Dřínov= è un comune con un castello. Dřínov= è un comune con un castello. Hoštice=è un comune con un castello e la chiesa svaty Jilji. Kunkovice=è un comune. Litenčice=è un comune con un castello,la chiesa San Pietro e Paolo,una cappella e la frazione di Strabenice. Morkovice-Slížany=è il capoluogo,costituito dalle due frazioni suddette,con 2874 abitanti e una superficie di 2123 ha;è situato fra le colline dell’Eunuco(493m s.l.m.)e lo Slizanami(351 m s.l.m.).Ex mercato,ed antico bagno municipale,aveva un muro di cinta e la classica torre prospiciente al fossato dell’acquedotto,accanto al ponte mobile.Nel 1480 il potere aristocratico era esercitato da Zastrizel,coinvolto dalla guerra con gli Ussari.Aveva una distilleria e una fabbrica di birra;nel 1783 veniva istituita la corporazione tessile.Nel 1950 si è pensato di costruire il campo di calcio vicino alla scuola.Non manca la chiesa di svaty Jana Krtitele. Nítkovice=è un comune. Pačlavice=è un comune,con le due frazioni di Pornice e di Lhota. Počenice-Tetětice=consta delle medesime frazioni,ed ha le due chiese antiche di San Gottardo e di san Bartolomeo;era iniziato alla cultura della ceramica. Prasklice=è un comune. Uhřice=è un comune con un castello,e due monumenti,uno a San Giovanni Nepomuceno,e l’altro a sant’Anna;ed ha, appresso al cimitero,una croce. Věžky=è un comune con il castello e la chiesa di Santa Elisabetta:possiede la frazione di Vlci Doly.
Chropyne,il capoluogo,comprende il castello rinascimentale, costruito al posto della piú antica fortezza esistente in precedenza, collegato alla leggenda del re della Haná Ječmínek, venne ricostruito nel XVII secolo per opera del vescovo di Olomouc František Ditrichštejn. Venne modificato nel XIX secolo. Gli interni in stile romantico (la sala di Ječmínek, la sala cavalleresca) offrono collezioni storiche ed etnografiche e una galleria dedicata al pittore Emil Filla; qui si trova anche il monumento del musicista E.Axman. Si può vedere la cosiddetta tavola di Ječmínek decorata a intarsio e la collezione dell‘epoca della guerra dei Trent’anni.La parrocchia è consacrata a svaty Jiljì.E’ costituito della sola frazione di Plesovec.Chropyne viene citato per la prima volta nel 1261,quale dipendenza del monastero cisterciense di Vizovice.Nel 1400 era sotto la corte del signor Ludanic,ma la sua castellania apparteneva,nel 1535,al ricco re Ferdinando;il,potere diocesiano di Olomouc acquisì Chropyne nel 1615,per mezzo del cardinale Ditrichstein.Nel 1868 si espanse l’industria,venne costruito il mulino,che venne reorganizzato,nel 1949,nella manifattura Technoplast.Su approvazione del cardinale Frederick Furstenberg,venne approntato,alla metà del secolo scorso,lo stagno artificiale Hejtman,atto ad accogliere una stazione termale ,attrezzata pure per convegni musicali.Un parco di 10 mq,attorno al ruscello Struzkou,cironda lo stagno artificiale,con alberi da frutta al ribes. Chropyne,il capoluogo,comprende il castello rinascimentale, costruito al posto della piú antica fortezza esistente in precedenza, collegato alla leggenda del re della Haná Ječmínek, venne ricostruito nel XVII secolo per opera del vescovo di Olomouc František Ditrichštejn. Venne modificato nel XIX secolo. Gli interni in stile romantico (la sala di Ječmínek, la sala cavalleresca) offrono collezioni storiche ed etnografiche e una galleria dedicata al pittore Emil Filla; qui si trova anche il monumento del musicista E.Axman. Si può vedere la cosiddetta tavola di Ječmínek decorata a intarsio e la collezione dell‘epoca della guerra dei Trent’anni.La parrocchia è consacrata a svaty Jiljì.E’ costituito della sola frazione di Plesovec.Chropyne viene citato per la prima volta nel 1261,quale dipendenza del monastero cisterciense di Vizovice.Nel 1400 era sotto la corte del signor Ludanic,ma la sua castellania apparteneva,nel 1535,al ricco re Ferdinando;il,potere diocesiano di Olomouc acquisì Chropyne nel 1615,per mezzo del cardinale Ditrichstein.Nel 1868 si espanse l’industria,venne costruito il mulino,che venne reorganizzato,nel 1949,nella manifattura Technoplast.Su approvazione del cardinale Frederick Furstenberg,venne approntato,alla metà del secolo scorso,lo stagno artificiale Hejtman,atto ad accogliere una stazione termale ,attrezzata pure per convegni musicali.Un parco di 10 mq,attorno al ruscello Struzkou,cironda lo stagno artificiale,con alberi da frutta al ribes. Kyselovice è un comune di 493 abitanti,dominato dalla chiesa dedicata a svaty Andelu,con il monumento a San Giovanni Nepomuceno in piazza,e un altro a San Vendelina.La ditta Komos tratta assemblaggi in acciaio. Zarici è un comune di 743 abitanti. Zalkovice è un comune di 579 abitanti,con la chiesa di San Nicola,appresso una croce,e la biblioteca municipale.
Brest è un comune di 933 abitanti sparsi in una superficie di 10,8 kmq,con l’area sportiva Rajcuda,una scuola primaria e la parrocchia dedicata a svaty Jakuba Starsiho. Brest è un comune di 933 abitanti sparsi in una superficie di 10,8 kmq,con l’area sportiva Rajcuda,una scuola primaria e la parrocchia dedicata a svaty Jakuba Starsiho. Hulin,il capoluogo,comprende le due frazioni di Chrast’any e di Zahlinice:possiede un’area sportiva e una propria orchestra.La prima menzione del paese è datata nel 1224,allorchè il Re di Boemia Premysl Otakar I si insediò qui con il personale di servizio.Molto probabilmente Hulin fu fondata molto prima,in base ad un’ipotesi confortata sia dalla localizzazione vantaggiosa nel bacino della Morava lungo la vecchia strada dei mercanti,sia dai ritrovamenti archeologici.Dalla documentazione storica scritta si apprende che Hulin fu un paese molto povero,a causa dei numerosi incendi che si propagarono qui,provocati in parte dagli assedi militari,in parte da incidenti naturali.La costruzione della ferrovia del nord nel 1841 dell’imperatore Ferdinando influenzò profondamente la città,trasformando Hulin in un importante centro per i mezzi di trasporto.Nel 1848 vi fu un insolito traffico,poiché tutti i deputati viaggiarono in carrozze sulla ferrovia per la stazione di Hulin,diretti all’appuntamento dell’Assemblea Costituente Austriaca a Kromeriz.Il vecchio portale romanico del 1224 può essere visto nella cappella laterale della chiesa di San Venceslao.V’è una lunga tradizione nella produzione di macchinari in questa città.
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