Resilienza è un termine tecnico originario dell'ingegneria e della meccanica applicato poi in altre discipline


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Sana29.09.2017
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Resilienza è un termine tecnico originario dell'ingegneria e della meccanica applicato poi in altre discipline. Viene utilizzato sempre più frequentemente anche per definire la capacità di prevenzione, adattamento e reazione agli eventi da parte di una comunità, in particolare - ma non solo - per quanto riguarda rischi ambientali. Ecco perché parliamo di Genova resiliente: la città ha avviato processi di diversa natura per accrescere la sicurezza di fronte ai rischi alluvionali, innanzi tutto attraverso opere strutturali a lungo attese. Mai nel passato erano state impegnate così tante risorse per prevenire le esondazioni dei torrenti e dei rivi: 253 chilometri, di cui 131 coperti. La giunta Doria fin dal suo esordio, nel 2012, ha ripreso la costruzione dello scolmatore del Fereggiano con risorse comunali. Da quel momento, ad ogni occasione di finanziamento statale, l'Amministrazione si è presentata con progetti pronti e, per questa ragione, ha ottenuto gli stanziamenti.

  • Resilienza è un termine tecnico originario dell'ingegneria e della meccanica applicato poi in altre discipline. Viene utilizzato sempre più frequentemente anche per definire la capacità di prevenzione, adattamento e reazione agli eventi da parte di una comunità, in particolare - ma non solo - per quanto riguarda rischi ambientali. Ecco perché parliamo di Genova resiliente: la città ha avviato processi di diversa natura per accrescere la sicurezza di fronte ai rischi alluvionali, innanzi tutto attraverso opere strutturali a lungo attese. Mai nel passato erano state impegnate così tante risorse per prevenire le esondazioni dei torrenti e dei rivi: 253 chilometri, di cui 131 coperti. La giunta Doria fin dal suo esordio, nel 2012, ha ripreso la costruzione dello scolmatore del Fereggiano con risorse comunali. Da quel momento, ad ogni occasione di finanziamento statale, l'Amministrazione si è presentata con progetti pronti e, per questa ragione, ha ottenuto gli stanziamenti.

  • È accaduto con il Piano città, con il progetto Italia sicura, con il Patto per Genova, con il bando periferie.

  • Dopo la drammatica alluvione del 2014 il Comune è riuscito ad ottenere lo sblocco dei cantieri sul Bisagno e il finanziamento per interventi essenziali. Ci vorrà tempo per restringere progressivamente le aree esondabili in tutti i bacini della città ma il lavoro è stato intrapreso e non deve essere interrotto.

  • La città ha maggiore consapevolezza dei rischi e attenzione alle regole di prevenzione. A questo ha contribuito il miglioramento del sistema di protezione civile comunale nei suoi diversi aspetti: i piani e le norme, la struttura di intervento, le modalità di coinvolgimento dei volontari, delle diverse articolazioni del Comune e dei Municipi, l'informazione ai cittadini, l'educazione nelle scuole, le prime sperimentazioni di sistemi di allerta e gestione degli eventi.

  • Il Comune ha dovuto fronteggiare anche molte frane. Il costo delle "somme urgenze" è stato ingente, talvolta è stato necessario intervenire “in danno” anche su aree private. Le opere di ingegneria ambientale che si stanno realizzando in alcune località della nostra collina sono il modello per fare della messa in sicurezza del territorio collinare l'occasione di una sua riscoperta e valorizzazione.



Genova è oggi la città italiana dove si stanno realizzando le più importanti opere di riassetto idraulico del territorio.

  • Genova è oggi la città italiana dove si stanno realizzando le più importanti opere di riassetto idraulico del territorio.

  • Dal 2012 ad oggi:

  • - 127 milioni € di lavori ultimati

  • - 169 milioni € di lavori in corso

  • - 7,8 milioni € di lavori in fase di affidamento dei lavori

  • - 337 milioni € in corso di progettazione

  • per un totale di 640,8 milioni €

  • di cui:

  • 15 milioni € di risorse proprie del Comune (per lo scolmatore del Fereggiano)

  • 283 milioni € di risorse ex Programmazione Italia Sicura

  • 25 milioni € dal Piano delle Città

  • 23,5 milioni € dal Patto per Genova



In corso d’opera:

  • In corso d’opera:

  • Scolmatore del Fereggiano: permette di convogliare a mare le acque di piena derivate dalle opere di presa collocate sui rii Fereggiano, Rovare e Noce.

  • Termine dei lavori: agosto 2018

  • Demolizione civ. 36 via Fereggiano e parziale sistemazione della sponda destra

  • Termine dei lavori: febbraio 2016

  • Copertura del Bisagno 2°lotto – 2° stralcio (tra via Diaz e via Santa Zita): completato il rifacimento della sezione idraulica della parte di ponente, i lavori proseguono nella parte centrale.

  • Termine dei lavori: ottobre 2017

  • Copertura del Bisagno 2° lotto – 3° stralcio (da via Santa Zita alla Ferrovia)

  • Termine dei lavori: luglio 2020

  • I lavori prevedono la demolizione dell’attuale impalcato risalente agli anni '30, l'abbassamento dell’attuale quota d’alveo per circa 2 metri, la sotto murazione degli argini esistenti e la realizzazione del nuovo impalcato stradale (secondo quanto previsto dalle ultime normative, compresa quella sismica). L’intervento consentirà di incrementare la portata dai 450 m3/s agli 850 m3/s con franco idraulico (spazio tra il pelo libero dell’acqua e l’intradosso dell’impalcato stradale) di 1 metro.




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