Piano Turistico Provinciale della Provincia di Torino Anfiteatro Morenico di Ivrea, Gran Paradiso e Alpi del Canavese, Valli di Lanzo e Ceronda


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Piano Turistico Provinciale della Provincia di Torino Anfiteatro Morenico di Ivrea, Gran Paradiso e Alpi del Canavese, Valli di Lanzo e Ceronda

  • Aglié, 28 Marzo 2007


Premessa

  • La Provincia di Torino ci ha incaricato di svolgere uno studio preliminare a supporto della stesura del primo Piano Turistico Provinciale

  • Il nostro lavoro è cominciato nell’Ottobre 2006 e si concluderà nel mese di Aprile 2007

  • Il gruppo di lavoro è composto da ricercatori Ask Bocconi e da dirigenti della Provincia di Torino

  • Metodo:

    • Analisi quali-quantitativa del territorio, al fine di 1) articolare la provincia in aree turisticamente omogenee e 2) individuare per ciascuna di queste e per la provincia nel suo complesso le potenzialità e le azioni auspicabili
    • Approfondimento di alcuni temi ritenuti particolarmente rilevanti (Comuni Olimpici Montani, Residenze Sabaude, Gran Paradiso, Accessibilità di sistema, Ruolo dell’ATL unica)
  • Obiettivi dell’incontro di oggi

    • illustrare i risultati del lavoro svolto sinora e raccogliere indicazioni utili per il suo affinamento


Piano Turistico Provinciale …

  • Il Piano Turistico Provinciale: definisce in modo integrato le politiche di sviluppo turistico della Provincia di Torino

    • Nell’ambito del Piano Turistico Regionale
    • A supporto e indirizzo dell’azione pubblica e delle attività private


… e ATL Unica

  • Oggi lavoreremo sul Piano Turistico Provinciale con riferimento alle aree:

  • Anfiteatro Morenico di Ivrea

  • Valli di Lanzo e Ceronda

  • Gran Paradiso e Alpi del Canavese



Aree Omogenee

  • Esclusivamente per organizzare il lavoro di analisi, abbiamo anzitutto cercato di suddividere il territorio provinciale in Aree Omogenee, composte da Comuni simili in termini di:

    • Caratteristiche fisiche del territorio;
    • Caratteristiche socio-economiche;
    • Specificità culturali ed enogastronomiche;
    • Vicende storiche;
    • Offerta turistica attuale e potenziale;
    • Tipi di flussi turistici attratti.
  • A questo fine abbiamo:

    • Costruito una serie di database organizzati per Comune sugli aspetti misurabili (flussi turistici, popolazione, abitazioni, visitatori a musei, manifestazioni, gruppi storici, presenza nelle guide turistiche, ecc.)
    • Costruito un database di sintesi con i dati salienti dei 315 Comuni che compongono la provincia
    • Intervistato oltre 60 diversi interlocutori
  • L’articolazione che ora presenteremo vale solo ai fini dell’analisi



Le 11 Aree Omogenee identificate

  • L’elenco dei Comuni di ciascuna Area Omogenea è stato concertato con le ATL, ma è sempre suscettibile di variazione su indicazione degli operatori locali

  • Presenze ufficiali. Attenzione: non tutte le presenze sono rilevate,

  • non tutte le presenze rilevate sono turistiche,

  • le presenze in seconde case e gli escursionisti non sono inclusi



Analisi Aree omogenee Identità, Prodotti turistici e Marchi

  • Aree Omogenee ≠ Prodotti e Marchi Turistici

  • L’azione promozionale risulterà più efficace se:

    • Verranno individuati con chiarezza gli elementi che accomunano le diverse aree provinciali (identità comune)
    • Ogni area saprà mettere a fuoco e saprà lavorare con coerenza sulla propria identità specifica, nell’ambito della più ampia identità comune
  • Prodotti e Marchi devono essere progettati nel rispetto dell’identità (specifica e comune)

  • Un posizionamento chiaro sul mercato implica scelte coerenti. Scegliere vuol dire rinunciare



Gran Paradiso e Alpi del Canavese Valli di Lanzo e Ceronda

  • Se ritenuto opportuno, i confini delle aree omogenee possono sempre essere cambiati.

  • Attenzione: non sarà mai possibile ottenere aree di dimensioni accettabili e perfettamente omogenee.



Anfiteatro Morenico di Ivrea

  • Se ritenuto opportuno, i confini delle aree omogenee possono sempre essere cambiati.

  • Attenzione: non sarà mai possibile ottenere aree di dimensioni accettabili e perfettamente omogenee.



Il Piano Turistico Provinciale Elementi Portanti

    • Trasversali
    • Cultura dell’accoglienza e centralità delle risorse umane
    • Approccio globale e integrato
    • Lavorare sull’immagine
    • Trovare i “fili rossi” dell’offerta turistica provinciale (ad esempio i circuiti “Residenze Sabaude” e “Via Francigena”)
    • Promuovere ricettività, ristorazione, produzioni e servizi di qualità
    • Specifici
    • Politica di mix dei flussi turistici nelle aree molto interessate dal fenomeno delle seconde case (Montagne Olimpiche)
    • Rilanciare il versante piemontese del Gran Paradiso


Elementi portanti 1 Cultura dell’accoglienza e centralità delle risorse umane

  • La Provincia di Torino non presenta ancora una cultura dell’accoglienza radicata e non ha sviluppato in modo adeguato i network necessari per offrire prodotti turistici completi e integrati.

  • Gli investimenti sul turismo (privati e pubblici) daranno risultati soddisfacenti nella misura in cui cresceranno il tasso di imprenditorialità e di professionalità sia individuali che collettivi, sia pubblici che privati.

  • E’ “sull’uomo” più che sulle strutture che gli enti pubblici devono spostare la loro attenzione

    • Ricerca e diffusione delle conoscenze
    • Marketing interno, Attività di sensibilizzazione rivolte non solo agli operatori turistici
    • Formazione (manuali, seminari, stage, …)
    • Promozione dei sistemi di controllo e certificazione della qualità
    • Informazione (canalizzare i contatti, rassegne stampa ragionate, …)
    • Consulenza e supporto agli operatori privati
    • Promozione dell’imprenditorialità locale
    • Continuità, continuità, continuità


Elementi portanti 2 Approccio globale e integrato

  • Le maggiori attrazioni turistiche non sono nate in funzione del turismo.

  • Le destinazioni turistiche possono costruirsi un posizionamento difendibile soprattutto valorizzando le proprie specificità materiali e culturali (tradizioni, cultura locale, attività industriali e agricole, enogastronomia, ecc.) Identità

    • Trovare il modo per coniugare promozione unitaria della Provincia di Torino e valorizzazione delle specifiche identità territoriali
    • Capire dove unificare (es.: marchi di qualità) e dove differenziare (es.: politica degli eventi culturali e delle manifestazioni)
    • Bilanciare continuità e cambiamento, nel rispetto di un’identità forte ma dinamica
  • Uno sviluppo turistico solido richiede un approccio globale che integri le politiche turistiche, culturali e di sviluppo del territorio

    • Coordinamento fra Enti e fra Assessorati (Turismo; Cultura, Sviluppo Rurale e Montagna)
    • Sviluppo di “destination plan” (business plan di destinazione) integrati
    • Formazione e sensibilizzazione su ambiente, storia locale, tradizioni, comunità
    • Integrazione dell’offerta enogastronomica e dell’offerta turistica, anche valorizzando il marchio “Prodotti del Paniere”
    • Politica degli eventi e delle manifestazioni in sintonia con l’identità specifica
    • Calendarizzazione degli eventi sportivi e culturali in ottica integrata


Elementi portanti 3 Evoluzione dell’immagine di Torino e provincia

  • Negli ultimi anni l’immagine di Torino è cambiata, ma molto rimane da fare sia sulla città, sia sulla provincia



Elementi portanti 3 Lavorare sull’immagine

  • Conoscere, Conoscere, Conoscere:

    • L’azione (pubblica e privata) presuppone una conoscenza accurata e aggiornata della realtà  Es.: Monitoraggio dell’immagine percepita, Migliorare rilevazione presenze, ecc.
  • Il Piano Turistico deve delineare le linee guida utili per superare l’immagine distorta di cui ancora la Provincia di Torino soffre:

    • Torino:
      • Continuare ad investire su eventi e congressi per generare prime visite e passa parola positivo
      • L’arte contemporanea si sposa bene con l’immagine di modernità di Torino (e dintorni)
      • Torino “città d’acque”, Anello Verde …
    • Provincia:
      • La comunicazione frammentata che sinora ha contraddistinto le aree periferiche della provincia non è stata abbastanza efficace  comunicazione integrata e finalizzata
      • Il circuito delle Residenze Sabaude è un concetto facile da vendere
      • Corona Verde
      • Circuito dei parchi naturali …


Elementi portanti 4 Trovare i “fili rossi” dell’offerta turistica provinciale

  • I circuiti rappresentano un ottimo sistema per rendere visibili aree che altrimenti risulterebbero poco percepibili

  • Circuito Residenze Sabaude (immediatamente rilevante  sostegno diretto)

  • Circuito Via Francigena (in fase di sviluppo  monitoraggio)

  • Messaggi Chiave:

    • I circuiti principali rappresentano il “filo rosso” sul quale innestare circuiti minori e locali. Costituiscono quindi sia una guida nello sviluppo dei prodotti locali sia un’efficace strumento di comunicazione
    • Occorre individuare nei circuiti le attrattive che possono fungere da testa di ponte sul territorio locale/punto di contatto fra i circuiti principali ed i circuiti locali (es: le singole Residenze Sabaude
    • Per la provincia di Torino è fondamentale che intorno alle Residenze Sabaude si sviluppi effettivamente anche una fruizione “a circuito” e non solo una fruizione “a raggiera”


Circuito delle Residenze Sabaude Gli investimenti

  • Accordo di Programma Quadro (APQ) fra Stato e Regione Piemonte: 462 milioni di investimenti sul Circuito delle Residenze Sabaude (91% in Provincia di Torino), articolati su 183 interventi.



Circuito delle Residenze Sabaude Distribuzione degli investimenti e Stato di avanzamento

  • Metà degli investimenti si concentra Venaria

  • Entro il 2007 terminati interventi pari a 50% dell’investimento totale. Completamento di tutti gli interventi entro il 2010.



Circuito delle Residenze Sabaude Investimenti a Venaria e Druento

  • 2007: lancio nazionale ed internazionale di Venaria



Circuito delle Residenze Sabaude Attuale Offerta Ricettiva



Circuito delle Residenze Sabaude La debolezza relativa dell’offerta in Provincia di Torino

  • La ricchezza delle destinazioni turistiche (soprattutto nelle aree prive di attrattive forti) è fatta soprattutto di autenticità e di qualità della vita e dei servizi.

  • Puntare sulle specificità e sulla qualità

  • La Provincia di Torino presenta un gap di offerta da recuperare



Circuito delle Residenze Sabaude Qualità dei servizi turistici attuali



Circuito delle Residenze Sabaude Piano di sviluppo dell’offerta turistica all’interno di siti del circuito

  • Il progetto della Regione include anche un piano di sviluppo si servizi turistici di alto livello all’interno di alcune attrattive del circuito. Il progetto è ambizioso (981 posti letto pianificati / 6.169 posti letto attuali = aumento del 15,9% dell’offerta ricettiva) e va seguito attentamente



Circuito Residenze Sabaude Prospettive e Azioni auspicate

    • Il circuito come insieme unitario di attrattive complementari (chiaro posizionamento di ciascuna Residenza nell’ambito del circuito)  studio ad hoc
    • Valorizzazione dei parchi e dei giardini (Tour nella storia del Giardino)
    • Amenità dei contesti ambientali (ambiente, paesaggio, arredi urbani di qualità, …)
    • Sviluppo quali-quantitativo dell’offerta turistica nei comuni del circuito (ricettività per gruppi e individui, ristorazione, altri servizi, manifestazioni, …)
    • Migliorare il collegamento fra attrattive e comuni ospitanti
    • Monitoraggio attento degli interventi volti a migliorare l’accessibilità di Venaria (inevitabile che una quota importante dei fruitori venga da Torino)
    • Immagine coordinata dei comuni del circuito (segnaletica, arredi urbani omogenei, comunicazione, …)
    • Promozione
      • Centrata sul circuito
      • Incrociata fra Residenze
      • Promozione circuiti locali attraverso le Residenze/Attrattive “teste di ponte”
    • Elaborazione di un piano coordinato (Turismo e Cultura) per le celebrazioni del 2011
    • Coordinamento e calendarizzazione eventi e manifestazioni
    • Coordinamento, coordinamento, coordinamento
      • Associazione dei comuni
      • Ente di gestione delle Residenze


Elementi portanti 5 Promuovere ricettività, ristorazione, produzioni e servizi di qualità

  • Azioni trasversali di selezione, supporto e valorizzazione

    • Albergo diffuso
    • Arredo urbano, piani urbanistici, paesaggio
    • B&B e Agriturismi
    • Alberghi di Charme
    • Sistemi di certificazione della qualità
    • Diffusione di best practices
    • Promozione trasversale di alcuni prodotti (turismo attivo, turismo culturale, turismo rurale/enogastronomico, turismo naturalistico/faunistico ecc.)
    • Sistemi culturali (Ecomusei, Archeologia, Abbazie, ecc.)
    • Club di prodotto
    • Collaborazione con Film Commission Piemonte per attrarre e valorizzare le riprese cinematografiche sul territorio
    • Internet canale privilegiato di comunicazione


Analisi Aree omogenee Anfiteatro Morenico – Profilo



Analisi Aree omogenee Anfiteatro Morenico – Flussi turistici attuali



Analisi Aree omogenee Anfiteatro Morenico – Prospettive

  • Ampi spazi per l’aumento sia dei pernottanti sia dei day tripper

  • Completamento infrastrutturazione, sviluppo dei servizi complementari e promozione sul mercato nazionale (internazionale per il segmento cicloturismo) dell’Alta Via dell’Anfiteatro Morenico, anche in collaborazione con le province di Vercelli e Biella. Percorribile a cavallo, in bicicletta e a piedi.

  • Aglié come “testa di ponte” sul territorio, punto di congiunzione fra il circuito delle Residenze Sabaude ed il circuito dei Castelli del Canavese

  • Ulteriore aumento dei servizi turistici di qualità (alberghi e ristoranti ameni e di charme, alberghi e ristoranti in Residenze storiche, B&B e Agriturismi, punti vendita prodotti locali, migliore calendarizzazione, valorizzazione e promozione degli eventi locali). Offerta di servizi turistici da parte di circoli ippici e aziende agricole. Aumento significativo della ricettività extra-alberghiera anche attraverso la riconversione degli alberghi a 1 e 2 stelle adatti. Aumento significativo delle citazioni sulle guide qualificate

  • Monitoraggio sviluppo Via Francigena

  • Mediapolis: parco a tema indoor e outdoor (1,5 Mln di visitatori), centro commerciale (15 Mln di presenze giornaliere, albergo con 220 camere (+40% dell’attuale ricettività alberghiera), sale congressuali. Previsione di inaugurazione nel 2009 circa



Analisi Aree omogenee Valli di Lanzo e Ceronda – Profilo



Analisi Aree omogenee Valli di Lanzo e Ceronda – Flussi turistici attuali



Analisi Aree omogenee Valli di Lanzo e Ceronda – Prospettive

  • Potenziamento dell’escursionismo sportivo, sia pernottante sia day tripper

    • Rilancio e riqualificazione GTA (rilevante anche per il Gran Paradiso e Alpi del Canavese) e creazione di nuovi percorsi escursionistici (Alta Via e Media Via), da percorrere a piedi o a cavallo
    • Miglioramento della mobilità con mezzi propri (viabilità e parcheggi) e creazione di un sistema di mobilità pubblica verso le testate di valle (Pian della Mussa in particolare)
    • Sviluppo servizi di supporto (guide, trasporto bagagli, ecc) e complementari (es.: deltaplano)
    • Sviluppo servizi rivolti alle famiglie (es: piccole stazioni di sci nordico)
  • Ulteriore qualificazione e sviluppo dell’offerta ricettiva extra-alberghiera (B&B e Agriturismi)



Analisi Aree omogenee Gran Paradiso e Alpi del Canavese – Profilo



Analisi Aree omogenee Gran Paradiso e Alpi del Canavese – Flussi turistici



Il Gran Paradiso La perla dimenticata

  • Il PNGP è una grande opportunità mancata per la provincia di Torino

    • Marchio storico e ampiamente conosciuto a livello nazionale e internazionale, ma valorizzato solo dal versante valdostano (300.000 presenze in Val d’Aosta contro meno di 20.000 in Piemonte. Erano 50.000 negli anni novanta)
    • Importanti attrattive naturalistiche, patrimonio immobiliare storico (Grand Hotel di Ceresole, Ex Hotel Levanne, Edifici Enel), infrastrutture particolari (sequenza di laghi e dighe, sentieri reali di caccia)
    • Meta di turismo di elite nell’ottocento, legato anche alla presenza della famiglia reale e alle attrattive non solo naturalistiche (es.: le sorgenti di acque ferruginose)
    • Area quasi sconosciuta fuori dalla provincia e ampiamente sottovalutata e trascurata “in casa”
    • Il suo valore è riconosciuto solo dagli esperti di turismo naturalistico. Ceresole è risultata quinta su 210 località montane nella Guida Bianca pubblicata da Legambiente e Touring
      • Cogne (Ao) 9.52
      • Braies (Bz) 8,86
      • Funes (Bz) 8,75
      • Racines (Bz) 8,47
      • Ceresole Reale (To) 8,36
    • Grave problema di imprenditorialità locale, che si riflette anche sulle amministrazioni locali. Popolazione in forte calo, ormai molto sotto i 3.000 abitanti.


Il Gran Paradiso Le dimensioni del problema socio-economico



Il Gran Paradiso Le dimensioni del problema turistico



Il Gran Paradiso Il circolo vizioso da invertire



Elementi portanti 6 Il rilancio del Gran Paradiso come progetto strategico

  • Il rilancio del Gran Paradiso deve essere sostenuto anche a prescindere dai flussi turistici attesi:

    • Sostegno alla popolazione locale
    • Prevenzione di fenomeni di dissesto del territorio
    • Inversione (urgente) del processo di degrado del patrimonio immobiliare (60% ante seconda guerra mondiale)
    • Vantaggi per l’immagine turistica dell’intera provincia
    • Azioni:
    • Approccio globale (non è solo un problema turistico)
    • Costituire al più presto un tavolo di lavoro che coinvolga gli enti pubblici sovraordinati che operano sul territorio (Ente parco, Comunità Montana, ATL, Provincia, Regione, …)
    • Fare un “destination plan” del progetto di rilancio, che fra le altre cose quantifichi gli investimenti necessari e individui le forme di copertura a livello globale
    • Dare al più presto segnali forti di intervento, per recuperare la fiducia degli operatori locali e per attrarre investimenti e imprenditorialità dall’esterno
      • Accelerare il completamento degli interventi sulla strada di accesso a Ceresole
      • Promozione efficace sui segmenti turismo sportivo e scolastico
    • Impostare un lavoro di lungo termine per il recupero dei livelli di imprenditorialità e professionalità della popolazione locale
    • Albergo diffuso


Posizione su Guide Turistiche AM Ivrea, GP e Alpi del Canavese, Valli di Lanzo e Ceronda

  • Guida del Gambero Rosso

    • 36 citazioni in provincia di Torino
    • AM di Ivrea: 11 citazioni
    • Valli di Lanzo e Ceronda: nessuna
    • Gran Paradiso e Alpi del Canavese: nessuna


Contribuire al Piano Strategico

    • I materiali sono disponibili sul sito (in continuo aggiornamento): http://www.provincia.torino.it/turismo.htm
    • Commenti e suggerimenti possono essere inviati al Dott. Mario Burgay, responsabile del Servizio Turismo della Provincia di Torino entro il 15 aprile:
      • email: turismo@provincia.torino.it
      • Fax: 011/8612428


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