Loiri porto san paolo sostenibile
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energetico. Consumi energetici alti edifici pubblici Consumi energetici alti edifici privati Difficoltà autorizzative e mancanza informazioni adeguate per la realizzazione di impianti fotovoltaici di iniziativa privata Cultura della sostenibilità Mancanza di piani di sensibilizzazione diretti alla Comunità Comunicazione inadeguata per i diversi target di popolazione Mobilità e trasporti Problematiche legate all'insediamento diffuso Assenza piste ciclabili Trasporti pubblici carenti Strade pubbliche poco sicure e segnaletica stradale insufficiente Collegamenti stradali insufficienti verso il polo urbano di Olbia Gestione rifiuti Scarsa informazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 118 3.3.2 Seconda fase: raccolta idee Il processo di progettazione convenzionale si basa solitamente sulla conoscenza settoriale ed esperta dei tecnici, che dopo una lettura dei dati e delle carte del territorio prendono delle decisioni discrezionali nell’assoluto disinteresse dei cittadini. La vision, le strategie e gli obiettivi individuati tendono a ridurre la molteplicità del reale in un processo di omogeneizzazione e standardizzazione delle procedure e per questo spesso non sono approvate dagli utenti finali, perché non rispondono alla specificità dei bisogni territoriali. Il processo partecipato che si è adottato parte da una moltitudine di proposte e idee degli abitanti che raccontano modi e luoghi del loro abitare la comunità condividendola i tecnici. Questo modello viene anche definito bottom-up. Partendo dal quadro conoscitivo emerso nella fase precedente si è passati al vero e proprio Laboratorio di progettazione partecipata, attraverso un brainstorming collettivo in cui la cittadinanza veniva lasciata libera di discutere e proporre idee, possibili azioni e soluzioni. F IGURA 34. M ANIFESTO DI “ STIMOLO ” PER LA DISCUSSIONE DELLA SECONDA FASE L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 119 In questa si sono invitati i partecipanti a proiettarsi in un futuro desiderato datato 2020, per vedere la situazione di in seguito all’attuazione delle proprie proposte. I presenti con l’ausilio di due facilitatori durante la discussione hanno classificato e suddiviso le idee emerse per ambiti ambii di intervento rendendole visibili in dei pannelli. Le macro categorie individuate sono state: Efficientemento energetico Mobilità Fonti energetiche rinnovabili Pianificazione Informazione e sensibilizzazione Agricoltura sostenibile Altro Tra le idee emerse ritroviamo: l’installazione negli edifici pubblici di impianti che producono energia pulita dal sole, incentivi ai privati per migliorare l’efficienza energetica, piste ciclabili, gestione intelligente dell’illuminazione pubblica, riqualificazione degli spazi pubblici (verdi), sensibilizzazione della cittadinanza alla tematiche della sostenibilità, incentivazione dell’agricoltura sostenibile, utilizzo compattatori per rifiuti (garby), migliorare la comunicazione per le diverse fasce della popolazione, rendere più efficiente la raccolta differenziata, sviluppo della filiera corta e promozione prodotti agricoli locali, sviluppo di una rete di biogas intercomunale, potenziamento connettività digitale (wi-fi). F IGURA 35. I NSERIMENTO DELLE IDEE NELLA PARETE . L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 120 3.3.3 Risultati Qui di seguito sono riportate in maniera schematica le principali idee emerse durante l’incontro classificate all’interno delle macrocategorie individuate. EFFICENTAMENTO ENERGETICO Efficientamento illuminazione pubblica Gestione intelligente illuminazione pubblica MOBILITA' Realizzazione di un piano della mobilità sostenibile Realizzazione nuovi percorsi ciclabili Realizzazione nuovi percorsi e sentieri naturalistici Sviluppo rete piedibus Utilizzo scolabus elettrici Realizzazione di aree di sosta attrezzate per mezzi pubblici Sviluppo rete bike-sharing Potenziamento collegamenti tra il centro abitato di Porto San Paolo e spiaggia Car-sharing Miglioramento illuminazione stradale per la sicurezza FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Inserimento pannelli solari nelle scuole Produzione di biogas attraverso rete intercomunale (modello Wurttenberg) L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 121 PIANIFICAZIONE Incentivi per la realizzazione di nuove costruzioni efficienti e sostenibili Riqualificazione degli spazi pubblici (aree verdi) INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE Sensibilizzazione della cittadinanza alla tematica della gestione dei rifiuti Sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche delle fonti energetiche rinnovabili Sensibilizzazione della cittadinanza alla tematiche della sostenibilità Creazione "sportello energia" Implementazione servizi di comunicazione e partecipazione ai cittadini Potenziamento rete wi-fi (connettività digitale) AGRICOLTURA SOSTENIBILE Sviluppo della filiera corta e promozione prodotti agricoli locali ALTRE IDEE Incentivazione dell’agricoltura sostenibile Compattatori per rifiuti (garby) Smaltimento oli esausti Migliorare sistema raccolta differenziata Fornire calendari informativi alla popolazione per la raccolta differenziata Le indicazioni e gli scenari emersi prospettati sono stati poi rielaborati e hanno contribuito a definire sia la vision e la strategia del PAES sia l’individuazione delle azioni che sostanziano il Piano. L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 122 3.3.4 La metodologia utilizzata per il laboratorio di progettazione partecipata: il Metaplan Il Metaplan è una tecnica orientata ad ottimizzare il processo di comunicazione all'interno di un gruppo per favorire in una arco di tempo limitato il conseguimento di risultati, mantenendo un coinvolgimento profondo dei partecipanti. Esso è uno strumento di moderazione in grado di attivare processi di partecipazione per esplorare nuove prospettive a partire dal contributo dei membri di un gruppo. Può essere utilizzato per definire piani di azione e per raggiungere decisioni condivise. Il Metaplan è basato sulla raccolta di opinioni dei partecipanti attraverso l'uso di tecniche di visualizzazione e la loro successiva organizzazione in blocchi logici fino alla formulazione di piani in cui sono evidenziate le problematiche rilevate e le possibili soluzioni. I partecipanti sono riuniti in una sala e sono dotati di una serie di materiali di lavoro: cartoncini, carte a forma di figure geometriche, pennarelli colorati, bollini adesivi, puntine, ecc., attraverso i quali ognuno può esprimere le proprie considerazioni su grandi pannelli appesi alle pareti che man mano vanno a rappresentare l'intero processo di lavoro del gruppo. In pratica un workshop che utilizza la tecnica del Metaplan è articolato attraverso le seguenti fasi: 1. si condivide la metodologia di lavoro 2. attraverso un brainstorming, le opinioni dei partecipanti in merito al tema della discussione sono riportate su dei cartoncini colorati che saranno attaccati sui pannelli e quindi visibili a tutti 3. le opinioni espresse individualmente sono aggregate e selezionate 4. a partire da ogni aggregazione sono formati dei gruppi di lavoro con il compito di analizzare, proporre idee e soluzioni, e far emergere elementi problematici relativi all'aspetto su cui si è scelto di lavorare 5. se necessario le ulteriori idee generate dai gruppi di lavoro possono dare avvio ad ulteriori sottogruppi che approfondiranno aspetti sempre più particolari 6. si condivide il lavoro dei gruppi attraverso una presentazione in plenaria che porta all'eventuale definizione del piano d'azione La presentazione visiva permette a tutti i partecipanti di appropriarsi della logica della discussione e di contribuire a disegnare, selezionare e ordinare le soluzione che via via emergono. Inoltre l'uso dei supporti visivi permette anche a chi normalmente non partecipa alle discussioni di sentirsi maggiormente autorizzato a contribuire, mentre chi è più estroverso è obbligato a fermarsi per dare spazio agli altri. L'obiettivo della tecnica è ridurre al minimo l'interazione sterile e la genericità dei contributi. La trascrizione dei contributi scritti sui pannelli e la loro traduzione in affermazioni verbali sono compiti del moderatore, che svolge anche i seguenti: gestire il fattore spazio-tempo del workshop favorire la creatività e la distensione dei partecipanti assicurarsi che tutti comprendano il metodo di lavoro fare chiarezza sugli obiettivi e le aspettative del gruppo promuovere la convergenza delle idee favorire l'identificazione dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi e alle aspettative prefissate L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 123 3.4 Verso la Strategia: Analisi SWOT generale Dopo la fase di analisi territoriale e la fase di ascolto attivo della Cittadinanza si è proceduto ad effettuare un’analisi SWOT che fosse in grado di riassumere le caratteristiche principali del territorio in oggetto. L’analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica ed è l'acronimo di forza, debolezza, opportunità e minacce. L'analisi di questi quattro aspetti offre un quadro complessivo dell'area interessata dal programma, evidenziando le sue principali caratteristiche e specificità. I punti di forza e di debolezza sono variabili sulle quali è possibile intervenire e si riferiscono agli attributi positivi e negativi esistenti , mentre le opportunità e le minacce sono variabili esterne che riguardano il futuro. PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA ES IS TE N TI Vicinanza ai servizi e infrastrutture del polo urbano di Olbia Rete infrastrutturale interna carente Buona rete infrastrutturale esterna Rete mezzi pubblici insufficiente (Loiri) Assetto urbano a rete Squilibri economici tra territorio interno e costiero Forte senso di appartenenza alla Comunità Eccessiva quantità di seconde case Presenza Porto Aziende di piccole dimensioni Settore turistico costiero Presenza aree a rischio geomorfologico Presenza servizi di ristorazione Presenza aree a rischio idraulico Settore agro-zootecnico Eccessivo utilizzo di auto private Varietà ambienti naturali e vegetazionali Mancanza servizi più qualificati (es. banca) Risorse antropiche-culturali (archeologici, monumentali e stazzi) No sistema integrato di "Mobilità Sostenibile" Clima adatto alla produione di energie rinnovabili (sole, vento e acqua) Raccolta indifferenziata insufficiente Aumento quantità di rifiuti in estate e difficoltà nel separarli e smaltirli Consumi degli edifici pubblici e privati elevati Sistema di illuminazione pubblica insufficiente Difficoltà autorizzative e mancanza informazioni adeguate per la realizzazione di impianti fotovoltaici di iniziativa privata Insufficienza sistema spazi pubblici attrezzati per bambini e adulti Comunicazione indadeguata per i diversi target di popolazione L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 124 OPPORTUNITA' RISCHI FU TUR E L’ambito rurale è caratterizzato da un sistema di elevato pregio ambientale Turismo zone costiere e agricoltura delle zone più interne non formano un sistema economico integrato Valorizzazione, tutela e conservazione risorse paesistiche Stagionalità turismo Trend demografico in crescita Popolazione fluttuante Attrattività area per investimenti economici stranieri Speculazioni Trend demografico in crescita Alto costo energia pulita Emigrazione veso Loiri Porto San Paolo Aumento produzione energia "pulita" senza una parallela riduzione degli sprechi energetici e sostituzione di quote di energia prodotta da fonti fossile Filiera corta e Km0 per i prodotti agricoli Eccessiva presenza di grossi impianti di produzione di energia (monopolio) Finanziamenti U.E Benefici produzione energia pulita non ricadono sul territorio (valore aggiunto) Trasparenza amministrativa e partecipazione per scelte condivise Frammentazione aziende Piano della Mobilità urbana Sostenibile Aumento utilizzo mezzo di locomozione privato Nuove costruzioni utilizzano materiali e tecnica ad alta prestazione energetica Non utilizzo delle potenzialità delle fonti di energia rinnovabili Maggiore consapevolezza nel comparto delle costruzioni per lo smaltimento e il riuso dei materiali Spreco risorse idriche Realizzazione impianti fotovoltaici nei tetti degli edifici pubblici e privati Spreco risorse alimentari Attvazione da parte di privati di fonti di produzione energetica sostenibili (modello diffuso e decentrato) Efficientamento illuminazione pubblica Sistema integrato per la raccolta dei reflui e la depurazione Riduzione degli imballaggi e decontenitori (EcoBIM) Ottimizzazione della raccolta differenziata dei RSU L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 125 4 Il Piano delle azioni 4.1 Obiettivi della Comunità per il 2020 Per quantificare l’obiettivo minimo da raggiungere per il 2020 bisognerebbe ragionare secondo tre ipotetici scenari: - Emissioni al 2020 sostanzialmente identiche a quelle del 2008. In questo caso è possibile calcolare la riduzione assoluta del 20% direttamente sulla baseline del 2008 ipotizzando che la somma della crisi economica attuale, con la prevista ripresa, porti ad uno scenario emissivo di riferimento al 2020 non molto differente dalla baseline del 2008. (Detta situazione potrebbe naturalmente verificarsi nel caso in cui il trend demografico al 2020 non preveda variazioni significative e all’interno dello stesso territorio le aree per espansione residenziale e produttiva siano sature). Se non si riscontrano variazioni particolari rispetto all’andamento regionale l’ipotesi è accettabile. - Diminuzione delle emissioni. In questo caso è obbligatorio considerare il BEI e determinare l’obiettivo di riduzione pro-capite del 20%; - Crescita delle emissioni. In questo caso si può considerare sempre l’obiettivo di riduzione pro- capite oppure con un atteggiamento molto virtuoso, si mantiene l’obiettivo di riduzione assoluta del 20% rispetto alla baseline del 2008, che implica una politica di sviluppo a “zero emissioni”. 4.2 Le Azioni Le azioni scelte dal comune di Loiri Porto San Paolo al fine di perseguire l’obiettivo di riduzione di CO2 sono il frutto di un processo partecipativo interno all’Amministrazione ed esteso successivamente ai portatori di interesse presenti nel territorio. È stata promossa la presentazione di proposte di azione, da includere nel PAES, da parte di cittadini singoli o associati nel rispetto delle indicazioni contenute nelle Linee Guida della Commissione Europea (Centro Comune di Ricerca dell’Istituto per l’Energia e dell’Istituto per l’Ambiente e Sostenibilità). L’Amministrazione ha, infatti, reputato utile e fondamentale garantire ai privati e alle imprese il servizio di diffusione delle buone pratiche di sostenibilità energetica, di informazione su bandi e finanziamenti disponibili e di coinvolgimento nel percorso di implementazione dello strumento di piano. A questo proposito, si raccolgono in questa sezione le azioni strategiche che il Comune ha individuato e promosso per garantire l’abbattimento delle emissioni di CO2 del territorio in linea con l’obiettivo di riduzione da raggiungere entro il 2020. Si tratta complessivamente di n. 57 azioni che andranno a incidere sul territorio. L O I R I P O R T O S A N P A O L O S O S T E N I B I L E PAES │ Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 126 L’insieme delle azioni del PAES porterà al 2020, insieme alle progettualità già sviluppate a partire dall’anno base ad oggi, a una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 8.097,38 tCO2/anno rispetto allo scenario iniziale (anno di riferimento 2008), consentendo così di raggiungere e superare l’obiettivo minimo del 20% assunto con la sottoscrizione del Patto dei Sindaci. 4.2.1 Azioni Dirette e Azioni Indirette Gli interventi possono classificarsi sulla base del ruolo ricoperto dalla Pubblica Amministrazione nelle fasi di ideazione, avvio, attuazione e monitoraggio degli interventi distinguendo le azioni in dirette e indirette. Le prime sono eseguibili dalla Pubblica Amministrazione in quanto si prevedono operazioni su immobili o strutture di proprietà o sotto la loro diretta gestione. Le seconde possono essere attuate dalla PA nell’intento di coinvolgere la cittadinanza (ad esempio azioni di sensibilizzazione per diffondere le buone pratiche di efficienza energetica) o di dare impulso all’intervento di portatori di interesse a vario titolo presenti nel territorio comunale. Tutti gli interventi concorreranno, in percentuali diverse, all’abbattimento delle emissioni di CO2. Fondamentale è la definizione del ruolo che l’Amministrazione rivestirà nel processo di attuazione delle azioni: essa potrà ricoprire il ruolo di gestore e consumatore nel caso in cui si configuri come soggetto proprietario e responsabile di un patrimonio pubblico e come soggetto consumatore di energia. Rivestirà altresì un ruolo di pianificatore e regolatore nel caso in cui rappresenti l’organo regolatore del territorio e delle attività che insistono su di esso. Ancora potrà configurarsi il ruolo d’informatore e promotore qualora si dovesse porre come soggetto capace di fornire informazioni, di realizzare attività formative e di svolgere un ruolo esemplare. 4.2.2 La Struttura delle Scheda Azione Le schede di intervento si compongono di diverse informazioni, suddivise principalmente in 3 punti: Nella prima parte sono individuati codice identificativo dell’azione, tipologia e relativo ambito geografico di intervento. Nella stessa sezione viene definito il settore comunale responsabile dell’adempimento dell’azione unitamente ad una breve descrizione della stessa. Seguono una descrizione più dettagliata dell’intervento – a partire dallo stato di fatto su cui si vuole intervenire – e gli obiettivi specifici che l’azione persegue. La seconda parte della scheda riporta gli attori coinvolti e coinvolgibili in fase di realizzazione e monitoraggio dell’azione e i termini temporali in cui verrà avviato e ultimato l’intervento. Segue una parte dedicata alla stima dei costi e dei tempi di ritorno dell’investimento con relative strategie finanziarie. La scheda si chiude con la quantificazione dei risparmi energetici, della conseguente riduzione di emissioni di CO2 e del tempo di ritorno dell’investimento (PBT semplice). In ultimo il set di indicatori di monitoraggio. |
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