell’analisi sono state escluse le emissioni di impianti industriali soggetti a Emission Trading (come richiesto dalle Linee guida), le emissioni dovute agli impianti industriali No ETS (ambito facoltativo) e le emissioni imputabili al settore Agricoltura (ambito facoltativo). Per il calcolo delle emissioni sono stati utilizzati i fattori di emissione standard, in linea con i principi dell’IPCC del 200 , che comprendono tutte le emissioni di CO2 derivanti dall’energia consumata nel territorio comunale, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all’interno del comune, che indirettamente, attraverso la combustione di carburanti associata all’uso dell’elettricità e di riscaldamento/raffreddamento nel comune. Secondo questo approccio il gas ad effetto serra più importante è la CO2 mentre le emissioni di CH4 (gas metano) e N2O (ossido di azoto) non vengono considerate. Inoltre, le emissioni di CO2 derivanti dall’uso sostenibile della biomassa e dei biocombustibili e da elettricità verde certificata sono considerate pari a zero. L’approccio metodologico seguito tiene conto delle indicazioni contenute nelle Linee Guida stabilite dalla Commissione Europea e consigliate per la stesura del BEI e del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile; vengono quindi rappresentate le emissioni comunali di CO2 connesse ai consumi energetici di ciascuna attività presente sul territorio per i settori: - Comunale, - Illuminazione Pubblica, - Residenziale, - Terziario, - Trasporti. L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 79 Le emissioni valutate vengono inoltre suddivise per ciascuna fonte energetica (vettori: energia elettrica, GPL, gasolio, benzina, biomassa, fonti rinnovabili ecc.). Il BEI è uno strumento che permette di: quantificare l'obiettivo di riduzione che la comunità si prefigge di raggiungere entro il 2020; individuare i principali settori responsabili delle emissioni di CO2; quantificare le misure di riduzione necessarie. Inoltre l'Inventario delle emissioni consentirà di monitorare i successivi progressi compiuti verso il traguardo di riduzione stabilito al 2020: negli anni successivi infatti, sarà necessario aggiornare l'inventario delle emissioni tramite l’elaborazione di un inventario di monitoraggio delle emissioni il “MEI” (Monitoring Emission Inventory). 2.2 Definizione dell’anno base L’anno di riferimento scelto per l’elaborazione del BEI del Comune di Loiri Porto San Paolo è il 2008, anno per cui si è potuta verificare la completa disponibilità dei dati sui consumi comunali. 2.3 Metodo di elaborazione dei dati Tutti i dati sono stati elaborati e organizzati in modo da renderli coerenti con il template associato alla relazione descrittiva del PAES. La metodologia di calcolo utilizzata deve essere la stessa nel corso degli anni e deve essere quindi documentata e resa chiara e comprensibile, in particolare per coloro che successivamente si occuperanno di effettuare le opportune verifiche e l’attività di monitoraggio. IL BEI quantifica le seguenti emissioni da consumo energetico nel territorio comunale: emissioni dirette dovute alla combustione di carburante nel territorio comunale, negli edifici, in attrezzature/impianti e nei settori del trasporto e/o altri settori considerati; quantificano le emissioni che fisicamente si verificano nel territorio. emissioni indirette legate alla produzione di elettricità, calore o freddo, consumati nel territorio; queste emissioni sono incluse nell’inventario, indipendentemente dal luogo di produzione (all’interno o all’esterno del territorio). Di seguito si illustrano alcuni dettagli fondamentali sulla metodologia di reperimento e elaborazione dati utilizzata. |
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