Riorganizzazione Punti Vendita obiettivi generali


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Sana03.10.2017
Hajmi446 b.
#17072


Riorganizzazione Punti Vendita


OBIETTIVI GENERALI



METODOLOGIA

  • Per costruire le linee guida si è lavorato a diretto contatto con la Direzione Merci.

  • La riorganizzazione ha tenuto conto delle nuove esigenze dei settori commerciali e del posizionamento / ruolo dei settori.

  • Per i settori non commerciali si è lavorato con la Direzione Amministrazione Finanza e Controllo e la Direzione Organizzazione

  • La riorganizzazione punto vendita tiene conto della riorganizzazione effettuata sulle regioni / sede e delle relative nuove figure professionali.



METODOLOGIA



METODOLOGIA



BACK OFFICE



Back - office



Stato dell’arte

  • Diverse organizzazioni e non omogeneità tra i punti vendita

  • Mai definita organizzazione dei PdV per cluster

  • Eccessiva segmentazione delle funzioni; in taluni iper difficoltà ad organizzare in modo promiscuo il lavoro delle segretarie

  • Segretarie/Impiegate spesso non collocate nello stesso luogo

  • Produzione reportistica BC di PdV non confrontabile e differente con tempi di produzione troppo lunghi

  • Partiti numerosi cantieri sulle diverse funzioni di back office ma non coordinati tra di loro

  • Presidio insufficiente sui processi di BOUCLE COMPLETE



Obiettivo

  • Definire un’organizzazione per cluster omogenea e uniforme per tutti i PdV

  • Riduzione dell’organico di back office per rinforzare il front office

  • Presidio dei processi di boucle compléte

  • BC punto vendita : trasformare la figura in BC 30% e presidio flusso merci 70% - forte legame con struttura BC di sede che accentrerà diverse funzioni .



Cluster di riferimento



Organizzazione Back Office Iper T3



Organizzazione Back Office Iper T2



Organizzazione Back Office Iper T1 e T0



Organizzazione Back Office Iper T3



Organizzazione Back Office Iper T2



Organizzazione Back Office Iper T1



Organizzazione Back Office Iper T0



Organico back office



Orari



Orari



NON FOOD - EFCS



NON FOOD - EFCS



Cluster di riferimento



Stato dell’arte

  • Organizzazioni disomogenee e non clusterizzate

  • Centralizzazione degli acquisti quindi cambio di ruolo dei responsabili

  • Professionalità dei venditori limitata a singoli reparti

  • L’addetto lavora sia sul back che sul front ed ha una specializzazione / produttività in generale molto bassa

  • Nostra vocazione specialistica ( da CATEGORY KILLER ) non completamente soddisfatta e supportata



Obiettivo

  • Specializzare il settore EFCS

  • Prendere nuovi mercati

  • Confrontarsi e misurarsi con i category killer

  • Divenire punto di riferimento del mercato

  • Essere costantemente aggiornati con le innovazioni

  • Aumentare fortemente la redditività

  • Confermare ed aumentare le quote di mercato



Obiettivo

  • Definire un’organizzazione per cluster omogenea

  • Specializzazione del personale nella gestione della vendita e delle merci

  • Inserimento di addetti ( studenti ) a 16 / 8 ore

  • Avvio del progetto venditori

  • Nuova organizzazione dei T3 e dei T2 (back e front)



Organizzazione EFCS Iper T3



Organizzazione EFCS Iper T2



Organizzazione EFCS Iper T1 e T0



Organico EFCS



Modello orario attuale



Modello orario nuova organizzazione



ASSISTENZA POST VENDITA

  • E’ allo studio l’implementazione del servizio dopo vendita

  • Si stanno valutando due modalità di applicazione:

    • Con addetti interni
    • Terziarizzato


NON FOOD - TESSILE



NON FOOD - TESSILE



Stato dell’arte

  • Diverse organizzazioni e non omogeneità tra i punti vendita

  • Mai definita organizzazione dei PdV per cluster

  • Distribuzione degli orari con concentrazione di addetti sul mattino



Obiettivo

  • Specializzare il settore TESSILE

  • Affermare il nostro marchio TEX

  • Confrontarsi e misurarsi con i category killer

  • Assistere la vendita come uno specialista

  • Differenziare la nostra offerta

  • Aumentare la redditività



Obiettivo

  • Stabilire un’organizzazione di regia omogenea e per cluster

  • Aumentare la professionalità degli addetti

  • Revisione dei ruoli e delle job

  • Ridistribuzione degli orari



Cluster di riferimento



Organizzazione Tessile T6, T5 e T4



Organizzazione Tessile T3



Organizzazione Tessile T2



Organizzazione Tessile T1



Organizzazione Tessile T0



Organico tessile



Modello orario nuova organizzazione



NON FOOD - BAZAR



NON FOOD - BAZAR



Stato dell’arte

  • Organizzazione disomogenea e non clusterizzata

  • Servizio incompleto per i clienti (vendita assistita)

  • Difficoltà sulle grandi stagionalità e sulle merceologie con gestione particolare (video musica-edicola-libri scolastici…)



Obiettivo

  • Confermare ed aumentare la nostra redditività :

  • forza dei permanenti , potenza ed innovazione sugli stagionali

  • Prendere nuovi mercati

  • Garantire le novità

  • Garantire un caricamento costante ogni giorno

  • Avere un presidio di vendita assistita ove necessario



Obiettivo

  • Organizzazione omogenea per pdv e per cluster

  • Revisione dell’organizzazione delle risorse tra i reparti

  • Sempre presente un addetto-venditore per le merceologie più tecniche (pneumatici – mobili - materassi..)

  • Presenza di un addetto sulle stagionalita’ (arredo giardino-scuola-giardinaggio-bici…)



Cluster di riferimento



Organizzazione BAZAR T3



Organizzazione BAZAR T2



Organizzazione BAZAR T1



Organizzazione BAZAR T0



Organico bazar



Orari



Orari



Orari



FOOD - PGC



FOOD - PGC



Cluster di riferimento



Stato dell’arte

  • Organizzazioni non omogenee e non clusterizzate

  • Caricamento notturno presente solo in alcuni PDV e , ove presente , saltuario

  • Maggioranza di addetti full-time soprattutto su iper storici

  • Progetto Mercure non ancora implementato

  • Business Model PGC ha evidenziato in maniera più netta la mancanza di organizzazione

  • Apertura del mattino non adeguata ( caricamento , pulizia , correttezza slim … ecc .. ) in molti punti vendita



Obiettivo



Obiettivo



Organizzazione PGC T4



Organizzazione PGC T3 e T2



Organizzazione PGC T1



Organizzazione PGC T0



Organico PGC



Modello orario



PROGETTO NOTTURNO

  • Situazione attuale :



PROGETTO NOTTURNO

  • Confronto con AZIENDA concorrente



PROGETTO NOTTURNO



PROGETTO NOTTURNO



PROGETTO NOTTURNO



PROGETTO NOTTURNO



PROGETTO NOTTURNO



PROGETTO NOTTURNO



PROGETTO NOTTURNO

  • Presentazione Sindacale Nazionale (21 luglio)

  • Definire i PDV test: Grugliasco, Assago, Burolo e Thiene (fine luglio)

  • Fare sopralluogo e incontro operativo con la Cooperativa per ogni test (mese di agosto)

  • Scrivere capitolato : attività, costi, ecc. (entro 15 settembre)

  • Definire ODL diurna e notturna completa di ricollocamenti (entro 15 settembre)

  • Presentazione Sindacale locale

  • Trattativa e accordo

  • Start – up probabile 15 ottobre



PROGETTO NOTTURNO

  • Implementare caricamento terziarizzato notturno su 4 iper test (Grugliasco – Assago – Burolo - Thiene)

  • Valutare su 4 iper test attività, impatti economici e sindacali

  • Estendere ( se il test è positivo ) a tutti gli iper T3 e T2 e valutare estensione ai T1 T0

  • Comprendere nel progetto:

    • Settore PGC completo tranne parafarmacia,
    • Consumabile casalingo ( MONOUSO )
    • Giocattolo stagionale


FOOD - PFT



FOOD - PFT



Cluster di riferimento



Stato dell’arte

  • Organizzazioni non omogenee e non clusterizzate

  • Nei T1 oggi presenza di macellerie con lavorazione interna

  • Doratura del pane solo al mattino nei pdv con lavorazione

  • Orari non adeguati al flusso clienti

  • Effettuare riallocazioni di personale nei reparti commercializzati (macelleria, punto caldo, pasticceria)



Obiettivo

  • Organizzazioni omogenee e clusterizzate

  • Mantenere i punti ristoro presenti attualmente nei 5 pdv

  • Gradualmente sostituire le macellerie dei T1 con carne già lavorata e confezionata dal fornitore

  • Panetterie : doratura e non lavorazione

  • Unificazione dei reparti gastronomia salumi e formaggi (quindi ritorno a gastronomia classica)

  • Aumentare il servizio al cliente soprattutto nella fascia serale



Organizzazione PFT T3



Organizzazione PFT T2



Organizzazione PFT T1



Organizzazione PFT T1 (Iper T1 grandi)



Organico PFT



Modello orario



Modello orario



CASSE



CASSE



Cluster di riferimento



Stato dell’arte

  • Condizioni di flessibilità molto diverse

  • Uso del part – time verticale limitato

  • Presenza di troppi full-time con eccessivi vincoli di orario (238 full-time presenti a livello nazionale)

  • Numero modesto di part- time 8 / 16 per il venerdì e sabato (180 PT 8/16 ore presenti a livello nazionale)

  • Uso degli interinali non concordato ( voluto ) dalle OO.SS. in alcuni pdv

  • Settore fortemente utilizzato per riallocazioni interne (spesso mantenendo i privilegi sugli orari)



Obiettivo

  • Organizzare gli orari in funzione dei flussi della clientela

  • Aumentare la flessibilità

  • Migliore pianificazione delle ferie

  • Migliorare l’organizzazione e la qualità di vita delle cassiere

  • Estendere uso degli interinali in tutte le piazze



Obiettivo

  • Aumentare il numero dei part – time 8 / 16 ore

  • Presidiare con cura e costanza il management del settore (introduzione CR )

  • Garantire almeno 2 colloqui di attività all’anno ufficiali per ogni cassiera con punto della situazione completo sulle attività

  • Effettuare almeno 2 riunioni plenarie all’anno con tutte le cassiere

  • Presidiare fortemente l’aspetto ACCOGLIENZA IN BARRIERA :

    • Avvio dello S.B.A.G. ( sorriso , buongiorno , arrivederci e grazie )
    • Formazione , informazione continua sull’argomento
    • Focus studi sull’accoglienza


Organizzazione CASSE T3



Organizzazione CASSE T2



Organizzazione CASSE T1 e T0



Organico CASSE



Orari

    • Mappare situazione
    • Riorganizzare i turni dei part time
    • Rivedere per i full time gli orari privilegiati mantenuti a seguito di spostamenti da altri reparti
    • Introdurre CLAUSOLE FLESSIBILI
    • Concordare uso interinali
    • Verticalizzare PT
    • Creare nuova O.D.L. con turni adeguati al flusso merci
    • Evitare orari “spezzati” se non necessari


CARBURANTI



Punti Vendita



Stato dell’arte

  • No indentificazione del capo ( diversi referenti negli iper dove presenti )

  • No mappatura della procedura di gestione

  • No politica prezzo omogenea

  • Difficoltà a fare bench commerciali e di costi



Obiettivo

  • Omogeneizzare la gestione

  • CS CASSE = Responsabile Carburanti

  • Identificare addetto gestore

  • Identificare squadra cassiere + formare tutte le cassiere all’uso della cassa benzina



Organizzazione carburanti



Organico carburanti



CONCLUSIONI FINALI



CONCLUSIONI FINALI



Organico totale



TIMING E AGENDA



TIMING e AGENDA

  • 22 GIUGNO : presentazione COMITATO DIVISONE IPER PER VALIDAZIONE

  • 18 LUGLIO : “ROAD SHOW” Direttori al BRUN

  • 21 LUGLIO : presentazione OO.SS. NAZIONALI

  • FINE AGOSTO : PREPARAZIONE E CARICAMENTO O.D.L. in intranet ( già disponibili i files completi per reparto )

  • PRIMI DI SETTEMBRE : presentazione OO.SS. IPER

  • FINE SETTEMBRE : possibile partenza nuova O.D.L.



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