Inquadramento generale I toponimi


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I PERCORSI DI 

“GENIUS LOCI” 

CAMPANILI. PAESAGGIO – AMBIENTE – ARCHITETTURA PER CONOSCERE E VALORIZZARE IL TERRITORIO 

A.1

CITTÀ:  Chiusano di San Domenico                                          Prov.:AV 

INQUADRAMENTO GENERALE 



 

 

I TOPONIMI: 

 

Taggiano, Monte dei Lappoli, Corifei, Agnone, Cesine, Triggio, Civitelle, 

Castelluccio, Piano Sant’Agata, Macchie, Pantana, Bosco, Coraturo, Pigno 

Covero, Cupe, Tremauriello, Postiello, Cardognito, Foria, Piezzo, Campore, 

Acquausiello, Mezzaronca, Saudoni, Reccoleta, Piano Giardino, Campoluongo, 

Pescone, Malierni, Fustelle, Piano Faella, Lao, Santa Colomba, Montecalco, 

Valle delle cicute, Crurio,Costa della Luca, Casaglia, Pantanelle, Orto del 

Principe, Calvarosa, Barricelle, Lauri, Dietrocorte, Lagomorto, Chianchetelle, 

Valle Vardare, Alano, Acqualemma, Acquatauri, La Pila, Pannicaro,Vignola, 

S.Martino, Pietrarola, Arco. 

 

 



 

 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999 



I PERCORSI DI 

“GENIUS LOCI” 

CAMPANILI. PAESAGGIO – AMBIENTE – ARCHITETTURA PER CONOSCERE E VALORIZZARE IL TERRITORIO

 

A.2

CITTÀ:  Chiusano di San Domenico                                          Prov.:AV 

INQUADRAMENTO GENERALE 



VICENDE STORICHE: 

Chiusano di San Domenico si affaccia sulla conca Avellinese ed è al confine tra la media 

valle del sabato e l’alta valle del Calore. La probabile origine di Chiusano è da ricondursi 

alle grandi migrazioni prima dell’era romana quando, l’arrivo dei primi coloni greci e fenici 

segnò l’ingresso dell’Italia nella storia . Tra il VI e il IV secolo A.C. due movimenti di popoli 

interessò vaste zone della penisola, l’invasione dei Galli che si insediarono in buona parte 

dell’Italia settentrionale e il flusso degli italici, Sabini, Lucani, Bruzii verso sud. 

Probabilmente dal popolo dei Sabini ebbe origine quello dei Sanniti, che si stabilì 

nell’attuale Sannio e quello degli Irpini che occupò l’attuale Irpinia. Qualche piccola 

comunità si formò certamente nelle zone di montagna di Chiusano dove c’era l’acqua e la 

possibilità di allevare bestiame. La zona di questo insediamento non è possibile stabilire 

con precisione, né un manoscritto del 1868 intitolato “breve cronistoria di Chiusano S. 

Domencio” il rev. Parroco Don Luigi Reppucci, afferma che nella zona di Civitella erano 

stati rinvenuti resti  umani, frammenti di terracotta, monete d’oro, d’argento, e di bronzo e 

numerose statuette. 

Di questi cimeli non rimane nulla perché sono stati trafugati. La costruzione del nuovo 

paese risale ad epoca successiva. Non si sa con precisione dopo la distruzione di Civitella 

dove sia stato ricostruito il nuovo villaggio perché di esso non vi è traccia. Di generazione 

in generazione si è tramandata la notizia che nella zona di Taggiano fu edificato un tempio 

dedicato al dio Giano Bifronte. I Romani credevano che Giano accompagnasse le armate 

quando uscivano da Roma, per questo il suo tempio rimaneva aperto tutto il tempo di una 

spedizione o di una guerra e le porte venivano chiuse in tempo di pace.La località prese il 

nome dal dio Giano. Quando gli abitanti di Taggiano si trasferirono nel luogo dove ora è 

situato Chiusano, fu dato a questo luogo il nome di “Claus-Jani”. Il tempio fu poi chiuso con 

l’avvento del cristianesimo, da qui il successivo nome “Clausus-Jani” poi trasformato in 

Chiusano. Sul monte S Domenico c’era un poderoso castello di cui ancora si possono 

ammirare dei ruderi che risalgono all’epoca della dominazione longobarda (571-774). Il 

castello aveva delle “chiuse” e forse proprio per la loro presenza il nome del paese si 

trasformò da Clusano in Chiusano.altre ipotesi ci portano intonro al 900 quando ad opera 

del Principe Radelchi di Benevento nella contrada Carpino fu costruito un ospedale 

militare. Per la squisitezza del clima, il principe trovò questo luogo “più sano” e per questo 

motivo quel luogo fu chiamato “Più sano” e poi Chiù-Sano e infine Chiusano. Il primo 

documento in cui si fa mensione di Chiusano risale al 1020 in quanto parte del ducato 

longobardo di Benevento questo documento è conservato nell’archivio di Cava. 

Un altro documento risale al 1120 anno in cui il Papa assegnò al’abate di S Sofia di 

Benevento tra le altre chiese anche quella di S Cristoforo Clusano. Carlo d’Angiò affermò 

che nel 1240 Chiusano contribuì alle spese del castello imperiale di Avellino. In seguito il 

castello di Chiusano fu proprietà di Giordana figlia di Giordano e poi di Ruggero di Tufo. 

Nessun fatto notevole si verificò nei secoli successivi. Dal 1600 al 1700 in un periodo di 

grandi tensioni Chiusano ebbe come signori i Carafa, fra i più illustri ricordiamo Tiberio che 

ebbe il titolo di Principe dal Re di Spagna e il figlio Fabrizio che costruì a Chiusano una 

“fortezza” poi trasformata in carcere. All’inizio del 1800 il feudo fu tenuto dai baroni 

Anastasio finchè il feudalesimo fu definitivamente abolito. Nei periodi storici successivi a 

Chiusano non accadde nulla di particolare; all’indomani dell’Unità d’Italia Chiusano un po’ 

come tutto il meridione fronteggiò un periodo difficile caratterizzato da un’arretratezza 

generale e una massiccia migrazione verso il nord e verso i paesi sud americani. 



 

 

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A.3

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INQUADRAMENTO GENERALE 



 

MITI E LEGGENDE: 

 

LA CATTURA DELL’ORSO 

 

La Candelora “vierno rinto e estate fora”, questo era l’antico detto con il quale 



si auspicava la fine dell’inverno. 

Per i nostri antenati, il simbolo della candelora era l’orso bruno che usciva 

dalla caverna, ciò significava che finalmente l’inverno era finito e iniziava la 

primavera. 

Alcuni cacciatori andavano in montagna e si mettevano sulle tracce di un 

orso. L’orso non si faceva stanare facilmente. Una volta che l’avevano 

trovato, se dormiva ancora, lo stuzzicavano in tutti i modi per farlo uscire dal 

letargo; infatti, se non si svegliava, significava che l’inverno non era ancora 

terminato.Quando l’orso si svegliava, gli veniva dato il nome di Martino e i 

cacciatori di nome: Ungolone, Mazzini, Porcospino, Califano, Tarchiato, 

Mangione, Cotugno, Ndroppecone, Palazzina (sfacciatamente scangianomi) 

lo incatenavano e lo portavano in giro per il paese, per far divertire la gente. 

Le persone offrivano all’orso: sausicchi, ciriviello, menesta e fasuli, patate 

scorate, carne, ecc. 



 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999



 

 

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INQUADRAMENTO GENERALE 



 

TRADIZIONI POPOLARI E FESTE RELIGIOSE: 

 

LA LEGGENDA DI SAN MICHELE ARCANGELO 

 

Ecco perché i Chiusanesi scelsero come santo Patrono San Michele: 



La leggenda narra………. 

Una notte di tanti anni fa ad un boscaiolo apparve in sogno un giovane bello 

come un angelo. Il giovane suggerì al boscaiolo di andare nel bosco e di 

tagliare il faggio secolare riconoscibile per un chiodo a forma di anello 

conficcato nel tronco. 

Il boscaiolo, quando si svegliò dimenticò il sogno e non andò a tagliare il 

faggio. 

Il sogno però si ripetè per altre due volte allora il giovane insieme ad altri 

amici si recò nel bosco per tagliare il faggio, dopo alcuni colpi di scure scoprì 

nell’incavo dell’albero una bellissima statua raffigurante S. Michele Arcangelo. 

Lo stupore fu tanto, la statua fu portata in paese dove tutti corsero a vederla. 

Il giorno dopo la statua  non fu più trovata nella chiesa. Qualcuno rivelò di 

aver veduto in sogno un celestiale giovane che, con la sua potente mano 

aveva riportato la statua nel faggio, così era realmente accaduto. Si decise di 

costruire in quel luogo una chiesetta e di chiamarla Chiesetta dell’Angelo, vi 

fu riposta la statua che però una notte misteriosamente sparì. 

Alcuni raccontano che quando la statua di San Michele sparì per ritornare nel 

faggio si era sentita una voce che diceva:”In aria so comparso e in aria so 

scomparso, so l’angelo Michele e voglio essere  protettore di Chiusano”. Così 

San Michele divenne Santo Patrono. 



 

 

 



Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999

 

 

 



 

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A.5

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INQUADRAMENTO GENERALE 



ATTIVITÀ E MESTIERI 

 

attività rurali 

attività artigiane 

apicoltura 

X

 

falegname 



X

 

allevamento 



X

 

 



fabbro 

X

 

colture specializzate 



X

 

lapicida 



ڤ

trasformazione prodotti 

agricoli 

X

 

intagliatore 



ڤ

trasformazione prodotti 

lattiero-caseari  

X

 

sarto 



ڤ

………………………... 



ڤ

ricamatrice 

ڤ

………………………... 



ڤ

………………………... 



ڤ

………………………... 



ڤ

………………………... 



ڤ

 

 



 

 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999



 

 

 

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INQUADRAMENTO GENERALE 



 

PRODOTTI TIPICI: 

 

PATATA: 

In montagna si coltivano pregiate varietà di patate; tra le più saporite ricordiamo: 

spunta, majestic, draga, tonda di Berlino, cannebec, monnalisa. 

 

CASTAGNA: 

Molte sono le varietà castanicole fra cui le più pregiate sono: la rossa di S.Mango, i 

marroni tipici del Monte Tuoro e castagne selvatiche maggiormente destinate all’uso 

zootecnico. 

 

FUNGHI: 

Molte sono le varietà dei funghi spontanei che crescono nei diversi periodi dell’anno; 

fra le specie più ricercate vanno ricordati i boleti e le famigliole. 

 

PRODOTTI DEL SOTTOBOSCO: 

Mirtilli, fragoline, lamponi e origano. 

 

TARTUFI: 

E’ presente il tartufo nero (tuber melanosporum). 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999

 

 

 


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B.1



CITTÀ:  Chiusano di San Domenico                                          Prov.:AV 

ANALISI DEL TERRITORIO 



pianura    collina    

montagna  X 

costa    altro    

DATI DIMENSIONALI DEL TERRITORIO COMUNALE 

estensione della campagna                                                            Kmq. 12,7 

estensione della città                                                                     Kmq. 0,7 

densità del costruito                                                                     Kmq. città/Kmq. camp. 0,06 

PLANIMETRIA DEL TERRITORIO COMUNALE                                                 RAPP.: 

 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999



 

 

 

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B.2



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ANALISI DEL TERRITORIO 



ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA MORFOLOGIA DEL TERRITORIO

 

lago

 

 

canale



 

 

                 corso d’acqua  



cava  

cascata 

 

vulcano 

 

spiaggia 

 

palude 

 

 

 

 

 

prato  

 

 

pascolo  



 

 

colture arboree  



 

 

bosco  



 

 

seminativo  



 

 

essenze o colture 



 

Castagno, vite, ulivo, quercia, olmo, pioppo, melo, pero. 

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………

 

 



 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999 

 

 


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ANALISI DEL TERRITORIO



 

EMERGENZE CARATTERIZZANTI IL TERRITORIO

 

elementi naturali 

nome 

elementi antropici 

epoca 

albero 

X

 

castagno 

castello

X

feudataria. 



grotta 

X

 

grotta dei briganti. 

torre

…………………………….



monte 

X

 

monte Luceto 

mura di cinta

…………………………….



collina 

X

 

S.Domenico 

evidenze archeologiche

X

età del ferro 



fiume 

X

 

l’Uccello 

chiesa

X

medievale 



lago 

  …………………………….

convento

…………………………….



bosco 

X

 

ceduo 

lavatoio pubblico

X

ottocento 



………………………… 

  …………………………….

frantoio

X

ottocento 



………………………… 

  …………………………….

masseria

X

settecento 



………………………… 

  …………………………….

mulino

…………………………….

………………………… 

  …………………………….

autostrada

…………………………….

………………………… 

  …………………………….

strada

X

novecento 



………………………… 

  …………………………….

ferrovia

…………………………….



 

 

 

ponte

X

novecento 



 

 

 

diga

…………………………….

 

 

 

              antichi percorsi 

…………………………….

LE EMERGENZE PIÙ SIGNIFICATIVE (rilievo fotografico) 

elementi naturali 

elementi antropici 

 

 



 

 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999

 


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ANALISI DEL TERRITORIO



 

 

L’ARREDO EXTRA – URBANO 

pavimentazioni panchine 

Descrizione 

 

Vasolame di pietra 



lavica 

 

Descrizione 

 

     Zona relax 



 

segnaletica pubblica 

recinzioni 

Descrizione 

 

 



indicazione stradale 

 

Descrizione 

 

    Recinzione 



    parco giochi 

 

segnaletica stradale 

tralicci 

Descrizione 

 

 



     Indicazione 

     turistica 



 

Descrizione 

 

 



traliccio alta tensione 

 

illuminazione altro 

Descrizione 

 

       Villa 



     Comunale 

 

Descrizione 

 

         Fonte 



   Acqualemma 

 

 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999 

 

 



 

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C.1



CITTÀ:  Chiusano di San Domenico                                          Prov.:AV 

CENTRO ABITATO 



città    

paese  X 

quartiere    

frazione    altro    

DATI DIMENSIONALI DEL CENTRO ABITATO 

estensione del costruito                                                                  Kmq. 0,700 

abitanti   2540                                                                                        unità  

densità abitativa                                                                            unità/Kmq. 200 

 

IL CENTRO ABITATO                                                                                                    RAPP.: 

(pianta del luogo inserita nel contesto territoriale con l’individuazione delle vie di accesso e dei centri limitrofi importanti) 

 

 

 

 

 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999



 

 

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C.2



CITTÀ:  Chiusano di San Domenico                                          Prov.:AV 

CENTRO ABITATO 



pianura    

montagna  X 

collina    altro    

DATI DIMENSIONALI DEL CENTRO ABITATO 

altezza media s.l.m.                                                               mt. 950 

punto più alto                                                                       mt.  1522 

punto più basso                                                                    mt. 378 

 

SEZIONI O PROFILI DEL CENTRO ABITATO 

(schema planimetrico con l’individuazione delle sezioni) 

 

 

 

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C.3



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CENTRO ABITATO 



arroccato  X 

scacchiera    

a macchia d’olio    concentrico    altro    

DATI DEL CENTRO ABITATO: 

impianto originario                                                               epoca  medievale 

successive trasformazioni                                                     epoca  moderna          

 

 

L’EVOLUZIONE E LE TRASFORMAZIONI DEL CENTRO ABITATO  

 

 



 

 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 199



 

 

 



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IL TERRITORIO

 

C.4 



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CENTRO ABITATO 



EMERGENZE CARATTERIZZANTI IL TERRITORIO

 

edificio epoca 

luogo 

epoca 

chiesa 

X

 

medievale 

piazza

………………………………… 



teatro 

  …………………………...

viale

………………………………… 



palazzo 

X

 

settecento 

parco

………………………………… 



museo 

  …………………………...

ponte

X

ottocento 



castello 

  …………………………...

quartiere

………………………………… 



torre 

  …………………………...

………………………... 

………………………………… 

evidenze archeologiche 

  …………………………...

………………………... 

………………………………… 

convento 

  …………………………...

………………………... 

………………………………… 

lavatoio pubblico 

  …………………………...

………………………... 

………………………………… 

frantoio 

  …………………………...

 

 

……………………….. 

  …………………………...

 

 

……………………….. 

  …………………………...

 

 



PLANIMETRIA CON L’INDIVIDUAZIONE DELLE EMERGENZE SIGNIFICATIVE: 

 

 

 

 

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C.5 



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CENTRO ABITATO 



LA CITTÀ OGGI: 

 

 



centro 

storico 

zona industriale 

 

 



 

zona 

commerciale

verde pubblico 

 

 

 

ZONIZZAZIONE     RILIEVO FOTOGRAFICO 

 

 



 

 

 



 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999

 


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TERRITORIO

 

C.6 



CITTÀ:  Chiusano di San Domenico                                          Prov.:AV 

CENTRO ABITATO 



L’ARREDO URBANO

 

pavimentazioni panchine 

Descrizione 

 

Uso di sanpietrini 



 

Descrizione 

 

   Panchina in ferro 



 

aiuole e fioriere 

edicole votive 

Descrizione 

 

     Esplosione  



     di ginestre 

 

Descrizione 

 

edicola di crocefisso 



su biforcazione di 

strade 


 

segnaletica pubblica 

recinzioni 

Descrizione 

 

indicazione di 



monumento 

 

Descrizione 

 

recinzione di 



giardino su strada 

 

segnaletica stradale 

tralicci 

Descrizione 

 

 Tipico segnale 



 stradale urbano 

 

 



 

Descrizione 

 

     Cabina  



    elettrica 

 

illuminazione fontane 

Descrizione 

 

 



   Viale Parco 

 

Descrizione 

 

       Fonte 



   Acqualemma 

 

statue altro 

Descrizione 

 

 



statua Padre Pio 

santo 


 

 

 

 



giardino - particolare 

 

 



 

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C.7 



CITTÀ:  Chiusano di San Domenico                                          Prov.:AV 

CENTRO ABITATO 



LA TIPOLOGIA EDILIZIA

 

portali portoni 

Descrizione 

 

  



Portale in pietra 

con edicola 



 

Descrizione 

 

 



Portale in pietra di casa 

contadina 



 

infissi ringhiere 

Descrizione 

 

 



Infissi di casa moderna 

 

Descrizione 

 

Ringhiera in ferro 



Centro Anziani 

 

 



tetti tegole 

Descrizione 

 

 



Tetto in coppi 

 

 



Descrizione 

 

Tegole di casa del 



passato 

 

 

comignoli altro 

Descrizione 

 

 



   Canna fumaria  

   del focolare 



 

Descrizione 

 

 



Casa di pastori del 

secolo scorso 



 

 

 

 



 

 

 



I PERCORSI DI 

“GENIUS LOCI” 

CAMPANILI. PAESAGGIO – AMBIENTE – ARCHITETTURA PER CONOSCERE E VALORIZZARE IL TERRITORIO

 

C.8



CITTÀ:  Chiusano di San Domenico                                          Prov.:AV 

CENTRO ABITATO 



INDIVIDUAZIONE DEGLI ELEMENTI DI DISTURBO

 

pavimentazioni panchine 

Descrizione 

 

fondo stradale 



interrotto da muretti 

Descrizione 

 

 



panchine sconnesse 

segnaletica pubblica 

recinzioni 

Descrizione 

 

 



segnalazione divelta 

 

 



 

 Descrizione 

 

 



recinzione pericolosa 

 

segnaletica stradale 

tralicci 

Descrizione 

 

 



 

installazione impropria 



 

Descrizione 

 

 



 

tralicci volanti 



 

illuminazione altro 

Descrizione 

 

 



illuminazione obsoleta 

Descrizione 

 

 



reperti in abbandono 

Le schede sono state rielaborate dal volume “Paesaggio Ambiente” curato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999

 

 

 



INDICE DELLE SCHEDE 

 

 



Sezione A - 

Inquadramento generale 

A.1 

- I toponimi 



A.2 

-

 



Vicende storiche 

A.3 


- Miti e leggende 

A.4 


- Tradizioni popolari 

A.5 


- Attività e mestieri 

A.6 


- Prodotti tipici 

 

Sezione B - 



Analisi del territorio 

B.1 


- Dati dimensionali e planimetria del territorio 

B.2 


- Elementi caratterizzanti la morfologia del territorio 

B.3 


- Emergenze caratterizzanti il territorio 

B.4 


- L’arredo extra-urbano: descrizione e rilievo fotografico 

 

Sezione C - 



Centro abitato 

C.1 


- Dati dimensionali del centro abitato 

C.2 


- Il terreno: dati dimensionali, sezioni o profili 

C.3 


- Il costruito 

C.4 


- Emergenze caratterizzanti il territorio del centro abitato 

C.5 


- La città oggi: zonizzazione e rilievo fotografico 

C.6 


- L’arredo urbano: descrizione e rilievo fotografico 

C.7 


- La tipologia edilizia: descrizione e rilievo fotografico 

C.8 


- Individuazione degli elementi di disturbo 

 

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