Le forme pubbliche di gestione aziendale dei servizi alla persona Bologna 22 febbraio 2013


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Le forme pubbliche di gestione aziendale dei servizi alla persona

  • Bologna - 22 febbraio 2013

  • Monica Tagliavini


L’Asp dei Comuni della Bassa Romagna si è costituita il 1/2/2008, a seguito della fusione delle 8 esistenti Ipab del territorio

  • L’Asp dei Comuni della Bassa Romagna si è costituita il 1/2/2008, a seguito della fusione delle 8 esistenti Ipab del territorio

  • I Soci sono i 9 Comuni facenti parte dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, costituitasi il 01/01/2008 fra i Comuni di Lugo, Bagnacavallo, Conselice, Cotignola, Bagnara, Massa Lombarda, Alfonsine, Fusignano e Sant’Agata sul Santerno





L’Asp dei Comuni della Bassa Romagna attualmente gestisce 534 posti residenziali per anziani e disabili e circa 150 posti di servizi semiresidenziali, nelle seguenti tipologie:

  • L’Asp dei Comuni della Bassa Romagna attualmente gestisce 534 posti residenziali per anziani e disabili e circa 150 posti di servizi semiresidenziali, nelle seguenti tipologie:

  • Case protette

  • Rsa

  • Centri Diurni per anziani

  • Comunità Alloggio – Residenze protette – Appartamenti con servizi

  • Nuclei per la disabilità gravissima acquisita (2068)

  • Nucleo residenziale disabili

  • Palestra della mente – Spazio Incontro – Laboratori occupazionali

  • Borse di studio e contributi di vario genere a minori



Tariffe applicate ai servizi







L’Asp Bassa Romagna è un'azienda prevalentemente rivolta alla erogazione dei servizi alla persona. Non gestisce i servizi sociali, né l'accesso ai servizi stessi.

  • L’Asp Bassa Romagna è un'azienda prevalentemente rivolta alla erogazione dei servizi alla persona. Non gestisce i servizi sociali, né l'accesso ai servizi stessi.

  • Possiede un rilevante patrimonio, quasi esclusivamente utilizzato per gli scopi statutari diretti e indiretti che non produce reddito da finalizzare all'abbattimento dei costi di produzione dei servizi.

  • Una peculiarità dell'Asp è la gestione di una Farmacia



Nell’Asp lavorano circa 380 operatori, di cui 140 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato con contratto comparto Autonomie Locali.

  • Nell’Asp lavorano circa 380 operatori, di cui 140 dipendenti di ruolo a tempo indeterminato con contratto comparto Autonomie Locali.

  • I restanti operatori sono alle dipendenze di cooperative sociali con le quali sono tutt'ora vigenti contratti d'appalto per la gestione dei servizi.

  • L'89,5% degli operatori è assegnato alle attività socio-sanitarie e sanitarie; sono inoltre presenti cuochi (20), lavandaie (3), manutentori (4) e amministrativi (13)





A seguito del processo di trasformazione delle Ipab in Asp, pur nel mantenimento del modello di gestione mista, con i livelli di direzione, organizzazione e controllo a carico del pubblico, si è scelto di confrontare e condividere le prassi adottate precedentemente da ciascuna Ipab, non con l’obiettivo della omologazione fra i servizi, ma per salvaguardare le buone pratiche e far si che esse potessero essere patrimonio di tutti i servizi, ciascuno con le proprie peculiarità territoriali.

  • A seguito del processo di trasformazione delle Ipab in Asp, pur nel mantenimento del modello di gestione mista, con i livelli di direzione, organizzazione e controllo a carico del pubblico, si è scelto di confrontare e condividere le prassi adottate precedentemente da ciascuna Ipab, non con l’obiettivo della omologazione fra i servizi, ma per salvaguardare le buone pratiche e far si che esse potessero essere patrimonio di tutti i servizi, ciascuno con le proprie peculiarità territoriali.



Il modello organizzativo ha optato per la separazione fra le funzioni amministrative-contabili e le funzioni di gestione e controllo servizi. L'apparato amministrativo è concentrato negli uffici posti in una sede distaccata dalle strutture ed effettua al proprio interno tutte le operazioni amministrative (paghe, fatturazione, gestione acquisti, appalti e contratti, controllo di gestione, etc.). Le strutture sono collegate informaticamente ai programmi gestionali (protocolli, presenze ospiti e operatori, flusso Far, etc.) attraverso il server posizionato negli uffici.

  • Il modello organizzativo ha optato per la separazione fra le funzioni amministrative-contabili e le funzioni di gestione e controllo servizi. L'apparato amministrativo è concentrato negli uffici posti in una sede distaccata dalle strutture ed effettua al proprio interno tutte le operazioni amministrative (paghe, fatturazione, gestione acquisti, appalti e contratti, controllo di gestione, etc.). Le strutture sono collegate informaticamente ai programmi gestionali (protocolli, presenze ospiti e operatori, flusso Far, etc.) attraverso il server posizionato negli uffici.



In ogni struttura il responsabile è il coordinatore, che svolge anche il ruolo di facilitatore nel disbrigo delle pratiche burocratiche (pratiche per l'indennità di accompagnamento, rapporti con l'Inps e con i Servizi Sociali, organizzazione di visite specialistiche, etc.) nell'ottica di fornire un servizio altamente personalizzato che sostenga l'utente e i suoi familiari in relazione a bisogni che non sono esclusivamente quelli assistenziali peculiari del servizio. Il rapporto con i famigliari rappresenta una componente importante nell'erogazione dei servizi.

  • In ogni struttura il responsabile è il coordinatore, che svolge anche il ruolo di facilitatore nel disbrigo delle pratiche burocratiche (pratiche per l'indennità di accompagnamento, rapporti con l'Inps e con i Servizi Sociali, organizzazione di visite specialistiche, etc.) nell'ottica di fornire un servizio altamente personalizzato che sostenga l'utente e i suoi familiari in relazione a bisogni che non sono esclusivamente quelli assistenziali peculiari del servizio. Il rapporto con i famigliari rappresenta una componente importante nell'erogazione dei servizi.



Nell'intento di cercare il maggior coinvolgimento con il territorio, l'Asp dei Comuni della Bassa Romagna ha sviluppato ed incentivato numerose forme di collaborazione con le associazioni di volontariato e promozione sociale, le scuole, le parrocchie, le organizzazioni di rappresentanza degli utenti e dei dipendenti, associazioni teatrali, sportive, etc.

  • Nell'intento di cercare il maggior coinvolgimento con il territorio, l'Asp dei Comuni della Bassa Romagna ha sviluppato ed incentivato numerose forme di collaborazione con le associazioni di volontariato e promozione sociale, le scuole, le parrocchie, le organizzazioni di rappresentanza degli utenti e dei dipendenti, associazioni teatrali, sportive, etc.

  • Queste forme di collaborazione hanno poi dato origine a progetti ed attività che hanno arricchito nel tempo la tradizionale “assistenza” garantita agli ospiti delle strutture



Attualmente l'Asp dei Comuni della Bassa Romagna si presenta alla comunità con una ricca gamma di servizi socio-sanitari, arricchiti da prestazioni di carattere accessorio (lavanderie, cucine, manutenzioni) che, per scelta aziendale sono rimaste in capo all'Azienda e sono prodotte all'interno dei servizi stessi, assorbite, per quanto riguarda i maggiori costi rispetto alle possibili esternalizzazioni, dalle economia di scala che i numeri dell'Azienda attualmente sviluppano. Molto favorevole in questo senso il grado di soddisfazione degli utenti e dei famigliari.

  • Attualmente l'Asp dei Comuni della Bassa Romagna si presenta alla comunità con una ricca gamma di servizi socio-sanitari, arricchiti da prestazioni di carattere accessorio (lavanderie, cucine, manutenzioni) che, per scelta aziendale sono rimaste in capo all'Azienda e sono prodotte all'interno dei servizi stessi, assorbite, per quanto riguarda i maggiori costi rispetto alle possibili esternalizzazioni, dalle economia di scala che i numeri dell'Azienda attualmente sviluppano. Molto favorevole in questo senso il grado di soddisfazione degli utenti e dei famigliari.



Questo modello di gestione (che vede una importante partecipazione alla produzione dei servizi da parte della cooperazione sociale) ha consentito di avere fino ad oggi qualità nella gestione dei servizi praticando rette al di sotto della media regionale, pur riconoscendo ai partner (le coop) gli adeguamenti contrattuali assunti nel periodo.

  • Questo modello di gestione (che vede una importante partecipazione alla produzione dei servizi da parte della cooperazione sociale) ha consentito di avere fino ad oggi qualità nella gestione dei servizi praticando rette al di sotto della media regionale, pur riconoscendo ai partner (le coop) gli adeguamenti contrattuali assunti nel periodo.

  • Infatti ad oggi il costo riconosciuto alle coop non si discosta di molto dal costo del personale Asp

  • Resta la differenza dovuta all’IRAP (8,50 Asp e 3,3 per le coop) e ai costi delle coperture previdenziali.



Questo è stato fino ad oggi...

  • Questo è stato fino ad oggi...

  • Ora il destino delle Asp si incrocia, inesorabilmente, con l'attuazione della normativa sull'accreditamento e la conseguente riduzione della quantità di servizi da erogare, da parte dell'Asp; a seguito della prevista riduzione della quantità dei servizi da erogare, si rende necessario un riposizionamento dell’azienda per prevenire le ripercussioni che si potranno avere sul bilancio a causa del personale di responsabilità che si troverà in esubero (coordinatori di struttura e RAA) non ricollocabile nei servizi rimasti in gestione e della struttura amministrativa



Con l’accreditamento definitivo non sarà più possibile il mantenimento del modello iniziale (direzione, organizzazione e controllo a carico del pubblico).

  • Con l’accreditamento definitivo non sarà più possibile il mantenimento del modello iniziale (direzione, organizzazione e controllo a carico del pubblico).

  • Ma se il controllo deve rimanere in capo alla committenza o sub-committenza (a cui possono essere chiamate le Asp), esso può essere efficace e puntuale solo quando si affianca a competenza e conoscenza, caratteristiche che raramente possono prescindere dal “fare i servizi”.

  • Molti punti interrogativi e una considerazione personale finale che riassume il nostro modello





Non facciamoci spaventare dalle differenze e non liquidiamole come semplici “esigenze”.

  • Non facciamoci spaventare dalle differenze e non liquidiamole come semplici “esigenze”.

  • Sono segnali di ricchezza e vanno ascoltate, sostenute e rinforzate.

  • Sono certamente difficili da governare e molta fatica comporta il rispettarle

  • Ma credo di poter affermare che sia stato grazie a questo “Modello” che la qualità del “Bar e dei baristi” dell’Asp dei Comuni della Bassa Romagna abbia raggiunto i buoni livelli oggi descritti



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