Dřínov= è un comune con un castello. Dřínov= è un comune con un castello
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Il comune di Bystrice nel 1663 appariva come una puszta,a causa della guerra contro i Tartari. Nell'opera di Jiří Crugerius Sacri pulveres del 1669, leggiamo che il popolo salvato dall'incursione dei tartari aveva eretto sul monte Hostýn per gratitudine una statua della Madonna Protettrice. Su Hostýn si ergeva una piccola chiesa dedicata alla Vergine Maria molto frequentata dai pellegrini. Con il permesso di Franco Antonio Rottal venne fatta costruire la chiesa su sant’Hostynè. Su ordine di proprietari non cattolici, la chiesetta fu demolita. L'immagine originale della Vergine Maria Protettrice è stata distrutta nel 1620; quella più tardiva, fatta dipingere dai signori di Rottal, fu spostata nella chiesa parrocchiale di Bystřice pod Hostýnem e sostituita a Hostýn stesso con l'attuale statua, opera dello scultore Benedikt Edele di Brno. La concezione artistica della Madonna della Vittoria, che oggi vi possiamo ammirare, è, nel suo modo, unica. I nostri connazionali in tutto il mondo venerano la Vergine Maria di Santo Hostýn e mantengono così i legami con la terra di origine. La Protettrice Vittoriosa della Moravia protegge tutti i figli della sua terra. Nel 1744 v’era in piazza una vecchia chiesa,e solo dopo venne attuata la parrocchiale di Sant’Egidio. La grandiosa costruzione della basilica attuale risale a Jan z Rottalu e ai suoi posteri. La prima pietra fu posta nel 1721 ma solo il 28 luglio 1748 il vescovo di Olomouc Julius Trojer potè consacrare il compiuto edificio del tempio mariano. In seguito, però, il santuario subì varie distruzioni e il monte Hostýn fu praticamente abbandonato. Fra il 1760 e il 1763 venne eretta la cappella svaty Vavrince a Bystrice, Nel 1784, l'imperatore austriaco Giuseppe II dichiarò, con un decreto, il santuario inutile per cui furono proibiti i pellegrinaggi. In seguito ad un incidente nella fabbrica tessile di Belidlech,laddove ora è il parco menzionato,nel 1786 venne costruito il municipio,la nuova chiesa e 93 case.(per la diocesi Olomoucensis il comune affida 3 chiese,dunque:una a Bilavsko,la parrocchiale di sant’Egidio e il santuario mariano sulla collina di sant’Hostyn.) Il 26/6/1791 Bystrice conobbe una catastrofica grandinata. Nel 1806 Bystrice venne colpito dalla febbre tifoide. Intanto che il barone Oliver Amblas costruiva l’ultima cappella,ci tengo a soffermarmi sul castello di Bystrice,proprio agli inizi dell’Ottocento,in cui un certo pittore Jan Svitav Bistricky decorò il corridoio con geroglifici ed episodi mitologici ispirati all’Egitto,senza essere mai stato là,immaginati dal suo puro pensiero,ma con notevole approssimazione realistica;ma oggi il castello,passato di proprietà al municipio,ospita un certo numero di uffici del consiglio comunale e,in pratica,è sede di concerti di musica cameristica ed esibizioni teatrali,oltre ad incorporare un museo di ceramiche. Nel 1813 si abbattè sulle colline di Hostin un tornado e,nel 1831,scoppiò pure un epidemia di colera:finalmente,nel 1833 Bystrice fu colta ancora da un incendio. La città venne in possesso dell’aristocratico Olivier di Loudon nel 1827,il quale,appassionato di fiori e di alberi,si rese responsabile dell’allineamento di un vecchio fusto centocinquantenario,allora unico in Europa,e soddisfò pure le esigenze estetiche rivolte al cimitero e alla propria cappella. Nel periodo degli anni 30’,dunque,la città fruiva dei giacimenti di carbone che,con le sue 25 migliaia di t estratte annualmente,copriva la maggior parte del fabbisogno dei 1522 allora residenti in 224 case e 3 mulini. Si coltivava,in aggiunta,l’orzo,l’avena,il trifoglio,i piselli ,la veccia,la canapa,il miglio,il cavolo,i fagioli e la barbabietola. Sulla collina santa,intanto, i fedeli iniziarono a raccogliere fondi per il restauro del tempio che fu consacrato nel 1845. Proprio alla metà di questo secolo,questa piccola città si elevò a stazione termale,installando caffè e ristoranti,in favore di soggetti affetti da malattie respiratorie,attraverso un particolare trattamento basato sull’aria fresca,sulla somministrazione del siero di latte delle pecore che pascolavano sui pendii collinari . Nel 1858 il mulino produceva pan di zenzero. Ma ecco che,nel 1861,questa città cambiò completamente aspetto con l’arrivo di una famiglia di industriali tedeschi,originari di Boppard,la famiglia Thonet,che trasformarono Bystrice in un centro industriale,visto che Michael Thonet fondò qui la più grande fabbrica di mobili di legno,dando lavoro a numerose persone:a lui si deve la magione Thonetuv del 1873. Così Bystrice venne occupata dalla Prussia nel 1890 per mano del conte Wrangel,e la sua popolazione ammontava a 3600 abitanti.Verso la fine del 19° secolo, per iniziativa dell'Arcivescovo di Olomouc A. C. Stojan, fu avviata l'Associazione di Santo Hostýn, Matice svatohostýnská. Il suo compito principale fu la costruzione di ospizi per i pellegrini. Attualmente, la Matice conta oltre 7000 soci. Lo scopo di quest'associazione è innanzitutto la preservazione del carattere sacro di Santo Hostýn come luogo di pellegrinaggio e nello stesso tempo la custodia di un monumento culturale da salvaguardare per le future generazioni. La Matice insieme con l'Amministrazione della basilica, assicurano la manutenzione ed i restauri degli edifici, come anche la progettazione di altri nuovi. La Matice offre ospitalità a chi visita questo importante luogo di pellegrinaggio, mettendo a disposizione possibilità di pernottamento e ristoro; assicura anche la pubblicazione del periodico Listy svatohostýnské che informa i pellegrini ed i turisti sulle attività di formazione presso la Basilica in collaborazione con l'Amministrazione della basilica. Il 30/8/1897 fu completata la costruzione della cosiddetta cappella anglicana,pochi giorni prima dell’arrivo dell’imperatore Francesco Giuseppe I per l’anniversario del regno aureo;in tale occasione fu fatta costruire a santo Hostyn,a parte il cimitero del 1887,la torre di osservazione di 7,80m d’altezza con un diametro di 15m,munita di una scala di ferro per poter accedere alla terrazza,con la cappella annessa per la santa Croce. Ricordo che sulla santa collina decine di migliaia di credenti affollano le 21 stazioni della via Crucis(la nuova via risale alla prima guerra mondiale)in cui cito la cappella per la via Hostynskà,contrapponendosi all’altra pod Harmonie. All’inizio del secolo XX si aprì il primo pub “Post”su iniziativa di Francesco Vaverky,famoso in tutta la monarchia austriaca(oggi ve ne sono 4). Nel 1912 venne approntata la cappella svaty Krile.Nel 1914 venne aperto il museo. Nel 1926 l’orticoltore Antonio Horak ottiene la licenza commerciale per aprire un vivaio in Bystrice,che recò il nome di scuola Horakov,che si trasmise ai discendenti. Alla chiesa evangelica dei Fratelli della Boemia appartiene,fra l’altro,l’Arboretum Sola Gratia,sulla via peregrina per la collina,munito di una villa e di un cottage con cappella,servito da un parco all’inglese. Nel 1936 la città viene elettrificata. Dunque,venne accesa la luce della croce di Hostyn e venne fatta la cappella di Jana Sarkander il 27/9/1939. Dopo la seconda guerra mondiale,la compagnia Thonet subentrò alla società per azioni Thonet-Mundus,e,nel 1953,diverse manifatture di mobili già fuse originarono la ditta “Ton”,la cui piazza d’affari fu proprio Bystrice,con marcata competizione europea. La produzione tecnologica dell’arredamento del legno di faggio per la mobilia,oggi automatizzata,consiste nell’accensione di un pezzo di legno saturato col bagno a vapore,per consentirne la pieghevolezza. Le sedie del Thonet vennero esposte nel museo delle sedie e della fornitura di mobili dal 1961 dal lunedì al venerdì orario:8-12 e 13-17. Fino al 1971 venne impiegata la torretta sulla collina di Hostyn quale ripetitore TV. Con la visita del papa Giovanni Paolo II nel 1982,il tempio di Hostyn,in occasione del 70° giubileo per l’incoronazione della Beata vergine Maria col Bambino,venne insignito del titolo di Basilica Minore. Nel 1994 è stato messo in funzione un impianto di energia eolica sulla collina di Hostyn,di 32m con un’elica di 27m,che produce annualmente 600000kW di energia elettrica. La banda Bukovinka Cimbalom è stata fondata nel 1995 e si cimenta nel repertorio della canzone folk della comunità della Rusava,composta da clarinetto,cembalo,violino,viola e contrabbasso.
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