Unione collinare
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1 UNIONE COLLINARE: VAL RILATE
Comune di Cortanze
L'origine di Cortanze risalirebbe all’epoca romana, data la sua posizione lungo l’importante strada che collegava Hasta, Asti, a Industria, Monteu da Po. Negli ultimi decenni del IX secolo d.C. i territori passarono al Vescovo di Asti per concessione dell'imperatore Carlo il Grosso. I Vescovi di Asti, a partire dal XII secolo, investirono del feudo prima i Signori di Montiglio, quelli di Cortanze e i conti Pelletta. Nei secoli successivi il feudo passò di mano in mano fino alla fine del Settecento, quando furono soppressi i diritti feudali. Il toponimo deriva da curtis, corte, seguito dal nome personale longobardo Ansari. Il borgo castellano ha rivestito nei secoli una notevole importanza strategica per la sua posizione sul valico della Val Rilate. Oggi si presenta come un insediamento di dorsale, con andamento lineare, appoggiato alla rocca del Castello. Il tessuto urbano si articola in piazzette, slarghi e scale di collegamento tra i gradoni che si susseguono fino al Castello. Interessante è lo sviluppo databile tra Ottocento e Novecento in direzione sud-est che presenta un particolare rapporto, facilmente leggibile nel tessuto urbano, tra spazio pubblico e privato, con la strada aperta sui cortili da un lato e un fronte di edifici, continuo e chiuso, dall’altro.
Nucleo originario Il nucleo originario, strutturato ad asse portante, ha andamento a gradoni, a partire da piazza Marconi, ingresso sud ovest del paese. L’antico centro era racchiuso da una propria cinta muraria di cui rimangono tracce, nella parte settentrionale dell’abitato, in un edificio in via Diaz costruito sulla muraglia a scarpa che conserva finestre a sesto acuto. Piazza Marconi sottomuro
Ai piedi delle mura degli antichi bastioni del borgo, all’ingresso del nucleo originario, si apre la caratteristica piazza sottomuro, piazza Marconi, un tempo fossato di recinzione del borgo.
Elementi urbani Piazza Vittorio Veneto L’articolata piazza del Municipio, piazza Vittorio Veneto, accoglie anche il sagrato della Parrocchia e uno degli ingressi al castello, costituendo un significativo esempio di piazza dei Tre Poteri. Le attività commerciali, invece, si affacciano sull’asse principale.
Elementi singoli Castello con parco
Il Castello di Cortanze è documentato a partire dal XII secolo, quando il Papa ne confermò la proprietà al Vescovo di Asti. Tuttavia una prima fortificazione, di cui non resta traccia, potrebbe risalire al VI secolo d.C.. Nei secoli successivi il maniero passò di mano in mano ai diversi signori del luogo. L’aspetto attuale dell’edificio, che ha conservato l’impianto planimetrico originario a “U”, risale perlopiù al XIV secolo, ad opera dei signori Pelletta. Sono ancora visibili le due torrette pensili sul lato ovest, il torrione merlato ad est e numerose finestre a sesto acuto su tutto il perimetro. L’intervento successivo, nel Settecento, modificò soltanto in parte l’aspetto dell’edificio con la costruzione della scalinata e della cancellata che dà accesso al cortile del parco, sul lato est. L’ultimo restauro ha trasformato il complesso in una struttura alberghiera, rispettando però il carattere di uno dei monumenti meglio conservati dell’architettura militare medioevale del Monferrato Astigiano. All’interno, tra gli ambienti più rappresentativi vi è il salone, con volte a crociera e chiavi in arenaria scolpite. Il torrione ad est ospita tre locali sovrapposti: una cappella allestita nell’Ottocento, una stanza ottagonale voltata e, all’ultimo piano, il locale detto la prigione. La tradizione vuole che nel torrione sia nato Emanuele Tesauro, insigne letterato del XVII secolo e storico dei Savoia. Fruibilità: l’edificio ospita un ristorante e un albergo
2 Parrocchiale dei Santi Pietro e Giovanni
La Chiesa parrocchiale, costruita nella seconda metà del XVII secolo, è dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Giovanni, titolari delle due parrocchiali precedenti. L’aspetto attuale dell’edificio risale all’ingrandimento realizzato intorno alla metà del XVIII secolo. La facciata, intonacata, si presenta a due ordini, con lesene doriche nel livello inferiore e semplici riquadrature in quello superiore con due nicchie che accolgono le statue dei Santi patroni. All’interno l’altare maggiore, in stucco marmorizzato, è opera della bottega dei Solari e risale al 1770. Delle due tele barocche conservate, è particolarmente significativa quella raffigurante I Diecimila Martiri con San Siro, dipinta nel 1643 come ex voto per lo scampato pericolo dalla peste. Le pareti del coro sono ornate da un rivestimento in legno lavorato, di epoca barocca, proveniente dalla Chiesa del Gesù in Asti. Ad una campagna decorativa più recente, avviata nella prima metà del Novecento, risalgono invece i dipinti murali di Carlo Morgari e le decorazioni di Giovanni Lamberti. Fruibilità: durante le funzioni religiose e le domeniche Chiesa dell’Annunziata
La Chiesa dell'Annunziata sorge nel centro del paese, a breve distanza dalla Parrocchiale, presso uno dei bastioni dell’antica rocca. E’ detta anche Confraternita dell’Annunziata, essendo stata sede dei Battuti o Disciplinati dopo aver perso il ruolo di Parrocchia, passato nel 1695 alla Chiesa dei Santi Pietro e Giovanni. L’edificio presenta, esternamente, una facciata in cotto di epoca barocca, mentre all’interno le volte con costoloni in mattoni a vista mostrano l’origine tre-quattrocentesca della costruzione, realizzata probabilmente su un preesistente edificio romanico. Al XIV-XV secolo sono riferibili alcuni resti di affreschi rinvenuti nella zona del coro, nel corso dei recenti restauri. L’altare in stucco policromo, risalente alla metà del XVIII secolo, è opera di Antonio Solaro. Fruibilità: durante la festa patronale Cappelle campestri In regione Madonna sorge la piccola Chiesa campestre dedicata alla Madonna delle Grazie, eretta alla fine del XVI secolo. Altre due Cappelle si trovano ai limiti del paese: l’una, dedicata a San Sebastiano sorge ai confini con Montechiaro, l’altra, intitolata a San Carlo, si raggiunge dirigendosi verso Piea.
Nelle vecchie case rurali di Cortanze si trovano ancora i crutìn, le caratteristiche cantine scavate nel tufo per conservare il vino. Alcune di esse sono veri capolavori di scultura.
Elementi particolari
Strade panoramiche Cortanze è uno dei luoghi ove la fruizione delle Colline del Versa e del Rilate è particolarmente suggestiva per la sua posizione territoriale e per il caratteristico borgo sorto intorno al Castello. Il paese sorge sulla dorsale che collega Cossombrato a Piovà Massaia sullo spartiacque tra la Valle Versa e la Val Rilate, confine storico tra Marchesato del Monferrato e Comune di Asti. Inoltre esso si affaccia sulle Colline dei Boschi che uniscono la Val Rilate al Pianalto Astigiano. In questo particolare contesto ambientale, immerse tra la rigogliosa natura e le varie coltivazioni, alcune strade offrono scorci panoramici di notevole valore. Tra queste, quella di dorsale che conduce a Piea e a Montechiaro d’Asti attraversa piccoli nuclei abitati e segreti anfratti boscosi e quella in Valle Bariello rinomata per le trifule, i pregiati e profumati tartufi monferrini. 3
Avvenimenti Festa patronale San Rocco, 15 agosto Grinzane Festival, fine agosto, inizio settembre
Siti internet http://www.lacabalesta.it/testi/comuni/cortanze.html
http://www.valrilate.it/presentazione/Cortanze.htm http://www.ilmonferrato.info/bs/cortanz/cortanz1.htm
http://www.castellodicortanze.it/ http://www.langhe.it/city/servizi/cortanze.htm
G. AUDAGNA, C. BIAGETTI, Il castello di Cortanze: analisi di una realtà castellana ed ipotesi di recupero ad uso sociale, Tesi di laurea, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1992-1993 Cortanze, in T. VALENTE, M.S. INZERRA BRACCO, Castelli e “ville-forti” nella Provincia di Asti a nord della valle del Tanaro, vol. I, Asti 1985 G. FASSINO, G. A. BROSSA, La Chiesa della SS. Annunziata in Cortanze, Montechiaro d'Asti 1999 G. GASCA QUEIRAZZA, C. MARCATO, G. B. PELLEGRINI, G. PETRACCO SICARDI, A. ROSSEBASTIANO, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino 1997, p.232 Il Piemonte paese per paese, vol. III, Firenze 1994, p.47 P. NEGRI, R. STOCCHI, Castello di Cortanze: ipotesi di restauro e recupero funzionale, Politecnico di Torino, Facoltà di Architettura, a.a. 1987-1988 L. STEFFANINO, Cortanze. Dai marchesi Roero ai giorni nostri, s.l. 1993 M. VURCHIO, Ricerche storico-giuridiche sul comune di Cortanze, Tesi di laurea, Università di Torino, Facoltà di Giurisprudenza, a.a. 1979-1980 Download 32.49 Kb. Do'stlaringiz bilan baham: |
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