Delle suore di santa marcellina "mons. Luigi biraghi" carta dei servizi


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PARTECIPAZIONE  

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



37 

 

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (U.R.P.)   

                                                                                                       

L’U.R.P. è  a  disposizione  di Ospiti  e Familiari per as- 

sisterli e migliorare la qualità dei servizi e pertanto: 

 assicura informazioni, accoglienza, tutela e parteci- 

     pazione; 

 facilita l’accesso attraverso informazioni su attività e    

     servizi erogati; 

  raccoglie suggerimenti e osservazioni; 

  gestisce segnalazioni e reclami. 

tel. 02/92903473 –  orario: dal lunedì al venerdì            

 

 



          9,00-12,00  e  16,00-18,00.  

 

 



TUTELA 

 

E’ possibile  presentare  osservazioni o reclami alla Re-

sponsabile dell’U.R.P. a mezzo di: 

 colloquio 

 lettera 

 telefono (02/92903473) 

 fax (02/9249647) 

 apposito modulo in distribuzione 

 

e-mail all’indirizzo 



info@rsabiraghi.it

 

pec: 



biraghi@alapec.it

 

 



 

La Responsabile darà risposta, se possibile immediata,  

e, in ogni caso, entro un termine non superiore a sette  

giorni. 


 

 


38 

 

A norma della legge regionale n. 3/2008, ferma restando  



la tutela giurisdizionale, in caso di atti o comportamenti  

che negano o limitano la fruibilità delle prestazioni, gli  

utenti dei servizi socio-sanitari possono richiedere  

l’intervento del difensore civico del Comune di Cernusco  

sul Naviglio, il quale si pronuncia entro 15 giorni dalla  

presentazione della segnalazione. Nel caso in cui non  

sia istituito il difensore civico comunale, è competente il  

difensore civico regionale, il quale si pronuncia entro lo  

stesso termine. 

 

MODALITA’ DI RICONOSCIMENTO DEGLI  OPERATORI 



 

Chiunque  opera,  a qualsiasi  titolo, nella  Struttura in- 

dossa un cartellino di riconoscimento ben visibile, con  

fotografia e dati identificativi essenziali, pur nel rispet- 

to della normativa sulla privacy. 

 


39 

 

SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE 

 

Il monitoraggio della soddisfazione degli Ospiti e delle  

loro famiglie è realizzato attraverso la distribuzione agli  

stessi, almeno una volta all’anno, di apposito questio- 

nario con il quale si invita a segnalare eventuali proble- 

mi o disfunzioni e ad esprimere valutazioni e giudizi.  

(vedi fac-simile) 

 

Le schede così compilate, dagli Ospiti e/o dalle loro fa- 



miglie, vengono raccolte ed esaminate dalla Direzione  

dell’Istituto, che attiva quindi un confronto con le figure  

dirigenziali e nell’ambito delle riunioni di Nucleo, al fine  

di valutare e decidere, in modo quanto più possibile  

condiviso, eventuali  iniziative  migliorative  da intrapren- 

dere. 


 

I contenuti delle schede vengono quindi caricati in ap- 

posito database che consentirà di monitorare, nel tem- 

po, l’evoluzione dei giudizi e delle segnalazioni, anche  

per fini di riscontro delle iniziative intraprese ed attuate.        

 

La socializzazione dei risultati è perseguita, oltre che  



con le modalità sopra accennate, mediante informativa  

agli Ospiti ed alle loro famiglie, riportanti i dati di sintesi  

e le eventuali iniziative intraprese. 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 


40 

CASA DELL’ANTICO OSPITALE       

DELLE SUORE DI S.MARCELLINA 

              “MONS.L.BIRAGHI” 

VIA VIDEMARI,  2-20063 CERNUSCO S/N.  (MI) 

Tel. 02/929036 – Fax. 02/9249647 

C.F. 03501990158 

QUESTIONARIO  PER  I  FAMILIARI  -  OSPITI 

SEGNALAZIONE DISFUNZIONI  -  SUGGERIMENTI  -  RECLAMI 

La invitiamo a segnalarci le Sue osservazioni relative all’assistenza prestata, inoltre se ha rileva-

to disfunzioni nei servizi, se ha avuto problemi con il personale sia religioso che laico, se ha 

note positive da segnalare o quant’altro. Le Sue considerazioni verranno prese in esame al fine 

di migliorare la qualità dei nostri servizi offerti alla persona. 

Dopo la compilazione, vorrà depositare il questionario, debitamente piegato e in busta chiusa,  

nel rispetto della privacy, entro fine mese in  Amministrazione o in portineria; si ringrazia anti-

cipatamente per la cortese collaborazione e attenzione prestata. 

Piano di degenza Ospite  

Come giudica i seguenti aspetti della degenza: Ottimo       Buono       Sufficiente    Inadeguato 

 

 

 

 

 

 

 

 

Commenti in dettaglio:  Operatori coinvolti 

Medici  □  Infermieri  □  Ausiliari  □ Terapisti  □  Animatrici  □  Amministrativi  □  Atri  □ 

Aspetti negativi e oggetto della segnalazione______________________________ 

Aspetti da migliorare_________________________________________________ 

Aspetti positivi   ____________________________________________________ 

Definisca con un aggettivo questo Istituto_________________________________  

• 

 

Accoglienza amministrativa 



□ 

□ 

 



 □

 

□ 



 

• 

 



 

Assistenza infermieristica 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Assistenza fisioterapica 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Assistenza ausiliaria 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Assistenza medica 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Informazioni ricevute dai Medici 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Disponibilità dei Medici 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Animazione e intrattenimento 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Atmosfera del reparto 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Relazioni umane nel reparto 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Pulizia del reparto  in generale 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Pulizia dei servizi igienici 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Ambiente e comfort 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Orario dei pasti 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Qualità e  quantità dei pasti 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Orario visite parenti 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Rapporto qualità/prezzo 

□ 

□ 

□ 



□ 

• 

 



 

Giudizio globale della degenza 

□ 

□ 

□ 



□ 

41 

 

 



                                            Spett.le 

                                            Istituto Mons. L. Biraghi 

 

 

 

           Sede 

 

 

Il/La sottoscritto/a, nella  sua qualità di Ospite/Familiare  

di…………………………………………………………….. 

segnala  quanto segue: 

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________

_______________________________________ 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



Firma   

 

 



                      _______________ 

Data_____________ 



42 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

43 

 

 



CARTA DEI DIRITTI DELLA PERSONA ANZIANA 

 

Introduzione 

 

Gli anziani rappresentano un patrimonio per la società,  

non solo perché in loro si identifica la memoria cultura- 

le di una popolazione,ma anche perché sempre più  

costituiscono una risorsa umana attiva, un contributo  

di energie e di esperienze del quale la società può 

valersi. 

Questo nuovo ruolo emerge dalla ricerca clinica e so- 

ciale, che rende ragione della constatazione di un nu- 

mero sempre maggiore di persone di età anagrafica  

avanzata ed in buone condizioni psico-fisiche. 

Tuttavia esistono delle condizioni nelle quali l’ anziano 

è ancora una persona fragile, sia fisicamente che psi- 

chicamente, per cui la tutela della sua dignità necessi- 

ta di maggiore attenzione nell'osservanza dei diritti  

della persona, sanciti per la generalità dei cittadini. 

La valorizzazione del ruolo dei più anziani e della loro  

cultura si fonda sull'educazione della popolazione al ri- 

conoscimento ed al rispetto dei loro diritti, oltre che  

sull'adempimento  puntuale  di  una  serie  di  doveri da  

parte della società. 

Di questi, il primo è la realizzazione di politiche che  

garantiscano ad un anziano di continuare ad essere  

parte attiva nella nostra società, ossia che favoriscano  

la sua condivisione della vita sociale, civile e culturale  

della comunità. 

 


44 

 

Questo documento vuole indirizzare l'azione di quanti  



operano a favore di persone anziane, direttamente o  

indirettamente,  come singoli cittadini  oppure all'interno di: 

 

•  istituzioni responsabili della realizzazione di un valo- 



    

re pubblico  (ospedali,  residenze  sanitario assisten- 

    

ziali,  scuole,  servizi  di trasporti ed altri servizi alla  



    

persona sia pubblici che privati) 

 



  



agenzie di  informazione e, più  in generale, mass-  

    


media; 

  



famiglie e formazioni sociali. 

 

Con loro condividiamo l'auspicio che i principi qui enun- 



ciati trovino la giusta collocazione all'interno della attivi- 

tà  quotidiana, negli atti regolativi di essa, quali statuti,  

regolamenti o carte dei servizi, nei suoi indirizzi  pro- 

grammatici e nelle procedure per la realizzazione de- 

gli interventi. 

 

Richiamiamo in questo documento alcuni dei principi  



fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano: 

• il principio “di giustizia sociale”, enunciato nell'art. 3    

   della Costituzione, là dove si ritiene compito della  

   Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico    

   e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglian-       

   za dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della  

   persona umana. 

 

La letteratura scientifica riporta che lo sviluppo pieno  



della persona umana è un processo continuo, non cir- 

coscrivibile in una classe di età particolare, poiché si  

estende in tutto l’arco della vita; 

 


45 

 

• il principio “di solidarietà”, enunciato nell'articolo 2 del- 



   la Costituzione, là dove si ritiene compito della Re- 

   pubblica  riconoscere e garantire i diritti inviolabili    

   dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni so-  

   ciali ove si svolge la sua personalità, e richiedere 

   l’adempimento  dei  doveri  inderogabili di solidarietà   

   politica, economica e sociale. 

 

A queste espressioni di solidarietà inderogabili vanno  



affiancate quelle proprie della libera partecipazione del  

cittadino al buon funzionamento della società e alla  

realizzazione del bene comune, pure finalizzate alla  

garanzia della effettiva realizzazione dei diritti della 

Persona; 

 

• il principio “di salute”, enunciato nell'articolo 32 della    



   nostra Costituzione, là dove si ritiene compito della  

   Repubblica  tutelare  la  salute come fondamentale di-  

   ritto  dell'individuo  e  interesse della collettività e ga- 

   rantire cure gratuite agli indigenti. 

 

Va inoltre ricordato che, al concetto di salute affermato 



dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella  

dichiarazione di Alma Ata (1978) come equilibrio fisico,  

psichico e sociale, si è affiancato il concetto di promo- 

zione della salute della dichiarazione di Ottawa (1986). 

 

 

 



 

 


46 

 

 



La persona anziana al centro di diritti e di doveri 

 

Non vi è dunque contraddizione tra asserire che la per- 

sona gode,per tutto l'arco della sua vita, di tutti i diritti  

riconosciuti ai cittadini dal nostro ordinamento giuridico 

e adottare una carta dei diritti specifica per i più anziani:  

essa deve favorire l'azione di educazione al riconosci- 

mento ed al rispetto di tali diritti insieme con lo sviluppo 

delle politiche sociali, come si è auspicato nell'introdu- 

zione. 

 


47 

La persona ha diritto

 

La società, le Istituzioni hanno il 



dovere

 

di  rispettare l’individualità di ogni 



persona anziana, riconoscendone i 

bisogni e realizzando gli interventi ad 

essi adeguati, con riferimento a tutti i 

parametri della sua qualità di vita e 

non in funzione esclusivamente della 

sua età anagrafica 

di sviluppare e conservare la pro-

pria individualità e libertà 

 

 

di conservare  e veder  rispettate, in 



osservanza dei principi costituzio-

nali, le proprie credenze, opinioni e 

sentimenti 

di conservare le proprie modalità di 

condotta sociale, se non lesive dei 

diritti altrui, anche quando esse 

dovessero apparire in contrasto con 

i comportamenti dominanti nel suo 

ambiente di appartenenza 

di conservare la libertà di scegliere 

dove vivere 

di essere accudita e curata 

nell’ambiente che meglio garanti-

sce il recupero della funzione lesa 

di vivere con chi desidera 

di rispettare credenze, opinioni e senti-

menti delle persone anziane, anche 

quando essi dovessero apparire ana-

cronistici o in contrasto con la cultura 

dominante, impegnandosi a coglierne 

il significato nel corso della storia 

della popolazione 

di rispettare le modalità di condotta 

della persona anziana, compatibili con 

le regole della convivenza sociale, 

evitando di “correggerle”, e di 

“deriderle”, senza per questo venire 

meno all’obbligo di aiuto per la sua 

migliore integrazione nella vita della 

comunità 

di rispettare la libera scelta della per-

sona anziana di continuare a vivere nel 

proprio domicilio, garantendo il soste-

gno necessario, nonché, in caso di 

assoluta impossibilità, le condizioni di 

accoglienza che permettano di conser-

vare alcuni aspetti  dell’ambiente di 

vita abbandonato 

di accudire e curare l'anziano fin dove 

è possibile a domicilio, se questo è 

1'ambiente che meglio stimola il recu-

pero o il mantenimento della funzione 

lesa, fornendo ogni prestazione sanita-

ria e sociale ritenuta praticabile ed 

opportuna. Resta comunque garantito 

all’anziano malato il diritto al ricovero 

in struttura ospedaliera o riabilitativa 

per tutto il periodo necessario per la 

cura e la riabilitazione. 

di favorire, per quanto possibile, la 

convivenza della persona anziana con i 

familiari, sostenendo opportunamente 

questi ultimi e stimolando ogni possi-

bilità di integrazione 

 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

 

 



 

48 

 

 



 

 

 



 

 

di avere una vita di relazione 



di evitare nei confronti dell’anziano 

ogni forma di ghettizzazione che gli 

impedisca di interagire liberamente 

con tutte le fasce di età presenti nella 

popolazione 

di contrastare, in ogni ambito della 

società, ogni forma di sopraffazione e 

prevaricazione a danno degli anziani 

di fornire ad ogni persona di età avan-

zata la possibilità di conservare e rea-

lizzare le proprie attitudini personali

di esprimere la propria emotività e di 

percepire il proprio valore, anche se 

soltanto di carattere affettivo  

 

di essere messa in condizione di espri-



mere le proprie attitudini personali, la 

propria originalità e creatività 

di essere salvaguardata da ogni forma 

di violenza fisica e/o morale 

di operare perché, anche  nelle situa-

zioni compromesse e terminali, siano 

supportate le capacità  residue di ogni 

persona, realizzando un clima di ac-

cettazione, di condivisione e di soli-

darietà che garantisca il pieno rispetto 

della dignità umana 

di essere messa in condizione di godere  

e di conservare la propria dignità e il 

proprio valore, anche in casi di perdita 

parziale o totale della propria autono-

mia o autosufficienza 



49 

 

La tutela dei diritti riconosciuti 



 

E’ opportuno ancora sottolineare che il passaggio  

dalla individuazione dei diritti di cittadinanza ricono- 

sciuti dall'ordinamento giuridico, alla effettività del loro  

esercizio nella vita delle persone anziane, è assicura- 

to dalla creazione, dallo sviluppo e dal consolidamen- 

to di una pluralità di condizioni che vedono implicate le  

responsabilità di molti soggetti. Dall'azione di alcuni di  

loro dipendono l’allocazione delle risorse (organi politi- 

ci) e la crescita della sensibilità sociale (sistema dei  

media, dell'istruzione e dell'educazione). 

Tuttavia, se la tutela dei diritti delle persone anziane è  

certamente condizionata da scelte di carattere gene- 

rale proprie della sfera della politica sociale, non di  

minor portata è la rilevanza di strumenti di garanzia  

che quella stessa responsabilità politica ha voluto: il  

Difensore civico regionale e locale, l'Ufficio di pubblica  

tutela (UPT) e l’Ufficio di Relazione con il Pubblico  

(URP). Essi costituiscono un punto di riferimento infor- 

male, immediato, gratuito e di semplice accesso per  

t u t t i   c o l o r o   c h e   n e c e s s i t a n o   d i   t u t e l a .  

E’ constatazione comune che larga parte dei soggetti  

che si rivolgono al difensore civico, agli UPT e agli  

URP,è costituita da persone anziane. 

E’ necessario che   lo sviluppo di questa rete di garanzia  

sia incentivato in tutto l’ambito sanitario,  socio-sanitario  

e socio-assistenziale, in sede di autorizzazione al funzio- 

namento e di accreditamento di tutti i servizi della Regio- 

ne Lombardia. 


50 

 

 



 

 

 



 

CODICE ETICO 

 

 



 

La Casa ha adottato il modello organizzativo e il codice 

etico ed ha istituito l’organismo di valutazione e controllo 

secondo le prescrizioni del decreto legislativo 8 giugno 

2001, n. 231. 

 

I suddetti documenti  sono consultabili presso l’URP. 



51 

 

 

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