Dřínov= è un comune con un castello. Dřínov= è un comune con un castello


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Komarno è un comune di 198ha con 319 abitanti,posto sotto la collina Kelcskym Javornik in mezzo al verde degli alberi ,acqua e in un’atmosfera calma e tranquilla,ciò che dovrebbe pregiudicare la pacifica formativa turistica. La prima menzione risale al 1316,come feudo di Sumburk,ai tempi del vescovo di Olomouc Corrado I:passò successivamente nel 1576 a Zavise Kunicky da Kunic e,nel 1589,fu acquistato dal vescovo Stanislav Pavlovsky. Al XVIIsec. Risale un forno di ferro e nel 1712 la birreria. Dopo la costruzione della statua di San Giovanni Nepomuceno nel 1803,venne fatta la scuola nel 1827. Nel 1927 venne progettata la cappella di Cirillo e Metodio e nel 1936 venne fatta la cappella cimiteriale(nel cimitero vi sono altri due crocifissi). Nel 1996 si pensò di approntare l’acquedotto,su approvazione nella seduta del consiglio municipale del 1999:nello stesso anno,venne costruito per 95000corone il viale Lipova.



Loukov è un comune situato ai piedi della collina più alta degli Hostinsky,vale a dire il Kelecskeho Javornik(865m),fra boschi e campi,con la frazione di Libosvar,ove è presente una croce e la cappella di Sant’Anna,in cui si pratica il paintball,il calcio,il tennis e persino l’aerobica nella casa culturale,che funge da ostello e da ristoro(si dorme a 150CZk per una notte),e v’è anche un gruppo cinologico. Già feudo del vescovo Alberto da Sternberk,Loukov fu menzionato per la prima volta nel 1348,a causa di un certo Vavrincovi di Kolicina,i cui sudditi vivevano della raccolta di frutti di bosco e della pastorizia. Dovevano esserci uno o più tribunali nel 1489 allorchè,passato sotto i signori Ctibor,Rus,Nicholas e Jesek,che vendette i suoi beni ai nobili Krtomile prima del XVIsec.,un certo Jirik da Loukov vendette le sue metà a Venceslao da Bystrice. Condividendo con la microregione le sofferenze della guerra dei Trent’Anni,nel 1674 si contavano 54 case e,nel 1679,si pensò di costruire una chiesa e,con l’editto del 7/9/1775 gli agricoltori furono oppressi dagli oneri del clero. L’industria si fece avanti nel 1810 con piccole manifatture di zucchero nei boschi sotto Kuzelkov;nel villaggio sorsero,qualche tempo dopo,laboratori per la fabbricazione della ceramica,in ordine a produrre tazze,piatti e merci affini per 9000unità annuali. Dopo la costruzione di una nuova canonica nel 1843,e la rivoluzione del 1848/49 per porre fine alle responsabilità gravanti gli agricoltori,nel 1861 Loukov cadde sotto la Costituzione dell’Impero Asburgico:cosicchè vennero stabilite le prime organizzazioni politico-cattoliche nel 1872 e nello stesso anno fu aperta la biblioteca,nel 1873 fu fondata la prima istituzione moderna,ma la scuola fu costruita nel 1881,prima che,negli anni 1886/1888 vennero costruiti i binari della ferrovia Bystrice pod Hostynem-Valasskè Mezirici. A quell’epoca Loukov contava 761 persone in 133case,105 cavalli,301bovini,381pecore e 18 capi di ovini distribuiti in 422ha di campi,90ha di pascoli,75ha di prati,15ha di giardini,522ha di foreste. Nel 1910 venne fondato il corpo dei vigili del fuoco e,nelle elezioni del 1929 e nel 1935,questo borgo agricolo fu trainato dalla vittoria del Partito popolare. L’1/4/1993 venne fondata l’associazione dei cacciatori.

  • Loukov è un comune situato ai piedi della collina più alta degli Hostinsky,vale a dire il Kelecskeho Javornik(865m),fra boschi e campi,con la frazione di Libosvar,ove è presente una croce e la cappella di Sant’Anna,in cui si pratica il paintball,il calcio,il tennis e persino l’aerobica nella casa culturale,che funge da ostello e da ristoro(si dorme a 150CZk per una notte),e v’è anche un gruppo cinologico. Già feudo del vescovo Alberto da Sternberk,Loukov fu menzionato per la prima volta nel 1348,a causa di un certo Vavrincovi di Kolicina,i cui sudditi vivevano della raccolta di frutti di bosco e della pastorizia. Dovevano esserci uno o più tribunali nel 1489 allorchè,passato sotto i signori Ctibor,Rus,Nicholas e Jesek,che vendette i suoi beni ai nobili Krtomile prima del XVIsec.,un certo Jirik da Loukov vendette le sue metà a Venceslao da Bystrice. Condividendo con la microregione le sofferenze della guerra dei Trent’Anni,nel 1674 si contavano 54 case e,nel 1679,si pensò di costruire una chiesa e,con l’editto del 7/9/1775 gli agricoltori furono oppressi dagli oneri del clero. L’industria si fece avanti nel 1810 con piccole manifatture di zucchero nei boschi sotto Kuzelkov;nel villaggio sorsero,qualche tempo dopo,laboratori per la fabbricazione della ceramica,in ordine a produrre tazze,piatti e merci affini per 9000unità annuali. Dopo la costruzione di una nuova canonica nel 1843,e la rivoluzione del 1848/49 per porre fine alle responsabilità gravanti gli agricoltori,nel 1861 Loukov cadde sotto la Costituzione dell’Impero Asburgico:cosicchè vennero stabilite le prime organizzazioni politico-cattoliche nel 1872 e nello stesso anno fu aperta la biblioteca,nel 1873 fu fondata la prima istituzione moderna,ma la scuola fu costruita nel 1881,prima che,negli anni 1886/1888 vennero costruiti i binari della ferrovia Bystrice pod Hostynem-Valasskè Mezirici. A quell’epoca Loukov contava 761 persone in 133case,105 cavalli,301bovini,381pecore e 18 capi di ovini distribuiti in 422ha di campi,90ha di pascoli,75ha di prati,15ha di giardini,522ha di foreste. Nel 1910 venne fondato il corpo dei vigili del fuoco e,nelle elezioni del 1929 e nel 1935,questo borgo agricolo fu trainato dalla vittoria del Partito popolare. L’1/4/1993 venne fondata l’associazione dei cacciatori.

  • Mrlinek ,comune in precedenza chiamato Mrlin,venne menzionato per la prima volta nel 1348-1365,quale castellania Obransky,appartenente a Bockov da Kunstat,che aveva diviso il paese in due villaggi-uno inferiore e l’altro superiore: è bagnato dal Perutinka,affluente del Mostenky,abitato oggi da 210 persone. La fortezza è citata nel 1520,ma non si sa il luogo dove sorgeva la torre,sotto Vaclav Obeslik da Lipultovic,essendone rimaste le rovine dal 1552. La celebrità del luogo si deve pare alla scoperta dell’asse della Terra,in una cavità della roccia in un misterioso cammino della foresta dal leggendario Nedel:un’immagine scritta dall’amministratore locale scolastico Francesco Mareckym nel 1927,e c’è pure una canzone ispirata all’asse,quantunque a Mrlinek non esistano scuole,bensì una biblioteca. Il villaggio costruì l’acquedotto nel 1930 e nel 1940-1941 istituì il cimitero(notansi nel villaggio anche la cappelletta ed il campanile). Nel 1946 nacque l’associazione dei cacciatori che preda fagiani,conigli,caprioli e,talvolta la volpe(si parla di 20 volpi cacciate all’anno)su un’area di 720ha:ogni anno,tale associazione organizza una danza di intrattenimento,la notte Pytlackà. Nel 1998 il villaggio venne gassificato. E’ immancabile qui la pratica del football,(ha una lunga tradizione la coppa provinciale degli assi)del tennis,della pesca(v’è per questo una diga),del ciclismo e dell’escursionismo,(dall’aspetto turistico si può definire un villaggio chalet)oltre alle manifestazioni culturali organizzate in loco e nei dintorni.

  • Osicko è un comune di 792 ha che si trova nella valle sottostante la collina di Kelcskym Javornik,ad un’altezza di 365m. s.l.m. centrato dal fiume Mostenky,che fa da confine naturale fra le due frazioni di Osicko e di Prikazy. La ricchezza naturale delle foreste offre numerose opportunità di lavoro per i residenti dei villaggi circostanti,basandosi soprattutto sulla lavorazione del legname,attività primiera dei 476 abitanti,ivi registrati l’1/1/2005. Osicko è munito di una piscina aperta da lunedì a domenica dalle 10alle20,con un nuovo slittino,al prezzo di 30Kc per i minorenni e 50Kc per i maggiorenni. La prima dicitura del nome del villaggio in connessione al castello Sumburk,si ebbe nel 1309. Nel 1349 era un feudo di Mikesov,che lo vendette nel 1360 a Zdenkov da Domazelic. Nel 1371 si designava sotto il nome latino Osschezska,naturalmente posseduto fra le tenute del vescovo di Olomouc:nel nostro caso,la kelecskema. Ma nel 1403 si parlava di Osecko e,ai tempi di Giovanni Mrlina,signore del luogo nel 1447,venne fuori un importante trattazione di vendita fra Caterina da Zerotin e Vaclav di Prikaz,nel 1460,anno del suo acquisto dello stagno ,dei diritti giudiziari e di pesca,del giardino di Prikazy. Osecko,alla fine del XVsec. passò a Guglielmo di Pernstejn. In base alle documentazioni registrate nella provincia di Prerov,durante la guerra dei Trent’Anni,gli insediamenti scesero qui da 76 a 17. Le due frazioni Prikazy ed Osicko erano separate fra loro anche per ragioni di amministrazione ecclesiastica,tanto che la parrocchia di Loukov gestiva Osicko,quanto la parrocchia di Honim Ujezd amministrava Prikazy,ma,dal 1653 al 1785 il centro di Osicko dipendeva dalla chiesa di Vsechovice,ciò che spinse a costruire la cappella di Maria Pomocnice,ora monumento protetto. In un documento del 1703 si parlò di Francesco Dietrichstejn,vescovo di Olomouc,importatore di legname. Subentrato all’inizio del XIXsec. A Bystrice,il barone Loudon,i due villaggi di Prikazy e di Osicko conobbero la rivoluzione del 1848 contro i malfattori,costretti a portare fino alla Val Mezirici delle pietre,oltrechè del legname,la quale comportò la dipendenza alla competenza giudiziaria del tribunale distrettuale di Bystrice e del distretto di Holesov,riguardo i 211 abitanti di Osicko e i 326 abitanti di Prikazy,così censiti nel 1854. Ecco che nel 1864 venne costruita l’altra cappella per la Visitazione della Vergine Maria,sostituendo il campanile di legno di una previa cappella,ubicata nella stessa posizione(v’è anche nel paese una croce di pietra). L’altare,realizzato nel 1925,servì pure quale memoriale di guerra per i soldati della prima guerra mondiale,quando fu sequestrato il campanile per scopi bellici. Già la guerra austro-prussiana alla fine dell’Ottocento,aveva portato una situazione finanziaria molto florida,che rese possibile l’acquisto di una miniera a Prikazy nel 1888 e,nello stesso anno,venne fatta la scuola,che,ottant’anni più tardi,si ridusse ad asilo nido. Nel 1887 arrivò pure il treno,e ciò costrinse gli abitanti ad avere il mondo a portata di mano,visto che la loro attività era costituita nella produzione alimentare,nell’allevamento di cavalli,bovini,suini e sulla coltivazione del lino e della canapa,trasformati in capi di abbigliamento,oltre a fare magari colletta per riparare la cappella del paese. Nel 1899 nacque il volontariato dei vigili del fuoco,e,nel 1929,si fece l’associazione Javornik della caccia. Nel 1930 Osicko venne elettrificato e nel 1936 toccò alla frazione di Prikazy,ma si dovette aspettare il 1951 affinchè questi due villaggi si fondessero nell’attuale comune di Osicko. Nel 1985 venne introdotto qui il campetto di ping-pong. Infine,nel 2001 e nel 2003 Osicko vinse il titolo per il villaggio dell’Anno,per la cura del verde e dell’ambiente.

  • Podhradnì Lhota è un comune agricolo di 377ha,con una cappella verde nel villaggio,il cui nitore paesaggistico costituisce da sempre l’orgoglio di questo centro,che risale,almeno da esperienze archeologiche,all’età del bronzo,da una casa al n.68. La prima citazione del paese,secondo la fonte più attendibile,risale al 1429allorchè il vescovo Bruno,consigliere del re di Premislia Otakaro II,fece costruire un nuovo castello Saumburk,di cui restano ora le rovine,a 530m,chiamato in gergo popolare Basta,che diventerà poi una fortezza nel 1456,in luogo dell’originale hrad Zubric,che vediamo ambedue in figura,a 608m,anch’esso ora in rovina,il quale,con le guerre ussite,diede fama a Sigismondo di Bitov e ai suoi figli Nicola ed Hanus,divenendo fonte di disordini all’avvento del capitano Gianni Tovalovsky nel 1451. Nel 1580,all’epoca delle avversità giudiziarie contro i malviventi,sotto il vescovo Stanislao Pavlovsky,vennero costruiti tre mulini. Con la guerra dei Trent’Anni,Podhradnì Lhota venne bruciata dall’esercito polacco nel 1620,poi passò,nel 1708,sotto gli Ungheresi e nel 1742 venne devastata dai Prussiani:frattanto il paese si espanse lungo il corso del fiume Juhyne nelle foreste adiacenti e venne costruita la statua per la punizione di Dio,nel 1818,in località Sranky e,nel 1861,un crocifisso ad un bivio. Nella scuola primaria del 1900 sono allestite mostre permanenti di scultura e opere locali,ad iniziativa della moglie dell’artista Jany Drahotusskè-Kostovalovè. Nella locanda Vavry,nel 1905,fu fondata l’associazione SDH dei vigili del fuoco. Con la fondazione dell’organizzazione TJ Sokol,si fecero da allora tornei di scacchi; nel 1940 venne realizzata la statua per la Madonna Hostinskà. Nel 1936 fu fatto l’acquedotto e,in seguito alla terza occupazione nazista,vennero migliorate le strutture igienico-sanitarie,furono lastricate le strade,venne erogata l’acqua potabile dalla collina,venne istituita nel 1958 una classe di scuola materna,venne fatto il negozio Unitas nel 1968,la MNV nel 1970,vennero allestite le attrezzature sportive nel 1982,l’adeguamento della locanda U Marku a fini culturali nel 1983,la Fire House nel 1984,vennero fatti passare i cavi telefonici sotterranei e venne gassificato il paese nel 1999. Nel settembre 1998,fra l’altro,è stato creato il coro di bambini “Cantatus”.



Rajnochovice è il più grande comune dell’okres Kromeriz,con un’estensione di 4145ha,situato a nordest delle colline Hostynskè a 420m con 515abitanti in 550 case,che aumentano d’estate per l’afflusso turistico nelle case vacanza,favorito dal clima pseudoalpino e dal paesaggio ecologico davvero stupendo:tra gli affluenti del Juhyne,quali Jedovim,Hraboskem e Rososkem,vive la trota e nei boschi circostanti si gusta la carne di cervo e si raccolgono i funghi più comuni. Nel villaggio si trova il club sportivo,il volontariato dei vigili del fuoco e l'associazione delle donne per la Repubblica Ceca. Il villaggio venne fondato nel 1721 dall’arcivescovo Mikulas,e venne approntata la croce in pietra arenaria della chiesa di Sant’Anna nel 1737,e,fra la fine del XVIII e del XIXsec.venne costruita la cappella alla fine del villaggio. Nel 1810 fu fondato un seminario per la fabbricazione di ceramiche,denominate “toufarna”. L’esportazione in diversi paesi europei della ceramica rajnochovska,si basò sulla grande impresa costruita nel 1895,alla cessazione della fabbrica,sul sito dei vecchi molini ad acqua,che davano lavoro a circa 20 persone. Dal 1904 al 1920 funzionava una segheria locale per la combustione in carbone,attraverso grandi forni,dove il legname veniva trasportato sulla pittoresca strada forestale”streka”,e si utilizzava il serbatoio”klauza”,costruito alla Fonte di Teodoro del ruscello Rosostem. Una volta al mese,si può assistere alla proiezione di film nel villaggio,ispirati alla tradizione della prima produzione della ceramica rajchonovska,della produzione di carbone,del trasporto del legname tagliato in segheria lungo i sentieri forestali. Nel 1952 venne istituita la riserva naturale Skalka Polomsko,di 0,87ha,sul versante meridionale della chiesa. Nel 1975 fu stabilita l’istituzione della riserva forestale Tesak,sul versante nordest del Tesaku,di 735ha. Sempre nello stesso anno,la riserva Cernava sul versante nordest del Cernavy,di 18,1 ha e la riserva Bernatka,in una foresta di 400ha,accanto a Trojaku. Nel 1977 venne costituita la riserva naturale per 40 ha della foresta vergine del Kelcsky Javornik. Altra riserva da segnalare la Vresoviste Bilovà,per i ginepri.

  • Rajnochovice è il più grande comune dell’okres Kromeriz,con un’estensione di 4145ha,situato a nordest delle colline Hostynskè a 420m con 515abitanti in 550 case,che aumentano d’estate per l’afflusso turistico nelle case vacanza,favorito dal clima pseudoalpino e dal paesaggio ecologico davvero stupendo:tra gli affluenti del Juhyne,quali Jedovim,Hraboskem e Rososkem,vive la trota e nei boschi circostanti si gusta la carne di cervo e si raccolgono i funghi più comuni. Nel villaggio si trova il club sportivo,il volontariato dei vigili del fuoco e l'associazione delle donne per la Repubblica Ceca. Il villaggio venne fondato nel 1721 dall’arcivescovo Mikulas,e venne approntata la croce in pietra arenaria della chiesa di Sant’Anna nel 1737,e,fra la fine del XVIII e del XIXsec.venne costruita la cappella alla fine del villaggio. Nel 1810 fu fondato un seminario per la fabbricazione di ceramiche,denominate “toufarna”. L’esportazione in diversi paesi europei della ceramica rajnochovska,si basò sulla grande impresa costruita nel 1895,alla cessazione della fabbrica,sul sito dei vecchi molini ad acqua,che davano lavoro a circa 20 persone. Dal 1904 al 1920 funzionava una segheria locale per la combustione in carbone,attraverso grandi forni,dove il legname veniva trasportato sulla pittoresca strada forestale”streka”,e si utilizzava il serbatoio”klauza”,costruito alla Fonte di Teodoro del ruscello Rosostem. Una volta al mese,si può assistere alla proiezione di film nel villaggio,ispirati alla tradizione della prima produzione della ceramica rajchonovska,della produzione di carbone,del trasporto del legname tagliato in segheria lungo i sentieri forestali. Nel 1952 venne istituita la riserva naturale Skalka Polomsko,di 0,87ha,sul versante meridionale della chiesa. Nel 1975 fu stabilita l’istituzione della riserva forestale Tesak,sul versante nordest del Tesaku,di 735ha. Sempre nello stesso anno,la riserva Cernava sul versante nordest del Cernavy,di 18,1 ha e la riserva Bernatka,in una foresta di 400ha,accanto a Trojaku. Nel 1977 venne costituita la riserva naturale per 40 ha della foresta vergine del Kelcsky Javornik. Altra riserva da segnalare la Vresoviste Bilovà,per i ginepri.

  • Rusava è un pacifico villaggio valassko,nel cuore delle colline hostynskè,dominato dal Cecher,picco coniforme,con 600 abitanti,in 600case vacanze e 10 grandi strutture ricreative,ideali per gli appassionati di sci,(traino sci Tatrapoma)adatto per i pazienti asmatici vista la purezza dell’aria;interessante per le rovine del castello Chlum,del castello Kridlo e del castello Skalny,posto a 769 m s.l.m.,fra i più alti castelli della Moravia,dunque,sulla parte superiore omonima della collina. Tra i servizi ricreativi,appartiene la piscina naturale con acqua calda solare,acqua per la balneazione e la pesca,campeggi(come lo Stanovy),campi di calcio e da tennis,la biblioteca,che qui apre il lunedì e il mercoledì,il cottage Koryna e il cottage suino Grun(ove si assaggiano vini locali e brandy alla prugna). In un verbale del margravio Giovanni,a proposito dei beni terrieri nella castellania Obransky,datato 1342,si parlò,riguardo Jencich,di Stare Lhota,Vysokè Lhota e Lhota Jestrebi,quali terre rusave. Ma Rusava o Rottalowice che dir si voglia,fu fondata il 23/4/1657,conformemente alla carta del conte Gianni Rottal,che stabiliva la nuova costituzione del villaggio,alle strette dipendenze giudiziarie dal tribunale di Holesov,e per competenza amministrativa da Bystrice. Nel 1664 v’erano 19case occupate. Cattolici ed evangelici convivevano qui con difficoltà,in questo splendido angolo di natura,e,nel 1778,quattro anni dopo la costruzione della parrocchia di Santa Croce e il seminario,si assistette ad un incremento della popolazione con 800 persone,di cui 125 proprietari di cottage,di aree prative,pascolive e forestali. All’inizio dell’Ottocento si segnala la figura dell’evangelico e botanico Daniel Svoboda,dell’architetto Dusan Jurkovic:nel 1875 veniva costruito il mulino a vapore,distrutto in un incendio conseguente e,mentre il nobiluomo reverendo Blazej lavorava a Rusava,veniva fatta,nel 1887,la chiesa evangelica alla Santa Croce. La prima guerra mondiale seminò la morte per 41nativi,e,fra il 1920-22,si facevano le strade e nel 1930 si compiva il Giubileo Scuola Masaryk,grazie alla dedizione del benemerito insegnante Potmesila: nel 1933 veniva attuata la Villa al n.190 in legno,per il soggiorno del grande pittore ed illustratore nostrano Adolf Kaspar,le cui opere sono rappresentate nel museo del paese,accanto alle testimonianze della cultura popolare. Durante la seconda guerra mondiale,Valaska Rusava lottò duramente contro l’occupazione nazista,sacrificando 14 persone. Nel 1955 venne realizzato il monumento naturale sotto Kozincem,da 400 a700m d’altezza,a nordovest del villaggio di Chvalcov,già trattato,su un lieve pendio a sudest delle colline Hostynske,per proteggere la preziosa flora dei prati(specialmente orchidee,gladioli,genziane e campanelle). Ma Rusava,dotata,fra l’altro della scuola di musica,offre il suo repertorio preziosamente folcloristico,dal 1976,con i canti e le danze kruzek Valassky,con la manifestazione maggenga Kacani e quella tipicamente valasska,accompagnata dal dulcimer,di gennaio,propria del capoluogo.

  • Slavkov pod Hostynem è un comune in vista della pianura dell’Hana,posto sulle pendici occidentali dell’Hostyn,con una superficie di 519ha e con 550 abitanti,avente una cappella e un campo di calcio. Non v’è dubbio che Slavkov sia stato abitato ai tempi della cultura latena,come mostrano reperti archeologici in bronzo e ceramiche. La prima menzione scritta risalente a Slavkov rileva un’interessante riferimento alla fortezza locale nella parte alta del villaggio,dove(1349)un certo Ones Trdlo visse con la madre Betou:v’erano 41 edifici rurali. Nel 1365 Bocek di Kunstat comprò il villaggio,appartenente a Bystrice,poi passò di proprietà ai signori Tvorkov da Sovince di Sternberk da Landstejn e al grande moravo Ctibor Tovacovsky di Cimburk,che lo vendette,nel 1480,a Mikulas Hustopec e alla figlia Maddalena,e questa a Burian Zabku da Lemberk. Nel 1555 fu assegnato al prussiano Premkov da Vickov,e,per merito di Bohunky,il casato si imparentò,nel 1613,con Vaclav Bitovsky ,che governarono la microregione,proprio allo scoppiare della guerra dei Trent’Anni(1618-1648)dove il paese fu ridotto a deserto e saccheggiato,per non parlare dei molti oneri e pene arrecate alla popolazione. Nel 1622,con la rivolta di Vaclav Bitovsky contro il potere asburgico,questi venne condannato e i beni della famiglia esiliata vennero confiscati e trasmessi a Lobkovic di Zdenec,il cui figlio li vendette nel 1650 al conte Rottal. La maggior parte della popolazione viveva di agricoltura,specialmente della coltivazione del grano,degli alberi da frutta e dell’allevamento del bestiame. Molti lavoravano nei boschi che circondavano il paese e trattavano la pietra arenaria. Il conte Rottal introdusse il cattolicesimo,fra la prevalenza di abitanti laici,legandosi alla chiesa di Bilavsko,almeno fino al 1782,e,sotto l’aristocratico Laudon,venne fatto nel 1833 il campanile. I ceppi familiari più antichi di Slavkov sono gli Janecek e i Krajcar.

  • Vitonice è un villaggio situato nella parte settentrionale dell’okres,nella valle del fiume Mostenka,con una superficie di 766ha e 473 abitanti tuttora,avente una scuola. Si dice di questo villaggio in un elenco del 1141,ma la prima documentazione scritta del villaggio risale al 1381,sotto il dominio dei signori di Sternberk. Nel 1793 fu eretta la croce di pietra arenaria,detta “verde” e,nel 1889,fu completata la chiesa cattolica dei Santi Cirillo e Metodio:il corpo dei vigili del fuoco risale al 1947.



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