Monitoraggio ambientale del cavo Ariolo


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Sana07.09.2017
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#15167


Monitoraggio ambientale del cavo Ariolo

  • I.T.I.S. “L.Nobili” Liceo Scientifico-Tecnologico Sperimentale “Brocca”

  • Classe Quinta L

  • Anno Scolastico 1997-1998

  • AREA

  • DI

  • PROGETTO


Sondaggio stratigrafico, Provincia di Reggio E. 1990

  • Sono evidenti fino a 14 m di profondità gli strati permeabili della falda superficiale.



Rilievo della vegetazione, Provincia di Reggio E. 1990



Articolazione del Progetto

  • Fase 1 - Marzo

  • In campagna

    • Ricognizione dell’area
    • Ricognizione del percorso
    • Misura della portata
    • Prelevamento dei campioni da analizzare
  • Presso laboratori A.R.P.A.

    • Determinazione:
        • Ammoniaca
        • Nitrati
        • Fosfati
        • Ossigeno disciolto.


Articolazione del Progetto

  • Fase 2 - Maggio

  • In campagna

    • Osservazioni sulla vegetazione del Fontanile
    • Schede RCE-IAR e punteggi
    • Misura della portata
    • Prelevamento dei campioni da analizzare
  • Presso laboratori A.R.P.A.

    • Determinazione:
        • Ammoniaca
        • Nitrati
        • Fosfati
        • Ossigeno disciolto.


Percorso del Cavo Ariolo

  • Dal Fontanile alla confluenza

  • nel Torrente Rodano

    • 1. Fontanile
    • P. Asta prima del tombamento
      • 2 Misure della portata
    • 2. Cavo Ariolo dopo Gavasseto
      • 2 Misure della portata
      • 2 prelievi acqua
      • 2 prelievi fondo
    • 3. Cavo Ariolo prima della confluenza in Rodano
      • 2 prelievi acqua
      • 2 prelievi fondo
  • Osservazioni e raccolta immagini lungo tutto il percorso



Percorso del Cavo Ariolo

  • Sorgente e asta del fontanile



Percorso del Cavo Ariolo

  • Punto di prelievo n.2:

    • dove il Cavo esce a cielo aperto, a valle dell’abitato di Gavasseto ...
    • … mostrando acque … non propriamente .. “chiare, fresche ...e dolci..


Percorso del Cavo Ariolo

  • 1 - Da Gavasseto verso S.Maurizio, in sinistra idraulica una pianta di Olmo.

          • 2 - Un manufatto diroccato attraversa il Cavo, sullo sfondo la scuola materna di Gavasseto.


Percorso del Cavo Ariolo

  • 1- Da via Gattalupa verso Gavasseto

  • 2- Da via Gattalupa verso S.Maurizio



Percorso del Cavo Ariolo

  • Condotta di scarico fognario in piena attività, sulla sinistra idraulica, appena a monte del ponte del Mauriziano.



Percorso del Cavo Ariolo

  • Punto di prelievo n.3 alla confluenza con il torrente Rodano in località S.Maurizio, presso il Mauriziano.



Valutazione della qualità ambientale



Misura della portata Q = Av

  • Nel mese di marzo, nell’impossibilità di far scorrere un galleggiante, dato il livello molto basso dell’acqua nell’asta del fontanile, si è proceduto colorando l’acqua con fluorescina e cronometrando lo spostamento del flusso marcato lungo un percorso tra più sezioni misurato in precedenza.





Misura della portata Q = Av



Misura della portata Q = Av

  • A maggio vengono rilevate nuovamente, in più punti, alcune sezioni dell’alveo ma per calcolare la velocità dell’acqua si cronometra il tempo di percorrenza di un galleggiante trasportato dalla corrente lungo un tratto rettilineo compreso tra le sezioni misurate.



Misura della portata Q = Av

  • Fontanile Gavasseto

  • Marzo Marzo

  • A = m2 0,155 m2 0,210

  • v = m/sec 0,162 m/sec 0,297

  • Q = Av m3/sec 0,025 m3/sec 0,062

  • 25 l/sec 62 l/sec

  • Maggio Maggio

  • A = m2 0,185 m2 0,456

  • v = m/sec 0,280 m/sec 0,170

  • Q = Av m3/sec 0,052 m3/sec 0,078

  • 52 l/sec 78 l/sec





Ricerca dei coliformi totali e fecali



Osservazioni sulla presenza dei coliformi fecali

  • E’ stato assunto lo schema metodologico previsto dal D.P.R. 8 giugno 1982, n.470 per la determinazione della balneabilità delle acque, in quanto le acque esaminate non erano destinate ad uso potabile.

  • Il limite massimo ammesso di 100 coliformi fecali per 100 millitri è stato ampiamente superato anche alla sorgente del fontanile.

  • Poiché non pare che alla sorgente affluiscano scarichi di superficie, è legittimo ritenere che l’inquinamento ivi presente provenga dall’acquifero sotterraneo (falda superficiale) e/o da possibili attività di macerazione naturale dei fanghi organici depositatisi sul fondo della testa del fontanile.

  • La presenza rilevantissima di coliformi fecali (>20.000/100ml) a valle del tombamento di Gavasseto dimostra il rilevante aflusso di scarichi fognari (desumibili anche dalle misure della portata) che da questo tratto in poi caratterizzano le acque dell’Ariolo.



Presenza di macro invertebrati

  • Platelminti

    • Turbellari
      • Tricladidae
        • planarie (Dugesia sp.)
  • Vermi appiattiti che si nutrono di sostanza organica, batteri, alghe, e protozoi, che ineriscono attraverso una faringe estroflettibile ventrale, che rappresenta l’unica apertura al centro di un apparato digerente cieco suddiviso in tre diverticoli; hanno riproduzione ermafrodita e grande capacità di rigenerasi in modo agamico se frazionati; la respirazione è cutanea.



Presenza di macro invertebrati

  • NEMATODI

  • Normalmente microscopici, possono talora raggiungere i 2-3mm,sono vermi sottili, cilindrici, non segmentati, dall’estremità posteriore appuntita.

  • Sono obiquitari e comprendono un gran numero di specie a vita libera in tutti gli ambienti umidi o acquatici, e un numero ancora maggiore di specie parassite di piante, animali e uomo.

  • Sono quindi sempre presenti in un numero elevatissimo di esemplari nei sedimenti di fondo ricchi di detriti organici.



Presenza di macro invertebrati

  • ARTROPODI

    • Crostacei
      • Isopodi
        • Asellus aquaticus
  • Molto comuni in acque stagnanti o con deboli correnti.

  • Non nuotano ma si muovono sul fondo ricercando una alimentazione costituita da detriti organici.



Presenza di macro invertebrati

  • ARTROPODI

    • Crostacei
      • Anfipodi -Gammaridi
        • Gammarus pulex


Presenza di macro invertebrati

  • ARTROPODI - INSETTI - DITTERI

          • Larva di Chironomide


Presenza di macro invertebrati

  • MOLLUSCHI

    • GASTEROPODI
      • Polmonati Physa spp. (fontinalis - acuta)
  • Molto comune in acque stagnanti e lente, si ciba di alghe e piante acquatiche . Può vivere anche in acque poco ossigenate in quanto respira ossigeno atmosferico tramite un polmone, situato nella cavità del mantello, attraverso un apposito condotto che può essere aperto o chiuso: il polmone si riempie di aria soltanto quando l’animale è in superficie.



Presenza di macro invertebrati

  • MOLLUSCHI

    • BIVALVI (Lamellibranchi)
      • Fam. Sferidi
        • Pisidum spp.
  • Vivono immersi nel fondale fangoso o agrappati alla vegetazione su una matrice di muco.

  • Filtrano l’acqua con appositi sifoni trattenendo la sostanza organica e i microrganismi di cui si cibano.



Presenza di macro invertebrati



Presenza di macro invertebrati

  • ANELLIDI

    • CLITELLATI
      • OLIGOCHETI
        • Famiglia Tubificidae
          • Tubifex spp.
  • Particolarmente abbondanti nei sedimenti fangosi in presenza di elevati livelli di contaminazione con acque di scolo



Laboratori dell’A.R.P.A. Azienda Regionale Prevenzione e Ambiente

  • Determinazione:

          • Ammoniaca,
          • Nitrati
          • Fosfati.
          • Ossigeno disciolto


Ricerca cromatografica dei Nitrati



Presenza dei Nitrati (NO3)



Osservazioni Botaniche

  • Vegetazione spontanea arboreo-arbustiva alla testa e lungo l’asta del Fontanile

    • Sambuco, Sanguinella, Berretta da prete, Rovo, Robinia, Olmo, Acero, Quercia, Noce, Pioppo


Acero Campestre (Acer campestre)



E’ facile dire …quercia …ma ...



Sambuco (Sambucus nigra)



Berretta da prete (Euonymus europaeus)



Sanguinella (Cornus sanguinea)



Olmo campestre (Ulmus carpinifolia)



Ontano Nero (Alnus glutinosa)





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