Un Benchmarking Regionale: Indicatori di Risk Management nelle Aziende Ospedaliere Lombarde


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Sana21.09.2017
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#16209


Un Benchmarking Regionale: Indicatori di Risk Management nelle Aziende Ospedaliere Lombarde

  • Silvia Cerlesi1, Vittorio Carreri2, Luigi Macchi3, Gianfranco Bertani3


Attività dell’U.O. Prevenzione, Tutela Sanitaria e Veterinaria



Risk Management: Obiettivi

  • Validare nel tempo un sistema di indicatori di Risk Management per effettuare comparazioni statistiche tra le Aziende Ospedaliere:

    • utili alla Regione per misurare lo stato della prevenzione e della sicurezza sia per i degenti che per i visitatori ma anche per gli addetti all’assistenza ospedaliera;
    • utili alle Strutture Sanitarie per mettere a punto piani di indagine (Risk Management, Root Causes Analysis) e piani di miglioramento mirati (Circolare 46/SAN del 27 dicembre 2004, D.g.r. 14 dicembre 2005 n° 8/1375).
  • Comunicare le conoscenze per attivare il grado di consapevolezza delle persone



UN MODELLO DI RISK MANAGEMENT SANITARIO Sistema Integrato Rischi e Danni



Legenda Aziende Ospedaliere



Classificazione delle Aziende Ospedaliere



Rischio Clinico: Dati e Indicatori













Rischio Infortunistico: Dati e Indicatori









Rischio Assicurativo: Dati e Indicatori













Un parametro per la VALIDAZIONE DELLA CLASSIFICAZIONE DELLE AO:Quantitativi di Rifiuti Pericolosi a Rischio Infettivo (PRI) prodotti dalle AO



Cruscotto Decisionale



Cruscotto Decisionale: obiettivi

  • Il cruscotto decisionale fotografa lo stato di salute aziendale in un periodo temporale e in una unità di rischio (AO, Presidio, etc.) attraverso la presentazione di indicatori di correlazione tra le Tipologie di Rischio e i Sistemi di Gestione e gli Standard (ISO 9001, ISO 14000, OHSAS 18000, Joint Commission, etc.) e tra gli Adempimenti e le Prescrizioni Legali (Analisi di Impatto Regolatorio, 626, etc.).

  • OBIETTIVI:

    • è fornire informazioni sintetiche, significative e descrittive alla Direzione per supportarla nel processo decisionale.
  • MODALITÀ:

    • Attraverso la definizione delle priorità di intervento, il Cruscotto Decisionale identifica i parametri su cui agire per attuare il miglioramento e propone le azioni da mettere in campo; dalla variazione dello stato di salute della struttura sanitaria nel tempo il Cruscotto Decisionale consente di avere feed-back sull’efficacia dei piani di miglioramento attuati e la valutazione del ritorno dell’investimento.


Conclusioni



Riferimenti

  • Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica

  • Dott. Vittorio Carreri vittorio_carreri@libero.it

  • D.G. Sanità - U.O. Prevenzione, Tutela Sanitaria e Veterinaria

  • Dott. Luigi Macchi luigi_macchi@regione.lombardia.it

  • Dott. Gianfranco Bertani gianfranco_bertani@regione.lombardia.it

  • Knowledge Engineering Information System

  • Dott.ssa Silvia Cerlesi cerlesi@keisdata.it



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