Ambiente uomo e territorio economia ed ecologia del paesaggio


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Sana12.10.2017
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#17713


  • AMBIENTE UOMO E TERRITORIO

  • ECONOMIA ED ECOLOGIA DEL PAESAGGIO

  • 3° CONVEGNO NAZIONALE

  • GIUSEPPE MESSINA

  • L’AGROALIMENTARE CAMPANO TRA EMERGENZE AMBIENTALI E PRODOTTI DI QUALITA’. IL CASO DI TERRA DI LAVORO

  • CAMPAGNA 23 FEBBRAIO 2009


GIUSEPPE MESSINA

  • GIUSEPPE MESSINA

  • L’AGRICOLTURA CAMPANA



GIUSEPPE MESSINA

  • GIUSEPPE MESSINA

  • LA VOCAZIONE PRODUTTIVA DEL SETTORE AGRICOLO CAMPANO E’ QUELLA TIPICA DI UN SISTEMA AD AVANZATO LIVELLO DI SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA

  • -MODELLO DI AGRICOLTURA INTENSIVA

  • -ELEVATA PRODUTTIVITA’ DELLA TERRA IN TERMINI DI VALORE AGGIUNTO PER ETTARO DI SAU

  • CON APPENA IL 4,4% DELLA SAU ESSA PRODUCE UNA PLV PARI AL 7,5% DI QUELLA NAZIONALE, PER UN AMMONTARE PROSSIMO AI 3 MILIARDI DI EURO



GIUSEPPE MESSINA

  • GIUSEPPE MESSINA

  • GLI ORIENTAMENTI PRODUTTIVI CHE MAGGIORMENTE CARATTERIZZANO L’AGRICOLTURA CAMPANA SONO :

  • L’ORTOFRUTTICOLTURA

  • LA FRUTTA

  • LE COLTURE INDUSTRIALI

  • NEL COMPLESSO RAPPRESENTANO

  • IL 65% DELLA PLV LOCALE

  • (Mezzogiorno 48%; Italia 34%)



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  • LA SOLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA

  • CON UNA PRODUZIONE DI CIRCA 34 MILA TONNELLATE (2006), GENERA UN FATTURATO ALLA PRODUZIONE DI

  • 300 MILIONI DI EURO



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  • AD UNA SERIE DI CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED ECONOMICHE DEBOLI DEL SUO APPARATO PRODUTTIVO,

  • IL SETTORE AGROALIMENTARE CAMPANO

  • CONTRAPPONE ALCUNI ELEMENTI DISTINTIVI BASATI SU UN AMPIO PANIERE DI PRODOTTI, DI CUI MOLTI OGGETTO DI

  • TUTELA CON MARCHIO COMUNITARIO O NAZIONALE



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  • L’AGRICOLTURA CAMPANA SI CARATTERIZZA

  • Per un sistema complessivamente debole ma molto differenziato

  • Per forti carenze strutturali

  • Per squilibri territoriali

  • Per una componente industriale relativamente forte e strutturata in ritardo rispetto al Centro Nord del paese

  • Per una buona performance commerciale

  • Sul piano del commercio estero: a fronte di un saldo complessivo stabilmente negativo del commercio estero campano, l’agroalimentare mostra un saldo attivo, anch’esso piuttosto stabile nel tempo

  • Più specializzata nel comparto agroalimentare rispetto al Mezzogiorno

  • PER UNA NOTEVOLE PRESENZA DI PRODOTTI TRADIZIONALI REGIONALI



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  • IN CAMPANIA VI SONO (AL 2006)

  • 324 PRODOTTI TRADIZIONALI

  • (CIRCA L’8% RISPETTO ALL’ITALIA)

  • COMPOSTI IN PARTICOLARE DA:

  • PASTA E PRODOTTI VEGETALI

  • 28 PRODOTTI CERTIFICATI DOC,DOCG, e IGT, 6 DOP e 5 IGP (2007)

  • OLTRE A 25 RICHIESTE ANCORA IN FASE ISTRUTTORIA



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  • GIUSEPPE MESSINA

  • LE DENOMINAZIONI D’ORIGINE PROTETTE (DOP) E LE INDICAZIONI GEOGRAFIHE PROTETTE (IGP)

  • POSSONO ESSERE CONSIDERATE COME MARCHI COLLETTIVI TERRITORIALI CHE CERTIFICANO LA PROVENIENZA E ALCUNE CARATTERISTICHE QUALITATIVE DEGLI ALIMENTI LA CUI GARANZIA SI BASA SU NORME DI DIRITTO EUROPEO



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  • GIUSEPPE MESSINA

  • LA DIMENSIONE STRUTTURALE



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  • Densità di popolazione (424,81 ab/kmq) superiore alla media nazionale (218 ab/Kmq) con un’aspettativa di vita di 1,5 anni in meno rispetto alla media nazionale

  • Contributo al PIL nazionale pari al 6,4%

  • PIL pro-capite al di sotto del 75% di quello medio dell’UE (circa il 60%)

  • PIL pro-capite pari al 65% di quello nazionale

  • 9,1 % del totale delle aziende agricole italiane a fronte del 4,4% della SAU

  • Occupati nel settore agricolo 8% (al 2007) – 120.000 ULU in agricoltura (dati 2004) e 41.000 nell’industria alimentare (dati 2003)

  • Il 96,2 % delle aziende e’ a conduzione diretta e il 79,2% delle aziende utilizzano esclusivamente il lavoro familiare

  • Contributo del valore aggiunto (VA) agricolo al PIL è del 2,4% (Italia 1,8%)



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  • Dimensione media, disponibilità di terra e occupazione nelle imprese agricole e nell’industria alimentare (2005)

  • Area geografica Dimensione media SAU/occupati Occupati agri/imprese Occupati Ind. Alim./UL Ind. Alim.

  • (ha) (ha/unità) (unità) (unità)

  • Campania 3,6 7,6 0,5 4,8

  • Mezzogiorno 5,8 11,5 0,5 4,3

  • Italia 7,4 13,5 0,5 6,2

  • Fonte: elaborazioni su dati Istat



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  • LA CAMPANIA FA REGISTRARE LA DIMENSIONE AZIENDALE PIU’ BASSA IN ITALIA

  • UN’ELEVATA PRODUTTIVITA’ PER ETTARO, OLTRE 4000 EURO, QUASI DOPPIA RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE

  • (€ 2.140,00)

  • LA PRODUTTIVITA’ DEL LAVORO HA RAGGIUNTO UN VALORE PARI A 106 (ITALIA=100)



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  • IL SETTORE AGRICOLO HA FATTO REGISTRARE NELL’ULTIMO DECENNIO UN RADDOPPIO DELLA PRODUTTIVITA’ DELLA TERRA, SECONDA IN ITALIA DOPO LA LIGURIA

  • LA PRODUTTIVITA’ PER ETTARO NON E’ STATA ACCOMPAGNATA DA UN PROCESSO DI AGGREGAZIONE DELLE SUPERFICI, PERMANENDO ATTIVE UNITA’ PRODUTTIVE MOLTO PICCOLE (TROPPO PICCOLE?) CHE HANNO PERO’ CONTRIBUITO A RENDERE IL SISTEMA MAGGIORMENTE ELASTICO



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  • L’INDUSTRIA ALIMENTARE CAMPANA

  • PRODUTTIVITA’ PER UNITA’ LOCALE 58% DELLA MEDIA NAZIONALE

  • Cause:

  • - contenuta produttività per occupato

  • - debolezza strutturale in termini dimensionali



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  • MOLTI ANALISTI AUSPICANO

  • Una crescita della dimensione economica delle imprese (sia quelle agricole (?), sia quelle di trasformazione)

  • Il rafforzamento strutturale delle aziende

  • Un efficace marketing dei prodotti e dei territori

  • Di rafforzare l’immagine della Regione all’estero

  • Un’adeguata formazione manageriale e professionale

  • Qualità

  • Sicurezza

  • La Tutela delle tradizioni alimentari

  • Il rafforzamento delle funzioni secondarie (multifunzionalità) quali: protezione ambientale, tutela del territorio intesa come cura del paesaggio, gestione delle risorse naturali, erosione del suolo, manutenzioni. Funzioni sociali ed economiche rinnovate verso un nuovo modello di sviluppo agricolo (fortemente sostenute dall’U.E.)

  • Lo sviluppo dei canali tradizionali di vendita e filiere corte dei marchi collettivi territoriali



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  • 1° PROBLEMA

  • A FRONTE DI UNA SUPERFICIE TERRITORIALE DI 0,24 ETTARI PRO CAPITE E UNA CAPACITÀ BIOLOGICA DI 0,82 ETTARI PRO CAPITE, VIENE GENERATA UN’IMPRONTA ECOLOGICA DI 3,56 ETTARI PRO CAPITE CON UN DEFICIT DI 2,74 ETTARI PRO CAPITE



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  • L’IMPRONTA ECOLOGICA

  • È UN INDICATORE AGGREGATO CHE ESPRIME «L’AREA TOTALE DI ECOSISTEMI TERRESTRI E ACQUATICI NECESSARIA PER PRODURRE LE RISORSE CHE UNA DETERMINATA POPOLAZIONE UMANA (UN INDIVIDUO, UNA FAMIGLIA, UNA COMUNITÀ’, UNA REGIONE, UNA NAZIONE) CONSUMA E PER ASSIMILARE I RIFIUTI CHE LA POPOLAZIONE STESSA PRODUCE

  • QUESTO INDICATORE CI PERMETTE DI CALCOLARE LA SUPERFICIE EQUIVALENTE DI TERRITORIO “BIOLOGICAMENTE PRODUTTIVO” NECESSARIA PER GARANTIRE LA SOPRAVVIVENZA DI UNA POPOLAZIONE



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  • LE RISORSE NATURALI DELLA CAMPANIA NON RIESCONO A RIGENERARSI CON LO STESSO RITMO CON CUI SONO CONSUMATE:

  • TROPPO PESANTE LA PRESSIONE UMANA PER LA CAPACITÀ BIOLOGICA DELLA REGIONE

  • PER SOSTENERE I RITMI E GLI STILI DI VITA DEI 5.790.929 ABITANTI DELLA CAMPANIA OCCORREREBBE UNA SUPERFICIE REGIONALE PARI A 20.580.210 ETTARI circa CONTRO 1.359.502 Ha REALMENTE DISPONIBILI

  • UNA REGIONE QUINDICI VOLTE PIÙ GRANDE DELLA REALE, CON UN’IMPRONTA ECOLOGICA PARI A 3,56 ETTARI PRO CAPITE



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  • LA CAMPANIA È LA PRIMA REGIONE IN TERMINI DI CONSUMI DI SUOLO

  • LA CAMPANIA CONTINUA A CONSUMARE I SUOI SUOLI IN MANIERA ESPONENZIALE RISPETTO ALLA CRESCITA

  • LE SUPERFICI URBANIZZATE CAMPANE SONO PIÙ CHE QUADRUPLICATE NEL QUARANTENNIO 1960-2000, PASSANDO DA 22.500 A POCO MENO DI 94.000 ETTARI , A FRONTE DI UN INCREMENTO DEMOGRAFICO DELL’ORDINE APPENA DEL 21%



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  • 2° PROBLEMA

  • INVECCHIAMENTO DEL SETTORE E BASSO RICAMBIO GENERAZIONALE



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  • L’AGROALIMENTARE

  • IN PROVINCIA DI CASERTA



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  • SUPERFICIE AGRARIA UTILIZZATA (SAU) ETTARI 107.000

  • (pari al 40,69% della sup. territoriale. Media reg. 43,27%)

  • AZIENDE AGRICOLE: OLTRE 40.000

  • (estensione media aziendale Ha 2,67. Media reg. 3,6. Italia 7,4)

  • PRODUCONO

  • 17 Vini di cui 5 DOC e vari IGT

  • Mozzarella di bufala campana DOP

  • Mela Annurca Campana IGT

  • Castagna del vulcano di Roccamonfina

  • Formaggio Caso Peruto

  • Formaggio Conciato Romano

  • n. 2 olii extravergine di oliva con marchio IGT

  • n. 3 marchi famosi a livello mondiale per la produzione di acque minerali

  • Fra i primi in Italia per la produzione di ciliegie, fragole, nettarine

  • Il patrimonio bufalino è costituito da 181.016 (????) capi pari al 49,85% del patrimonio nazionale

  • Mozzarella prodotta ogni giorno kg 108.369 (????) pari al 25% della produzione nazionale

  • Il patrimonio bovino è pari a 65.642 capi????





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  • DEGRADO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO IN TERRA DI LAVORO

  • RIFIUTI

  • 4 CENTRI DI RACCOLTA MATERIALI

  • 3 DICARICHE DI CUI 2 ATTIVE 1 IN PROG.NE

  • 1 INCENERITORE IN PROGRAMMA A SANTA MARIA LA FOSSA

  • 1 INCENERITORE A MARCIANISE

  • 1 STABILIMENTO DI TRITOVAGLIATURA E IMBALLAGGIO RIFIUTI (EX CDR)

  • 2 SITI DI STOCCAGGIO RIFIUTI TAL QUALE

  • 1 IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO ANCORA IN COSTRUZIONE

  • =======

  • 4 IMPIANTI I COMPOSTAGGIO SEQUESTRATI E CHIUSI

  • 39 DISCARICHE DI CUI 36 SITI PUBBLICI

  • 815 SITI DI ABBANDONO INCONTROLLATO DI RIFIUTI

  • 347 IMPIANTI PER ATTIVITA’ PRODUTTIVE

  • 3 IMPIANTI PER TRATTAMENTO RIFIUTI INDUSTRIALI

  • 2 CEMENTIFICI

  • 458 CAVE (PRESENTI IN 75 CONUNI SU 104) DI CUI:

  • 376 ABBANDONATE O CHIUSE

  • 46 AUTORIZZATE

  • 36 ABUSIVE





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  • COMUNI NEI QUALI E’ STATO DIMOSTRATO IL NESSO MALATTIA TUMORALE-PRESENZA DI RIFIUTI

  • MARCIANISE

  • CAPODRISE

  • CASTELVOLTURNO

  • S.MARIA A VICO

  • TEVEROLA

  • CASAGIOVE

  • S.CIPRIANO DI AVERSA

  • GRICIGNANO

  • CASALUCE



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  • IN PROVINCIA DI CASERTA SONO STATI, FRA L’ALTRO,

  • DISATTESI

  • IL MANIFESTO PER IL TERRITORIO CHE VOGLIAMO SOTTOSCRITTO NEL NOVEMBRE 2005 DAL MOVIMENTO ASSOCIAZIONISTICO E AMBIENTALISTA, DALLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI, DALL’ISTITUO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFOFICI, DALLA COLDIRETTI

  • LE LINEE GUIDA PER IL PAESAGGIO APPROVATE DALLA GIUNTA REGIONALE NELL’OTTOBRE DEL 2006

  • VIOLATO

  • il decreto legislativo 18/05/2001 n.228 “Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'art.7 della legge 05/03/2001 n. 57" che all'art. 21 dispone "norme per la tutela dei territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità“.

  • LA NORMA FA ESPRESSO DIVIETO DI ALLOCARE IMPIANTI DI RIFIUTI O INDUSTRIE INSALUBRI IN AREE A PRODUZIONI AGRICOLE DI QUALITÀ – DOP, DOC, IGP, ECC.



GIUSEPPE MESSINA

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  • ALCUNI INDICI SULLA QUALITA’ DELLA VITA A CASERTA

  • (SU 103 PROVINCE. AL 2007)

  • Posto in graduatoria

  • 90 PER QUALITA’ DELLA VITA E

  • 92 PER QUALITA’ AMBIENTALE

  • 96 PER AFFARI E LAVORO

  • 79 PER TASSO DI DISOCCUPAZIONE (12,3%)

  • 95 PER TASSO DI DISOCUPAZIONE GIOVANILE

  • 56 PER ORDINE PUBBLICO

  • 82 PER CRIMINALITA’ (al 2° posto per n. di rapine)

  • 97 PER SERVIZI

  • 100 PER IL TEMPO LIBERO

  • 96 PER NUMERO DI LIBRERIE (PER OGNI 100.000 AB)

  • 88 PER TENORE DI VITA



GIUSEPPE MESSINA

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  • CONCLUSIONI



GIUSEPPE MESSINA

  • GIUSEPPE MESSINA

  • IL SISTEMA AGROALIMENTARE CAMPANO RISULTA ESTREMAMENTE VULNERABILE A CAUSA DELL’IMMAGINE COMPLESSIVA DELLA REGIONE MESSA A REPENTAGLIO DA FATTORI ESOGENI AL COMPARTO AGROALIMENTARE



GIUSEPPE MESSINA

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  • COSA FARE



  • SUL PIANO GENERALE

  • Salvaguardare le aree ad alta fertilità, fermare l’uso improprio della risorsa terra, contrastare i processi di desertificazione e fermare il consumo del territorio

  • Diffondere le produzioni biologiche anche nelle aree non destinate a Parco e uno sviluppo locale sostenibile

  • Favorire la cultura materiale dei territori (turismo enogastronomico e rurale)

  • Diffondere i prodotti regionali tradizionali

  • Favorire la presenza dei giovani e il ricambio generazionale nelle campagne

  • Favorire l’associazionismo e la cooperazione per superare i limiti strutturali

  • Favorire l’introduzione di tecnologie finalizzate al risparmio energetico ed idrico e alla razionalizzazione dei processi produttivi



  • SUL PIANO AZIENDALE

  • Compensare la bassa produttività media per azienda (causata dalla modesta disponibilità di terra per addetto) attraverso la valorizzazione delle FUNZIONI SECONDARIE DELL’AGRICOLTURA (veri e propri elementi strategici per la diversificazione e aumento del reddito aziendale) nell’ambito di produzioni ecosostenibili (a.b.)



  • SUL PIANO INDUSTRIALE

  • Favorire sperimentazione e ricerca per far accrescere la produttività per Unità Locale in termini di efficienza della fase di trasformazione e di valorizzazione dei prodotti



  • GRAZIE



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