Variante sostanziale al prgc in adeguamento alla
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PARTE 3
a – RELAZIONE DI SINTESI
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Premessa
Il Comune di Gressan è dotato di: - Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC): il PRG originario è stato adottato con DCC n° 50-51 del 23.05.1983 - n° 31 del 29.10.1992 - n° 2 del 24.01.1994 ed approvato con DGR n°10364 del 15.12.1995; successivamente è stata redatta u na variante generale adotata con DCC n° 27 del 17.06.1999 approvata con DGR n°1 del 1 1.02.2000 e sono state fatte alcune varianti non sostanziali, l’ultima delle quali è stata approvata dal Consiglio Comunale nel 2009;
- Regolamento Edilizio (RE), adottato con DCC n° 28-29 del 17.06.1999 ed dalla Giunta Regionale con propria delibera n°35 del 17.01.2000; successivamente sono state apportate alcune modifiche, l’ultima delle quali è stata approvata dalla Giunta Regionale nel 2009.
Il Comune di Gressan non è dotato di strumenti urbanistici di dettaglio: Per quanto attiene alla cartografia degli ambiti inedificabili ed ai Territori coperti da foreste e da boschi,: - territori coperti da foreste e boschi.
(artt. 33÷37 della LR 06.04.98, n° 11)
(art. 33, LR 06.04.98, n° 11) DCC n° 9 del 12.03.2003 DGR n° 2532 del 23.06.2003
(art. 34, LR 06.04.98, n° 11)
(art. 35, LR 06.04.98, n° 11) DCC
n°41 del 25.11.2004 DGR
n°732 del 14.03.2005
inondazioni (art. 36, LR 06.04.98, n° 11)
slavine
(art. 37, LR 06.04.98, n° 11) DCC
n°18 del 12.04.2006 DGR
n°2151 del 29.07.2006
ITER TERRITORI COPERTI DA FORESTE E BOSCHI (art. 142, lett. g) del DLgs 22.01.04, n° 42)
(art. 142, let. g), DLgs 22.01.04, n° 42) Lett. n° 2363/TP del 02.03.2006 della Direzione tutela beni paesaggistici e architettonici del Dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali dell’Assessorato Istruzione e Cultura della R.A.V.A..
concluse le seguenti fasi di concertazione con le strutture regionali competenti relativamente a:
- perimetrazione delle sottozone A e classificazione dei fabbricati in esse ricadenti (vd. All. 1): - perimetrazione dei pascoli (vd. All. 2); - perimetrazione delle aree di specifico interesse naturalistico (vd. All. 3);
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- perimetrazione delle aree di specifico interesse archeologico (vd. All. 4).
Inoltre, in ottemperanza a quanto previsto dal comma 1 dell’art. 12 della LR 11/1998, il giorno 05.06.2009 è stata fatta la riunione di coordinamento con i Comuni confinanti al fine di omogeneizzare e rendere coerenti tra loro le scelte pianificatorie delle diverse entità territoriali confinanti (vd. All. 5).
Il Comune di Gressan: - a seguito di trasmissione alla Direzione urbanistica del Dipartimento Territorio e Ambiente dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, degli elaborati costituenti la Bozza;
- a seguito della Conferenza di Pianificazione tenutasi in data 16.01.2012 e del ricevimento della relativa valutazione in data 27.01.2012; procedeva alla redazione del presente Testo preliminare della variante al PRG. PRG Comune di Gressan - Relazione
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A.1 – INQUADRAMENTO TERRITORIALE – I NQUADRAMENTO AMMINISTRATIVO Il Comune di Gressan (31) è situato a l’ “envers”, sulla destra orografica della Valle d’Aosta, a sud della Dora Baltea. Il Comune confina, a nord con i Comuni di Sarre (66) ed Aosta (3), ad est con il Comune di Charvensod (19), a sud con i Comuni di Cogne (21) ed Aymavilles (8) e, ad ovest, con quest’ultimo e con Jovençan (38).
Il Comune di Gressan (31), fa parte della Comunità Montana n° 4 – Mont-Emilus 102
, comprendente i seguenti 10 Comuni: - Saint Christophe (58) - Quart (54); - Nus (45); - Jovençan (38) - Gressan (31); - Charvensod (19); - Pollein (49); - Brissogne (11); - Saint-Marcel (60);
102 c.3, art. 73, LR 07.12.1998, n° 54. PRG Comune di Gressan - Relazione
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- Fénis (27).
Il territorio del Comune di Gressan occupa una superficie territoriale di 25,47 Km² 103 , corrispondenti al 7,40% della superficie territoriale della Comunità Montana Mont-Emilius (344,36 km²) ed al 0,78% della superficie territoriale dell’intera Regione (3.263,22 km²), così come desumibile dalla tabella riportata di seguito. L’altitudine
varia tra i 580 metri s.l.m. della Dora Baltea all’estremo nord dove Gressan confina con Sarre ed Aosta, ed i 3.090 metri s.l.m. della Punta Valletta. Le località abitate, sono localizzate nella parte del territorio comunale compresa tra le quote 620 metri s.l.m. del capoluogo e 1.800 metri s.l.m. della località turistica di Pila.
la “morena, residuo dell’era glaciale denominata Gran Couta o Doigt de Gargantua, riserva naturale ricca di flora di provenienza steppica e mediterranea; - di una parte collinare, compresa tra la quota 700 e 1.200, ricca di pascoli e boschi di latifoglie e conifere; - di una parte montana, caratterizzata da estese foreste e alti pascoli, tra le quote 1.200 e 2.500. Qui a 1.800 metri, sorge la località turistica di Pila. La parte più alta del territorio è costituita da colli, picchi e vette, la più alta delle quali è la Punta Valletta. Il territorio comunale è solcato dal Torrente Gressan, le cui sorgenti sgorgano negli alti monti che sovrastano la conca di Pila ed è, nella sua generalità, ben soleggiato. La sua posizione all’ “envers”, non preclude, tranne che in limitate zone, il soleggia mento invernale, mentre in estate Gressan gode di una esposizione solare addirittura maggiore del versante opposto della valle” 105 . - I NQUADRAMENTO CLIMATICO
I dati meteorologici delle stazioni più vicine (Aosta – Charvensod-Peroulaz – Saint Christophe) definiscono un quadro climatico tipico della zone della valle centrale caratterizzato da forti escursioni termiche stagionali e condizioni di aridità nel periodo estivo. Si tratta di un clima continentale.
103 da: Censimento 2001. La superficie riportata nell’Allegato 0 alle NTA – Elenco sottozone, calcolata su base catastale, risulta di 25,42 Km². 104 da:
- “
” – Giuseppe Fragiacomo – Casa Editrice Bonechi – Sesto Fiorentino (FI) 1997; - Sito web del Comune di Gressan: www.comune.gressan.ao.it. 105 da: “
La Valle d’Aosta paese per paese ” – Giuseppe Fragiacomo – Casa Editrice Bonechi – Sesto Fiorentino (FI) 1997 PRG Comune di Gressan - Relazione
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A.2 – AMBIENTE GEOLOGICO – GEOMORFOLOGICO - IDROGEOLOGICO - G EOMORFOLOGIA
Il territorio comunale di Gressan si sviluppa lungo il versante destro della valle della Dora Baltea su terreni compresi tra l’alveo di suddetto corso d’acqua e la cresta spartiacque che separa la vallata principale dalla porzione mediana di quella della Grand’Eyvia. La fascia inferiore del territorio è suddivisibile in due parti distinte: una, pianeggiante, si estende lungo la Dora Baltea, l’altra, moderatamente acclive demarca i terreni che bordano il piede del versante. La prima è costituita dai sedimenti alluvionali depositati dalle acque d’esondazione della Dora Baltea composti da corpi di sabbie e ghiaie all’interno dei quali si possono rinvenire rari orizzonti ciottolosi o subordinati livelli limosi. La seconda è caratterizzata dalla prevalenza di strutture conoidali generate dal materiale sciolto depositato allo sbocco sul fondovalle dei torrenti tributari. In particolare il torrente Gressan dà origine ad un esteso conoide su cui si sviluppa parte dell’area urbanizzata del Comune, mentre strutture minori sono generate dai torrenti Comba e Palatiau. Nei conoidi l’assortimento lapideo è caratterizzato da sedimenti ghiaioso-ciottolosi inglobanti grossi blocchi a legante sabbioso, con possibili intercalazioni di diamicton a supporto di clasti geneticamente collegati ad episodici fenomeni di colata detritica torrentizia. Occasionalmente si rinvengono strutture di genesi glaciale, non obliterate dalla dinamica torrentizia. Un esempio è la Côte de Gargantua, una dorsale che si eleva rispetto ai terreni circostanti per un’altezza di circa cento metri e che rappresenta una porzione relitta del delta fluvio-glaciale, successivamente inciso e smembrato, generato dal ritiro della lingua glaciale che si estendeva lungo il versante a monte del capoluogo. La parte mediana del versante si presenta piuttosto omogenea, con terrazzamenti di genesi glaciale poco acclivi, intervallati da scarpate contraddistinte da un’acclività poco più pronunciata. Settori maggiormente pendenti si ritrovano lungo le incisioni torrentizie e le relative sponde. In genere si ha una predominanza di depositi glaciali ricoperti da terreni di alterazione eluvio–colluviale di
potenza variabile. Il substrato roccioso affiora
sporadicamente, quasi esclusivamente in corrispondenza delle incisioni torrentizie. Queste costituiscono linee di drenaggio ben definite e mature, hanno una andamento parallelo da Sud a Nord e drenano le acque meteoriche e di fusione provenienti dalla conca di Pila e dai terreni ad essa soprastante. La parte sommitale del territorio comunale comprende le aree di pertinenza del comprensorio sciistico e gli ambiti di alta montagna che si sviluppano lungo ed al piede della cresta spartiacque. La morfologia risente della dinamica glaciale pregressa, cui si associa e si sovrimpone una dinamica di tipo gravitativi. Sono presenti infatti strutture morfologiche (cordoni morenici e roch glaciers) sia in ottimo stato di conservazioni sia parzialmente o totalmente obliterati da cinematismi gravitativi (corpi detritici di falda o accumuli di frana).
G EOLOGIA
Le formazioni rocciose rilevate nel territorio appartengono unicamente alla Falda dei Calcescisti con pietre verdi della Zona Piemontese, localmente caratterizzata da calcescisti filladici associati a serpentiniti, prasiniti eclogitiche e metagabbri. A questa falda è associata la falda di scollamento del Fascio di Cogne, costituita da sequenze di rocce carbonatiche con dolomie, marmi, brecce sedimentarie e lembi di calcescisti. Il fascio di Cogne affiora, sotto forma di festoni allungati in direzione NNE, in corrispondenza delle creste spartiacque con la
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Valle di Cogne, comprese tra Punta Montpers e Punta de La Pierre. In relazione alla loro distribuzione lungo la fascia di contatto tettonico, dette formazioni lapidee sono state diffusamente interessate da processi dinamometamorfici che, oltre alle evidenti striature e pieghe nelle rocce filladiche, hanno prodotto estesi fenomeni di laminazione paralleli ai giunti di stratificazione e piani di faglia, diretti secondo la vergenza nei litotipi meno tenaci della formazione mesozoica dei calcescisti con pietre verdi. Strutturalmente, le masse rocciose rilevate corrispondono ad un orizzonte di movimento molto evidente che si manifesta nelle deformazioni plastiche di tipo piega ed in quelle clastiche del tipo faglia, con laminazioni e fratturazioni dei diversi litotipi, secondo “zolle” ben definite e sottolineate da fratture e linee di clivaggio isoorientate. Dal punto di vista geomeccanico, fermo restando che una caratterizzazione specifica dell’ammasso roccioso non può essere riferita ad un’analisi che tenga conto degli aspetti petrografici, si individua, in relazione ai due litotipi dominanti sull’area in esame, una più marcata tenacità nelle pietre verdi in generale (fatta eccezione per i serpentinoscisti), mentre più fragili risultano i litotipi di tipo calcescisto con elevata friabilità nelle filladi ed erodibilità nei calcescisti marmorei, maggiomrnte soggetti ai processi chimico-fisici; nel complesso detti litotipi sono interessati, oltre che da evidenti processi di deformazione plastica e clastica, anche da un diffuso processo di crioclastismo, soprattutto nell’alta conca di Pila. Pertanto, si hanno condizioni predisponenti a crolli anche di grandi dimensioni nelle aree con prevalenza di ofioliti mentre, sono di minore entità ma più frequenti, il degrado, l’erosione superficiale e il dissesto gravitativo nelle rocce di tipo calcescisto. Tra i depositi di età quaternaria presenti all’interno del territorio analizzato, spiccano per estensione e potenza quelli di genesi glaciale e quelli di alterazione eluvio–colluviale. I primi si distribuiscono su quasi tutto il territorio, a partire dagli apici dei conoidi alluvionali di fondovalle sino al piede della cresta che chiude il territorio comunale verso monte. I secondi ricoprono indistintamente buona parte del territorio, con orizzonti più o meno potenti, a seconda del grado di alterazione chimico-fisica subito dai depositi originari. Terreni di genesi alluvionali sono presenti quasi esclusivamente nella parte inferiore, lungo la piana alluvionale della Dora Baltea e lungo i conoidi dei torrenti Gressan e Comba. Accumuli detritici derivanti da cinematismi gravitativi si ritrovano comunemente al piede delle pareti rocciose sottese alla cresta spartiacque che separa il territorio comunale dalla vallata della Grand’Eyvia, dal vallone d’Arbolle e dalla conca di Chomolè. Si tratta in genere di plaghe detritiche di falda di pezzatura variabile, in funzione della massività e del grado di fratturazione dei litotipi da cui derivano. Tra i depositi di tipo gravitativo, oltre a quelli collegati a fenomeni di colata torrentizia o debris flow, presenti lungo le incisioni torrentizie del Comba e del Vernalière ed in maggior grado internamente al bacino del torrente Gressan, si evidenzia la traccia di due paleofrane a monte dell’alpe di Liautaysaz e del Grand Grimod, di una frana di scivolamento a valle della località di Gerdaz oltre a più piccoli scoscendimenti lungo il vallone e lungo le sponde del torrente Gressan.
- I DROGEOLOGIA
L’assetto idrografico che caratterizza il territorio di Gressan evidenzia i tratti distintivi di un’idrografia matura, non più in evoluzione e quindi pressoché stabilizzata. Il bacino idrografico principale è quello del torrente Gressan che, drenando buona parte della Conca di Pila, si estende per circa i 2/3 del territorio comunale, riferendosi alla sezione di chiusura dell’apice del conoide. Un secondo bacino di una certa rilevanza è quello di pertinenza del torrente Comba che drena le acque del settore orientale del territorio, a valle della conca di Chamolé. Si tratta di corsi d’acqua con alvei ben incisi nei depositi glaciali, con sponde alte ma non particolarmente acclivi, soggette talvolta a fenomeni erosionali e dissesti gravitativi.
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Bacini di minor estensione e dalle caratteristiche morfologiche differenti drenano i terreni della parte inferiore del versante, immediatamente a monte della piana alluvionale della Dora. In particolare i rii Palatiau e della Côte de Gargantua drenano porzioni di territorio caratterizzate da acque superficiali ruscellanti in impluvi sparsi e poco definiti che tendono a convogliare in un’unica linea di drenaggio solo nei pressi delle sbocco sul fondovalle. La particolarità dell’area costituente l’intera conca di Pila risiede nel fatto che la circolazione idrica avviene prevalentemente in sotterraneo ed il sistema idrografico che si sviluppa a partire da punti di risorgiva e zone acquitrinose emergenti alla base dei versanti del circo glaciale, si infiltra in corrispondenza di tratti di alveo impostati in roccia in posto con fratturazione marcata ed aperta. L’approvvigionamento idrico della popolazione del comune di Gressan è garantito da diverse aree di risorgiva presenti all’interno del territorio e da un pozzo ubicato lungo la piana alluvionale, tutti asserviti all’acquedotto comunale. A monte dell’abitato di Pila alimentano la rete acquedottistica le sorgenti di Plan de Eyvie I e II (quota 2260 m s.l.m.), la sorgente Cleuchà (quota 2300 m s.l.m.), la sorgente Champ-Vert (2040 m s.l.m.), quelle di La Nouva bassa sita a circa 1975 m di quota e di La Nouva alta a 2070 m. Più ad occidente si trovano le sorgenti di Liautaysaz (quota 2080 m s.l.m.) e di Cheserod alta e bassa alle rispettive quote di 1060 e 1080 m s.l.m. E’ presente, infine un pozzo in località Colombier, all’interno dell’area sportivo-ricreativa comunale (quota 580 m s.l.m.).
- R ISCHI NATURALI
All’interno del territorio comunale di Gressan, l’interazione tra aree urbanizzate o urbanizzabili e terreni ad alto o medio rischio per frana o inondazione risulta piuttosto limitato. I settori ad alto rischio per eventi cinematici gravitativi sono prevalentemente relegati in ambiti di alta montagna o in porzioni di territorio di estensione limitata (scarpate, gradini di scivolamento, pareti rocciose) all’interno dei quali, storicamente, non sono mai stati realizzati insediamenti abitativi. Un discorso diverso va effettuato per il rischio legato alle inondazioni e alle colate detritiche. Zone intensamente edificate si trovano, infatti, lungo gli alvei dei corsi d’acqua, soprattutto all’interno dei conoidi di fondovalle, cioè strutture morfologiche legate intrinsecamente alla deposizione di materiale detritico da parte delle acque torrentizie, spesso in occasione di eventi alluvionali o di innesco di debris flow.
V ALORI NATURALISTICI DI TIPO GEOMORFOLOGICO
All’interno del territorio comunale sono state rilevate forme ed elementi di particolare interesse e pregio naturalistico, legati soprattutto alla dinamica glaciale sia antica, sia recente, a quella fluvio-glaciale ed alla sua interazione con la dinamica torrentizia. Elementi legati esclusivamente alla dinamica glaciale sono i rock glaciers presenti poco a monte del Plan de l’Eyvie ed i piccoli, ma ancora ben visibili, apparati morenici frutto delle pulsazioni dalle stesse lingue glaciali che, in un secondo momento, hanno dato forma ai rock glaciers. Elementi derivanti dalla dinamica fluvio-glaciale e dalla successiva sovraimposizione di quella erosivo-torrentizia sono le dorsali presenti al piede del versante ed allungate verso la piana alluvionale della Dora Baltea, fra cui spicca la cosiddetta Côte de Gartgantua. PRG Comune di Gressan - Relazione
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A.3 – AMBIENTE AGRO-SILVO-PASTORALE - U SO DEL SUOLO
Con riferimento alla superficie territoriale comunale, la carta tematica dell’uso del suolo evidenzia le tipologie di uso e le relative incidenze percentuali seguenti: boschi, 38%; pascoli 10%; colture specializzate 3,8%; incolto sterile 6,9%; prato-pascoli 11%; prateria alpina 18,7%; incolto produttivo 5%; corsi d’acqua e laghi 0,6%; superficie urbanizzata 5,5%.
- A NALISI DEI VALORI NATURALISTICI DI TIPO AGRO - SILVO - PASTORALE
Nel territorio comunale si distinguono, quali valori naturalistici di tipo agro-silvo-pastorale, gli elementi seguenti:
- Siti di interesse geologico – G – Morfologie glaciali o fluvio-glaciali, ambiente naturale con vegetazione steppica e aree cespugliate in località Ronc e Palatiau.
- Siti di importanza comunitaria o nazionale. Nel territorio del comune di Gressan è presente un sito di importanza comunitaria SIC così classificato: Formazioni steppiche della Côte di Gargantua (IT 1203030)
- Parchi, riserve e aree di valorizzazione naturalistica. Sul territorio del Comune di Gressan è presente la Riserva Naturale Côte di Gargantua, istituita nel 1993 e situata nei pressi dell’abitato di Gressan. - A NALISI DEL SETTORE AGRICOLO
Alla data del Censimento generale dell’agricoltura (22/10/2000) sono state rilevate a Gressan 199 aziende agricole, zootecniche e forestali, con superficie totale pari a 3352,93 ettari, di cui 1696,25 di superficie agricola utilizzata (SAU). Rispetto al Censimento del 1990, il numero delle aziende risulta diminuito di 34 unità (-14,6%) a fronte di un aumento della superficie totale per 2169 ettari (+183%) e della SAU per 905 ettari (+114%). Con riferimento alla SAU, nel Comune di Gressan prevalgono le aziende medio piccole, infatti il 77% del totale hanno meno di 2 ettari SAU. Se si considerano tutte le aziende con meno di 5 ettari, la quota sale al 91%. Confrontando i dati del censimento del 1990, per la quasi totalità delle classi di SAU, emergono contrazioni fatta eccezione per la classe massima dove si sviluppano nuove aziende. Inoltre: - 197 aziende, su 199, sono a conduzione diretta; - 99% degli addetti sono familiari; - 30 aziende praticano l’allevamento, di cui 27 allevano bovini e 3 allevano ovini e caprini.
Riferendosi, invece agli attualissimi dati forniti dalla Regione (Assessorato Regionale Agricoltura e Risorse Naturali) per quanto riguarda le aziende con allevamento si evince la presenza di 21 aziende totali che praticano l’allevamento. Di queste 21 allevano bovini, 7 ovicaprini.
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A.4 – AMBIENTE FAUNISTICO - A NALISI DEI VALORI NATURALISTICI DI TIPO FAUNISTICO
Cosiccome nella generalità del territorio regionale, le aree di interesse faunistico riguardano: gli insediamenti umani e le aree marginali relative, per le specie adattate ai disturbi antropici nonché per alcune specie di carnivori; le aree agricole, per l’avifauna e per la mammalofauna; le formazioni boscate e cespugliate, che rivestono notevole importanza per l’alimentazione e la riproduzione di molti, ulteriori animali rispetto a quelli già citati; le praterie alpine e le formazioni rupicole. Rivestono, inoltre, particolare importanza per l’avifauna la fascia che costeggia la Dora Baltea: in quanto potenzialmente occupabili da specie rupicole vulnerabili. E’ stata istituita un’ “oasi di protezione” comprendente i Comuni di Aymavilles, Sarre, Jovencan, Gressan, Aosta, Charvensod, Saint Christophe, Pollein, Brissogne, Quart, Saint Marcel, Fenis, Nus: L’Oasi, ha come unica emergenza faunistica la zona umida di Les Iles, già tutelata come Riserva naturale regionale. Questa Riserva è tutelata anche cone S.I.C. e ZPS.
Nel Comune di Gressan è stata istituita la Riserva naturale “Côte de Gargantua” in relazione alla presenza di depositi legati al glacialismo quaternario, di interessanti Invertebrati e per quanto riguarda la flora di rare specie xerotermofile. La Riserva naturale è stata inoltre designata quale Sito di Interesse Comunitario
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A.5 – AMBIENTE ANTROPICO - A NALISI DELLA POPOLAZIONE - andamento demografico La popolazione residente al 2008 risulta di 3,232 abitanti. I dati relativi all'andamento demografico della popolazione residente nel comune mostrano una consistente crescita degli abitanti nel periodo (1951-2008). La variazione percentuale della popolazione nell’ultimo decennio (1999-2009) risulta pari a +20,33%.
- composizione della popolazione Il numero medio di componenti per nucleo famigliare risulta di 2,23 (censimento 2001), valore lievemente inferiore a quello riscontrabile sia a livello della comunità montana (2,33) che a livello regionale (2,24).
- distribuzione della popolazione La densità della popolazione residente risulta di 107,22 abitanti/Km², corrispondente all’incirca al doppio della densità riscontrabile a livello della Comunità Montana di appartenenza ed al triplo del valore riscontrabile a livello regionale. Il territorio maggiormente abitato è quello della fascia di fondovalle dove abita la maggior parte della popolazione residente (circa il 88%), sia nei villaggi, che nelle zone di nuova espansione. - A NALISI DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
Il numero di occupati del Comune di Gressan è pari a 1.329 unità, come desumibile dalla tabella riportata di seguito, e risulta così impiegato: . il 4,14% in agricoltura; . il 23,93% nell’industria; . il 71,93% in altre attività. Attività artigianali ed industriali le attività presenti, esclusivamente di tipo artigianale, sono localizzate per il 90% nella parte bassa del territorio e per il restante 3% a Pila.
le attività presenti sono localizzate per il 31% nella parte bassa del territorio e per il restante 69% a Pila.
le attività turistico-ricettive sono localizzate: - per il 11% nella parte bassa del territorio; - per il 39% nella parte mediana del territorio; - per il 50% nella parte alta del territorio. La ricettività complessiva è di 2.145 posti letto localizzati: - per il 2,5% nella parte bassa del territorio (35 posti letto); - per il 26,67% nella parte mediana del territorio (572 posti letto); - per il 71,70% nella parte alta del territorio (Pila – 1.538 posti letto).
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- A NALISI DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE
I servizi risultano essenzialmente situati nel fondovalle e solo i parcheggi sono diffusi in tutte le frazioni del comune e quelli legati al turismo sono presenti anche nella parte alta del territorio comunale. Infatti, considerata la dimensione dei villaggi e il numero degli abitanti residenti, i servizi di livello locale sono concentrati prevalentemente nel capoluogo, creando una rete di dipendenza tra questo e le frazioni e da quest’ultimo verso il capoluogo regionale ed i centri di maggiori dimensioni. - Sanità (micro comunità per anziani – centro traumatologico + ambulatori medici in edificio privato): il servizio risulta sufficiente. Per gli altri servizi sanitari il Comune gravita sui comuni limitrofi e principalmente, su Aosta (ospedale, poliambulatorio e altro). Relativamente al servizio di assistenza all’infanzia, attualmente il Comune dispone di una convenzione con il Comune di Charvendod per l’utilizzo della garderie "les Gamins" localizzata in quest’ultimo Comune. - Sicurezza (aree per elicotteri - sedi protezione civile): il servizio risulta sufficiente. - Istruzione (n° 2 scuole dell’infanzia di cui una privata e n° 2 scuola primarie): il servizio necessita di adeguamento (rapporto di copertura – parcheggi – dimensionamento per soddisfare il fabbisogno futuro). La scuola media non è presente ed il Comune utilizza quella di Charvensod. - Cultura (biblioteca comunale - museo – sala polivalente - cappelle): il servizio risulta sufficiente. - Ricreazione (aree gioco e verdi): il servizio risulta sufficiente. - Sport (campo da calcio – boffiofila coperta – campi da palet – “uso esterno” delle palestre scolastiche – percorso ciclabile lungo Dora - pattinaggio): il servizio risulta sufficiente. - Amministrazione (municipio – sede associazioni - sportello bancario – poste – cimitero, ecc.): il servizio risulta sufficiente ed il cimitero non richiede ampliamenti. - Commercio (esercizi commerciali di vicinato): il servizio risulta sufficiente. - Parcheggi: il servizio risulta adeguato con richiesta di alcune integrazioni.
Le infrastrutture relative alla viabilità risultano sostanzialmente adeguate con necessità di riqualificazione di alcuni tratti di attraversamento dei centri abitati (strada dell’envers SR n° 20).
Per quanto attiene all’approvvigionamento idrico, la rete acquedottistica risulta sostanzialmente adeguata. Relativamente allo smaltimento dei reflui, la rete fognaria necessita di interventi di manutenzione.
Sul territorio comunale non sono presenti discariche per la raccolta di inerti, per il cui servizio ci si avvale della discarica della Comunità Montana Mont-Emilius in loc. Montaz in Comune di Quart - A NALISI DELLE LIMITAZIONI DI TIPO ANTROPICO ALL ’ USO DEL SUOLO
Principali limitazioni: - la Dora Baltea e le aree esondabili; - gli ambiti a rischio idrogeologico per frana e valanga; - le aree di interesse naturalistico;
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- le sorgenti, le acque pubbliche e le reti stradali con le relative fasce di rispetto; - le reti di media ed alta tensione, per la cui esatta collocazione si rimanda alla carta delle infrastrutture; - il metanodotto; - il cimitero e la relativa fascia di rispetto; - i depuratori e le reti dell’acquedotto e della fognatura; - la discarica; - il sito di telecomunicazione.
- Attività edilizia: Fin dagli anni ’50, ma soprattutto tra il 1970 e il 1980, nel comune di Gressan si registra un aumento del numero delle abitazioni; questo trend è determinato, sia dalla crescita della popolazione residente e della domanda di nuove residenze che vanno a sostituire le abitazioni esistenti nei fabbricati storici, sia dalla richiesta di volumi ad uso turistico Il numero delle abitazioni occupate tra il 1951 e 2001 cresce da 380 unità a 1.220, coerentemente con il trend di aumento della popolazione, mentre quello dei volumi non occupati passa da 86 a 1.930. In relazione all’attività edilizia relativamente al periodo 1999-2008, si rileva quanto segue: - il numero di posti letto realizzati con interventi di recupero (50,17%) equivalgono sostanzialmente a quelli realizzati con interventi di nuova edificazione (49,83%); - la superficie media per abitante risulta pari a circa 25 m² netti, sia per gli interventi di recupero che di nuova edificazione.
- Grado di attuazione del PRG vigente si rileva come gli obiettivi di fondo del vigente PRG siano stati sostanzialmente conseguiti, in virtù dell’azione di recupero del patrimonio edilizio nei centri storici, del buon grado di saturazione delle zone destinate a nuovi insediamenti, in particolare residenziali, del potenziamento quantitativo e del miglioramento qualitativo dei servizi presenti sul territorio comunale. In particolare:
è pari a circa l’85% (valore rappresentativo della superficie lorda dei piani – SLP – recuperata, rispetto al totale della SLP presente nelle zone A vigenti, relativamente agli usi residenziali, rurali e commerciali, qualora presenti, con esclusione di quelli pubblici ed accessori)
C vigenti) è pari a circa l’80% (valore rappresentativo della superficie fondiaria – SF - edificabile vigente occupata, rispetto al totale della SF edificabile vigente, relativamente alle Zone C) - A NALISI DELLE PRESENZE TURISTICHE IN STRUTTURE RICETTIVE
Dall’analisi dei dati forniti dell’Assessorato regionale al turismo per gli anni 2002-2009 relativi alle presenze turistiche nelle strutture ricettive esistenti sul territorio comunale di Gressan, si rileva che nel periodo analizzato:
per la stagione invernale: - il numero degli arrivi e delle presenze è complessivamente in diminuzione, seppure tra il 2004 e il 2009 si assiste ad un trend pressoché costante; PRG Comune di Gressan - Relazione
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- i turisti sono prevalentemente costituiti da italiani; - la permanenza media è di 6 notti (5,5 per gli italiani e 6,5 per gli stranieri); - i flussi turistici sul territorio sono considerevoli (si registrano in media 19.650 arrivi e 116.695 presenze). Tale situazione è determinata dalla presenza sul territorio della stazione sciistica di Pila che dispone di un moderno complesso di impianti di risalita ed ha un posto di primo piano nel panorama regionale per gli sport invernali. per la stagione estiva: - complessivamente il numero degli arrivi e delle presenze è in continua diminuzione; - i turisti sono prevalentemente costituiti da italiani (circa il 90% in media nel periodo considerato); - il numero medio di permanenza degli italiani è di 7,4 notti e quello degli stranieri di 6,9 notti; - la presenza dei turisti sul territorio è modesta (si registrano in media 5.444 arrivi e 42.505 presenze). PRG Comune di Gressan - Relazione
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A.6 – PAESAGGIO E BENI CULTURALI - A NALISI DEI VALORI PAESAGGISTICI E CULTURALI
Il territorio del Comune è collocato nella valle principale e morfologicamente è caratterizzato dalla fascia attraversata dalla Dora Baltea e dall’ampio versante dell’envers che sale fino al crinale principale, includendo l’area di Pila. Il fondovalle è formato da un tratto subpianeggiante lungo la Dora Baltea e dalle conoidi dei torrenti di Gressan e Vernaillez e sono divisi dalla morena della Côte de Gargantua. Ciò, tuttavia, non ostacola assolutamente le possibilità di utilizzo agricolo di tutto il fondovalle, che è sempre stato minuziosamente coltivato. Attualmente la fascia pianeggiante presenta caratteristiche frequentemente alterate dalle infrastrutture e dai numerosi insediamenti recenti. L’ampio versante dell'envers della valle centrale è dominato dalla grande fascia del bosco con la sola eccezione delle piccole radure utilizzate come mayens e mostra un utilizzo antropico modesto. Più in alto sono presenti le ampie zone a pascolo, attualmente utilizzate come stazione sciistica d’importanza regionale, e le cime montuose. In questa situazione la strutturazione insediativa storica ed il sistema dei percorsi sono ancora riconoscibili; il disegno è articolato su nuclei di medie e piccole dimensioni e case sparse e su una maglia di percorsi che collega la valle alle rete dei mayens e dei piccoli pascoli a monte ed ai territori limitrofi.
Nel Comune di Gressan, sono state individuate le seguenti unità di paesaggio: - paesaggio urbano contrastante con monumenti naturali (UN); - paesaggio di insediamenti diffusi nel bosco (BI); - paesaggio di pendio insediato dell’envers (IP).
Per quanto attiene alle componenti strutturali, si riporta quanto segue:
Nel comune sono presenti: - alcuni laghi ad ovest di Tête Noire, individuati dal PTP con la sigla L83. - un’area caratterizzata da morfologie glaciali o fluvio-glaciali, con ambiente naturale con vegetazione steppica e aree cespugliate, individuata dal PTP con la sigla G20.
All’interno del territorio comunale non sono presenti aree classificata dal PTP di interesse paesaggistico, mentre sono vincolate ai sensi della ex legge 1497/39: - la zona del pianoro di Pila con decreto ministeriale del 19 settembre del 1966; - la zona da Molline a Les Fleurs con decreto ministeriale del 11 gennaio del 1967; - la Morena di Gargantua con decreto ministeriale del 14 febbraio del 1974; - l’area adiacente alla Tour de Villa, che si estende anche nel comune di Jovencan, con decreto ministeriale del 14 febbraio del 1974.
Gli agglomerati di interesse storico, artistico e documentario esistenti sono numerosi e possono essere divisi a secondo della loro importanza e della loro funzione in: - Ville: Moline. - Hameaux: Bagne, Barral, Barrier, Bénaz, Borettaz, Bovet, Chacot, Champlan Dessus, Chez-Le-Jean, Clapey, Clerod, Condemine, Cort, Crétaz, Eaux-Froides, Favret, Gerdaz, Gorret, Gralaz, PRG Comune di Gressan - Relazione
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Grande-Cerise, Imperial, Les Fleurs, Leysettaz-du-Milieu, Palud, Petit-Cerise, Piscine, Plan-David, Plattaz, Resselin, Rhémaz, Ronc, Tivet, Vilvoire e Viseran.
Numerosi sono gli edifici monumento e documento presenti nonché beni culturali isolati. La rete viaria storica appare ancora ben riconoscibile, seppur modificata dalla strada carrabile. Tra i numerosi percorsi storici si segnalano: - l’antica strada romana della riva destra, oggi profondamente trasformata; - il percorso che dai nuclei di Moline e Chevrot situati nel fondovalle sale il pendio fino a raggiungere il percorso principale di versante, dividendosi in due direttrici distinte presso il nucleo di Imperial, l’una a servizio dei villaggi situati a est (Champlan, Leysettaz, Les Fleurs,..) e l’altra per l’insediamento diffuso posto ad ovest. Quest’ultimo tratto in località Closelivaz e Tivet si biforca per poi riunirsi a quota 1.750 m slm per; - un percorso perpendicolare al versante situato al confine del comune di Jovencan ; - due collegamenti paralleli alla valle principale che ad una quota di circa 1.500 m slm collegano il territorio ad est con Charvensod ed ad ovest con Jovencan; - la via d’alta quota parallela (2.000 m slm circa) alla valle principale fino ad Aymavilles e poi a Cogne.
Nel territorio comunale sono segnalate le seguenti aree di interesse archeologico: - Resti romani presso La Cure de Chevrot individuata dal PTP con codice A59 e rivista dall’archeologia - Resti di strada e ponte romani individuata dal PTP con codice A46 e rivista dall’archeologia - Strada romana individuata dalla LR n. 56 del 10.06.1983 e rivista dall’archeologia - Areale di pertinenza della dimora signorile cinquecentesca in loc. Ronc individuata dall’archeologia - Areale di pertinenza della chiesa parrocchiale di Santo Stefano individuata dall’archeologia - Areale di pertinenza della chiesa cappella di Santa Maria Maddalena individuata dall’archeologia - Areale di pertinenza della Tour de la Plantà individuata dall’archeologia - Areale di pertinenza del castello della Tour de Ville individuata dall’archeologia
Anche la rete dei rus storici a scopo irriguo è estesa e rapportata all’importanza agricola del territorio. Fra i principali ricordiamo: ru de l’Évêque, ru de l’Albernaz, ru Bosé, ru Sec, ru Plan, ri Neuf, canal Rivaz, canal Champlan, canal Cret, canal Plaine, canal Gorraz e canal Barman
D.lgs 42/04 parte seconda – beni culturali Negli elenchi (ex legge 1089/39) risultano compresi sul territorio comunale di Gressan i seguenti immobili: - la Cappella della Maddalena con i suoi pregevoli affreschi; - la torre detta La Planta; - la Tour de Ville; - la torre detta di S. Anselmo Nel territorio comunale sono anche presenti diversi edifici di proprietà pubblica o di enti religiosi considerati beni culturali e vincolati ai sensi del DLgs 42/04, articolo 10 comma1; fra cui tutte le cappelle, le edicole votive, ecc.
Il Comune comprende, come ambiti sottoposti alla tutela del T.U. 490 (ex legge 29 giugno PRG Comune di Gressan - Relazione
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1939 n. 1497 sulla protezione delle bellezze naturali: - la zona del pianoro di Pila (DM del 19 settembre del 1966); - la zona da Molline a Les Fleurs (DM del 11 gennaio del 1967); - la Morena di Gargantua DM del 14 febbraio del 1974); - l’area adiacente alla Tour de Villa, che si estende anche nel comune di Jovencan (DM del 14 febbraio del 1974).
L.R. 13/98. Sono stati individuati come beni isolati di rilevanza media: - la Cappella di Saintre-Marie-Magdeleine del XII secolo – individuato dal PTP con la sigla C20; e come beni di rilevanza minore: - la Cure de Chevrot del XII secolo – individuati dal PTP con la sigla C156; - lo Château La Tour de Gressan – individuata dal PTP con la sigla C157; - la Chiesa parrocchiale (l’attuale costruzione è del 1869-1871) – individuata dal PTP con la sigla C158; - la Tour de La Planta – individuata dal PTP con la sigla C159; - il Ponte di Moline – individuato dal PTP con la sigla C160; - la Forgia di Ronc – individuata dal PTP con la sigla C161. Secondo quanto previsto dall'elenco delle aree archeologiche e relative delimitazioni cartografiche, di cui all’allegato B al L.R 6/94, sul territorio è esistente un’area archeologica con resti di età romana, classificata dal PTP con la sigla A59.
D.lgs 42/04 parte terza – beni paesaggistici: Lettera b) i territori limitrofi ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi: - il lac de Leissé e i laghi della Tête Noire.
Lettera c) i fiumi, i torrenti ed i corsi d’acqua iscritti negli elenchi di cui al testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 e le relative sponde o piede degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna: - il torrente di Gressan e de la Comba e parte della Dora Baltea.
Lettera d) le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare. Lettera g) I territori coperti da boschi vengono definiti e delimitati in base all’art. 33 della lr 11/98 nella carta delle aree boscate presenti su tutto il versante e a macchia sulla rimanente parte del territorio comunale.
Lettera m) le zone di interesse archeologico: il P.T.P., la LR n. 56 del 10.06.1983 e l’archeologia individuano una serie di aree d’interesse archeologico.
Il Comune è dotato di elenco che definisce i beni vincolati.
L.R. 50/90. Nel Comune non è presente alcun albero monumentale classificato ai sensi della L.R. 21/08/1990. PRG Comune di Gressan - Relazione
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L.R.18/94. I cimiteri sono protetti da una fascia di rispetto, ai sensi dell’art. 338 del TU 27/7/1934 n. 1265 e legge 17/10/1957 n. 983, e quello di Gressan (fraz Favret) è inserito nell'Elenco dei cimiteri aventi interesse storico-culturale da salvaguardare, di cui alla deliberazione del Consiglio regionale 26 luglio 1994, n. 846/X ai sensi dell’art. 5 R.R. 6/94 di esecuzione della L.R. 18/94.
Per quanto riguarda l’obbligo della copertura in lose, in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 5 della L.R. 1/06/2007, n° 13, l’intero t erritorio comunale non è sottoposto all’obbligo di mantenere o realizzare il manto di copertura dei tetti in lose, così come previsto dalla cartografia adottata dal CC con deliberazione n. 51 del 30.12.2008, su cui si è espressa favorevolmente la Soprintendenza con nota prot. n. 11715/TP del 23.10.2008; rimangono esclusi dall’obbligo ampi ambiti situati sul fondovalle e più precisamente quelli comprendenti tutti gli edifici di nuova realizzazione, i volumi artigianali/industriali esistenti e gli edifici agricoli.
R.D. 3267/23. Il versante del comune di Gressan è soggetto al Regio Decreto del 30/12/1923, n. 3267 che prevede l’individuazione di zone sottoposte a vincolo idrogeologico. In particolare sono perimetrate le aree presenti sul medio e l’alto versante e la zona che si estende da Pila al crinale principale.
Ambiti inedificabili Le carte inerenti gli ambiti inedificabili sono approvate. Per le limitazioni si rimanda alle cartografie relative.
Aree assegnate alle università agrarie e zone gravate da usi civici Le aree situate nella parte alta del territorio nella conca di Pila sono gravate da uso civico. Per la definizione dell’esatta limitazione si rimanda alle tavola motivazionale M5 – Carta dei vincoli.
Vincoli edilizi. Sul territorio sono presenti varie infrastrutture che necessitano di una fascia di rispetto a protezione dell’insediamento: - l’autostrada; - le strade regionali; - le strade comunali; - le acque pubbliche; - la rete di alta tensione; - il cimitero; - i depuratori - la rete fognaria e l’acquedotto: - i canali; - le sorgenti; - il gasdotto e l’oleodotto; - i siti di telecomunicazione.
Si ricorda che il comune è classificato in classe 4 di rischio sismico (ordinanza 3274 del 20.3.03 e DGR n. 5130 del 30.12.03).
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A.7 – I SISTEMI AMBIENTALI Il territorio è formato da parti distinte, evidenziate anche dal Piano Territoriale Paesistico regionale e connotate dall’omogeneità delle componenti strutturali: i sistemi ambientali presenti sul territorio , così come individuabili sulla tavola motivazionale M1 - Carta dell’assetto generale del territorio e dell’uso turistico, sono:
per il fondovalle e le aree di primo versante: - un sistema fluviale composto dall’area adiacente alla Dora Baltea. Tale ambiente, in considerazione dei suoi caratteri morfologici e della sua posizione in adiacenza al capoluogo regionale e alle maggiori infrastrutture di rilevanza regionale, è stato profondamente trasformato con interventi di arginatura al fine di garantire idonee condizioni di sicurezza.
-
Esso è formato dalle aree alluvionali di fondovalle, dalle conoidi dei torrenti di Gressan e Vernaillez e dalla morena della Côte de Gargantua. Tale area è divisa da un sistema insediativo tradizionale a sviluppo residenziale in due ambiti: uno situato a valle dello stesso comprendente il nucleo di Favret e le ampie aree agricole limitrofe, l’altro posto a monte e distinto dalla caratteristica forma del territorio, determinata nel corso dei secoli prima dalla modellazione dei ghiacciai e poi dagli agenti naturali che hanno formato le due ampie conoidi.
- un sistema insediativo tradizionale: sottosistema a sviluppo residenziale, situato nello stesso ambito di fondovalle sopra descritto, comprendente i nuclei di Cretaz – La Bagne – Gorret – Paquier – Resselin, Vilvoire, Barral – La Cort – Piscine nonché le località di Taxel, Condemine, Paquier e Plattaz. Gli insediamenti storici, situati al cambio di pendenza tra la piana ed il versante, oggi appaiono fortemente trasformati dalle nuove edificazioni, tanto che l’ambito è caratterizzato da un’edificazione diffusa, continua ed estesa su tutta la sua superficie che presenta prevalentemente tipologie e caratteri moderni. Il sistema agrario di pertinenza di questi insediamenti rimane ancora riconoscibile;
per il versante dell’envers: - un sistema insediativo tradizionale: sottosistema a sviluppo integrato posto sul versante che comprende tutti i nuclei posti in sequenza lungo i percorsi storici e le aree limitrofe agli insediamenti. Anche in questo caso si tratta dell’insediamento storico, caratterizzato da edifici di pregio e dalla significativa presenza di nuova edificazione diffusa lungo la strada per Pila, e delle aree adiacenti ai villaggi, che mantengono spesso le caratteristiche originarie delle aree agricole direttamente dipendenti dall’insediamento. Nel sistema oggi sono presenti anche numerosi edifici agricoli di nuova realizzazione;
-
formando una cornice continua alla quota di 950 m slm, sia a contorno di quelli posti sul medio pendio, fino alla quote più alte. Esso è costituito da una copertura pressoché continua, con la sola eccezione delle piccole radure utilizzate come mayens e dalle aree rocciose;
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