Variante sostanziale al prgc in adeguamento alla
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B bis ) S OTTOZONE DI TIPO B B E C B
elementi complementari o integrativi, articolabili in: - Bb, destinate prevalentemente alle attività artigianali, totalmente o parzialmente edificate e infrastrutturate; - Cb, destinate prevalentemente alle attività artigianali, totalmente inedificate o debolmente edificate. La presente variante sostanziale al PRG, prevede: - 3 sottozone di tipo Bb, per una superficie territoriale complessiva di 151.769,79 m²; - nessuna sottozona di tipo Cb.
L’individuazione delle sottozone di tipo Bb e Cb, è avvenuta: - nel rispetto dei criteri generali di individuazione di cui alla legislazione regionale ed ai relativi provvedimenti attuativi; - nel rispetto della cartografia degli ambiti inedificabili e dei relativi indirizzi di cui alla DGR 2939/2008.
In particolare sono state individuate: - n° 2 sottozone Bb derivanti dalla riconferma, riperimetrazione e riclassificazione delle 2 Zone D del PRG vigente: Bb1* - Tzamberlet (ex D3); Bb2 – Benaz (ex D1)
- n° 1 sottozone Bb derivanti dalla presa d’atto di situazioni esistenti: Bb3 – Les Iles (ex Ea): l’area, in sponda orografica sinistra, comprendendo alcune strutture esistenti a servizio dell’attività di lavorazione inerti ricadente in Comune di Sarre, al fine di coordinarsi con le previsioni di quest’ultimo Comune ed a seguito della riunione di concordamento con i Comuni confinanti, è stata individuata quale sottozona artigianale.
- nessuna sottozona Cb. La presenta variante sostanziale al PRG comporta complessivamente, relativamente alle aree artigianali, un aumento della Superficie territoriale (ST) del +22,57% rispetto a quella prevista dal PRG vigente.
ter ) S OTTOZONE DI TIPO B D E C D
complementari o integrativi, …, articolabili in: - Bd, destinate prevalentemente alle attività ricettive-turistiche, totalmente o parzialmente edificate e infrastrutturate; - Cd, destinate prevalentemente alle attività ricettive-turistiche, totalmente inedificate o debolmente edificate.
- 5 sottozone di tipo Bd, per una superficie territoriale complessiva di 351.270,38 m²; - 2 sottozone di tipo Cd, per una superficie territoriale di 12.954,03 m². PRG Comune di Gressan - Relazione
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L’individuazione delle sottozone di tipo Bd e Cd, è avvenuta: - nel rispetto dei criteri generali di individuazione di cui alla legislazione regionale ed ai relativi provvedimenti attuativi; - nel rispetto della cartografia degli ambiti inedificabili e dei relativi indirizzi di cui alla DGR 2939/2008.
In particolare sono state individuate: - n° 5 sottozone Bd derivanti dalla riconferma, riperimetrazione e riclassificazione della zona di PIla del PRG vigente: Bd1* - Bd2 – Bd3 – Bd4 – Bd5 – Pila (ex Pila): la zona di Pila vigente viene riperimetrata estrapolando da essa le aree agricole utilizzate nella stagione invernale come piste di sci e limitandola alle aree urbanizzate secondo le previsioni del PUD in corso di redazione da parte dell’Amministrazione comunale. Le sottozone sono sottoposte a PUD.
- n° 1 sottozona Cd derivante dalla riconferma, riperimetrazione e riclassificazione della Zona C28 del PRG vigente:
- n° 1 nuova sottozona Cd : Cd1 – Bonella (ex Ea), l’area, sottoposta a PUD, sarà destinata ad alberghi.
La presenta variante sostanziale al PRG comporta complessivamente, relativamente alle aree turistico ricettive, una riduzione della Superficie territoriale (ST) del -76,13% rispetto a quella prevista dal PRG vigente. Tale riduzione è conseguente alla riperimetrazione della zona di Pila dalla quale sono state stralciate le aree ad uso agricol-sportivo-ricreativo che sono ora specificatamente zonizzate (sottozone Eh con contestuale uso agricolo e ricreativo: domaine skiable).
articolabili in: - Da, completamente dificate o di completamento destinate ad attività industriali; - Db, completamente inedificate o debolmente edificate destinate ad attività industriali.
- 2 sottozone di tipo Da, per una superficie territoriale complessiva di 92.383,65 m². - nessuna sottozona di tipo Db;
L’individuazione delle sottozone di tipo Da, è avvenuta: - nel rispetto dei criteri generali riportati al punto AA del presente capitolo B.1.1.3; - nel rispetto della cartografia degli ambiti inedificabili e dei relativi indirizzi di cui alla DGR 2939/2008.
In particolare sono state individuate: - n° 1 sottozona Da derivante dalla riconferma, riperimetrazione e riclassificazione di 1 Zone D del PRG vigente: Da2* - Bonellaz, Borettaz (ex D2);
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- n° 1 sottozone Da derivanti dalla presa d’atto di situazioni esistenti: Da1 – Benaz, Echandail, La Cure de Chevrot (ex Ea).
- nessuna sottozona Db; La presenta variante sostanziale al PRG, così come desumibile dalla tabella cui al successivo capitolo B.1.5, comporta complessivamente, relativamente alle aree industriali, un aumento della Superficie territoriale (ST) del +27,64% rispetto a quella prevista dal PRG vigente.
E) S OTTOZONE DI TIPO E “parti del territorio comunale totalmente in edificate o debolmente edificate, destinate agli usi agro-silvo-pastorali e agli altri usi compatibili” 108
, articolate in:
L’individuazione delle sottozone di tipo E, è avvenuta: - nel rispetto dei criteri generali di individuazione di cui alla legislazione regionale ed ai relativi provvedimenti attuativi; - nel rispetto della cartografia degli ambiti inedificabili e dei relativi indirizzi di cui alla DGR 2939/2008 (per l’individuazione delle sottozone destinate a nuova edificazione rurale).
In particolare, sono state individuate: - n° 24 S OTTOZONE DI TIPO Eb “sottozone agricole dei pascoli (alpeggi e mayen), sono costituite da aree con uso in prevalenza a pascolo stagionale legato alla monticazione, ivi comprese le aree boscate tradizionalmente utilizzate a pascolo.” - n° 32 S OTTOZONE DI TIPO Ec “sottozone boscate; sono costituite da aree con prevalente copertura forestale, in esse sono ricompresse le aree destinate al rimboschimento, nonché le aree nelle quali il patrimonio boschivo è andato distrutto.” - n° 3 S OTTOZONE DI TIPO Ed “sottozone da destinarsi ad usi speciali quali: discariche, estrattive, stoccaggio materiali reflui zootecnici, siti di teleradiocomunicazioni, sbarramenti artificiali di rilevanza sovracomunale con relativi invasi e fasce di fruizione turistica, grandi impianti di produzione e trasformazione di energia elettrica al di sopra dei 3000 kw e similari.” - n° 1 S OTTOZONE DI TIPO Ee “sottozone di specifico interesse paesaggistico, storico, culturale o documentario e archeologico.” - n° 14 S OTTOZONE DI TIPO Ef “sottozone di specifico interesse naturalistico.” - n° 66 S OTTOZONE DI TIPO Eg “sottozone di particolare interesse agricolo destinate a coltivazioni specializzate (vigneti, frutteti, castagneti da frutto) e alle produzioni foraggere asservite alle aziende zootecniche di fondovalle o che si prestano per contiguità e natura dei terreni ad esserlo.” - n° 20 S OTTOZONE DI TIPO Eh “sottozone caratterizzate dalla contestuale presenza di attività agro-silvo-pastorali, ed attività sciistiche, ricreative, turistiche quali: centri di turismo equestre, strutture di servizio
108 L.R. 11/98 art. 22 comma 1 lett. e). PRG Comune di Gressan - Relazione
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collegate a percorsi ed attività turistiche in ambito naturale, campeggi stagionali.” - n° 2 S OTTOZONE DI TIPO Ei “sottozone di tipo che “ non rientrano in alcune delle precedenti categorie” in quanto comprendono diverse attività agricole o con esse compatibili. 109 In tali sottozone sono presenti edifici esistenti nel territorio agricolo, isolati o costituenti piccole frazioni rurali, con destinazione agricola, in atto o dismessa, residenziale, principale o temporanea, o diverse, queste ultime purché compatibili con l'attività agricola.”
La presenta variante sostanziale al PRG, comporta, relativamente alle aree agricole, un aumento della superficie territoriale (ST) del 4,77% rispetto a quella prevista dalPRG vigente. Tale aumento è conseguente alla riperimetrazione delle zone urbanizzate specie della zona di Pila dalla quale sono state stralciate le aree ad uso agricol-sportivo-ricreativo che sono ora specificatamente zonizzate (sottozone Eh con contestuale uso agricolo e ricreativo: domaine skiable).
S OTTOZONE DI TIPO F parti del territorio comunale destinate agli impianti e alle attrezzature di interesse generale,
- 5 sottozone di tipo Fb, destinate a servizi di rilevanza comunale, per una superficie
L’individuazione delle sottozone di tipo F, è avvenuta: - nel rispetto dei criteri generali di individuazione di cui alla legislazione regionale ed ai relativi provvedimenti attuativi; - nel rispetto della cartografia degli ambiti inedificabili e dei relativi indirizzi di cui alla DGR 2939/2008.
In particolare sono state individuate: - n° 4 sottozone Fb derivanti sostanzialmente dalla riconferma, riperimetrazione e riclassificazione delle 3 Zone F del PRG vigente 110 :
Fb2* – Lungo Dora Est (ex F2); Fb3 - Charemoz(ex F3); Fb4* – Charemoz, Eaux Froides, Grande Cerise, Plan Praz (ex F3, A12/2, C25, Ea, Ef)
- n° 1 nuova sottozona Fb: Fb5 – Benaz, La Cort (ex C5, C6, Ea).
La Zona vigente F4, essendo destinata ad attrezzature connesse allo sci (stazione intermedia della cabinovia Aosta-Pila), viene riclassificata in Eh.
La presente Variante sostanziale, comporta, relativamente alle aree per impianti e attrezzature di interesse generale, una aumento della superficie territoriale (ST) del
109 Paragrafo E, CAPITOLO II, ALLEGATO A, delibera G.R. n. 421 del 15.02.1999 110 La Zona vigente F4, essendo destinata ad attrezzature connesse allo sci (stazione intermedia della cabinovia Aosta-Pila), viene riclassificata in Eh.
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10,58% rispetto a quella prevista dal PRG vigente.
- I servizi e le infrastrutture
La presente variante sostanziale al PRG prevede una integrazione della dotazione dei servizi esistenti principalmente in relazione ai parcheggi e ad alcune attrezzature (sanitarie: Centro Educativo Assistenziale CEA – istruzione: nuova area scolastica in loc. La Cort, ecc.)
ONFRONTO TRA LE SCELTE DELLA VARIANTE E LE NORME PER PARTI DEL TERRITORIO DEL PTP
Dal puntuale confronto di cui al capitolo B.1.2., emerge che le scelte della presente variante sostanziale sono coerenti con le norme per parti del territorio del PTP. In particolare per la verifica puntuale di coerenza tra modalità e condizioni di intervento, usi ed attività ammessi nei sistemi ambientali del PTP e quelli previsti nelle sottozone della variante, si rimanda alle Tab. 1.1 – Destinazioni d’uso allegate alle NTA nelle quali sono direttamente confrontate le indicazioni del PTP con le previsioni del PRG ed alle quali si rimanda anche per conoscere le ulteriori prescrizioni edilizie previste.
Per quanto attiene alle unità locali 16, 17 e 24, le scelte della variante sono coerenti con gli orientamenti previsti tra i quali la tutela dei varchi liberi e dei confini dell’edificato individuati dalle singole scehde delle unità locali.
C ONFRONTO TRA LE SCELTE DELLA VARIANTE E LE NORME PER SETTORI DEL PTP
Dal puntuale confronto di cui al capitolo B.1.3., emerge che le scelte della presente variante sostanziale sono coerenti con le norme per settori del PTP.
- C ONFRONTO TRA LE SCELTE DELLA VARIANTE E LE DISPOSIZIONI DELLA LR 11/1998
Dal puntuale confronto di cui al capitolo B.1.4., emerge che le scelte della presente variante sostanziale sono coerenti con le disposizioni della lr 11/1998. In particolare per quanto riguarda l’eventuale interferenza con ambiti idrogeologicamente pericolosi, è stata condotta specifica verifica dalla quale emergono alcune problematicità limitatamente a sottozone agricole (Eg2 ed Eg29) la cui eventuale nuova edificabilità sarà da limitare alle aree idrogeologicamente non pericolose.
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B.2 – MODIFICAZIONI QUALITATIVE E QUANTITATIVE INDOTTE SULL’AMBIENTE - M ODIFICAZIONI SULL ’ AMBIENTE IN AMBITO GEOLOGICO
In riferimento a quanto evidenziato nelle Carte prescrittive degli Ambiti Inedificabili, redatte ai sensi della Legge regionale del 6 aprile 1998, n. 11 e s.m.i., sulla base di quanto indicato nelle tabelle di sintesi in riferimento al rischio per frana e per inondazione delle sottozone individuate (v. Tabella “Sottozone edificabili: verifica di coerenza con gli ambiti a diversa pericolosità idrogeologica) si evidenzia che gran parte delle sottozone edificate e edificabili ricadono interamente o prevalentemente in aree non vinvolate o in fasce di basso rischio per frane e per esondazione ad eccezione delle sottozone Ac1*, Ae1*, Ae3*, Ae8*, Ae11*, Ae12*, Ba2*, Ba4*, Ba18*, Bd1*, Da1* ricadenti parzialmente in settori classificati ad alto e medio rischio. In detti settori la normativa vigente prevede specifici vincoli agli interventi edificatori come disposto agli articoli 35 e 36 della L.R. 11/98. Più complessa è la caratterizzazione emersa per le parti di territorio comunale totalmente inedificate o debolmente antropizzate e destinate ad usi agro-silvo pastorali e agli altri usi compatibili. Per tanto si individuano diverse sottozone agricole la cui prevalente collocazione in ambiti di media ed alta montagna è maggiormente soggetta a fenomeni di degrado e quindi di rischio idrogeologico. Tuttavia il rischio massimo per frana si ha prettamente in ambiti di alta montagna, in cui sono previste sottozone di specifico interesse naturalistico (Ef), mentre le sottozone caratterizzate dalla contestuale presenza di attività agro-silvo- pastorali o scistiche (sottozone Eh) sono contenute in prevalenza in ambiti di medio e basso rischio. Per quanto riguarda il rischio per inondazione, numerose sottozone sono interessate da aree ad alto e medio rischio, seppur per lo più solo parzialmente. Queste si trovano lungo le fasce spondali della Dora Baltea,
- M ODIFICAZIONI SULL ’ AMBIENTE AGRO - SILVO - PASTORALE
Il progetto di Variante di PRG non modifica l'ambiente agro-silvo-pastorale, ma al contrario esso intende salvaguardarlo e valorizzarlo, in particolare favorendo lo sviluppo delle colture più tipiche come il frutteto, il vigneto, il prato pascolo di fondovalle ed il pascolo della parte più alta del territorio comunale.
Per quanto attiene agli impatti sull’ambiente delle attività agro silvo pastorali si può affermare che essi siano del tutto trascurabili, tuttavia, date le modeste dimensioni delle aziende presenti, e considerando che le nuove stalle sorgeranno in aree distanti dai centri abitati, non si rilevano rischi particolari o disagi per la popolazione e neppure per l’ambiente.
Gli impatti positivi sono da considerare in quanto si eviterà l’uso di concimi chimici; modeste saranno anche le scorie derivanti dalle lavorazioni casearie.
Infine per quanto attiene alle parti di territorio comunale presenti sul versante, il Piano intende conservare le caratteristiche paesaggistiche per avere positive ricadute anche sulle attività agrituristiche e del turismo rurale che si intendono sviluppare.
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- M ODIFICAZIONI SULL ’ AMBIENTE FAUNISTICO
Il progetto di Variante di PRG non modifica in maniera significativa l'ambiente faunistico, visto che le scelte pianificatorie non sottraggono porzioni di habitat significativi sia dal punto di vista quantitativo, sia dal punto di vista qualitativo.
Le aree destinate alla nuova urbanizzazione sono ridotte e contigue ai nuclei abitati esistenti, e non producono impatti negativi sul comparto faunistico, visto l’ampio habitat a disposizione per la fauna selvatica.
M ODIFICAZIONI SULL ’ AMBIENTE ANTROPICO
In considerazione delle modeste modificazioni apportate dalla variante sostanziale rispetto alle zone edificabili del piano vigente e alla volontà di stralciare dalle aree edificabili, tutte le aree libere interessate da media ed elevata pericolosità idrogeologica, gli impatti valutati rispetto all’ambiente antropico sono generalmente positivi e se negativi di limitata entità. Si riportano di seguito le principali tematiche di valutazione assunte per la valutazione delle modificazioni - con riferimento alla popolazione: 1) utilizzare e gestire in maniera valida il territorio sotto il profilo ambientale (sviluppo sostenibile), salvaguardando le risorse a vantaggio delle generazioni future; 2) migliorare la dotazione e la funzionalità dei servizi e delle infrastrutture per la popolazione; 3) offrire condizioni abitative, lavorative, economiche e di servizio idonee alla permanenza sul territorio degli abitanti e quindi coerenti con le esigenze e con le necessità della vita moderna e prive di elementi di rischio; 4) aumentare la fruizione e la qualità dello “spazio urbano” da parte dei cittadini, anche in relazione alle fasce deboli, per l’accrescimento della qualità del sistema e per il rafforzamento della coesione sociale; 5) garantire il mantenimento della popolazione nelle varie parti del territorio. - con riferimento alle attività economiche: 1) garantire il pieno utilizzo del patrimonio edilizio esistente per usi ed attività compatibili con le preesistenze; 2) offrire spazi qualitativamente e quantitativamente idonei per la collocazione delle attività economiche, favorendo quelle che assicurano buone prospettive di crescita e l’integrazione con il territorio e l’ambiente; 3) migliorare la dotazione e la funzionalità delle infrastrutture e dei servizi rispetto alle necessità delle imprese locali; 4) favorire le imprese con attività compatibili con le risorse del territorio e/o che valorizzino il recupero dell’identità e della cultura locali; 5) incrementare una politica di filiera delle imprese al fine di integrare attività facenti parte di settori economici diversi. - con riferimento alla situazione urbanistica-edilizia: 1) recuperare, valorizzare e rifunzionalizzare il tessuto edilizio storico nel rispetto dei valori originari e per destinazioni d'uso compatibili; 2) riqualificare gli insediamenti recenti e recuperare le aree dismesse e/o degradate; 3) incentivare i processi di completamento di aree già compromesse piuttosto che quelli di nuova edificazione in aree non ancora insediate; 4) salvaguardare la qualità e le caratteristiche architettoniche dell'edificato e del paesaggio "costruito"; 5) rafforzare i ruoli funzionali dello “spazio urbano” migliorando la dotazione degli spazi e PRG Comune di Gressan - Relazione
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dei servizi.
Si riportano di seguito le principali tematiche di valutazione assunte: 1) preservare e valorizzare la situazione dei paesaggi locali con riferimento ai caratteri tipici e recuperare gli ambiti compromessi da usi impropri e conflittuali; 2) salvaguardare il patrimonio storico e culturale nel suo complesso e nei suoi aspetti caratterizzanti quali gli agglomerati storici, i beni monumentali, i percorsi storici, ecc., riducendo le situazioni di degrado e di abbandono; 3) valorizzare i beni paesaggistici e culturali in un'ottica di fruizione turistica compatibile con i caratteri locali e di tutela dell’identità e della cultura locale; 4) migliorare la qualità del patrimonio urbanistico ed edilizio in genere in quanto concorrono alla definizione complessiva dei valori paesaggistici e culturali presenti sul territorio; 5) favorire la partecipazione dei soggetti pubblici e privati in un'ottica di coinvolgimento della comunità locale nella valorizzazione dei beni ambientali. In considerazione delle scelte assunte dalla variante sostanziale in relazione al settore paesaggistico, gli impatti valutati mediante apposite matrici sono generalmente positivi e se negativi, di trascurabile entità. PRG Comune di Gressan - Relazione
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B.2 – MISURE PREVISTE PER RIDURRE, COMPENSARE OD ELIMINARE EVENTUALI EFFETTI NEGATIVI SULL’AMBIENTE - M ISURE DI MITIGAZIONE IN AMBITO GEOLOGICO
In linea di massima, ai fini della mitigazione dell’impatto sulla struttura geomorfologia e geoidrologica di interventi da realizzare entro le suindicate sottozone e ricadenti nelle aree a vario grado di rischio - come evidenziato dalla Cartografia degli Ambiti Inedificabili – si dovrà far riferimento a quanto espressamente indicato dalla Legge regionale 6 aprile 1998, n. 11 negli indirizzi di disciplina d’uso del territorio ed a quanto espressamente richiesto dalle Norme Tecniche di Attuazione riferite alla su indicata Cartografia; gli interventi di mitigazione sono intesi a preservare l’integrità del sito e la sicurezza dei cantieri in corso d’opera e sono altresì finalizzati anche ad un recupero, con intenti migliorativi dal punto di vista ambientale, di settori coinvolti dal degrado e/o da dissesti di carattere geoidrologico. - M ISURE DI MITIGAZIONE IN AMBITO AGRO - SILVO PASTORALE
La tabella sottostante evidenzia le misure di mitigazione che il PRG individua per compensare gli impatti negativi sull'ambiente agro-silvo-pastorale:
Componenti Elemento di impatto Misure di mitigazione Grado di mitigabilità
Recuperi produttivi, bonifiche di terreni incolti (*) Parziale Infrastrutture e Impianti Migliore inserimento ambientale con opere a verde Parziale
(*) Elemento di impatto parzialmente mitigabile nell'ambito analizzato, ma da leggersi in un'ottica complessiva di costi/benefici a favore della comunità. Si fa, comunque, presente che la sottrazione di terreni agricoli produttivi risulta esigua rispetto alla totalità del territorio agricolo e che la stessa è ampiamente compensata dai terreni che derivano dalle bonifiche e dai recuperi produttivi. - M ISURE DI MITIGAZIONE IN AMBITO FAUNISTICO
La tabella sottostante evidenzia le misure di mitigazione che il PRG individua per compensare gli impatti negativi sull'ambiente faunistico:
Componenti Elemento di impatto Misure di mitigazione Grado di mitigabilità
Scelta parzialmente mitigata dalla normativa che prevede densità fondiarie limitate con spazi verdi che consentono la presenza ed il transito di alcune specie, quali per esempio uccelli. Parziale
(*) Elemento di impatto parzialmente mitigabile nell'ambito analizzato, ma da leggersi in un'ottica complessiva di costi/benefici a favore della comunità. Si fa, comunque, presente che i fattori di alterazione dell’ambiente o di disturbo alla fauna assumono carattere temporaneo stagionale non incidendo in modo significativo sull’ambiente faunistico a livello generale. PRG Comune di Gressan - Relazione
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- M ISURE DI MITIGAZIONE PER L ’ AMBIENTE ANTROPICO
Le modificazioni sono principalmente di carattere positivo, senza impatti, in quanto le scelte della presente variante tendono a creare condizioni di sviluppo socio-economico sostenibili con le esigenze di salvaguardia delle risorse ambientali.
La tabella sottostante evidenzia le misure di mitigazione che il PRG individua per compensare gli impatti negativi sull'ambiente antropico:
Elemento di impatto Misure di mitigazione Grado di mitigabilità Antropico rispetto alla situazione urbanistica- edilizia Espansioni urbanistiche Le nuove sottozone ripropongono la vigente situazione urbanistica e si inseriscono in adiacenza o nelle vicinanze di aree urbanizzate (*) Parziale Infrastrutture e Impianti Le nuove infrastrutture si inseriscono all’interno delle aree urbanizzate Parziale Vincoli I vincoli esistenti sul territorio se da una parte limitano la possibilità di sviluppo delle attività garantiscono un uso coerente con i caratteri territoriali e valorizzano le risorse esistenti a vantaggio della comunità locale
(*) Elemento di impatto parzialmente mitigabile nell'ambito analizzato, ma da leggersi in un'ottica complessiva di costi/benefici a favore della comunità. Si fa, comunque, presente che le superfici realmente ampliate (nuove aree edificabili) sono modeste.
- M ISURE DI MITIGAZIONE PER IL PAESAGGIO E I BENI CULTURALI
La tabella sottostante evidenzia le misure di mitigazione che il PRG individua per compensare gli impatti negativi per il paesaggio e i beni culturali:
Elemento di impatto Misure di mitigazione Grado di mitigabilità Paesaggio e beni culturali Nuove espansioni urbanistiche Scelta parzialmente mitigata dalla normativa che prevede parametri edilizi atti ad inserire le nuove costruzioni nel contesto paesaggistico-ambientale coerenti con le caratteristiche locali(*) Parziale Infrastrutture e Impianti Le nuove infrastrutture si inseriscono all’interno delle aree urbanizzate Parziale
(*) Elemento di impatto parzialmente mitigabile nell'ambito analizzato, ma da leggersi in un'ottica complessiva di costi/benefici a favore della comunità. Si fa presente che le modificazioni proposte sono generalmente soggette a successiva valutazione da parte della Soprintendenza.
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PARTE 4 a – TABELLE PRG Comune di Gressan - Relazione
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(Le Tabellle sono direttamente inserite nel testo e allegate alle NTA)
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ALLEGATI
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- ALLEGATO 1: CONCERTAZIONE RELATIVA ALLA PERIMETRAZIONE DELLE SOTTOZONE A ED ALLA CLASSIFICAZIONE DEI FABBRICATI IN ESSE RICADENTI
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- ALLEGATO 2: CONCERTAZIONE RELATIVA ALLA PERIMETRAZIONE DEI PASCOLI
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- ALLEGATO 3: CONCERTAZIONE RELATIVA ALLA PERIMETRAZIONE DELLE AREE DI SPECIFICO INTERESSE NATURALISTICO
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ALLEGATO 4: CONCERTAZIONE RELATIVA ALLA PERIMETRAZIONE DELLE AREE DI SPECIFICO INTERESSE ARCHEOLOGICO
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- ALLEGATO 5: VERBALE RIUNIONE DI COORDINAMENTO CON I COMUNI CONFINANTI
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