Regolamento per la disciplina
ART. 26 VERSAMENTI E RISCOSSIONE
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- ART. 27 RIMBORSI
- ART. 28 IMPORTI MINIMI
- ART. 29 ACCERTAMENTO
- ART. 30 SANZIONI ED INTERESSI
- ART. 31 DILAZIONI DI PAGAMENTO E ULTERIORI RATEIZZAZIONI
- ART. 32 RISCOSSIONE COATTIVA
- ART. 33 CONTENZIOSO
- ART. 34 NORME DI RINVIO
- ART. 35 NORME TRANSITORIE E FINALI
- Kc scelto Kd scelto 1
ART. 26 VERSAMENTI E RISCOSSIONE 1. Il tributo sui rifiuti - comprensivo dell’addizionale provinciale - è versato direttamente al Comune di ubicazione degli immobili, mediante bollettino di conto corrente postale o modello di pagamento unificato ovvero con le altre modalità previste per legge. 2. Il Comune ovvero il soggetto al quale il servizio è stato affidato provvede all’invio ai contribuenti di un apposito avviso di pagamento, contenente l’importo dovuto, distinguendo la quota relativa al tributo sui rifiuti e quella relativa al tributo provinciale, l’ubicazione e la superficie dei locali e delle aree su cui è applicata la tariffa, la destinazione d’uso dichiarata o accertata, le tariffe applicate, l’importo di ogni singola rata e le scadenze. L’avviso di pagamento deve contenere altresì tutti gli elementi previsti dall’art. 7 della L. n. 212/2000. Il mancato ricevimento dell'avviso di pagamento non esime in alcun caso il contribuente dal pagamento del tributo. 3. Il pagamento degli importi sarà suddiviso in almeno due rate o, a discrezione del contribuente, in unica soluzione di norma entro la scadenza della prima rata dell'anno di competenza. Eventuali conguagli di anni precedenti o dell’anno in corso possono essere riscossi anche in unica soluzione. L’importo complessivo del tributo annuo dovuto da versare è arrotondato all’euro superiore o inferiore a seconda che le cifre decimali siano superiori o inferiori/pari a 49 centesimi, in base a quanto previsto dal comma 166, art. 1, della L. n. 296/2006. 4. Le modifiche inerenti alle caratteristiche dell’utenza, che comportino variazioni in corso d’anno del tributo, potranno essere conteggiate nel tributo relativo all’anno successivo anche mediante conguaglio compensativo. 5. Il Comune provvede al riversamento alla Provincia del tributo provinciale di cui all’art. 19 del D.Lgs n. 504/92 riscosso, secondo la periodicità e le modalità che saranno concordate con il medesimo Ente o secondo quanto stabilito da specifiche disposizioni. Per la riscossione il Comune ha diritto a trattenere il compenso previsto dall’art. 19, comma 5, del citato decreto legislativo. ART. 27 RIMBORSI 1. Il soggetto passivo può richiedere il rimborso delle somme versate e non dovute - per importi annuali superiori a € 12,00 - entro il termine di 5 anni dalla data del pagamento ovvero dal giorno in cui è stato definitivamente accertato il diritto alla restituzione, pena la decadenza dal diritto. 2. Il Comune provvederà al rimborso entro 180 giorni dalla presentazione della richiesta ovvero a conguaglio sugli importi eventualmente ancora dovuti. 3. Sulle somme da rimborsare sono corrisposti gli interessi calcolati nella misura indicata all’art. 30 del presente regolamento. ART. 28 IMPORTI MINIMI 1. Il contribuente non è tenuto al versamento del tributo qualora l’importo annuale dovuto, comprensivo del tributo provinciale di cui all’art. 24, sia pari o inferiore ad € 12,00. 2. Non si procede alla notifica di avvisi di accertamento qualora l’importo complessivamente dovuto, comprensivo di tariffa, interessi e sanzioni sia inferiore ad € 30,00, esclusa l’ipotesi di ripetuta violazione degli obblighi di versamento del tributo. 3. Non sono eseguiti rimborsi di importo annuale dovuto inferiore al medesimo limite di cui al comma 1.
1. L’attività di controllo è effettuata secondo le modalità disciplinate nella Legge n. 147/2013 e nella Legge n. 296/2006 e successive modificazioni e integrazioni. 2. Con delibera di Giunta Comunale viene designato il funzionario responsabile a cui sono attribuiti tutti i poteri per l'esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale, compreso quello di sottoscrivere i provvedimenti afferenti a tali attività, nonché la rappresentanza in giudizio per le controversie relative al tributo stesso. 3. Ai fini della verifica del corretto assolvimento degli obblighi tributari, il funzionario responsabile può inviare questionari al contribuente, richiedere dati e notizie a uffici pubblici ovvero a enti di gestione di servizi pubblici, in esenzione da spese e diritti, e disporre l'accesso ai locali ed aree assoggettabili a tributo, mediante personale debitamente autorizzato e con preavviso di almeno sette giorni. 4. In caso di mancata collaborazione del contribuente od altro impedimento alla diretta rilevazione l’ente procede all’accertamento sulla base di presunzioni semplici di cui all’art. 2729 del codice civile. La mancata risposta alla richiesta di chiarimenti o informazioni formalmente notificata comporta, a carico del soggetto obbligato, l’irrogazione della sanzione per violazione a regolamento comunale. 5. Per le finalità del presente articolo, gli uffici comunali che gestiscono i provvedimenti sottoindicati sono obbligati a trasmettere agli uffici incaricati di procedimenti inerenti la gestione del tributo, nel rispetto delle vigenti normative in materia di trattamento dei dati personali, periodicamente copia o elenchi: - delle concessioni per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche; - dei provvedimenti di abitabilità/agibilità rilasciati per l’uso dei locali ed aree; - dei provvedimenti relativi all’esercizio di attività artigianali, commerciali fisse o itineranti; - di ogni variazione anagrafica relativa a nuovi soggetti residenti ovvero a nascita, decesso, variazione di residenza e domicilio della popolazione residente. 6. Nei casi di in cui dalle verifiche condotte sui versamenti eseguiti dai contribuenti e dai riscontri operati in base ai precedenti commi, venga riscontrata la mancanza, l’insufficienza o la tardività del versamento ovvero l’infedeltà, l’incompletezza o l’omissione della dichiarazione originaria o di variazione, verificato il limite minimo per l'attività di accertamento previsto nel presente regolamento, il Comune provvederà alla notifica di apposito avviso di accertamento motivato in rettifica o d’ufficio, a norma dei commi 161 e 162 dell’art. 1 della L. n. 296/2006, comprensivo del tributo o del maggiore tributo dovuto, oltre che degli interessi e delle sanzioni e delle spese. L’avviso di accertamento deve essere sottoscritto dal funzionario responsabile del tributo. 7. Il versamento delle somme dovute a seguito della notifica degli avvisi di accertamento avviene mediante bollettino postale o con le altre modalità previste per legge. 8. Le attività di accertamento e riscossione del tributo possono essere affidate, in virtù delle norme vigenti, anche ai soggetti indicati nell’art. 52, comma 5, del D.Lgs n. 446/97, fermo restando quanto transitoriamente previsto dall’art. 1, comma 691, della Legge 27 dicembre 2013, n. 147. 9. Qualora il Comune affidi in concessione la gestione del tributo tutte le attività organizzative e quelli inerenti l’accertamento, la riscossione, le verifiche, i controlli e i rimborsi competono al soggetto concessionario che è tenuto alla nomina del funzionario responsabile del tributo.
1. In caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento del tributo risultante dalla dichiarazione alle prescritte scadenze viene irrogata la sanzione del trenta per cento dell’importo omesso o tardivamente versato, stabilita dall’art. 13 del D.Lgs n. 472/97. Per la predetta sanzione non è ammessa la definizione agevolata ai sensi dell’art. 17, comma 3, del D.Lgs n. 472/97. 2. In caso di omessa presentazione della dichiarazione, si applica la sanzione dal cento al duecento per cento del tributo non versato, con un minimo di Euro 50. 3. In caso di infedele dichiarazione, si applica la sanzione dal cinquanta al cento per cento del tributo non versato, con un minimo di Euro 50. 4. In caso di mancata, incompleta o infedele risposta al questionario entro il termine di 60 giorni dalla notifica, si applica la sanzione da Euro 100 ad Euro 500.
5. Le sanzioni di cui ai precedenti commi 2 e 3 sono ridotte di un terzo se, entro il termine per la proposizione del ricorso, interviene acquiescenza del contribuente, con pagamento del tributo, se dovuto, della sanzione ridotta e degli interessi. 6. Sulle somme accertate e dovute a titolo di tariffa si applicano gli interessi moratori nella misura del saggio legale aumentato di tre punti percentuali. Gli interessi sono calcolati con maturazione giorno per giorno con decorrenza dalla data in cui sono divenuti esigibili. 7. Nella stessa misura gli interessi spettano al contribuente sulle somme ad esso dovute a titolo di rimborso a decorrere dalla data del versamento. ART. 31 DILAZIONI DI PAGAMENTO E ULTERIORI RATEIZZAZIONI 1. Possono essere concesse, a specifica domanda e prima dell’inizio delle procedure di riscossione coattiva, rateizzazioni o dilazioni dei pagamenti dovuti sulla base di avvisi di accertamento alle condizioni e nei limiti seguenti: a) la somma per la quale si chiede la rateizzazione o la dilazione deve superare l’importo complessivo di € 516,00; b) durata massima della rateizzazione: 24 mesi c) decadenza dal beneficio concesso in caso di mancato pagamento alla scadenza anche di una sola rata; d) applicazione degli interessi di rateizzazione o dilazione al tasso legale; e) inesistenza di morosità relative a precedenti rateizzazioni o dilazioni. 2. È in ogni caso esclusa la possibilità di concedere ulteriori rateizzazioni o dilazioni nel pagamento di singole rate o di importi già dilazionati.
1. In mancanza di adempimento entro il termine di 60 giorni dalla notificazione dell’avviso di accertamento, sarà effettuata la riscossione coattiva secondo le modalità previste dalla normativa vigente, con applicazione degli interessi e delle spese di riscossione. ART. 33 CONTENZIOSO 1. In materia di contenzioso si applicano le disposizioni di cui al Decreto Legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, e successive modificazioni. 2. Sono altresì applicati, secondo le modalità previste dallo specifico regolamento comunale, l’accertamento con adesione sulla base dei principi e dei criteri del Decreto Legislativo 19 giugno 1997, n. 218, e gli ulteriori istituti deflattivi del contenzioso eventualmente previsti dalle specifiche norme. 3. Le somme dovute a seguito del perfezionamento delle procedure di cui al precedente comma possono, a richiesta del contribuente, essere rateizzate, secondo quanto previsto dallo specifico regolamento in materia.
1. Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rinvia al regolamento per la disciplina del servizio di smaltimento dei rifiuti, la disciplina generale prevista al capitolo I del presente regolamento relativa alla IUC, nonché alle altre norme legislative e regolamentari vigenti in materia. 2. Per l'accertamento, la riscossione, i rimborsi, le sanzioni, gli interessi e il contenzioso relativo alla maggiorazione di cui all'art. 14, comma 13, del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla L. 22 dicembre 2011, n. 214, si applicano le disposizioni vigenti in materia di tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Le relative attività di accertamento e riscossione sono svolte dal Comune al quale spettano le maggiori somme derivanti dallo svolgimento delle suddette attività a titolo di maggiorazione, sanzioni e interessi. Le attività di accertamento e riscossione del tributo possono essere affidate, in virtù delle norme vigenti, anche ai soggetti indicati nell’art. 52, comma 5, del D.Lgs n. 446/97, nonché ai soggetti incaricati della gestione della TARES.
1. Le disposizioni del presente regolamento hanno effetto a decorrere dal 01/01/2014. All. 1
Tabella UTENZE DOMESTICHE
Numero componenti Ka Kb applicato 1 0,80
1,00 2 0,94 1,46 3 1,05 1,84 4 1,14 2,01 5 1,23 2,20 6 1,30 2,49 altre utenze 0,94 1,46
All. 2
Tabella UTENZE NON DOMESTICHE Categorie DPR N. 158/99
Descrizione categoria Codice
Categoria Comune
Kc scelto Kd scelto 1 Musei e biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 1 0,54
4,39 2 Cinematografi e teatri 2 0,36
3,00 3 Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta 3 0,60
4,90 4 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 4 0,88
7,21 5 Stabilimenti balneari 5 0,51
4,16 6 Esposizioni, autosaloni 6 0,51
4,22 7 Alberghi con ristorante 7 1,64
13,45 8 Alberghi senza ristorante 8 1,02
8,32 9 Case di cura e riposo 9 1,13
9,21 10 Ospedali
10 1,18
9,68 11 Uffici, agenzie, studi professionali 11 1,52
12,45 12 Banche ed istituti di credito 12 0,61
5,03 13 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli 13 1,41 11,55 14 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 14 1,80
14,78 15 Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato 15 0,83 6,81 16 Banchi di mercato beni durevoli 16 1,78
11,74 17 Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista 17 1,48 12,12 18 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 18 0,93 7,62 19 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 19 1,25
10,25 20 Attività industriali con capannoni di produzione 20 0,92
7,53 21 Attività artigianali di produzione beni specifici 21 1,09
8,91 22 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 22 5,57
45,67 23 Mense, birrerie, amburgherie 23 4,85
39,78 24 Bar, caffè, pasticceria 24 3,96
32,44 25 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 25 2,76 22,67 26 Plurilicenze alimentari e/o miste 26 2,08
17,00 27 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante 27 7,17
58,76 28 Ipermercati di generi misti 28 2,74
22,45 29 Banchi di mercato generi alimentari 29 5,21
42,74 30 Discoteche, night club 30 1,91
15,68
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