Piano degli interventi sostegno piccoli comuni 2008-2009
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- PROGETTO "STELLA POLARE"
PIANO DEGLI INTERVENTI SOSTEGNO PICCOLI COMUNI 2008-2009 Interventi D.G.R. n. 417/2008 – Destinazione budget aggiuntivo ai Comuni capofila di Distretto pere specifiche esigenze dei piccoli Comuni di cui alla L.R. 29 aprile 2004 n. 6. Modifica D.G.R. n. 359/2007 e D.G.R. n. 135/2008.
DISTRETTO: Distretto Socio-Sanitario RM G6
Comune capofila: Carpineto Romano Piccoli Comuni: Gavignano, Gorga, Montelanico Budget assegnato: qui ci devi mettere l’importo assegnato dalla Regione a noi per i piccoli comuni che dovrebbe essere €106.576,00 Budget richiesto: € 106.576,00 Delibera di approvazione del Piano dei piccoli Comuni da parte dell’Assemblea dei Sindaci:
COMUNE DI GAVIGNANO
Titolo del progetto: Progetto per la richiesta di contributi per le emergenze socio-assistenziali Importo: €. 43.126,00 Durata del progetto: 1 anno a partire dall’acquisizione del finanziamento.
1.
PREMESSA Gavignano è situato a ridosso dei Monti Lepini, su una zona collinosa. Il Comune di Gavignano ha la scuola materna, la scuola elementare e la scuola media, afferente all’Istituto Comprensivo “G. Mazzini” del Comune di Colleferro, sede dei principali servizi territoriali, in particolare di quelli sanitari. Il Distretto Socio-Sanitario di riferimento è l'RM G 6 (con Carpineto Romano quale comune capofila), Per i comuni limitrofi, quindi anche per Gavignano, si può rilevare una carenza di servizi sociali e sanitari che obbliga gli abitanti dei tre paesi a recarsi a Colleferro, sede centrale del Distretto. Questa situazione è migliorata nell’ultimo anno nel Comune di Gavignano grazie all'attivazione del "Servizio Sociale Professionale “. Allo scopo di analizzare la domanda di interventi e di servizi sociali rilevabili sul territorio comunale ed individuare l’utenza destinataria degli stessi, si ritiene opportuno presentare alcuni dati demografici relativi a detto Comune:
Tabella 1: Popolazione residente, per sesso e densità, al 31/12/2007 COMUNE MF M F DENSITA’ GAVIGNANO 1.970
996 974
129,08 Fonte: Comune di Gavignano
Tabella 2: Popolazione residente, per classi di età, al 31/12/2007 COMUNI 0-3 4-17 18-64
65-75 > 75 TOTALE GAVIGNANO 76 314 1.274 187
119 1.970
Fonte: Comune di Gavignano
Come si evince dalle tabelle 1 e 2, la densità della popolazione (popolazione/territorio) è nella media che caratterizza i piccoli paesi collinosi, a prevalente carattere montano, mentre si registra una consistente presenza della popolazione minorile rispetto a quella anziana, caratteristica questa che lo discosta dalla tipologia dei paesi a prevalente carattere montano. Per quanto riguarda i portatori di handicap, è difficile poter individuare il numero esatto dei disabili presenti nel Comune di Gavignano. Da una prima sommaria analisi dei dati si può affermare che, il numero dei disabili in situazione di gravità stimate sono circa 20 , di questi circa 7 sono minori, di cui 4 certificati ai sensi della Legge n. 104/92.
Il presente progetto viene presentato a richiesta di finanziamento al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali dei servizi sociali in quanto si sono verificate delle emergenze di carattere socio-assistenziale per le quali le risorse proprie del Comune ed i servizi e gli interventi erogati con il Piano di zona del distretto risultano insufficienti.
2. TIPOLOGIA DI UTENZA Nonostante il Comune di Gavignano faccia parte del Distretto Socio-Sanitario RM G 6 ed abbia sottoscritto il relativo Piano di Zona, necessita di ulteriori fondi per poter affrontare alcune emergenze socio-assistenziali che si sono verificate negli ultimi mesi e a cui non è stato possibile porre tempestivamente rimedio con le risorse per l’attuazione del Piano di Zona distrettuale. Tali emergenze rientrano nei LIVEAS e riguardano il servizio di pronto intervento sociale ed interventi e servizi di assistenza domiciliare per soggetti con fragilità sociale. Riguardano quindi le fasce più deboli, in particolare anziani non autosufficienti, disabili, minori e nuclei familiari ed in generale tutte le fasce di popolazione potenziale utenza del servizio sociale. Si ritiene inoltre indispensabile prevedere una parte di finanziamento per le richieste di sussidi economici che potranno essere forniti anche sottoforma di beni di consumo, alla luce delle richieste pervenute al relativo ufficio di servizio sociale negli ultimi mesi stante la grave crisi occupazionale che ha colpito diversi settori del distretto socio-sanitario di appartenenza che vanno dall’agricolo all’industriale. L’utenza del progetto è quindi la seguente: •
•
Disabili •
Minori •
Nuclei familiari in stato di disagio economico 3.
MODALITA’ ATTUATIVE Lo strumento metodologico utilizzato per la presentazione delle "emergenze" è quello del Piano Personalizzato d’Intervento. Detti Piani sono depositati presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune e non vengono allegati per ragioni di privacy. Saranno menzionati ed individuati con un numero progressivo e le iniziali del nome e cognome dell’utente a cui si riferiscono.
Tali emergenze rientrano nei LIVEAS e riguardano il segretariato sociale, prestazioni di assistenza domiciliare inerente a piani personalizzati di intervento, interventi di sostegno e di inserimento sociale in favore di disabili, di minori e di persone e nuclei familiari in grave situazione di bisogno. Riguardano quindi le fasce più deboli, in particolare anziani non autosufficienti, minori, portatori di handicap e nuclei familiari in condizioni di svantaggio. Come più sopra specificato non rientrano tra i servizi e gli interventi assicurati a livello distrettuale nei Piani di Zona in quanto sono situazioni di emergenza socio-assistenziale, sopravvenute allo stesso, quindi la risposta a tali emergenze non è al momento attuabile con gli interventi ed i Servizi erogati con il Piano di Zona, come appena detto.
3.1) ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO: PRONTO INTERVENTO SOCIALE. Il Servizio verrà erogato dal Comune attraverso il ricorso ad un Soggetto del Terzo Settore. L'organizzazione, il controllo, la verifica, nonché il coordinamento del Servizio verrà affidata ad un’assistente sociale, in convenzione con il Comune, che svolgerà la sua attività professionale per 4 ore settimanali. L’obiettivo è prevedere che, il sistema integrato di servizi sociali garantisca al cittadino, nell’ambito del territorio comunale, l’erogazione di quelle prestazioni essenziali che rappresentano i Livelli Essenziali delle prestazioni di assistenza Sociale (LIVEAS). In particolare, la finalità dei LIVEAS è quella di garantire un sistema di prestazioni e servizi sociali finalizzato a supportare cittadinanza sociale e a garantire un buon livello di qualità della vita delle persone e delle famiglie, nonché tutela dei soggetti svantaggiati. Le prestazioni che erogherà tale Servizio riguarderanno attività con valenza generale e/o settoriale (minori, anziani, persone disabili, disagio socio-economico e così via) e saranno finalizzate altresì alla fruizione delle prestazioni offerte dalla rete dei servizi, comunali e distrettuali. La quota budget destinata a tale servizio è di € 4.008,60.
3.2) PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE Il Servizio ADI del Piano di Zona conta circa 12 utenti Tenuto conto che il target dell’utenza di Gavignano rileva un alto tasso di anzianità, le problematiche inerenti la non autosufficienza e molti utenti vivono soli (per questi è attivo anche un servizio di Telesoccorso), ciò fa si che il fabbisogno di assistenza sia di una presenza giornaliera degli Operatori e che questi operino in compresenza laddove gli interventi prevedano soprattutto l’igiene della persona. La seguente tabella illustra le prestazioni di Assistenza Domiciliare che si andranno ad erogare:
PPI- UTENTE PRESTAZIONE EROGATA FIGURA
PROFESSIONALE N. ORE
SETT. COSTO
ORARIO COSTO
ANNUALE PPI n. 1- C.U.P. Assistenza Domiciliare Assistente Domiciliare 6 € 17,11 € 5.338,32 PPI n. 2–C.G. Assistenza Domiciliare Assistente Domiciliare 6 € 17,11
€ 5.338,32 PPI n. 3- V.A. Assistenza Domiciliare Assistente Domiciliare 6 € 17,11
€ 5.338,32 PPI n. 4- M.M. Assistenza Domiciliare Assistente Domiciliare 4 € 17,11 € 3.558,88 TOTALE
€ 19.573,84
Questo richiede quindi un maggior numero di ore di assistenza che il Piano di Zona non assicura. Si interverrà quindi con risorse aggiuntive provenienti dal finanziamento di questo progetto. La quota budget è di
.
3.3) INTERVENTI DI SOSTEGNO E DI INSERIMENTO SOCIALE IN FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISAGIO Altre problematiche del Comune, alle quali non è possibile rispondere con i servizi e gli interventi del Piano di Zona, si riferiscono ai minori in carico al Servizio Sociale e a diverse situazioni di disagio, soprattutto per le quali è necessario attivare interventi di prevenzione. La seguente tabella illustra gli interventi di sostegno e di inserimento sociale che si andranno ad erogare: PPI- UTENTE
PRESTAZIONE EROGATA
FIGURA PROFESSIONALE COSTO MENSILE
COSTO ANNUALE
PPI n. 5–L.A. Sostegno Economico / € 200,00 € 2.400,00 PPI n. 6–F.M. Sostegno Economico / € 200,00
€ 2.400,00 PPI n. 7–P.R. Sostegno Economico / € 200,00
€ 2.400,00 TOTALE
€ 7.200,00
Questo richiede quindi l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali che il Piano di Zona non assicura. Si interverrà quindi con risorse aggiuntive provenienti dal finanziamento di questo progetto. La quota budget è di
3.4) SOSTEGNO ECONOMICO A NUCLEI FAMILIARI IN CONDIZIONI DI SVANTAGGIO Viste le esigue risorse che il Comune di Gavignano può impegnare e che non permettono di fronteggiare tutte le richieste di contributi economici che pervengono da nuclei familiari in condizioni di svantaggio socio-economico, si utilizzerà una quota budget relativa al finanziamento di questo progetto, per far fronte a tali richieste. La quota è stata calcolata tenendo conto del fabbisogno rilevato nell’anno 2007 e nell’anno in corso. Tale quota budget è di € 12.343,56.
4) PERSONALE COINVOLTO. Il personale coinvolto per la realizzazione degli interventi previsti dal progetto sono, secondo la tipologia di intervento prevista, i seguenti: a)
Pronto intervento sociale – Assistente Sociale; b)
Assistenza Domiciliare – Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari (ADEST) o Operatore Socio-Sanitario (OSS);
Il sistema di valutazione che misurerà l'efficienza e l'efficacia delle attività andrà a verificare le seguenti situazioni: -
-
maggiore o minore soddisfazione degli utenti. -
valutazione della qualità organizzativa e del lavoro svolto dalle risorse umane impiegate nelle attività progettuali. -
valutazione riguardo il raggiungimento degli obiettivi che si propone di raggiungere l'idea progettuale.
♦
La migliore o peggiore qualità del servizio sarà valutata attraverso due indicatori di verifica che in realtà sono le altre due situazioni che si andranno a valutare per misurare l'efficienza e l'efficacia delle attività. Quindi i due indicatori di verifica
saranno: la maggiore o minore soddisfazione degli utenti e la valutazione della qualità organizzativa e del lavoro svolto dalle risorse umane impiegate nelle attività progettuali.
♦
La maggiore o minore soddisfazione degli utenti sarà valutata attraverso la somministrazione periodica (ogni 4 mesi) di un questionario di customer satisfaction agli
utenti sul gradimento delle attività che svolgono.
♦ Valutazione della qualità organizzativa e del lavoro svolto dalle risorse umane impiegate nelle attività progettuali. Dal punto di vista della qualità organizzativa bisogna tenere presente che nei servizi alla persona un ruolo fondamentale è svolto dalle risorse umane in essi impiegate in quanto "il servizio è l'operatore".
Ogni 4 mesi gli operatori addetti al pronto intervento sociale si riuniranno per una rendicontazione quantitativa e qualitativa del servizio in essere. Seguirà inoltre dettagliata relazione degli interventi svolti.
PREVENTIVO ANALITICO DEI COSTI RELATIVAMENTE ALL’ISTITUZIONE DEL SERVIZIO.
6.1 COSTI DI STRUTTURA L'Amministrazione Comunale metterà a disposizione i locali del Servizio Sociale Comunale per ospitare l’assistente sociale nell’espletamento delle sue funzioni. I locali messi a disposizione saranno dotati di arredamenti adeguati, una linea telefonica ed una linea fax, una fotocopiatrice ed un computer.
6.2
COSTI DEL PERSONALE DEL PRONTO INTERVENTO SOCIALE.
Figura Professionale Totale Ore
Settimanali Totale Ore Mensili Totale Ore Annuali Assistente Sociale 4 18
216
Figura Professionale Tariffa Oraria
Totale Costo Settimanale Totale Costo Mensile
Totale Costo Annuo
Assistente Sociale € 19,65
€ 78,60 € 334,05
€ 4.008,60 TOTALE COSTO PERSONALE /
€ 334,05 € 4.008,60
6.3 COSTI DEGLI INTERVENTI PREVISTI INTERVENTI PREVISTI COSTI
PRONTO INTERVENTO SOCIALE € 4.008,60
PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE € 19.573,84
INTERVENTI DI SOSTEGNO E DI INSERIMENTO SOCIALE IN FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISAGIO € 7.200,00
SOSTEGNO ECONOMICO A NUCLEI FAMILIARI IN CONDIZIONI DI SVANTAGGIO € 12.343,56
TOTALE COSTI INTERVENTI PREVISTI € 43.126,00
6.4 COSTI DI FUNZIONAMENTO I costi di funzionamento si riferiscono all’utilizzo della linea telefonica, della linea fax, della fotocopiatrice e del computer messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale.
6.5
TABELLA DEI COSTI RIEPILOGATIVA COSTI DI STRUTTURA / COSTI DEGLI INTERVENTI PREVISTI € 43.126,00 COSTI DI FUNZIONAMENTO / TOTALE COSTO PROGETTO € 43.126,00
TOTALE FINANZIAMENTO RICHIESTO:
€ 43.126,00
COMUNE DI GORGA
Titolo del progetto: PROGETTO "STELLA POLARE"
Importo: €. 17.508,08 Durata del progetto: 1 anno a partire dall’acquisizione del finanziamento.
1. PREMESSA Gorga è situata a ridosso dei Monti Lepini, ed è un paese tipicamente montano. A Gorga sono presenti scuole materne, elementari e medie afferenti al Distretto Scolastico di Carpineto Romano. Il Distretto Socio-Sanitario di riferimento è l'RM G 6, del quale Carpineto Romano è Comune capofila, sede dei principali servizi territoriali, in particolare di quelli sanitari. Per quanto riguarda Gorga, tra i problemi del territorio, il principale può essere individuato nello scarso collegamento viario con i paesi limitrofi, ciò è dovuto alla sua posizione geografica, in quanto è situato su un’altura collinare che non permette di dotarsi di comode strade. Inoltre, è opportuno sottolineare una carenza di servizi sanitari che obbliga gli abitanti di Gorga a recarsi a Colleferro, sede della ASL e quindi dei principali servizi sanitari. Per quanto riguarda i servizi sociali si rileva una situazione di emergenza in quanto il "Servizio Sociale Sovracomunale", istituito con i di Montelanico e Gavignano, non ha avuto più finanziamenti ed il Servizio Sociale Professionale previsto nel Piano di Zona non è stato ancora attivato. Allo scopo di analizzare ed individuare gli utenti, destinatari degli interventi in seguito progettati con lo strumento del Piano Personalizzato d'Intervento, si ritiene opportuno presentare alcuni dati demografici relativi al Comune di Gorga:
Tabella 1: Popolazione residente, per sesso e densità, al 31/12/2007 COMUNE MF M F DENSITA’ GORGA 814 393 421 29,87 Fonte: Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS - (Piano di Zona).
Tabella 2: Popolazione residente, per classi di età, al 31/12/2007 COMUNE Classi età 0-14 15-64 65+ TOTALE GORGA M 50 262 81 393 F 40 271 110 421 Tot 90 533 191 814 Fonte: Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS - (Piano di Zona).
Come si evince dalle tabelle 1 e 2, la densità della popolazione (popolazione/territorio) rispecchia la media dei tipici comuni montani, tale caratteristica, distintiva del Comune di Gorga è avvalorata da un altro dato che è quello del numero della popolazione anziana, si registra, infatti una maggiore presenza della popolazione anziana (da 65 anni in poi), rispetto alla popolazione minorile (fino a 17 anni). Ciò ha fatto presupporre che, la fascia di popolazione anziana, sarebbe stata quella che avrebbe usufruito maggiormente del Servizio Sociale che si stava per attivare con la prima annualità del presente progetto. Ciò non escludeva che anche altre fasce di utenza avrebbero usufruito dello stesso. Si è presupposto altresì, che gli interventi sarebbero stati soprattutto di primo livello. Da una breve analisi delle attività svolte dal Servizio Sociale Sovracomunale e da una sommaria analisi della tipologia di utenza seguita dal Servizio si può affermare che la previsione, per quanto riguarda il Comune di Gorga, sulla maggiore richiesta di interventi e prestazioni da parte dell'utenza ultrasessantacinquenne è stata confermata dai fatti, ciò non ha escluso che, il Servizio Sociale si è occupato anche di alcune emergenze riguardanti nuclei familiari con minori in stato di disagio. Per quanto riguarda i portatori di handicap, è difficile poter individuare il numero esatto dei disabili presenti nel territorio del Comune di Gorga. Da una prima sommaria analisi dei dati si può affermare che, il numero dei disabili in situazione di gravità stimate sul territorio, sono circa 15, di questi 6 sono certificati ai sensi della Legge n. 104/92.
Il presente progetto viene presentato a richiesta di finanziamento al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali dei servizi sociali in quanto si sono verificate delle emergenze di carattere socio-assistenziale per le quali le risorse proprie del Comune ed i servizi e gli interventi erogati con il Piano di Zona del Distretto risultano insufficienti.
2) PICCOLO COMUNE Il Comune di Gorga rientra tra i piccoli Comuni ai sensi della L.R. n. 6/2004 in quanto ha una popolazione inferiore ai duemila abitanti, registrando, al 31.12.2007, una popolazione residente di 814.
3) TIPOLOGIA di INTERVENTO e di UTENZA "Stella Polare" è un progetto che nasce dall'esigenza di dover fronteggiare alcune emergenze socio-assistenziali, verificatesi per l'aggravamento delle condizioni di alcuni utenti ed alle quali si è impossibilitati a dare risposta con gli interventi del Piano di Zona in quanto verificatesi successivamente o perché in lista di attesa nei Servizi attivati con quest’ultimo. Lo strumento metodologico utilizzato per la presentazione delle "emergenze" è quello del Piano Personalizzato d’Intervento. Tali emergenze rientrano nei LIVEAS e riguardano il pronto intervento sociale, interventi di sostegno economico per soggetti con fragilità sociale. Riguardano quindi le fasce più deboli, portatori di handicap adulti e persone con disagio socio-economico. Come più sopra specificato non rientrano tra i servizi e gli interventi assicurati a livello distrettuale nei Piani di Zona in quanto sono situazioni di emergenza socio-assistenziali, sopravvenute allo stesso, quindi la risposta a tali emergenze non è al momento attuabile con gli interventi ed i Servizi erogati con il Piano di Zona, come appena detto.
4) MODALITA’ DI REALIZZAZIONE L’intervento prevede un sostegno economico mensile.
5) PERSONALE COINVOLTO L'organizzazione, il controllo, la verifica, nonché il coordinamento del Servizio verrà affidata ad un Sociologo, in convenzione con il Comune, che svolgerà la sua attività professionale per 1,5 ore settimanali. Tale figura professionale lavorerà in équipe, coordinando le proprie attività con quelle dell’Assistente Sociale per una ottimale implementazione del Servizio.
6) STRUMENTI DI MONITORAGGIO E VALTAZIONE Tali figure avranno la funzione di assicurare il Servizio di “Pronto intervento sociale” nel corso dell’anno di attivazione del Servizio. L’obiettivo è prevedere che, il sistema integrato di servizi sociali garantisca al cittadino, nell’ambito del territorio comunale, l’erogazione di quelle prestazioni essenziali che rappresentano i Livelli Essenziali delle prestazioni di assistenza Sociale (LIVEAS). In particolare, la finalità dei LIVEAS è quella di garantire un sistema di prestazioni e servizi sociali finalizzato a supportare cittadinanza sociale e a garantire un buon livello di qualità della vita delle persone e delle famiglie, nonché tutela dei soggetti svantaggiati. Risulta così essenziale ed indispensabile attivare un Servizio di Pronto Intervento Sociale, anche al fine di pervenire ad una “presa in carico” complessiva della persona che si rivolge al Servizio. Le prestazioni che erogherà tale Servizio riguarderanno attività con valenza generale e/o settoriale (minori, anziani, persone disabili, disagio socio-economico e così via) e saranno finalizzate altresì alla fruizione delle prestazioni offerte dalla rete dei servizi, comunali e distrettuali.
TITOLO PROGETTO: STELLA POLARE IMPORTO: € 17.508,08 DURATA DEL PROGETTO: 12 MESI
Utente
Tipologia intervento Modalità attuative Costo annuo P.B. Contributo economico Contributo economico mensile 1.800,00 € S.A. Contributo economico Contributo economico mensile 1.800,00 € T.V. Contributo economico Contributo economico mensile 1.800,00 € G.M.C. Contributo economico Contributo economico mensile 3.199,53 € P.A. Contributo economico Contributo economico mensile 3.199,53 € M.G. Contributo economico Contributo economico mensile 3.199,53 € TOTALE COSTO € 14.998,59
PERSONALE COINVOLTO Totale Ore
Annuali Totale Costo Annuo Sociologo 84 € 2.509,48 TOTALE COSTO PERSONALE
1.1
1.2 STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO 1.3
Il monitoraggio verrà effettuato tramite colloqui con le famiglie e attraverso indagine socio familiare in collaborazione con l’assistente sociale comunale.
COSTI DI STRUTTURA L'Amministrazione Comunale metterà a disposizione i locali del Servizio Sociale Comunale per ospitare il Sociologo nell’espletamento delle sue funzioni. I locali messi a disposizione saranno dotati di arredamenti adeguati, una linea telefonica ed una linea fax, una fotocopiatrice ed un computer.
COSTI DI FUNZIONAMENTO I costi di funzionamento si riferiscono all’utilizzo della linea telefonica, della linea fax, della fotocopiatrice e del computer messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale.
TABELLA DEI COSTI RIEPILOGATIVA COSTI DI STRUTTURA / COSTI DEL PERSONALE 1 Sociologo € 2.509,48 € 2.509,48 COSTI DI FUNZIONAMENTO / COSTI DEI PIANI PERSONALIZZATI € 14.998,59 TOTALE COSTO PROGETTO € 17.508,08
TOTALE FINANZIAMENTO RICHIESTO: € 17.508,08
COMUNE DI MONTELANICO
Titolo del progetto: “La Rete-Anno 2008”. Importo: € 45.942,00 Durata del progetto: 1 anno a partire dall’acquisizione del finanziamento.
1. PREMESSA. Montelanico è situato a ridosso dei Monti Lepini su una zona collinosa. Il paese è dotato di una scuola materna, una scuola elementare e di una scuola media afferenti al Distretto Scolastico di Carpineto Romano. Il Distretto Socio-Sanitario di riferimento è l'RM G 6 (quello di Carpineto Romano), sede dei principali servizi territoriali, in particolare di quelli sanitari. Per Montelanico si può rilevare una carenza di servizi sanitari e di strutture che obbliga gli abitanti del paese a recarsi a Carpineto Romano (soprattutto per il Consultorio Familiare) e a Colleferro, sede centrale del Distretto Sanitario, per tutto il resto. Per una breve analisi del contesto socio-demografico del territorio comunale, al fine di individuare il target destinatario degli interventi qui progettati, si ritiene opportuno presentare alcuni dati demografici relativi al Comune di Montelanico:
Tabella 1: Popolazione residente, per sesso e densità, al 31/12/2007. COMUNE MF M F DENSITA’ MONTELANICO 1.989 957
1.032 57
Fonte: Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS. (Distretto Socio-Sanitario RM G 6).
Tabella 2: Popolazione residente, per classi di età, al 31/12/2007. COMUNE 0-3 4-17
18-64 65-75
> 75
TOTALE MONTELANICO 64 262
1.269 209
184 1.989
Fonte: Osservatorio Sociale Distrettuale-SISS. (Distretto Socio-Sanitario RM G 6). Come si evince dalle tabelle 1 e 2, la densità della popolazione (popolazione/territorio) rispecchia la media dei paesi di montagna (57 - Piano di Zona-Anno 2007) e per quanto riguarda la popolazione anziana (da 65 anni in poi), se ne registra una maggiore presenza rispetto alla popolazione minorile (fino a 17 anni). Per quanto riguarda i portatori di handicap, è difficile poter individuare il numero esatto dei disabili residenti a Montelanico. Da una prima sommaria verifica dei dati a disposizione e dalla conoscenza dei casi “presi in carico” dal Servizio, si può affermare che, il numero dei disabili in situazione di gravità stimato è di 50, di questi circa 15 sono certificati ai sensi della Legge n. 104/92. Infine, di non secondaria importanza, è il quadro risultante dall’esperienza del Servizio Sociale Comunale, per quanto riguarda la situazione degli ultimi cinque anni (attivazione di detto servizio). Da tale esperienza risulta che Montelanico registra una situazione di evidente disagio minorile, con diversi minori affidati al Servizio Sociale (affidamento eterofamiliare, adozioni, affidamento al Servizio Sociale) e di disagio socio-economico di diversi nuclei familiari. Anche per quanto riguarda l’area immigrazione, si registrano diverse richieste al Servizio Sociale che, a tal fine ha avviato una proficua collaborazione con il Centro Servizi Immigrazione (C.S.I.) della Provincia di Roma.
Il presente progetto viene presentato a richiesta di finanziamento al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali dei servizi sociali in quanto si sono verificate delle emergenze di carattere socio-assistenziale per le quali le risorse proprie del Comune ed i servizi e gli interventi erogati con il Piano di Zona del Distretto Socio-Sanitario risultano insufficienti.
2) TIPOLOGIA DI UTENZA. "La Rete-Anno 2008" è un progetto che nasce dall'esigenza di dover fronteggiare alcune emergenze socio-assistenziali, verificatesi per l'aggravamento delle condizioni di alcuni utenti del Servizio di Assistenza Domiciliare ed alle quali si è impossibilitati a dare risposta con gli interventi del Piano di Zona, in quanto verificatesi successivamente alla programmazione annuale dello stesso o perché in lista di attesa. Le altre emergenze riscontrate riguardano le azioni che il Servizio Sociale implementa a favore di minori affidati a detto Servizio e sottoposti ad autorità giudiziaria, ivi inclusi quei casi per i quali un tempestivo intervento riesce ad ovviare all’istituzionalizzazione di detti minori. Infine, le emergenze socio-assistenziali alle quali si cerca di dare risposta con le azioni di questo progetto, riguardano l’utenza disabile e nuclei familiari, per i quali si rilevano condizioni socio-economiche ed ambientali disagiate. L’utenza del progetto è quindi la seguente: - Anziani; - Disabili; - Nuclei familiari con minori affidati al Servizio Sociale; - Nuclei familiari in stato dei disagio economico.
3) MODALITA’ ATTUATIVE. Lo strumento metodologico utilizzato per la presentazione delle "emergenze" è quello del Piano Personalizzato d’Intervento. Detti Piani sono depositati presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune e non vengono allegati per ragioni di privacy. Saranno menzionati ed individuati con un numero progressivo e le iniziali del nome e cognome dell’utente a cui si riferiscono.
Tali emergenze rientrano nei LIVEAS e riguardano il segretariato sociale, prestazioni di assistenza domiciliare inerente a piani personalizzati di intervento, interventi di sostegno e di inserimento sociale in favore di disabili, di minori e di persone e nuclei familiari in grave situazione di bisogno. Riguardano quindi le fasce più deboli, in particolare anziani non autosufficienti, minori, portatori di handicap e nuclei familiari in condizioni di svantaggio. Come più sopra specificato non rientrano tra i servizi e gli interventi assicurati a livello distrettuale nei Piani di Zona in quanto sono situazioni di emergenza socio-assistenziale, sopravvenute allo stesso, quindi la risposta a tali emergenze non è al momento attuabile con gli interventi ed i Servizi erogati con il Piano di Zona, come appena detto.
3.1) ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO: PRONTO INTERVENTO SOCIALE. Il Servizio verrà erogato dal Comune attraverso il ricorso ad un Soggetto del Terzo Settore. L'organizzazione, il controllo, la verifica, nonché il coordinamento del Servizio verrà affidata ad un Sociologo, in convenzione con il Comune, che svolgerà la sua attività professionale per 4 ore settimanali. Tale figura professionale lavorerà in équipe, coordinando le proprie attività con quelle dell’Assistente Sociale (prevista dal Piano di Zona-Biennio 2006-2007, attivazione nel corso del biennio 2008-2009), per una ottimale implementazione del Servizio. Tali figure avranno la funzione di assicurare il Servizio di “Segretariato Sociale” nel corso dell’anno di attivazione del Servizio. L’obiettivo è prevedere che, il sistema integrato di servizi sociali garantisca al cittadino, nell’ambito del territorio comunale, l’erogazione di quelle prestazioni essenziali che rappresentano i Livelli Essenziali delle prestazioni di assistenza Sociale (LIVEAS). In particolare, la finalità dei LIVEAS è quella di garantire un sistema di prestazioni e servizi sociali finalizzato a supportare cittadinanza sociale e a garantire un buon livello di qualità della vita delle persone e delle famiglie, nonché tutela dei soggetti svantaggiati. Risulta così importantissimo attivare un Servizio di tal genere vista anche la posizione decentrata di Montelanico rispetto al centro del Distretto, dove sono collocate quasi tutte le strutture ed i servizi socio-sanitari. Ciò anche al fine di pervenire ad una “presa in carico” complessiva della persona che si rivolge al Servizio. Le prestazioni che erogherà tale Servizio riguarderanno attività con valenza generale e/o settoriale (minori, anziani, persone disabili, disagio socio-economico e così via) e saranno finalizzate altresì alla fruizione delle prestazioni offerte dalla rete dei servizi, comunali e distrettuali. La quota budget destinata a tale servizio è di € 5.196,00.
Il Servizio ADI del Piano di Zona conta circa 15 utenti ai quali, nel corso di un mese, vengono erogate n. 187 ore di assistenza. Tenuto conto che il target dell’utenza di Montelanico rileva problematiche inerenti la non autosufficienza e molti utenti vivono soli (per questi è attivo anche un servizio di Telesoccorso), ciò fa si che il fabbisogno di assistenza sia di una presenza giornaliera degli Operatori e che questi operino in compresenza laddove gli interventi prevedano soprattutto l’igiene della persona. La seguente tabella illustra le prestazioni di Assistenza Domiciliare che si andranno ad erogare:
PPI- UTENTE PRESTAZIONE EROGATA FIGURA
PROFESSIONALE N. ORE
SETT. COSTO
ORARIO COSTO
ANNUALE PPI n. 1- L.C. Assistenza Domiciliare Assistente Domiciliare 8 € 17,11
€ 7.186,20 PPI n. 2–L.F. Assistenza Domiciliare Assistente Domiciliare 6 € 17,11 € 5.338,32 PPI n. 3- S.C. Assistenza Domiciliare Assistente Domiciliare 6 € 17,11
€ 5.338,32 TOTALE
€ 17.862,84
Questo richiede quindi un maggior numero di ore di assistenza che il Piano di Zona non assicura. Si interverrà quindi con risorse aggiuntive provenienti dal finanziamento di questo progetto. La quota budget è di
.
3.3) INTERVENTI DI SOSTEGNO E DI INSERIMENTO SOCIALE IN FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISAGIO Altre problematiche del Comune, alle quali non è possibile rispondere con i servizi e gli interventi del Piano di Zona, si riferiscono ai minori in carico al Servizio Sociale e a diverse situazioni di disagio, soprattutto per le quali è necessario attivare interventi di prevenzione. La seguente tabella illustra gli interventi di sostegno e di inserimento sociale che si andranno ad erogare: PPI-
UTENTE PRESTAZIONE EROGATA FIGURA
PROFESSIONALE COSTO
MENSILE COSTO
ANNUALE PPI n. 4–V.T. Sostegno Economico / € 200,00 € 2.400,00 PPI n. 5–G.R. Sostegno Economico / € 200,00
€ 2.400,00 PPI n. 6–G.T. Sostegno Economico / € 200,00
€ 2.400,00 PPI n. 7–M.P. Sostegno Economico / € 200,00
€ 2.400,00 PPI n. 8–R.R. Sostegno Economico / € 200,00
€ 2.400,00 PPI n. 9–R.R. Intervento sostitutivo asilo nido /
€ 3.600,00 TOTALE
€ 15.600,00
Questo richiede quindi l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali che il Piano di Zona non assicura. Si interverrà quindi con risorse aggiuntive provenienti dal finanziamento di questo progetto. La quota budget è di
3.4) SOSTEGNO ECONOMICO A NUCLEI FAMILIARI IN CONDIZIONI DI SVANTAGGIO Viste le esigue risorse che il Comune di Montelanico può impegnare e che non permettono di fronteggiare tutte le richieste di contributi economici che pervengono da nuclei familiari in condizioni di svantaggio socio-economico, si utilizzerà una quota budget relativa al finanziamento di questo progetto, per far fronte a tali richieste. La quota è stata calcolata tenendo conto del fabbisogno rilevato nell’anno 2007 e nell’anno in corso. Tale quota budget è di € 7.283,16.
4) PERSONALE COINVOLTO. Il personale coinvolto per la realizzazione degli interventi previsti dal progetto “La Rete- Anno 2008” sono, secondo la tipologia di intervento prevista, i seguenti: c)
Pronto intervento sociale - Sociologo; d)
Assistenza Domiciliare – Assistente Domiciliare e dei Servizi Tutelari (ADEST) o Operatore Socio-Sanitario (OSS); e)
Interventi di sostegno a nuclei familiari – Educatore Professionale.
5) STRUMENTI E METODI DI VALUTAZIONE/MONITORAGGIO. Il sistema di valutazione che misurerà l'efficienza e l'efficacia delle attività andrà a verificare le seguenti situazioni: -
migliore o peggiore qualità del servizio. -
maggiore o minore soddisfazione degli utenti. -
valutazione della qualità organizzativa e del lavoro svolto dalle risorse umane impiegate nelle attività progettuali. -
raggiungere l'idea progettuale.
♦ La migliore o peggiore qualità del servizio sarà valutata attraverso due indicatori di verifica che in realtà sono le altre due situazioni che si andranno a valutare per misurare l'efficienza e l'efficacia delle attività. Quindi i due indicatori di verifica saranno: la maggiore o minore soddisfazione degli utenti e la valutazione della qualità organizzativa e del lavoro svolto dalle risorse umane impiegate nelle attività progettuali.
♦
La maggiore o minore soddisfazione degli utenti sarà valutata attraverso la somministrazione periodica (ogni 4 mesi) di un questionario di customer satisfaction agli
utenti sul gradimento delle attività che svolgono.
♦ Valutazione della qualità organizzativa e del lavoro svolto dalle risorse umane impiegate nelle attività progettuali. Dal punto di vista della qualità organizzativa bisogna tenere presente che nei servizi alla persona un ruolo fondamentale è svolto dalle risorse umane in essi impiegate in quanto "il servizio è l'operatore".
Ogni 4 mesi gli operatori addetti al pronto intervento sociale si riuniranno per una rendicontazione quantitativa e qualitativa del servizio in essere. Seguirà inoltre dettagliata relazione degli interventi svolti.
PREVENTIVO ANALITICO DEI COSTI RELATIVAMENTE ALL’ISTITUZIONE DEL SERVIZIO.
6.6 COSTI DI STRUTTURA L'Amministrazione Comunale metterà a disposizione i locali del Servizio Sociale Comunale per ospitare il Sociologo nell’espletamento delle sue funzioni. I locali messi a disposizione saranno dotati di arredamenti adeguati, una linea telefonica ed una linea fax, una fotocopiatrice ed un computer.
6.7
COSTI DEL PERSONALE DEL PRONTO INTERVENTO SOCIALE.
Figura Professionale Totale Ore
Settimanali Totale Ore Mensili Totale Ore Annuali Sociologo 4 18 216
Figura Tariffa Totale Costo Totale Costo Totale Costo Professionale Oraria Settimanale Mensile Annuo Sociologo € 25,00 € 100,00
€ 433,00
TOTALE COSTO PERSONALE /
6.8 COSTI DEGLI INTERVENTI PREVISTI INTERVENTI PREVISTI COSTI
PRONTO INTERVENTO SOCIALE € 5.196,00
PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE € 17.862,84
INTERVENTI DI SOSTEGNO E DI INSERIMENTO SOCIALE IN FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISAGIO € 15.600,00
SOSTEGNO ECONOMICO A NUCLEI FAMILIARI IN CONDIZIONI DI SVANTAGGIO € 7.283,16
TOTALE COSTI INTERVENTI PREVISTI € 45.942,00
6.9 COSTI DI FUNZIONAMENTO I costi di funzionamento si riferiscono all’utilizzo della linea telefonica, della linea fax, della fotocopiatrice e del computer messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale.
TABELLA DEI COSTI RIEPILOGATIVA COSTI DI STRUTTURA / COSTI DEGLI INTERVENTI PREVISTI € 45.942,00 COSTI DI FUNZIONAMENTO / TOTALE COSTO PROGETTO € 45.942,00
TOTALE FINANZIAMENTO RICHIESTO:
€ 45.942,00
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