Variante sostanziale al prgc in adeguamento alla
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- A.5.6 - Analisi delle presenze turistiche in strutture ricettive
- - paesaggio urbano contrastante con monumenti naturali – UN
- - paesaggio di insediamenti diffusi nel bosco – BI
- - paesaggio di pendio insediato dell’envers – IP
- - paesaggio urbano – UU L E COMPONENTI STRUTTURALI
- A.6.2 - Analisi dei vincoli
- A.7. I SISTEMI AMBIENTALI
81,88% 18,12% 100,00%
.(1) L'articolazione tra superficie fondiaria occupata e libera è desunta da indagine presso l'UTC. Le presenti superfici potranno discostarsi da quelle vigenti in quanto desunte da inserimento zone vigenti su base catastale informatizzata e da relativo calcolo automatico.
vigente Piano regolatore, è stata dimensionata per soddisfare gli standard minimi previsti dal D.M. n. 1444 del 2 aprile 1968 per un valore complessivo di 16,5 m²/abitante. Così come rilevabile dall’Allegato 2 alle NTA - “Servizi e attrezzature”, si rileva un buon grado di attuazione delle aree riservate a servizi amministrativi, culturali e sportivo-ricreativi. Per quanto riguarda i parcheggi alcuni in previsione non sono stati realizzati. In rapporto alle previsioni di piano dalla data di adozione, volte al rispetto della dotazione minima dei servizi e delle infrastrutture ai sensi di legge, lo strumento urbanistico ha pertanto mantenuto un grado di sufficienza in termini di programmazione, gestione e localizzazione a scala territoriale. PRG Comune di Gressan - Relazione
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Attualmente la dotazione raggiunta per i servizi di livello generale, così come per i servizi di nucleo o zona, risulta garantita, mentre la dotazione delle attrezzature di livello superiore è delegata alle attrezzature dei vicini centri.
Dall’analisi dei dati forniti dell’Assessorato regionale al turismo per gli anni 2002-2009 relativi alle presenze turistiche nelle strutture ricettive esistenti sul territorio comunale di Gressan, si rileva che nel periodo analizzato:
per la stagione invernale: - il numero degli arrivi e delle presenze è complessivamente in diminuzione, seppure tra il 2004 e il 2009 si assiste ad un trend pressoché costante;
- i turisti sono prevalentemente costituiti da italiani; - la permanenza media è di 6 notti (5,5 per gli italiani e 6,5 per gli stranieri);
- i flussi turistici sul territorio sono considerevoli (si registrano in media 19.650 arrivi e 116.695 presenze).
Tale situazione è determinata dalla presenza sul territorio della stazione sciistica di Pila che dispone di un moderno complesso di impianti di risalita ed ha un posto di primo piano nel panorama regionale per gli sport invernali.
arrivi e presenze Inverno (dic-apr) Gressan (totale) Pila
arrivi presen. arrivi
% presen.
% arrivi
presen. 2002/
italiani 21.579
125.106 85%
81%
2003 stranieri 3.784 29.240
15% 19%
totale 25.363
154.346
2003/ italiani 15.320
87.840 77%
73%
2004 stranieri 4.566 32.818
23% 27%
totale 19.886
120.658
2004/ italiani 14.245
84.385 78%
77%
2005 stranieri 3.938 25.118
22% 23%
totale 18.183
109.503
2005/ italiani 12.810
75.362 71%
67%
2006 stranieri 5.242 36.593
29% 33%
totale 18.052
111.955
2006/ italiani 15.154
80.600 79%
76%
2007 stranieri 4.133 25.978
21% 24%
totale 19.287
106.578
PRG Comune di Gressan - Relazione
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arrivi e presenze Inverno (dic-apr) Gressan (totale) Pila 2007/
italiani 15.232
86.747 80%
77%
2008 stranieri 3.909 25.870
20% 23%
totale 19.141
112.617
2008/ italiani 14.601
81.663 83%
81% 14.356 80.838
2009 stranieri 3.054 19.570
17% 19%
3.046 19.558
totale
17.655 101.233
17.402 100.396
arrivi: Inverno (dic-apr) 0 5.000 10.000 15.000
20.000 25.000
30.000 2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009 italiani stranieri totale
presenze: Inverno (dic-apr) 0 20.000 40.000 60.000
80.000 100.000
120.000 140.000
160.000 180.000
2002/2003 2003/2004 2004/2005 2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009 italiani
stranieri totale
per la stagione estiva:
- complessivamente il numero degli arrivi e delle presenze è in continua diminuzione;
- i turisti sono prevalentemente costituiti da italiani (circa il 90% in media PRG Comune di Gressan - Relazione
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nel periodo considerato);
- il numero medio di permanenza degli italiani è di 7,4 notti e quello degli stranieri di 6,9 notti;
- la presenza dei turisti sul territorio è modesta (si registrano in media 5.444 arrivi e 42.505 presenze).
arrivi e presenze Estate (giu-set) Gressan (totale) Pila
arrivi
presen. arrivi
% presen.
% arrivi
presen. 2002
italiani 7.641
57.548 93%
92%
stranieri 550 4.901
7% 8%
totale 8.191
62.449
2003 italiani 6.457
71.941 93%
89%
stranieri 504 8.583
7% 11%
totale 6.961
80.524
2004 italiani 6.430
49.794 94%
95%
stranieri 432 2.432
6% 5%
totale 6.862
52.226
2005 italiani 5.313
37.729 92%
95%
stranieri 451 1.983
8% 5%
totale 5.764
39.712
2006 italiani 6.578
45.172 93%
94%
stranieri 517 2.734
7% 6%
totale 7.095
47.906
2007 italiani 5.349
36.640 91%
94%
stranieri 519 2.408
9% 6%
totale 5.868
39.048
2008 italiani 2.382
15.436 85%
85%
stranieri 436 2.743
15% 15%
totale 2.818
18.179
2009 italiani 2.055
11.917 83%
89% 1.838
11.265
stranieri 408 1.433
17% 11%
339 1.306
totale
2.463 13.350
2.177 12.571 arrivi: Estate (giu-set) PRG Comune di Gressan - Relazione
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0 1.000 2.000 3.000
4.000 5.000
6.000 7.000
8.000 9.000
2002 2003
2004 2005
2006 2007
2008 2009
italiani stranieri totale
0 10.000 20.000 30.000
40.000 50.000
60.000 70.000
80.000 90.000
2002 2003
2004 2005
2006 2007
2008 2009
italiani stranieri totale
A.6 - P AESAGGIO E BENI CULTURALI A.6.1 - Analisi dei valori paesaggistici e culturali (Rif.: Tavv. M4 - Carta di analisi del paesaggio e dei beni culturali; P1 - Carta di tutela e valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali; M3 - Carta di uso del suolo e strutture agricole)
Il territorio del Comune è collocato nella valle principale e morfologicamente è caratterizzato dalla fascia attraversata dalla Dora Baltea e dall’ampio versante dell’envers che sale fino al crinale principale, includendo l’area di Pila. L’ambiente presenta tutti i caratteri paesistici ed ambientali legati a tale morfologia.
Il fondovalle è formato da un tratto subpianeggiante lungo la Dora Baltea e dalle conoidi dei torrenti di Gressan e Vernaillez e sono divisi dalla morena della Côte de Gargantua. Ciò, tuttavia, non ostacola assolutamente le possibilità di utilizzo agricolo di tutto il fondovalle, che è
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sempre stato minuziosamente coltivato. Attualmente la
fascia pianeggiante presenta caratteristiche frequentemente alterate dalle infrastrutture e dai numerosi insediamenti recenti, anche specialistici.
L’ampio versante dell'envers della valle centrale è dominato dalla grande fascia del bosco che si estende per una vasta superficie e con una copertura pressochè continua, con la sola eccezione delle piccole radure utilizzate come mayens o delle pareti rocciose e mostra un utilizzo antropico modesto.
Più in alto sono presenti le ampie zone a pascolo, attualmente utilizzate come stazione sciistica d’importanza regionale, e le cime montuose.
In questa situazione la strutturazione insediativa storica ed il sistema dei percorsi sono ancora riconoscibili; il disegno è articolato su nuclei di medie e piccole dimensioni e case sparse e su una maglia di percorsi che collega la valle alle rete dei mayens e dei piccoli pascoli a monte ed ai territori limitrofi.
In questo sistema si articolano le unità di paesaggio, ben distinte da caratteri propri che conferiscono loro un’immagine ed un’identità ben precisa. In particolare, partendo dalle quote più alte, sul territorio sono presenti le seguenti unità:
si tratta di un paesaggio caratterizzato dalla sovrapposizione ad un paesaggio montano a pascolo e a bosco con strutture turistiche di notevoli dimensioni collocate nella parte bassa dell’unità e con infrastrutture turistiche che si estendono fino al crinale principale. I monumenti naturali sono costituiti dal gruppo del Monte Emilius formato dal crinale principale di delimitazione del territorio con cime e colli di elevata altezza (da est verso ovest: Tête Noire, Mont Bellafaca, Point Valletta, Col Chasècle, Pointe-Chasècle, Pointe-de-Montpers, Piatto de Grevon, Pointe-du-Couiss, Col du Drinc, Pointe-du-Drinc e Pointe-de-la- Pierre) e dalla meravigliose conche a pascolo sottostanti, circondate e frammentate da gruppi di conifere. Il paesaggio è caratterizzato da numerose strutture naturali quali cime, passi, piccole conche, valloncelli, morene, soglie entro cui si collocano zone umide formate da piccoli laghi o pozze e molti elementi rocciosi e dal pianoro prativo sottostante destinato al pascolo estivo. In questo ambiente naturale di particolare pregio, a partire dai primi del Novecento, ma soprattutto intorno agli anni 40, si sono edificate strutture turistiche (edifici e infrastrutture per lo sci) che hanno trasformato profondamente i caratteri originari, portando Pila a diventare una delle più note stazioni sciistiche della Valle d’Aosta. Oggi la stazione può contare circa 70 km di piste e circa 2000 posti in alberghi e residence. PRG Comune di Gressan - Relazione
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Attualmente tale unità è caratterizzata dalla sovrapposizione di caratteri tipici delle strutture urbane con quelli naturali e quindi si presenta profondamente trasformata da parte dell’uomo;
è costituita dalla fascia continua boscata della valle principale, che prosegue fitta anche verso i territori dei comuni limitrofi, formata prevalentemente da boschi di conifere, anche se non è eccezionale la presenza di latifoglie tipiche delle fasce soleggiate dell’ambiente montano. Fanno eccezione le radure utilizzate come mayens e le pareti rocciose. In quest’ambito il bosco ha una funzione prevalentemente produttiva. Il versante presenta scarse articolazioni e rare incisioni, se non nella porzione ovest del territorio, dove troviamo il vallone fortemente inciso dal torrent de Gressan. In questo ambito la presenza dell’uomo è più modesta rispetto ai territori limitrofi situati a valle, dove sono presenti i principali nuclei, ma tuttavia i villaggi storici sono numerosi. Gli insediamenti permanenti (Imperial, Settaz, Leysettaz, Champlan, Borrier, Gerdaz, Les Fleurs, Petit e grande Cerise e Eaux-Froides) sono più piccoli rispetto a quelli del fondovalle e la presenza umana è legata all’uso agrario promiscuo del territorio. La rimanente edificazione è sempre stata legata al pascolo – mayen - o allo sfruttamento del bosco e, ai giorni nostri, assume anche la funzione di abitazioni temporanee. La rete dei percorsi pedonali esistenti in questo ambito rispecchia l’uso che anticamente si faceva del versante all’envers: essa collega il fondovalle ai nuclei ed al bosco sovrastante, fino a raggiungere il sistema dei pascoli con una rete che va infittendosi in prossimità degli insediamenti abitati. Sono ancora presenti tratti dell’antica trama viaria, non modificati dalle successive trasformazioni del territorio;
formata dalle conoidi dei torrenti di Gressan e Vernaillez e dalla zona pianeggiante di fondovalle che arriva fino alla Dora Baltea, è fortemente distinta dalla lingua della Côte de Gargantua, che per la sua forma ed unicità è da considerarsi una bellezza naturale di grande valore estetico. I suoi caratteri sono esplicativi dell’ara glaciale e post-glaciale e delle trasformazioni geologiche e fisiche successive operate nel corso di migliaia di anni dagli agenti naturali. La Dora Baltea ha, infatti, asportato molto del materiale morenico, così come i torrenti Greassan e Vernaillier si sono scavati l’alveo nel versante depositando a valle materiale fino a formare le conoidi, determinando i caratteri tipici del paesaggio attualmente esistenti. L’ambito è caratterizzato dalla presenza di tre nuclei storici – Moline, Clapey e Bovet - posizionati al margine del bosco, dai nuclei di Gorret, Cort, Barrel e Paquier ad ovest e Ronc ad est situati al cambio di pendenza tra la piana ed il versante e dai villaggi di Favret, Chevrot e Clerod situati sulla piana. Tali nuclei sono organizzati lungo la strada di versante e hanno una struttura assai articolata, basata su una rete di percorsi storici ancora
PRG Comune di Gressan - Relazione
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ben riconoscibili; gli stessi insediamenti storici non sono ancora stati sostanzialmente modificati dalla nuova edificazione e al loro interno sono presenti edifici di pregio storico. Le nuove aree edificate si sono densamente sviluppate al margine dell’insediamento tradizionale, lungo i principali assi infrastrutturali, spesso intasando gli spazi un tempo destinati ad orti e prati. La zona libera è costituita essenzialmente da aree prative, interrotte da alcune macchie di vegetazione ad alto fusto, generalmente posizionata al confine tra i lotti, e lungo i torrenti dove sono presenti numerose latifoglie. La vegetazione ad altofusto sta infatti piano piano avanzando ed occupando le aree piane non più intensamente utilizzate dall’uomo, specialmente nelle zone più sfavorevoli per l’uso antropico. Numerose sono ancora oggi i vigneti e i frutteti – meli. Nella zona lungo la Dora Baltea è presente una fascia di vegetazione prevalentemente igrofila;
Il sistema idrico presente nel comune è formato dalla Dora Baltea, che costituisce il confine nord del Comune, con l’eccezione di un piccolo tratto di territorio presente ad sud-est e dai torrenti di Gressan e Veirnaillez (La Comba). In particolare il primo corso d’acqua presenta un’incisione marcata e un bacino esteso fino alle quote più alte del territorio comunale, raccogliendo anche i torrenti de L’eyvie e Fernier, mentre l’altro è situato al confine est del territorio comunale. Dopo l’alluvione del 2000 tutti i torrenti sono stati profondamente trasformati, soprattutto nella parte bassa del territorio in adiacenza all’edificato dove sono state realizzate arginature e sistemazioni idrauliche, così come la Dora Baltea è stata sistemata con scogliere per limitare i fenomeni di esondazione ed erosione della piana. In considerazione di queste opere attualmente solo i tratti alti dei corsi d’acqua presentano tratti di interesse paesaggistico, in quanto non sono stati modificati dall’uomo e scorrono in ambiti naturali caratterizzati da un paesaggio di pregio. Nel comune sono esistenti anche alcuni laghi ad ovest di Tête Noire, individuati dal PTP con la sigla L83.
A Gressan è presente un’area caratterizzata da morfologie glaciali o fluvio-glaciali, con ambiente naturale con vegetazione steppica e aree cespugliate, individuata dal PTP con la sigla G20.
All’interno del territorio comunale non sono presenti aree classificata dal PTP di interesse paesaggistico, mentre sono vincolate ai sensi della ex legge 1497/39: - la zona del pianoro di Pila con decreto ministeriale del 19 settembre del 1966; - la zona da Molline a Les Fleurs con decreto ministeriale del 11
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gennaio del 1967; - la Morena di Gargantua con decreto ministeriale del 14 febbraio del 1974;
- l’area adiacente alla Tour de Villa, che si estende anche nel comune di Jovencan, con decreto ministeriale del 14 febbraio del 1974.
Gli agglomerati di interesse storico, artistico e documentario esistenti sono numerosi e possono essere divisi a secondo della loro importanza e della loro funzione in: - Ville: Moline. - Hameaux: Bagne, Barral, Barrier, Bénaz, Borettaz, Bovet, Chacot, Champlan Dessus, Chez-Le-Jean, Clapey, Clerod, Condemine, Cort, Crétaz, Eaux-Froides, Favret, Gerdaz, Gorret, Gralaz, Grande-Cerise, Imperial, Les Fleurs, Leysettaz-du-Milieu, Palud, Petit-Cerise, Piscine, Plan-David, Plattaz, Resselin, Rhémaz, Ronc, Tivet, Vilvoire e Viseran.
I nuclei conservano alcuni edifici di importanza monumentale (ex legge 1089/39): - tutte le cappelle presenti nel Comune, di cui molte all’interno dei nuclei storici, che risultano espressamente vincolate dalla legge sopracitata e le edicole votive. Fra le principali ricordiamo la cappella di Nostra Signora dell’Assunzione e S. Pietro Apostolo (1627) a Barrier, di Nostra Signora delle Nevi (1683) a Charémoz, di Notre Dame Protectrice (1764) di Plan David, a san Pietro Apostolo (1682) a Moline, di san Rocco ( 1640) a Colombier e l’Oratorio dedicato a San antonio a Chapallin; - la Cappella della Maddalena con i suoi pregevoli affreschi; - la torre de La Planta; - la Tour de Ville; - la torre di S. Anselmo.
Altri beni culturali isolati e presenti sul territorio sono: beni di rilevanza media: - Cappella di Saintre-Marie-Magdeleine del XII secolo – individuato dal PTP con la sigla C20; beni di rilevanza minore: - Cure de Chevrot del XII secolo – individuati dal PTP con la sigla C156; - Château La Tour de Gressan – individuato dal PTP con la sigla C157; - Chiesa parrocchiale (l’attuale costruzione è del 1869-1871) – individuata dal PTP con la sigla C158; - Tour de La Planta – individuata dal PTP con la sigla C159; - Ponte di Moline – individuato dal PTP con la sigla C160; - Forgia di Ronc – individuata dal PTP con la sigla C161. La rete viaria storica appare ancora ben riconoscibile, seppur modificata dalla strada carrabile. Fin dall’antichità la posizione centrale della Valle d’Aosta ha favorito il PRG Comune di Gressan - Relazione
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nascere di strade, frequentate da commercianti, da pellegrini, ecc. Il comune di Gressan si trova sulla direttrice dell’envers per Aosta e per l’alta Valle ed era già frequentemente utilizzata fin dalle epoche più antiche. Tutti i percorsi risultano profondamente influenzati dalla morfologia del territorio e sono caratterizzati dai materiali presenti in luogo. Infatti, generalmente, si preferiva assecondare le pendenze, realizzando solo modesti manufatti di sostegno e usando materiali locali. Essi sono spesso lastricati con pietra posizionata a coltello o con lastre, oggi talvolta ben conservati. Tra i numerosi percorsi storici si segnalano: - l’antica strada romana della riva destra, oggi profondamente trasformata; - il percorso che dai nuclei di Moline e Chevrot situati nel fondovalle sale il pendio fino a raggiungere il percorso principale di versante, dividendosi in due direttrici distinte presso il nucleo di Imperial, l’una a servizio dei villaggi situati a est (Champlan, Leysettaz, Les Fleurs,..) e l’altra per l’insediamento diffuso posto ad ovest. Quest’ultimo tratto in località Closelivaz e Tivet si biforca per poi riunirsi a quota 1.750 m slm per; - un percorso perpendicolare al versante situato al confine del comune di Jovencan ; - due collegamenti paralleli alla valle principale che ad una quota di circa 1.500 m slm collegano il territorio ad est con Charvensod ed ad ovest con Jovencan; - la via d’alta quota parallela (2.000 m slm circa) alla valle principale fino ad Aymavilles e poi a Cogne.
Nel territorio comunale sono segnalate le seguenti aree di interesse archeologico: - Resti romani presso La Cure de Chevrot individuata dal PTP con codice A59 e rivista dall’archeologia - Resti di strada e ponte romani individuata dal PTP con codice A46 e rivista dall’archeologia - Strada romana individuata dalla LR n. 56 del 10.06.1983 e rivista dall’archeologia - Areale di pertinenza della dimora signorile cinquecentesca in loc. Ronc individuata dall’archeologia - Areale di pertinenza della chiesa parrocchiale di Santo Stefano individuata dall’archeologia - Areale di pertinenza della chiesa cappella di Santa Maria Maddalena individuata dall’archeologia - Areale di pertinenza della Tour de la Plantà individuata dall’archeologia - Areale di pertinenza del castello della Tour de Ville individuata dall’archeologia Per maggior dettagli si rimanda alla rappresentazione cartografica e alla descrizione riportate nelle unità del paesaggio.
Anche la rete dei rus storici a scopo irriguo è estesa e rapportata all’importanza agricola del territorio. Si tratta di canali d’irrigazione che PRG Comune di Gressan - Relazione
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dai maggiori torrenti portano l’acqua capillarmente sul territorio. Fra i principali ricordiamo: ru Riva et Fontaine, ru Neuf, ru Bordonale, ru Plan ru, ru Champillon, ru Cret, ru Sec, ru Champlan, ru Gorraz, ru Barmaz.
Nel comune sono anche presenti punti panoramici di particolare rilevanza. In particolare possiamo ricordare: - la strada statale, la ferrovia e soprattutto l’autostrada, punto privilegiato per ammirare complessivamente la valle principale, con vedute ampie del fondovalle e dei versanti; - la strada comunale dell’envers, naturale balconata verso la valle e le montagne del versante opposto.
Il Piano territoriale paesistico inserisce il Comune di Gressan nelle unità locali n. 9 – fondovalle della Doire Baltée da Villeneuve a Sarre e n. 11 – Aosta
La scheda riconosce: - la morfologia del versante all’envers: fiume con fascia golenale alterate dall’autostrada, conoidi coltivate con agglomerati, versante boscato continuo con piccoli insediamenti, infrastrutture viarie di salita lungo il versante, conca a pascolo di Pila utilizzata quale stazione turistica; - i corridoi ecologici esistenti costituiti dai corsi d’acqua e dai filari alberati; - il varco libero da costruzioni presente al confine est del comune; - la strada di fondovalle dell’envers come canale di fruizione del territorio; - la Côte de Gargantua quale meta visiva collegata al sistema dei villaggi di Clapey, Moline, Bovet, Tour de Villa, Vilvoire, Vignettaz, Cretaz, La Bagna, Gorret, Paquier, Resselin, Barral, La cort e La Piscine, valutati quali siti di particolare integrazione paesistica. Dall’analisi degli elementi evidenziati emergono come indicazioni la necessità di valorizzare le risorse paesaggistiche esistenti, limitare il consumo del territorio pianeggiante, riqualificare e valorizzare i caratteri tradizionali e l’edificato, sfruttando le risorse del patrimonio edilizio esistente ed evitando alcune puntuali saldature tra i nuclei.
(Rif.: Tavv. M4 - Carta di analisi del paesaggio e dei beni culturali; P1 - Carta di tutela e valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali; M5 - Carta dei vincoli Artt. 136 e 142, D.Leg.vo 22.01.2004, n° 42 )
D.lgs 42/04 parte seconda – beni culturali Il D.lgs 42/04 è il testo unico in materia di Beni Culturali e comprende sia la tutela storico-monumentale (parte seconda) sia la tutela paesaggistica (parte terza). Negli elenchi (ex legge 1089/39) risultano compresi sul territorio PRG Comune di Gressan - Relazione
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comunale di Gressan i seguenti immobili: - la Cappella della Maddalena con i suoi pregevoli affreschi; - la torre detta La Planta; - la Tour de Ville; - la torre detta di S. Anselmo
Nel territorio comunale sono anche presenti diversi edifici di proprietà pubblica o di enti religiosi considerati beni culturali e vincolati ai sensi del DLgs 42/04, articolo 10 comma1; fra cui tutte le cappelle, le edicole votive, ecc.
Il Comune comprende, come ambiti sottoposti alla tutela del T.U. 490 (ex legge 29 giugno 1939 n. 1497 sulla protezione delle bellezze naturali: - la zona del pianoro di Pila (DM del 19 settembre del 1966); - la zona da Molline a Les Fleurs (DM del 11 gennaio del 1967); - la Morena di Gargantua DM del 14 febbraio del 1974); - l’area adiacente alla Tour de Villa, che si estende anche nel comune di Jovencan (DM del 14 febbraio del 1974).
L.R. 13/98. Ai sensi dell’art. 40 delle Norme di Attuazione del P.T.P sul territorio comunale non sono presenti aree di specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario.
Sono stati individuati come beni isolati di rilevanza media: - la Cappella di Sainte-Marie-Magdeleine del XII secolo – individuato dal PTP con la sigla C20; e come beni di rilevanza minore: - la Cure de Chevrot del XII secolo – individuati dal PTP con la sigla C156; - lo Château La Tour de Gressan – individuata dal PTP con la sigla C157; - la Chiesa parrocchiale (l’attuale costruzione è del 1869-1871) – individuata dal PTP con la sigla C158; - la Tour de La Planta – individuata dal PTP con la sigla C159; - il Ponte di Moline – individuato dal PTP con la sigla C160; - la Forgia di Ronc – individuata dal PTP con la sigla C161. mentre non sono stati individuati beni culturali isolati di rilevanza maggiore. Secondo quanto previsto dall'elenco delle aree archeologiche e relative delimitazioni cartografiche, di cui all’allegato B al L.R 6/94, sul territorio è esistente un’area archeologica con resti di età romana, classificata dal PTP con la sigla A59.
D.lgs 42/04 parte terza – beni paesaggistici. Sono vincolati ai sensi del D.lgs 42/04 art. 142 (ad esclusione delle zone A e B di PRGC delimitate antecedentemente al 1985), lettera b) i territori limitrofi ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi; lettera c) i fiumi, i torrenti ed i corsi d’acqua iscritti negli elenchi di cui al testo unico delle
PRG Comune di Gressan - Relazione
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disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; lettera d) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e (…); lettera e) i ghiacciai e i circhi glaciali; lettera g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento; lettera m) le zone di interesse archeologico. I vincoli sopradescritti potenzialmente presenti sul territorio di Gressan meritano alcune precisazioni:
Lettera b) Sono soggetto a tale vincolo: il lac de Leissé e i laghi della Tête Noire.
Lettera c) Sono vincolati ai sensi della lettera c) il torrente di Gressan e de la Comba e parte della Dora Baltea. Sono inseriti nell’elenco delle acque pubbliche della Regione Autonoma Valle d’Aosta i seguenti corsi d’acqua: la Dora Baltea, il torrente Verneuiller, il torrente Gressan e le sorgive della Galleria Drinc.
Lettera d) I territori al di sopra di 1.600 m slm sono semplicemente definiti sulla base delle curve di livello delle Carte Tecniche Regionali.
Lettera e) Sul territorio comunale non sono presenti ambiti caratterizzati da ghiacciai e nevi perenni.
Lettera g) I territori coperti da boschi vengono definiti e delimitati in base all’art. 33 della lr 11/98 nella carta delle aree boscate presenti su tutto il versante e a macchia sulla rimanente parte del territorio comunale.
Lettera m) Il P.T.P. individua un’area d’interesse archeologico a Chevrot.
L.R. 56/83. La legge regionale integra la legge nazionale in materia di tutela dei beni culturali (prima la L. 1089/39 ora il D lgs 490/99). In particolare prevede l’approvazione, per ogni Comune, dell’elenco delle zone individuate come “aree di interesse archeologico” e aree di interesse paesaggistico” e dell’elenco degli “edifici monumentali”. Ai sensi dell’art. 8 nei Comuni dotati di P.R.G.C. approvato, fino ad approvazione dell’elenco dei monumenti di cui all’art. 5, sono soggetti alla tutela della legge dello Stato 1° giugno 1939, n.1089, gli edifici censiti come “monumento” e “documento” nei P.R.G.C. vigenti. Il PRGC vigente definisce pertanto alcuni edifici monumento e documento, prendendo come primo riferimento la classificazione vigente.
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L.R. 50/90. Nel Comune non è presente alcun albero monumentale classificato ai sensi della L.R. 21/08/1990.
L.R.18/94. I cimiteri sono protetti da una fascia di rispetto, ai sensi dell’art. 338 del TU 27/7/1934 n. 1265 e legge 17/10/1957 n. 983, e quello di Gressan (fraz Favret) è inserito nell'Elenco dei cimiteri aventi interesse storico- culturale da salvaguardare, di cui alla deliberazione del Consiglio regionale 26 luglio 1994, n. 846/X ai sensi dell’art. 5 R.R. 6/94 di esecuzione della L.R. 18/94. Per ciò che concerne la fascia di rispetto cimiteriale si rimanda all’art. 28 della L. 166/2002.
L.R. 10/90 e L.R. 13/2007. Per quanto riguarda l’obbligo della copertura in lose, in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 5 della L.R. 1/06/2007, n° 1 3, l’intero territorio comunale non è sottoposto all’obbligo di mantenere o realizzare il manto di copertura dei tetti in lose, così come previsto dalla cartografia adottata dal CC con deliberazione n. 51 del 30.12.2008, su cui si è espressa favorevolmente la Soprintendenza con nota prot. n. 11715/TP del 23.10.2008; rimangono esclusi dall’obbligo ampi ambiti situati sul fondovalle e più precisamente quelli comprendenti tutti gli edifici di nuova realizzazione, i volumi artigianali/industriali esistenti e gli edifici agricoli.
R.D. 3267/23. Il versante del comune di Gressan è soggetto al Regio Decreto del 30/12/1923, n. 3267 che prevede l’individuazione di zone sottoposte a vincolo idrogeologico. In particolare sono perimetrate le aree presenti sul medio e l’alto versante e la zona che si estende da Pila al crinale principale.
R.D. 3917/1877. Sul territorio non sono presenti aree soggette alla legge del castagno.
Ambiti inedificabili Le carte inerenti gli ambiti inedificabili sono approvate. Per le limitazioni si rimanda alle cartografie relative.
Aree assegnate alle università agrarie e zone gravate da usi civici Le aree situate nella parte alta del territorio nella conca di Pila sono gravate da uso civico. Per la definizione dell’esatta limitazione si rimanda alle tavola motivazionale M5 – Carta dei vincoli.
Vincoli edilizi. Sul territorio sono presenti varie infrastrutture che necessitano di una fascia di rispetto a protezione dell’insediamento: - l’autostrada; - le strade regionali; - le strade comunali; PRG Comune di Gressan - Relazione
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- le acque pubbliche; - la rete di alta tensione; - il cimitero; - i depuratori - la rete fognaria e l’acquedotto: - i canali; - le sorgenti; - il gasdotto e l’oleodotto; - i siti di telecomunicazione. Si ricorda che il comune è classificato in classe 4 di rischio sismico (ordinanza 3274 del 20.3.03 e DGR n. 5130 del 30.12.03).
SISTEMI AMBIENTALI (Rif.: Tav. M1 - Carta dell’assetto generale del territorio e dell’uso turistico; PRG Dati)
“Il riconoscimento dei sistemi ambientali muove dall’analisi delle componenti ambientali - intese come elementi o insieme di elementi costitutivi dell’ambiente, che possono formare oggetto di analisi valutative distinte e significative ai fini dell’apprezzamento delle condizioni ambientali – e tende all’individuazione di situazioni ambientali caratterizzate, ciascuna, da una relativa omogeneità delle presenze e dei percorsi evolutivi, tali da poter formare oggetto di indirizzi di tutela e d’intervento sufficientemente omogenei per ciascuna di esse e significativamente differenziate dall’una all’altra” 58 .
tavola motivazionale M1 - Carta dell’assetto generale del territorio e dell’uso turistico.
Il territorio del Comune occupa parte del fondovalle e del versante all’envers della valle centrale e presenta tutti i caratteri paesistici- ambientali e di utilizzo antropico tradizionali, a testimonianza del progetto di vita della comunità locale, seppure oggi profondamente modificati dalle pressioni urbanizzative derivanti dalla vicinanza al capoluogo regionale e dalla presenza della stazione di Pila. In particolare il clima rigido che contraddistingue questo versante, con esposizione principale verso nord, ha limitato l’insediamento umano alle parti basse del territorio e a piccoli nuclei al contrario di quanto è invece avvenuto sul versante opposto. Gli ampi spazi del versante non intensamente utilizzati sono stati lasciati allo sviluppo della foresta. L'uomo ha utilizzato quindi il territorio in funzione delle opportunità di sopravvivenza che poteva offrirgli, coltivando la piana, utilizzando le risorse del bosco e ricavando piccole radure prative sui pochi ripiani del pendio e valorizzando le conche d'alta quota per sviluppare l'allevamento. Tale disegno è stato profondamente modificato, sia dalla nascita della
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stazione di Pila che ha determinato la realizzazione di un vasto comprensorio sciistico e delle infrastrutture e servizi ad esso collegati, sia dallo sviluppo del capoluogo regionale che ha prodotto un fenomeno di attrazione verso
il fondovalle, con la
conseguente crescita dell’insediamento in tutti i comuni limitrofi.
Il territorio è pertanto formato da parti distinte, evidenziate anche dal Piano Paesistico regionale e connotate dall’omogeneità delle componenti strutturali, che si ripropongono con continuità in ampie fasce. Nel Comune si riconoscono:
per il fondovalle e le aree di primo versante: - un sistema fluviale composto dall’area adiacente alla Dora Baltea. Morfologicamente la zona è caratterizzata da una limitata fascia subpianeggiante, attraversata dall’andamento meandriforme della Dora Baltea e delimitata dalle conoidi sovrastanti e dal versante. Tale ambiente, in considerazione dei suoi caratteri morfologici e della sua posizione in adiacenza al capoluogo regionale e alle maggiori infrastrutture di rilevanza regionale, è stato profondamente trasformato con interventi di arginatura al fine di garantire idonee condizioni di sicurezza. Queste modificazioni hanno mutato i caratteri originari della vegetazione igrofila un tempo diffusa e oggi limitata ad alcune macchie di pioppi e salici situate sulle scogliere. Gli spazi liberi sono principalmente occupati da prati per il foraggio;
- un sistema insediativo tradizionale: sottosistema a sviluppo integrato. Esso è formato dalle aree alluvionali di fondovalle, dalle conoidi dei torrenti di Gressan e Vernaillez e dalla morena della Côte de Gargantua. Tale area è divisa da un sistema insediativo tradizionale a sviluppo residenziale in due ambiti: uno situato a valle dello stesso comprendente il nucleo di Favret e le ampie aree agricole limitrofe, l’altro posto a monte e distinto dalla caratteristica forma del territorio, determinata nel corso dei secoli prima dalla modellazione dei ghiacciai e poi dagli agenti naturali che hanno formato le due ampie conoidi. In questo sistema sono ben riconoscibili ad est i nuclei Moline, Clapey, Bovet e Château di Gressan e ad ovest i villaggi di Ronc Chevrot e Viseran, così come i caratteri antropici di utilizzo del territorio, seppur profondamente modificati dalle recenti trasformazioni infrastrutturali ed edilizie; - un sistema insediativo tradizionale: sottosistema a sviluppo residenziale, situato nello stesso ambito di fondovalle sopra descritto, comprendente i nuclei di Cretaz – La Bagne – Gorret – Paquier – Resselin, Vilvoire, Barral – La Cort – Piscine nonché le località di Taxel, Condemine, Paquier e Plattaz. Gli insediamenti storici, situati al cambio di pendenza tra la piana ed il versante, oggi appaiono fortemente trasformati dalle nuove edificazioni, tanto che l’ambito è caratterizzato da un’edificazione diffusa, continua ed estesa su tutta la
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sua superficie che presenta prevalentemente tipologie e caratteri moderni. Il sistema agrario di pertinenza di questi insediamenti rimane ancora riconoscibile;
per il versante dell’envers: - un sistema insediativo tradizionale: sottosistema a sviluppo integrato posto sul versante che comprende tutti i nuclei posti in sequenza lungo i percorsi storici (partendo dal versante più basso: Imperial, Perafertaz, Champlan, Leyesettaz Dessous, Leyesettaz du Milieu, Leyesettaz Dessus, Barrier, Les Fleurs, Grande e Petit Cerise) e le aree limitrofe agli insediamenti. Anche in questo caso si tratta dell’insediamento storico, caratterizzato da edifici di pregio e dalla significativa presenza di nuova edificazione diffusa lungo la strada per Pila, e delle aree adiacenti ai villaggi, che mantengono spesso le caratteristiche originarie delle aree agricole direttamente dipendenti dall’insediamento. Nel sistema oggi sono presenti anche numerosi edifici agricoli di nuova realizzazione;
- un sistema boschivo che si estende, sia al di sopra dei villaggi del primo versante, formando una cornice continua alla quota di 950 m slm, sia a contorno di quelli posti sul medio pendio, fino alla quote più alte. Esso è costituito da una copertura pressoché continua, con la sola eccezione delle piccole radure utilizzate come mayens e dalle aree rocciose, formata da conifere, (pino silvestre, abete rosso, larice e pino cembro), spesso in associazione alle quote più basse con alcune latifoglie tipiche dei versanti delle zone montane, mentre nei territori più alti prevalgono i larici. Pur presentando caratteri prevalentemente naturali, anche questo sistema risultava comunque fortemente utilizzato dall’uomo (bosco da legna, carbonaie, bosco di protezione per gli insediamenti ecc.) e faceva parte integrante della vita degli abitanti come dimostrano la fitta rete dei percorsi ancora esistente, le numerose case sparse presenti in tutto l’ambito, le radure per il pascolo e gli interventi eseguiti dall’uomo sulla vegetazione originaria; attualmente l’ambito viene sfruttato modestamente;
per la parte alta del territorio: - un sistema boschivo che si estende con continuità fino alla quota di 2.000 m slm, per poi diradarsi verso il sistema più naturale delle aree di alta montagna. L’ambito è costituito prevalentemente da un bosco fitto di conifere composto dal popolamento sopra descritto, oggi tagliato per permettere l’attraversamento dei tracciati delle piste da sci. Anche in questo caso il sistema risultava comunque utilizzato dall’uomo e faceva parte integrante della vita degli abitanti come dimostrano I numerosi segni antropici presenti;
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- un sistema insediativo tradizionale: sottosistema a sviluppo turistico costituito dalla stazione sciistica di Pila. Esso include i servizi e le attrezzature turistiche legati al comprensorio a prevalente utilizzo invernale, nonché numerosi edifici residenziali e strutture ricettive che presentano caratteri di strutture urbane di recente formazione. Infatti, il richiamo turistico del centro ha determinato la sostanziale trasformazione dell’ambito in un centro a valenza turistica, dove sono presenti elementi di tipo urbano, con la perdita dei suoi caratteri agricoli originari;
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delle valli dei torrenti Gressan e Vernaillez fino a una quota di circa 2100 m di altitudine, attualmente attraversato dai numerosi tracciati delle piste e dagli impianti di risalita. Tali zone sono caratterizzate da un tappeto vegetale basso organizzato in popolamenti diversi, singolarmente poco estesi e variabili in base alle condizioni ambientali locali e da un’edificazione diffusa, formata da edifici di modesta dimensione che spesso si aggregano in piccoli gruppi;
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costituito dal territorio che si sviluppa da circa 2100 m slm fino al confine comunale. Esso è distinto da un paesaggio montano caratterizzato dalle cime del crinale principale, dalle pietraie e dai roccioni, con rara e discontinua presenza di vegetazione arborea, che in questo ambito viene sostituita da piccoli cespugli, piante erbacee, muschi e licheni, più adatti a sopportare le basse temperature e l’abbondante neve. Anche in questo ambito e soprattutto nella parte ovest sono presenti numerose infrastrutture sciistiche.
La stazione di Pila è individuata dal PTP come grande stazione turistica.
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