Comune di lentate sul seveso
Classe 3 h – vasca di laminazione “Lentate”
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- CLASSE DI FATTIBILITA’ GEOLOGICA 2 FATTIBILITÀ CON MODESTE LIMITAZIONI Classe 2a – Sintema del Po
- Classe 2b – Sintema di Cantù
- Classe 2c – Unità di Cadorago
- Classe 2d – Sintema di Binago
- Classe 2e – Sintema della Specola, Supersintema del Bozzente
Classe 3 h – vasca di laminazione “Lentate” Principali caratteristiche: invaso di laminazione del T. Seveso previsto dallo studio idraulico e di fattibilità predisposto da AIPO nel giugno 2011 (redatto da Etatec s.r.l.). Problematiche generali: Area proposta per la localizzazione di invaso di laminazione del T. Seveso costituente vincolo di cui al Piano Territoriale Regionale (PTR). Parere sull’edificabilità: Favorevole con consistenti limitazioni legate alla destinazione di aree con finalità di esondazione controllata. Opera edificatoria ammissibile: vietate nuove edificazioni, ad eccezione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo di cui alla L. 12/05 art. 27 lett.a,b,c e s.m.i. Ammesse infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico, solo se non altrimenti localizzabili ed opere tese alla sistemazione idraulica compatibile con l’assetto di progetto del corso d’acqua. MARZO 2010 COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO AGG . NOVEMBRE 2012 C OMPONENTE GEOLOGICA , IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P IANO DI G OVERNO DEL T ERRITORIO MB 2970 RL _ AGG 2012 S TUDIO I DROGEOTECNICO A SSOCIATO - MILANO 141 Indagini di approfondimento preventive necessarie: per le opere ammesse sono necessarie indagini geologico-tecniche per la verifica litotecnica dei terreni, di capacità portante e di valutazione dei fronti di scavo (IGT-SV). Sono da prevedere studi di compatibilità idraulica (SCI) per la valutazione delle condizioni di rischio per gli interventi infrastrutturali ammessi. Tali studi dovranno essere condotti secondo l’All. 4 alla d.g.r. 30 novembre 2011 n. IX/2616 “Procedure per la valutazione e la zonazione della pericolosità e del rischio di esondazione” e dalla direttiva “Criteri per la valutazione della compatibilità idraulica delle infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico all’interno delle fasce A e B” approvata con Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2 dell’11 maggio 1999, aggiornata con deliberazione n. 10 del 5 aprile 2006. Interventi da prevedere in fase progettuale: sono da prevedere in tutti i casi interventi di difesa del suolo (DS), interventi di recupero morfologico (IRM) e predisposizione di accorgimenti/sistemi per la regimazione e lo smaltimento delle acque meteoriche e di quelle di primo sottosuolo, con individuazione del recapito finale nel rispetto della normativa vigente e sulla base delle condizioni idrogeologiche del sito (RE). Norme sismiche da adottare per la progettazione: per gli edifici strategici e rilevanti di cui al d.d.u.o. n. 19904/03, la progettazione dovrà essere condotta adottando i criteri antisismici del d.m. 14 gennaio 2008 "Nuove Norme Tecniche per le costruzioni", definendo le azioni sismiche di progetto, a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello. Per le altre categorie di edifici, la progettazione dovrà essere condotta definendo la pericolosità sismica di base in accordo all'Allegato A del decreto ministeriale. CLASSE DI FATTIBILITA’ GEOLOGICA 2 FATTIBILITÀ CON MODESTE LIMITAZIONI Classe 2a – Sintema del Po Principali caratteristiche: Piana alluvionale del T. Seveso a quote più rilevate di quelle di classe 3a, litologicamente costituita da ghiaie molto grossolane a supporto di matrice sabbiosa o di clasti sino a limi argillosi massivi. Problematiche generali: Aree con possibile presenza di terreni sciolti in superficie con discrete caratteristiche portanti fino a 9-10 m di profondità. Miglioramento delle caratteristiche portanti a maggiore profondità. Vulnerabilità dell'acquifero estremamente elevata. Parere sulla edificabilità: favorevole con modeste limitazioni legate alla verifica puntuale delle caratteristiche portanti dei terreni e alla salvaguardia dell’acquifero libero. Tipo di intervento ammissibile: sono ammesse tutte le categorie di opere edificatorie ed infrastrutturali. Per le opere esistenti sono ammessi gli interventi di restauro, manutenzione, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (così come definiti dall’art. 27 della L.R. 11 marzo 2005 n. 21 “Legge per il governo del territorio”), nel rispetto delle normative vigenti. Indagini di approfondimento necessarie, preventive alla progettazione: si rende necessaria la verifica litotecnica dei terreni mediante rilevamento geologico di dettaglio e l’esecuzione di prove geotecniche per la determinazione della capacità portante, da effettuare preventivamente alla progettazione esecutiva per tutte le opere edificatorie (IGT), secondo quanto indicato nell’art. 2 delle presenti norme. Nel caso di opere che prevedano scavi e sbancamenti, dovrà essere valutata la stabilità dei versanti di scavo (SV), al fine di prevedere le opportune opere di protezione durante i lavori di cantiere. La modifica di destinazione d’uso di aree produttive esistenti necessita la verifica dello stato di salubrità dei suoli ai sensi del Regolamento Locale d’Igiene Pubblica (ISS) e/o dei casi contemplati nel D. Lgs. 152/06. Qualora venga rilevato uno stato di contaminazione dei AGG . NOVEMBRE 2012 COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO MARZO 2010 C OMPONENTE GEOLOGICA , IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P IANO DI G OVERNO DEL T ERRITORIO 142 S TUDIO I DROGEOTECNICO A SSOCIATO - MILANO MB 2970 RL _ AGG 2012 terreni mediante un’indagine ambientale preliminare, dovranno avviarsi le procedure previste dal D.Lgs 152/06 “Norme in materia ambientale” (Piano di Caratterizzazione/PCA con analisi di rischio, Progetto Operativo degli interventi di Bonifica/POB). Le suddette indagini dovranno essere commisurate al tipo di intervento da realizzare ed alle problematiche progettuali proprie di ciascuna opera. Interventi da prevedere in fase progettuale: per ogni tipo di opera gli interventi da prevedere saranno rivolti alla regimazione idraulica e alla predisposizione di accorgimenti per lo smaltimento delle acque meteoriche (RE) e quelle di primo sottosuolo. Quale norma generale a salvaguardia della falda idrica sotterranea è necessario inoltre che per ogni nuovo intervento edificatorio, già in fase progettuale, sia previsto ed effettivamente realizzabile il collettamento degli scarichi idrici e/o dei reflui in fognatura (CO). Per gli ambiti produttivi soggetti a cambio di destinazione d’uso, dovranno essere previsti interventi di bonifica (BO) qualora venga accertato uno stato di contaminazione dei suoli e delle acque ai sensi del D.Lgs 152/06. Norme sismiche da adottare per la progettazione: Per gli edifici strategici e rilevanti di cui al d.d.u.o. n. 19904/03, la progettazione dovrà essere condotta adottando i criteri antisismici del d.m. 14 gennaio 2008 "Nuove Norme Tecniche per le costruzioni", definendo le azioni sismiche di progetto, a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello. Per le altre categorie di edifici, la progettazione dovrà essere condotta definendo la pericolosità sismica di base in accordo all'Allegato A del decreto ministeriale. Classe 2b – Sintema di Cantù Principali caratteristiche: Aree a morfologia pianeggiante costituenti i terrazzi situati entro la valle attuale del Torrente Seveso, litologicamente caratterizzate da ghiaie grossolane a supporto di clasti con matrice sabbiosa medio grossolana. Profilo di alterazione poco evoluto (spessore massimo di 1.5÷2 m). Problematiche generali: Aree con presenza di terreni con buone caratteristiche portanti. Vulnerabilità dell'acquifero elevata. Parere sulla edificabilità: favorevole con modeste limitazioni legate alla salvaguardia dell’acquifero libero. Tipo di intervento ammissibile: sono ammesse tutte le categorie di opere edificatorie ed infrastrutturali. Per le opere esistenti sono ammessi gli interventi di restauro, manutenzione, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (così come definiti dall’art. 27 della L.R. 11 marzo 2005 n. 21 “Legge per il governo del territorio”), nel rispetto delle normative vigenti. Indagini di approfondimento necessarie, preventive alla progettazione: si rende necessaria la verifica litotecnica dei terreni mediante rilevamento geologico di dettaglio e l’esecuzione di prove geotecniche per la determinazione della capacità portante, da effettuare preventivamente alla progettazione esecutiva per tutte le opere edificatorie (IGT), secondo quanto indicato nell’art. 2 delle presenti norme. Nel caso di opere che prevedano scavi e sbancamenti, dovrà essere valutata la stabilità dei versanti di scavo (SV), al fine di prevedere le opportune opere di protezione durante i lavori di cantiere. La modifica di destinazione d’uso di aree produttive esistenti necessita la verifica dello stato di salubrità dei suoli ai sensi del Regolamento Locale d’Igiene Pubblica (ISS) e/o dei casi contemplati nel D. Lgs. 152/06. Qualora venga rilevato uno stato di contaminazione dei terreni mediante un’indagine ambientale preliminare, dovranno avviarsi le procedure previste dal D.Lgs 152/06 “Norme in materia ambientale” (Piano di Caratterizzazione/PCA con analisi di rischio, Progetto Operativo degli interventi di Bonifica/POB). Le suddette indagini dovranno essere commisurate al tipo di intervento da realizzare ed alle problematiche progettuali proprie di ciascuna opera. MARZO 2010 COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO AGG . NOVEMBRE 2012 C OMPONENTE GEOLOGICA , IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P IANO DI G OVERNO DEL T ERRITORIO MB 2970 RL _ AGG 2012 S TUDIO I DROGEOTECNICO A SSOCIATO - MILANO 143 Interventi da prevedere in fase progettuale: per ogni tipo di opera gli interventi da prevedere saranno rivolti alla regimazione idraulica e alla predisposizione di accorgimenti per lo smaltimento delle acque meteoriche (RE) e quelle di primo sottosuolo. Quale norma generale a salvaguardia della falda idrica sotterranea è necessario inoltre che per ogni nuovo intervento edificatorio, già in fase progettuale, sia previsto ed effettivamente realizzabile il collettamento degli scarichi idrici e/o dei reflui in fognatura (CO). Per gli ambiti produttivi soggetti a cambio di destinazione d’uso, dovranno essere previsti interventi di bonifica (BO) qualora venga accertato uno stato di contaminazione dei suoli e delle acque ai sensi del D.Lgs 152/06. Norme sismiche da adottare per la progettazione: Per gli edifici strategici e rilevanti di cui al d.d.u.o. n. 19904/03 la progettazione dovrà essere condotta adottando i criteri antisismici del d.m. 14 gennaio 2008 "Nuove Norme Tecniche per le costruzioni", definendo le azioni sismiche di progetto, a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello. Nelle zone PSL, per tutte le altre categorie di edifici, la definizione delle azioni sismiche di progetto dovrà avvenire a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello nel caso in cui il Fattore di Amplificazione (Fa) calcolato con analisi di 2° livello (fase pianificatoria) sia maggiore del Fattore di Amplificazione di soglia. Se Fa calcolato è minore di Fa di soglia e nelle aree esterne alle zone PSL, la progettazione dovrà essere condotta definendo la pericolosità sismica di base in accordo all'Allegato A del decreto ministeriale. Classe 2c – Unità di Cadorago Principali caratteristiche: Aree a morfologia subpianeggiante costituenti il terrazzo intermedio, litologicamente caratterizzate da ghiaie medio grossolane massive a supporto di matrice sabbiosa, raramente a supporto di clasti, con livelli di sabbie medio fini limose massive. Profilo di alterazione poco evoluto (spessore di circa 2 m). Problematiche generali: Aree con possibile presenza di terreni sciolti in superficie con discrete caratteristiche portanti fino a 7-8 m di profondità. Miglioramento delle caratteristiche portanti a maggiore profondità. Drenaggio delle acque localmente difficoltoso in superficie. Parere sulla edificabilità: favorevole con modeste limitazioni legate alla verifica puntuale delle caratteristiche portanti e di drenaggio del terreno. Tipo di intervento ammissibile: sono ammesse tutte le categorie di opere edificatorie ed infrastrutturali. Per le opere esistenti sono ammessi gli interventi di restauro, manutenzione, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (così come definiti dall’art. 27 della L.R. 11 marzo 2005 n. 21 “Legge per il governo del territorio”), nel rispetto delle normative vigenti. Indagini di approfondimento necessarie, preventive alla progettazione: si rende necessaria la verifica idrogeologica e litotecnica dei terreni mediante rilevamento geologico di dettaglio e l’esecuzione di prove geotecniche per la determinazione della capacità portante, da effettuare preventivamente alla progettazione esecutiva per tutte le opere edificatorie (IGT), secondo quanto indicato nell’art. 2 delle presenti norme. Nel caso di opere che prevedano scavi e sbancamenti, dovrà essere valutata la stabilità dei versanti di scavo (SV), al fine di prevedere le opportune opere di protezione durante i lavori di cantiere. La verifica idrogeologica deve prevedere una disamina della circolazione idrica superficiale e profonda, verificando eventuali interferenze degli scavi e delle opere in progetto nonché la conseguente compatibilità degli stessi con la suddetta circolazione idrica. La modifica di destinazione d’uso di aree produttive esistenti necessita la verifica dello stato di salubrità dei suoli ai sensi del Regolamento Locale d’Igiene Pubblica (ISS) e/o dei casi contemplati nel D. Lgs. 152/06. Qualora venga rilevato uno stato di contaminazione dei terreni mediante un’indagine ambientale preliminare, dovranno avviarsi le procedure previste AGG . NOVEMBRE 2012 COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO MARZO 2010 C OMPONENTE GEOLOGICA , IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P IANO DI G OVERNO DEL T ERRITORIO 144 S TUDIO I DROGEOTECNICO A SSOCIATO - MILANO MB 2970 RL _ AGG 2012 dal D.Lgs 152/06 “Norme in materia ambientale” (Piano di Caratterizzazione/PCA con analisi di rischio, Progetto Operativo degli interventi di Bonifica/POB). Le suddette indagini dovranno essere commisurate al tipo di intervento da realizzare ed alle problematiche progettuali proprie di ciascuna opera. Interventi da prevedere in fase progettuale: per ogni tipo di opera gli interventi da prevedere saranno rivolti alla regimazione idraulica e alla predisposizione di accorgimenti per lo smaltimento delle acque meteoriche (RE) e quelle di primo sottosuolo. Quale norma generale a salvaguardia della falda idrica sotterranea è necessario inoltre che per ogni nuovo intervento edificatorio, già in fase progettuale, sia previsto ed effettivamente realizzabile il collettamento degli scarichi idrici e/o dei reflui in fognatura (CO). Per gli ambiti produttivi soggetti a cambio di destinazione d’uso, dovranno essere previsti interventi di bonifica (BO) qualora venga accertato uno stato di contaminazione dei suoli e delle acque ai sensi del D.Lgs 152/06. Norme sismiche da adottare per la progettazione: Per gli edifici strategici e rilevanti di cui al d.d.u.o. n. 19904/03 la progettazione dovrà essere condotta adottando i criteri antisismici del d.m. 14 gennaio 2008 "Nuove Norme Tecniche per le costruzioni", definendo le azioni sismiche di progetto, a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello. Nelle zone PSL, per tutte le altre categorie di edifici, la definizione delle azioni sismiche di progetto dovrà avvenire a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello nel caso in cui il Fattore di Amplificazione (Fa) calcolato con analisi di 2° livello (fase pianificatoria) sia maggiore del Fattore di Amplificazione di soglia. Se Fa calcolato è minore di Fa di soglia e nelle aree esterne alle zone PSL, la progettazione dovrà essere condotta definendo la pericolosità sismica di base in accordo all'Allegato A del decreto ministeriale. Classe 2d – Sintema di Binago Principali caratteristiche: Aree a morfologia pianeggiante localizzate nelle porzioni nord- occidentali del territorio, litologicamente caratterizzate da ghiaie a supporto di matrice sabbiosa o a supporto di clasti. Profilo di alterazione poco evoluto (spessore massimo di 4 m). Problematiche generali: Aree con possibile presenza di terreni sciolti in superficie con discrete caratteristiche portanti. Drenaggio delle acque localmente difficoltoso in superficie. Parere sulla edificabilità: favorevole con modeste limitazioni legate alla verifica puntuale delle caratteristiche portanti e di drenaggio del terreno. Tipo di intervento ammissibile: sono ammesse tutte le categorie di opere edificatorie ed infrastrutturali. Per le opere esistenti sono ammessi gli interventi di restauro, manutenzione, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (così come definiti dall’art. 27 della L.R. 11 marzo 2005 n. 21 “Legge per il governo del territorio”), nel rispetto delle normative vigenti. Indagini di approfondimento necessarie, preventive alla progettazione: si rende necessaria la verifica idrogeologica e litotecnica dei terreni mediante rilevamento geologico di dettaglio e l’esecuzione di prove geotecniche per la determinazione della capacità portante, da effettuare preventivamente alla progettazione esecutiva per tutte le opere edificatorie (IGT), secondo quanto indicato nell’art. 2 delle presenti norme. Nel caso di opere che prevedano scavi e sbancamenti, dovrà essere valutata la stabilità dei versanti di scavo (SV), al fine di prevedere le opportune opere di protezione durante i lavori di cantiere. La verifica idrogeologica deve prevedere una disamina della circolazione idrica superficiale e profonda, verificando eventuali interferenze degli scavi e delle opere in progetto nonché la conseguente compatibilità degli stessi con la suddetta circolazione idrica. La modifica di destinazione d’uso di aree produttive esistenti necessita la verifica dello stato di salubrità dei suoli ai sensi del Regolamento Locale d’Igiene Pubblica (ISS) e/o dei casi MARZO 2010 COMUNE DI LENTATE SUL SEVESO AGG . NOVEMBRE 2012 C OMPONENTE GEOLOGICA , IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P IANO DI G OVERNO DEL T ERRITORIO MB 2970 RL _ AGG 2012 S TUDIO I DROGEOTECNICO A SSOCIATO - MILANO 145 contemplati nel D. Lgs. 152/06. Qualora venga rilevato uno stato di contaminazione dei terreni mediante un’indagine ambientale preliminare, dovranno avviarsi le procedure previste dal D.Lgs 152/06 “Norme in materia ambientale” (Piano di Caratterizzazione/PCA con analisi di rischio, Progetto Operativo degli interventi di Bonifica/POB). Le suddette indagini dovranno essere commisurate al tipo di intervento da realizzare ed alle problematiche progettuali proprie di ciascuna opera. Interventi da prevedere in fase progettuale: per ogni tipo di opera gli interventi da prevedere saranno rivolti alla regimazione idraulica e alla predisposizione di accorgimenti per lo smaltimento delle acque meteoriche (RE) e quelle di primo sottosuolo. Quale norma generale a salvaguardia della falda idrica sotterranea è necessario inoltre che per ogni nuovo intervento edificatorio, già in fase progettuale, sia previsto ed effettivamente realizzabile il collettamento degli scarichi idrici e/o dei reflui in fognatura (CO). Per gli ambiti produttivi soggetti a cambio di destinazione d’uso, dovranno essere previsti interventi di bonifica (BO) qualora venga accertato uno stato di contaminazione dei suoli e delle acque ai sensi del D.Lgs 152/06. Norme sismiche da adottare per la progettazione: Per gli edifici strategici e rilevanti di cui al d.d.u.o. n. 19904/03, la progettazione dovrà essere condotta adottando i criteri antisismici del d.m. 14 gennaio 2008 "Nuove Norme Tecniche per le costruzioni", definendo le azioni sismiche di progetto, a mezzo di analisi di approfondimento di 3° livello. Per le altre categorie di edifici, la progettazione dovrà essere condotta definendo la pericolosità sismica di base in accordo all'Allegato A del decreto ministeriale. Classe 2e – Sintema della Specola, Supersintema del Bozzente Principali caratteristiche: Aree rilevate a morfologia pianeggiante e blandamente ondulata, litologicamente costituite da ghiaie a supporto di matrice sabbiosa o sabbioso limosa, diamicton massivi a supporto di matrice fine. Profilo di alterazione evoluto e molto evoluto. Problematiche generali: Aree con presenza in superficie di terreni fini coesivi con scadenti/discrete caratteristiche portanti; drenaggio delle acque difficoltoso, locale presenza di orizzonti saturi e zone di ristagno. Parere sulla edificabilità: favorevole con modeste limitazioni legate alla verifica puntuale delle caratteristiche portanti e all’assetto idrogeologico locale. Tipo di intervento ammissibile: sono ammesse tutte le categorie di opere edificatorie ed infrastrutturali. Per le opere esistenti sono ammessi gli interventi di restauro, manutenzione, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (così come definiti dall’art. 27 della L.R. 11 marzo 2005 n. 21 “Legge per il governo del territorio”), nel rispetto delle normative vigenti. Indagini di approfondimento necessarie, preventive alla progettazione: si rende necessaria la verifica idrogeologica e litotecnica dei terreni mediante rilevamento geologico di dettaglio e l’esecuzione di prove geotecniche per la determinazione della capacità portante, da effettuare preventivamente alla progettazione esecutiva per tutte le opere edificatorie (IGT), secondo quanto indicato nell’art. 2 delle presenti norme. Nel caso di opere che prevedano scavi e sbancamenti, dovrà essere valutata la stabilità dei versanti di scavo (SV), al fine di prevedere le opportune opere di protezione durante i lavori di cantiere. La verifica idrogeologica deve prevedere una disamina della circolazione idrica superficiale e profonda, verificando eventuali interferenze degli scavi e delle opere in progetto nonché la conseguente compatibilità degli stessi con la suddetta circolazione idrica. La modifica di destinazione d’uso di aree produttive esistenti necessita la verifica dello stato di salubrità dei suoli ai sensi del Regolamento Locale d’Igiene Pubblica (ISS) e/o dei casi contemplati nel D. Lgs. 152/06. Qualora venga rilevato uno stato di contaminazione dei terreni mediante un’indagine ambientale preliminare, dovranno avviarsi le procedure previste |
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