Storia dell’arte in Sardegna


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R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300, collana “Storia dell’arte in 

Sardegna”, Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 174: 

 

Castello di Marmilla (ultimo quarto XIII sec.) 



Giudicato di Arborea, curatoria della Marmilla 

Las Plassas 

 

Il castello di Marmilla sorge alla sommità dell’emergenza marnosa (m 274 sul livello del mare), da cui i suoi 



ruderi dominano la fertile piana tra Las Plassas e Barumini. Assieme a quelli di Monreale presso Sardara e 

di Arcuentu presso Guspini, il castello «de Las Plassas, o is Prazzas» (A. Della Marmora) costituiva la linea 

fortificata alla frontiera tra i giudicati di Arborea e Cagliari. La prima menzione documentaria risale al 1164, 

quando il giudice arborense Barisone I de Lacon-Serra s’impegna a cederlo ai Genovesi, che lo tengono fino 

al 1192, quando cade sotto il controllo di Guglielmo I-Salusio IV de Lacon-Massa, giudice di Cagliari e 

membro dell’oligarchia pisana, per tornare nel 1206 all’Arborea e passare entro il 1309 ai Pisani. Le strutture 

medioevali sono riferibili a quattro fasi edilizie e constano di una cinta fortificata di perimetro irregolarmente 

rettangolare, che delimita la piazza d’armi (circa 550 mq). Quest’ultima è provvista di cisterna e include una 

torre maestra a settentrione e i residui di un’altra a meridione, a guardia dell’ingresso. Nei tratti superstiti, i 

paramenti murari sono in cantoni di arenaria di media pezzatura, squadrati con accuratezza. Alla base della 

torre furono utilizzati conci bugnati, assimilabili a quelli in opera nella torre di S. Cristoforo a Oristano (1290) 

e relativi a opere edilizie forse intraprese da Mariano II de Bas-Serra giudice di Arborea. Non è più 

rintracciabile il capitello da stipite reimpiegato nel paramento interno della cortina orientale; decorato con 

teste antropomorfe tra calici vegetali, è da considerare elemento di spoglio da una chiesa romanica della 

metà del XIII secolo.  

 

 



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