Microsoft Word dipignano 01 Relazione illustrativa 11 6 14. doc
|
Agricoltura Industria Altre attivita’ Totali 47 300 893 1.240 OCCUPATI PER SEZIONE DI ATTIVITA’ ECONOMICA-CENSIMENTO 2001 A gr ic ol tu ra , ca cc ia e s ilv ic ol tu ra P es ca , pi sc ic ol tu ra e s er vi zi c on ne ss i E st ra zi on e di m in er al i A tt iv ità m an ifa tt ur ie re P ro du zi on e e di st rib uz io n e di e ne rg ia e le tt ric a, g as e a cq ua C os tr uz io ni C om m er ci o al l'i ng ro ss o e al d et ta gl io ; rip ar az io ne d i a ut ov ei co li, m ot oc ic li e di b en i p er so na li e pe r la c as a A lb er gh i e r is to ra nt i T ra sp or ti, m ag az zi na gg io , e co m un ic az io ni In te rm ed ia zi on e m o ne ta ria e f in an zi a ria A tt iv ità im m ob ili ar i, no le gg io , in fo rm at ic a, r ic er ca , al tr e at tiv ità pr of es si on al i e im pr en di to ria li P ub bl ic a am m in is tr az io ne e d ife sa ; as si cu ra zi on e so ci al e ob bl ig at o ria Is tr uz io ne S an ità e a ltr i s er vi zi s oc ia li A ltr i s er vi zi p ub bl ic i, so ci al i e p er so na li S er vi zi d om es tic i p re ss o fa m ig lie e c on vi ve nz e O rg an iz za zi on i e d or ga ni sm i e xt ra te rr ito ria li T ot al e 46 1 - 103 11 186 233 53 55 45 84 145 135 100 40 3 - 1.240 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 142 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 143 Risorse del territorio Stato attuale dell’ambiente Le informazioni disponibili sullo stato e sulle tendenze ambientali a livello locale sono state reperite e messe a sistema per qualificare e, ove possibile, quantificare le principali criticità e valenze con le quali il nuovo piano è chiamato a confrontarsi. In una prima fase del lavoro, pertanto, sulla base degli elementi raccolti sono state elaborate alcune mappe relative agli elementi di criticità e di sensibilità presenti sul territorio comunale, quali: • Caratteristiche morfologiche e geomorfologiche dei terreni; • Fattori di rischio ambientale presenti sul territorio comunale; • Valori paesaggistici, storico- culturali e naturalistici. Gli elementi così mappati hanno permesso di elaborare delle Carte tematiche che definiscono un primo quadro conoscitivo del territorio. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 144 Carta dell’ambiente DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 145 IL QUADRO STRUTTURALE E MORFOLOGICO Sistema insediativo Dipignano è un centro montano, di origini medievali, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato modeste iniziative industriali. È situata nella parte meridionale della provincia di Cosenza, sul versante interno della catena costiera, alle pendici del monte Serratore, alla destra del torrente Jassa, nell’alta valle del fiume Crati. Il territorio di Dipignano ha conosciuto una precoce antropizzazione. La prima testimonianza di un insediamento umano di etnia, lingua e provenienza sconosciute risale al periodo Eneolitico. Con l’avvento di Roma nel Bruzio che, presumibilmente, cominciarono a formarsi i primi nuclei abitativi e con l’apertura al traffico della via Popilia (132 a.C.), la consolare romana che attraversava il territorio di Dipignano per poi snodarsi in altri territori fino a Reggio Calabria, i conquistatori romani plasmarono il paesaggio agrario attraverso insediamenti rurali, ville, semplici case coloniche, stimolando il raggruppamento in chiave urbanistica delle minuscole cellule abitative rurali sparse sulle alture lungo il tracciato del cursus publicus e sui rilievi collinari a ridosso dello Jassa. La presenza romana favorì la diffusione capillare dei praedia, poderi agricoli assegnati ai veterani. Nei secoli successivi alla conquista di Roma il tessuto urbano dei primitivi villaggi si è via via modellato secondo gli schemi topografici e le tipologie costruttive imposti dai nuovi conquistatori. Il centro storico di Laurignano, per esempio, a partire dal XII-XIII secolo, sotto la dominazione normanno-sveva, si è sviluppato ricalcando lo schema classico dell’incastellamento studiato da Toubert. . Il centro storico di Laurignano, per esempio, a partire dal XII-XIII secolo, sotto la dominazione normanno-sveva, si è sviluppato ricalcando lo schema classico dell’incastellamento studiato da Toubert. Per l’epoca feudale le fonti ci danno notizia di numerosi funzionari regi che rappresentavano la Corona nelle contrade dipignanesi. Tra gli altri figurano attestati Riccardo, Pagano e Tarsitano di Dipignano, «Michaelis de Gemmitanis imperialis iudicis Dipiniani», Ugolotta e Arnone di Laurignano, Iacob di Tessano. In età normanna le università di Dipignano e Tessano, sotto la cui giurisdizione ricadeva anche Laurignano, unitamente alle università dei casali intorno alla città si aggregarono alla più grande Universitas Casalium, facente capo a Cosenza. La dominazione angioino-aragonese fu per Dipignano e il suo circondario un periodo nefasto, a causa della rapacità del fisco e delle condizioni miserevoli in cui versavano i ceti meno abbienti. Un spia sicura di questo andazzo negativo è rappresentata dalla curva demografica: nel 1276 Dipignano aveva 1.515 abitanti censiti, mentre Laurignano e Tessano ne DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 146 contavano 1.215. Intorno al 1442, a distanza di meno di due secoli, da un documento conservato presso il British Meseum di Londra, rileviamo che detta curva tendeva drammaticamente verso il basso: Laurignano e Tessano contavano 87 fuochi (nuclei familiari pari a 4,5 persone di media); Dipignano centro e le contrade Li Viciusi, Maristano, Le Porchiacche, Petrune, Le Pruneta, Capo Casale, Sancta Maria, La Motta sommavano insieme la miseria di 174 fuochi. Tra il XIII ed il XIV secolo le baglive di Dipignano e Tessano rimasero infeudate alla potente famiglia luzzese dei Firrao. Nel 1596, con i Viceré spagnoli alla guida del Regno napoletano, i casali di Dipignano, Tessano ed altri furono costretti a sborsare 40 mila ducati per riscattare il diritto di rimanere nel Regio Demanio. Ma così non avvenne nel 1644, quando il tentativo di vendita al Granduca di Toscana andò a buon fine. Tra il XVI ed il XVIII secolo, la frequentazione delle nobili famiglie del patriziato cosentino nelle contrade dipignanesi fu piuttosto assidua. Numerosi atti notarili ci informano che i Telesio, i Sersale, i De Matera, i Parisio, i Castiglion Morelli ed altri ancora, effettuavano operazioni di compravendita di terreni ed altri beni materiali con i possidenti locali. Agli Spagnoli seguirono gli Austriaci e poi i Borboni, i quali, con due decreti emanati il 19 dicembre 1807 e il 4 maggio 1811, riordinarono l’assetto amministrativo assegnando Tessano e Laurignano a Dipignano, divenuta nel frattempo capoluogo di Governo e, successivamente, Circondario. A partire da queste due date i tre centri condivisero un destino comune, sia pure con peculiarità proprie. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.175 metri di quota. L’abitato immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è interessato da una forte crescita edilizia; situato su un leggero declivio, ha un andamento plano- altimetrico vario. Il nucleo principale dell’abitato dista 12 km circa dal capoluogo di provincia, e sorge sulla dorsale collinare interna della catena costiera paolana. Il territorio comunale si estende su una superficie di 23,19 kmq, ed è delimitato a est dal torrente Jassa, che funge da linea divisoria con i territori di Donnici e Paterno; sul versante nord-ovest il fiume Busento segna la demarcazione naturale con i comuni di Cosenza, Carolei e Domanico; a sud confina con il territorio di Paterno Calabro e con la strada provinciale per Potame. Dista 11 km dalla strada statale n. 19 delle Calabrie, può essere raggiunto anche con l’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, dalle uscite di Cosenza e Rogliano-Grimaldi, distanti rispettivamente 14 e 18 km. La stazione ferroviaria di riferimento, lungo le linee Cosenza-Catanzaro e Paola-Cosenza, si trova a 12 km. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 147 Il collegamento con la rete del traffico aereo è assicurato dall’aeroporto posto a 66 km (Lamezia Terme); quello di Napoli/Capodichino si trova a 327 km. Il porto di riferimento dista 88 km; quelli di Reggio di Calabria e di Villa San Giovanni (RC) sono posti a 184 e 173 km. Dipignano inserito in circuiti commerciali e nell’ambito territoriale della Comunità montana “Serre- cosentine”, ha nel capoluogo di provincia il principale polo di gravitazione per il commercio, i servizi e le strutture burocratico-amministrative. I dipignanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono soprattutto nel capoluogo comunale e nella località Laurignano, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e vari nuclei urbani minori. L’agricoltura si basa sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, olive, uva e altra frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui quello della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi), edile, elettrico, estrattivo, metallurgico e della fabbricazione di mobili. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Il clima è influenzato da un’escursione altimetrica oscillante tra i 300 ed i 1000 metri slm, con inverni rigidi ed estati calde ma temperate dalla frescura delle zone collinari e montane. La vegetazione è tipica delle fasce fitoclimatiche del lauretum e castanetum, con prevalenza, nella zona bassa, di ulivi, querce, lecci, viti e varie specie di latifoglie; nella fascia medio-alta prevalgono i boschi cedui, aghifoglie e conifere. L’intero territorio dipignanese è caratterizzato da una morfologia variegata e irregolare, con un’alternanza ininterrotta di dirupi accidentati e avvallamenti, strapiombi rocciosi e canaloni profondi, dolci declivi e panoramici terrazzamenti che rendono discontinuo il paesaggio agrario. Il sistema insediativo che si è formato nel corso degli anni porge su quattro nuclei abitati strutturati e consolidati lungo l’arteria principale e precisamente Dipignano, Cappuccini, Tessano e Laurignano, organizzatisi lungo la direttrice della S.P. Dipignano – Cosenza, nuclei che nel complesso si trovano nella parte settentrionale del territorio fino ai confini con capoluogo Cosenza. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 148 La Città Storica Il sistema insediativo è composto dai seguenti sottosistemi: • Sistema insediativo urbano • Sistema insediativo del campo aperto • Tessuto edilizio prevalentemente produttivo Il sistema insediativo urbano è composto da: • Tessuto edilizio storico • Tessuto edilizio moderno • Tessuto edilizio contemporaneo La Città Moderna (Laurignano) La Città della Tradizione (Centro Antico Dipignano) La Città Produttiva (Molino Irto) Laurignano Dipignano Centro Cappuccini Tessano DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 149 Il tessuto edilizio storico è riscontrato nel centro di Dipignano, all’interno del perimetro formato da via Mairoli, via Città dei Ponti e via del Millenario, riconoscibile col Rione Capocasale. Esso si configura come un tipico centro di origine medievale adagiato sulla sommità di una collina, sviluppatosi in maniera lineare lungo l’asse principale di via Roma e caratterizzato da una struttura di viottoli perpendicolari all’asse principale stretti e tortuosi, lungo i quali si sviluppa un edificato denso di case in cui sono riconoscibili alcuni tratti architettonici tipici settecenteschi e le antiche botteghe artigiane. L’andamento irregolare della strada conforma, specie nei punti d’intersezione con altre vie, piccoli slarghi e scorci, spesso arricchiti anche dalla presenza di fontane per abbeverarsi. Particolare della zona definita col toponimo di “Parrelle” è la presenza delle forgitelle, piccole fornaci all’aperto, dove si svolgevano le attività dei calderai. Uscendo dal centro storico di Dipignano ci si imbatte nel tessuto edilizio moderno e contemporaneo, che si ramifica lungo le strade principali che partendo dal centro raggiungono i rioni principali, tutti sviluppatosi attorno a Palazzi gentilizi o chiese in particolare: il Rione Petroni dominato dal Palazzo Marini (secolo XV), con un impianto urbanistico di impronta feudale che si snoda intorno alla chiesa dello Spirito Santo risalente al XVII secolo, il Rione Brunetta nello spiazzo detto "Chianu", sviluppatosi attorno a Palazzo Albi-Marini (secolo XVIII) ed alla Chiesa dell’ Immacolata (sec. XVI- XVII), il Rione Doviziosi costituito da stretti viottoli attorno alla chiesetta di S. Ippolito, risalente al sec. XIV-XV e il suggestivo Rione Basso dove l’addossarsi di antichi edifici propone interessanti scorci. Caratteristica principale del tessuto edilizio moderno e contemporaneo è il suo disporsi lungo le arterie principali, con destinazioni d’uso prevalentemente residenziali miste ad attività commerciali al livello della strada. La scarsa densità dell’edificato ha conformato specie nelle frange periurbane dei vuoti urbani, che amplificano il senso di dispersione territoriale e di indefinito dei luoghi. Laurignano dista circa otto chilometri dal centro Dipignano. Lo sviluppo di Laurignano è influenzato dalla vicinanza a Cosenza e dalla costruzione del convento dedicato alla Madonna della Catena. Oggi la collina di Laurignano è composta da tante villette che ne caratterizzano il tessuto edilizio contemporaneo e moderno. Anche Tessano è caratterizzato da un tessuto edilizio contemporaneo e moderno di case uni- bifamiliari prevalentemente residenziali sviluppatosi lungo l’arteria che da Dipignano conduce a Cosenza. Tra i centri di Tessano e Laurignano si innesta una porzione di suolo non edificata. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 150 Il sistema insediativo nel campo aperto si compone di piccoli nuclei ed aggregati di case coloniche e edifici di pertinenza e di supporto all’attività agricola, sparse nel territorio e caratterizzate da una viabilità spesso dal carattere ancora vicinale e dalla carenza di servizi. Il carattere di insediamento spontaneo venutosi a creare per successive sovrapposizioni emerge indistintamente. Il tessuto edilizio produttivo è localizzato al confine con il capoluogo Cosenza, in località Molino Irto, in cui sono localizzate attività produttive miste a residenziali. Dal punto di vista morfologico quindi si impongono i caratteri sono la densità dei centri più antichi con i caratteri moderni dei tessuti recenti in cui si impone la tipologia uni-familiare sparsa. La valle del fiume Busento si frappone fra la dorsale su cui è disposta Dipignano e la collina di Tessano e Laurignano, conservando la sua peculiarità di tessuto ancora naturale e dal forte valore paesaggistico sia per la presenza del suddetto fiume che di boschi. Sistema relazionale La struttura relazionale, intesa in questo caso come il sistema delle infrastrutture di trasporto, é caratterizzata, per quanto concerne la viabilità primaria di secondo livello, longitudinalmente dalla SS 18 che arriva a Reggio Calabria, incrociando a Falerna l’autostrada Salerno- Reggio Calabria (A3), che costituisce il principale asse viario non solo della Provincia cosentina, ma di tutta la Regione calabrese. Sviluppandosi parallelamente alla costa, la SS 18 ha perso in parte le caratteristiche di strada extraurbana, a causa dell’edificazione incontrollata ai margini della stessa. Sulla SS 18 confluisce il carico di utenza, che, nell’area in esame, risulta alleggerito rispetto all’alto Tirreno cosentino del carico di utenza turistica extra-regionale dei periodi estivi, risentendo maggiormente del carico dei flussi turistici a carattere provinciale e locale, in particolare modo proveniente dalla città di Cosenza e dal comprensorio, che nei mesi di villeggiatura sembra spostarsi verso Sangineto, Cetraro, Guardia e Paola. Dalla SS 18 si diramano, inoltre, verso l’interno e quindi trasversalmente alla costa, molte strade provinciali e le seguenti strade primarie di secondo livello: la SS 283, che collega la costa all’altezza di Guardia Piemontese Terme, con l’entroterra in prossimità di Fagnano Castello, detta delle Terme in quanto collega la SS 18 alla SS 534 in prossimità di Spezzano Albanese Terme; la SS 107 che permette il collegamento diretto della costa con l’area urbana Cosenza-Rende, nonché il collegamento, con la costa ionica, alla SS 106 e, dunque, con la città di Crotone; la SS 505 che va da Belvedere Marittimo a Castrovillari. La qualità delle strade non é ottima, la manutenzione ordinaria manca e DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 151 rallenta le comunicazioni, i tracciati sono per la maggior parte tortuosi per via della conformazione fisica particolare. Basti pensare al valico della Crocetta. Gli interventi che sono stati previsti sono pochi se non la realizzazione del collegamento Sangineto - A3 ed una serie di ammodernamenti e manutenzione ad opera dell’Anas, come lo svincolo della SS 107 a Paola e la galleria Coreca ad Amantea. Anche la viabilità su rotaia attraversa il territorio, in direzione nord-sud, lungo la linea costiera, ed è rappresentata dalla linea delle Ferrovie dello Stato di interesse nazionale e comunitario, ovvero la direttrice tirrenica Battipaglia - Paola - Lamezia - Eccellente - Mileto – Rosarno - Reggio C. Centrale. La rete, a doppio binario elettrificato, é sede dei principali trasporti merci e passeggeri anche di tipo veloce. Oltre che sede dei principali trasporti nazionali e comunitari, lungo la linea si svolgono trasporti merci e passeggeri locali con fermate in tutte le stazioni della rete. Il punto più importante per la rete ferroviaria é la Stazione di Paola, che non solo é abilitata ad un trasporto nazionale e internazionale, ma anche locale con la diramazione verso l’interno del territorio seguendo la linea Paola - Cosenza - Sibari. Questa tratta é ad opera delle ferrovie della Calabria con binario semplice elettrificato. Le altre stazioni sulla costa sono solo a traffico locale e non espletano servizio di accoglienza ai viaggiatori. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 152 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 153 Il collegamento veloce tra i centri costieri dei diversi comuni potrebbe essere garantito da un sistema di metropolitana leggera. Tale sistema potrebbe costituire un veloce e snello collegamento con il Comune di Paola e quindi con Cosenza, inserendo così il territorio costiero in un ideale prolungamento attrezzato con l’area gravitazionale costituita da Cosenza ad est, Amantea a sud e Maratea a nord. Alternativamente alla soluzione su rotaia potrebbe essere valutata la possibilità di un sistema su gomma con linea elettrica sotterranea, (brevetto “Stream”, della Ansaldo) che potrebbe svolgersi in parte sulla strada statale SS 18 in parte su percorsi provinciali o comunali. Il progetto, nel suo complesso, dovrebbe essere inserito in un discorso più ampio e quindi proiettato in campo provinciale, con il coinvolgimento degli Enti preposti al trasporto ferroviario in Calabria. Per quanto concerne le infrastrutture portuali in Calabria sono costituite per la maggior parte da pontili e spiagge attrezzate, in particolare modo nell’area di interesse sono quattro i porti che possiedono un’area destinata al turismo nautico e sono, da Nord a Sud: Diamante, Belvedere Marittimo, Cetraro e Amantea. Il porto di Diamante, non può essere definito come vero e proprio porto, in realtà si tratta di una banchina-pontile, può ospitare 80 posti barca per una lunghezza massima di 8 metri; il porticciolo di Belvedere Marittimo, Riva di Scidro, può ospitare 200 posti barca per una lunghezza massima di 18 metri; il porto di Cetraro, può ospitare 200 posti barca per una lunghezza massima di 40 metri; il porticciolo di Amantea, é un porto rifugio, con l’ingresso completamente interrato, tali porti sono piccoli scali distribuiti, circa ogni 10 km, lungo la costa con facilità di ingresso per modesti natanti colti da tempeste o da avarie durante la navigazione. Da una prima analisi emerge, dunque, una situazione alquanto precaria per via della poca dotazione qualitativa e quantitativa della rete ferroviaria e delle reti stradali, frutto di diversi fattori, alcuni dei quali: progettazione inadeguata soprattutto sotto il profilo territoriale e ambientale; basso grado di integrazione e comunicazione delle diverse modalità di trasporto; inadeguata qualità del servizio, anche sotto il profilo del coordinamento dei programmi pubblici e privati di trasporto, in termini di risposta alle esigenze reali della mobilità, soprattutto nei mesi estivi; prevalenza del trasporto, anche di prodotti agricoli, su strada, rispetto al trasporto su ferro e per mare. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 154 Scenari Previsionali S INTESI DELLO SCENARIO DI RIFERIMENTO La costruzione di una sintesi di riferimento delle condizioni del territorio sia morfologico, funzionale, che normativo e socio economico, la rilettura fisica e sociale dello spazio urbano hanno contribuito alla comprensione della struttura urbana facendo emergere le risorse e le criticità di questo territorio. Le tabelle seguenti mostrano in forma sintetico analitico, risorse e criticità, emerse dalla lettura dello scenario di riferimento del PSC. RISORSE Patrimonio ambientale Le risorse naturali e paesaggistiche, i boschi ed il paesaggio collinare della Catena Paolana e delle Serre Cosentine, i geositi, i percorsi, sono un punto di forza del comune. Tale aspetto si configura come asse di uno sviluppo economco, sociale e ambientale potenziale. Patrimonio culturale Il ricco e variegato patrimonio culturale e artistico, soprattutto i palazzi storici e le chiese, sono un elemento di sviluppo potenziale per le politiche economiche del comune. Struttura urbana La varietà e ricchezza della struttura urbana fortemente identitaria (i Rioni di Dipignano con le loro tradizioni artigianali, Laurignano e Tessano) è momento di riflessione sulle potenzialità di recupero e riqualificazione del patrimonio architettonico e urbano. Eccellenze agricole La coltura dell’olivo e delle produzioni enogastronomiche costituiscono l’eccellenza della produzione agricola locale, da valorizzare anche sul mercato internazionale e nazionale attraverso il marketing e la riorganizzazione e razionalizzazione della filiera. Inquadramento territoriale La posizione ravvicinata al capoluogo di provincia Cosenza e al centro di un’area comunque in fase di espansione turistica sia legata al capoluogo ed agli affari che al turismo culturale propone fattori positivi per la localizzazione di piccole imprese ed attività turistiche Idrografia Le risorse idrografiche in particolare il fiume Busento, con il particolare paesaggio che conforma sono potenziali attrattori turistici. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 155 Criticità Carenza infrastrutturale Il sistema infrastrutturale si presenta inadeguato per assolvere alle funzioni insediate sul territorio nonché per servirlo e soddisfare le esigenze di sviluppo. Inadeguatezza sia in termini di manutenzione che carenza di servizi pubblici. Fattori di rischio Il territorio si presenta fragile dal punto di vista idrogeologico richiedendondo interventi specifici. Anche l’adeguamento al rischio sismico appare fondamentale. Offerta turistica inadeguata alle potenzialità Le strutture ricettive sono ampiamente insufficienti ad accogliere una domanda maggiore. Anche la promozione del territorio non è sufficiente ad attrarre nuovi visitatori. Declino demografico Aspetto critico tipico delle aree interne calabresi su cui incidono l’emigrazione e la carenza di possibilità occupazionali è il progressivo spopolamento ed invecchiamento della popolazione, dato che resta comunque abbastanza contenuto per Dipignano data la vicinanza al capoluogo, ma comunque manifesto. Ciò comporta non solo l’adeguamento alle esigenze di una popolazione anziana ma certamente anche il pensare ad invertire il dato. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 156 S CENARIO OBIETTIVO Il sistema insediativo che si è formato nel corso degli anni porge su quattro nuclei abitati strutturati e consolidati lungo l’arteria principale e precisamente Dipignano, Cappuccini, Tessano e Laurignano, organizzatisi lungo la direttrice della S.P. Dipignano – Cosenza, nuclei che nel complesso si trovano nella parte settentrionale del territorio fino ai confini con capoluogo Cosenza. Nella restante parte di territorio la predominante è quella naturalistica con ampie superfici boscate, il campo aperto è interessato, in varie parti del territorio, da caseggiati meglio definibili a seconda dei casi come aggregati “arteriali” (lungo le strade) o “compatti”. Lungo la via che da Dipignano centro conduce verso nord, denominata via Basso,e la via verso est della strada provinciale Dipignano - Paternò insistono aggregati arteriali la cui forma urbana è stata già in parte avvalorata nell’antecedente strumento urbanistico, ricadendo difatti in zona B. La particolare connotazione del sistema insediativo esige una riproposizione, negli insiemi abitati di cui sopra, di attrezzature e servizi, al fine di consentire condizioni di vivibilità e di agibilità delle relazioni sociali di fatto organizzate in una griglia relazionale autonoma. Data la particolare posizione geografica, la conformazione orografica e le peculiarità naturalistico – paesaggistiche di queste ampie porzioni di territorio, esse divengono stretegiche, aprendo nuove possibilità di sviluppo che, viste le potenzialità esistenti e l’interesse naturalistico, possono fungere da volano per uno sviluppo integrato dell’intero comune, nell’ottica di valorizzazione e conservazione delle DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 157 proprie risorse paesaggistiche e storico culturali così come stabilito dagli strumenti sovraordinati. Il Piano quindi pone l’accento sulla conservazione e tutela di questo paesaggio pedemontano e collinare soprattutto agricolo, definendolo come specifica unità di paesaggio. La proposta di piano, altresì, in linea con lo strumento urbanistico vigente, definisce in maniera concreta la presenza ormai strutturata dei nuclei consolidati e degli aggregati, in posizione sparsa sul territorio, mirando ad un loro completamento, potenziandone la struttura urbana venutasi a strutturare e implementando soprattutto le funzioni terziarie, artigianali e i servizi complementari, anche al fine di una fruizione strategica e produttiva dell’area, senza interferire col paesaggio naturale e agricolo. Verso nord, il territorio comunale si caratterizza anche per una conformazione collinare dall’uso prevalentemente agricolo mentre nella parte valliva si innestano i citati centri urbanizzati. Qui la proposta di piano, data la valenza del prodotto agricolo per l’economia locale, propone di conservare tali valori ed usi del suolo, uniformandosi in questo modo all’obiettivo principe della nuova generazione di piani, cioè di non sottrarre altro suolo per nuove edificazioni, ma riutilizzare e riqualificare, nonché valorizzare l’esistente, riducendo soprattutto il consumo di suolo, e migliorando la qualità della vita umana, dotando pertanto il territorio di servizi e infrastrutture necessarie ad eliminare quelle naturali barriere dell’isolamento che per generazioni hanno caratterizzato la cultura locale. La zona centrale del Comune di Dipignano, sia da un punto di vista di popolazione residente, che come nucleo storico e posizione, è connotata nel piano pregresso come “zona tipo A (centro storico), A1 (elementi monumenali) e A2 (satura di ristrutturazione urbanistico – edilizia), “zona tipo RB1 (di completamento densa), RB2 (completamento semidensa) e RB3 (completamento rada), in cui si inseriscono anche le varie funzioni degli standards, anche nella nuova proposta di piano. Tale ambito è considerato come un’area completamente o parzialmente strutturata e definibile come un tessuto urbano consolidato storico, per il quale la strategia di piano prevede il recupero nonché la riqualificazione. Esso è circondato da tessuti edilizi moderni e contemporanei per cui la strategia è il completamento ed il consolidamento. Soprattutto nelle frange periurbane questa porzione di territorio diventa per la sua localizzazione, per i suoi collegamenti con l’asse della SP Dipignano – Cosenza e per la sua posizione baricentrica e per l’alto valore storico – culturale, particolarmente adatta per il futuro sviluppo economico di Dipignano. Infatti la proposta strategica prioritaria del piano è quella di incrementare ai margini del centro con il potenziamento urbanizzativo, l’integrazione di funzioni e la valorizzazione ambientale, nonché recuperare il nucleo storico e riqualificare l’intero abitato, non tralasciando il recupero anche delle tradizioni artigianali passate, in particolare quella delle forge che utilizzavano i calderai per la lavorazione del rame. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 158 Appare evidente poi, attraverso un’analisi specificatamente numerica, e quindi con ampi margini di aleatorietà, che la superficie destinata a soddisfare le esigenze abitative e di servizi siano in rapporto maggiore rispetto al numero di abitanti e delle famiglie attuali, dimostrando che l’eccessiva dispersione edilizia conduce ad un maggiore consumo di suolo da destinare all’urbanizzazione rispetto alla concentrazione nello stesso assetto urbano, ovvero un’unica griglia relazionale, dello stesso numero di abitanti. E’ altresì evidente che la struttura storica dell’insediamento, consolidato nel corso degli anni anche sulla base di quanto previsto nei precedenti piani urbanistici, comporta l’opportunità, anche per ragioni sociologiche e di identità culturale, di conservare e quindi consolidare e riqualificare l’attitudine insediativa della popolazione di Dipignano, che riconosce la propria identità in siffatto contesto territoriale a scala comunale. Appare evidente inoltre come alcune predisposizioni del piano antecedente siano state in parte disattese, soprattutto nella realizzazione della parte degli standards, lasciando ampi vuoti urbani. Tale sistema si ripete nei restanti tre nuclei individuati (Cappuccini, Tessano e Laurignano) che oltretutto, benchè contenuti nella stessa unità amministrativa, conservano proprie peculiarità storico culturali, che vanno difese, preservate e valorizzate. La continuità proposta come scenario previsionale è finalizzata al rafforzamento del comparto terziario- produttivo, con pesi insediativi da contenere nel rispetto degli aspetti naturalistico-paesaggistici e geomorfologici, stante la fragilità diffusa sull’intero territorio comunale. Siffatta individuazione strategico-previsionale dovrà essere sostanziata da maggiori elementi di valutazione che potranno emergere in sede di redazione del PSC, anche sulla base di quanto emergerà in Conferenza di Pianificazione in tema di coerenza con il piano territoriale provinciale. Il rafforzamento dei tre centri, ovvero delle tre realtà economicamente produttive di Dipignano, prelude e nel contempo anticipa l’opportunità di pervenire ad un assetto programmatico di qualità ambientale e di valorizzazione delle eccellenze territoriale della parte ovest del territorio comunale e la vivacità economica e culturale attingibile dal sistema universitario/produttivo di Cosenza-Rende per quanto riguarda la parte est. Difatti Dipignano lungo l’asse ideale nord-sud esalta la caratterizzazione multivaloriale dell’intero sistema insediato, nella misura in cui deve relazionarsi con la vivacità e la dinamicità della vicina Cosenza che di fatto riverbera caratterizzazioni che vanno ridefinite, sotto il profilo programmatico, quale risposta alle relative potenzialità di sviluppo esogeno. Appare quindi chiara l’importanza di decodificare in concreto le reali potenzialità di sviluppo strategico di Dipignano in tema di complementarietà dell’offerta alla funzione scientifico-culturale della vicina Rende. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 159 In tale scenario, tenendo conto delle intrinseche qualità morfologiche del territorio, è possibile individuare nel versante che guarda verso il confine con Cosenza, lungo la viabilità principale di collegamento, ambiti di interesse strategico, già caratterizzati interessati dalla presenza di un tessuto semi-consolidato, da riqualificare e potenziare, al fine di esplorare in sede di PSC le concrete possibilità di integrare le funzioni presenti con ulteriori servizi, per l’ambito più prossimo a Dipignano centro, come attività produttive connesse al tempo libero ed alla dimensione ludica e sportiva del benessere, in un sistema eco-compatibile che non alteri i valori morfologici e percettivi del territorio, ma nel contempo contribuisca in forma complementare allo sviluppo economico e all’innalzamento dei livelli occupazionali. Sarà compito del PSC, sulla base di dati ed elaborazioni più incisive e di livelli partecipativi più avanzati, individuare la giusta norma perequativa per equilibrare, anche in favore della mano pubblica, l’acquisizione di spazi da destinare ad attrezzature e parchi pubblici. Un discorso specifico riguarda Laurignano, che come popolazione residente supera il centro capoluogo, si propone come nucleo di espansione della cittadina e polo produttivo, essendovi localizzata un’area PIP ai confini col capoluogo Cosenza, nonché come polo strategico sia da un punto di vista del sistema urbano cosentino che infrastrutturale essendo direttamente attraversato dal percorso dell’A3 (Salerno – Reggio Calabria). DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 160 La scelta previsionale per quanto attiene le linee strategiche e strutturali da sviluppare poi nel PSC non può non tenere conto, con altri elementi valutativi di carattere geo-ambietale, della necessità di organizzare i livelli qualitativi e quantitativi dello spazio urbano secondo le logiche innanzi individuate. Lo spazio agricolo, ovvero il campo rurale aperto, come detto prima va ulteriormente potenziato per la dimensione agricola, e quindi tutelato da forme di “spontaneismo” edilizio per cui vanno rafforzati gli aggregati arteriali e compatti in modo da favorire il riuso dell’abitato e il suo completamento in forma strutturata anziché in forma sparsa. Pertanto, anche per il recupero dell’artigianato del rame e lo sviluppo del settore della produzione del pane tipico, dei vini, del pan di spagna di Tessano e degli altri prodotti tipici, è opportuno rimettere in moto vecchi ingranaggi e restaurare antichi manufatti al fine di recuperare la valenza architettonica degli stessi. Si parla inoltre di energie rinnovabili e pulite, non invasive né impattanti sul paesaggio, ma che diventano parte integrante dello stesso sistema; mini e micro impianti combinati di eco-energia devono diventare parte integrante dei nuovi manufatti a farsi e a recuperarsi, per diffondere la consapevolezza e progettare il futuro sulle più avanzate innovazioni in tema di energia. Sempre in quest’ottica di sviluppo delle potenzialità intrinseche del territorio sono di notevole valore strategico, per le potenzialità turistiche di Dipignano, il santuario dell’Ecce Homo e le altre emergenze Laurignano AREA PIP Autostrada Cosenza DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 161 architettoniche, i percorsi naturalistici che si estendono all’interno del territorio comunale che permettono di godere della ricchezza floristica dei versanti delle Serre cosentine e della Catena costiera paolana e di tutte le geoemergenze e particolarità morfologiche del territorio, potenziabili attraverso sentieri attrezzati per il trekking e aree attrezzate per pic-nic. In quest’ottica anche la tutela delle aste fluviali, del fiume Bussento e del torrente Lassa in particolare corrispondono ai criteri di tutela paesaggistica. Non vanno tralasciate opere di mitigazione per il percorso dell’autostrada al fine di ridurre gli impatti che questa può avere sulla specifica naturalità del territorio. In aggiunta è strategicamente rilevante la valorizzazione della già citata area PIP di Molino Irto al confine con Cosenza, area produttivo – commerciale, una sua migliore strutturazione e funzionalizzazione, nonché una corretta integrazione con il contesto naturalistico e paesaggistico, in particolare il percorso del fiume Bussento, puòossono essere occasione di sviluppo occupazionale e strategico per il centro di Dipignano. Un ultimo aspetto è prevenire gli effetti della conurbazione del sistema del capoluogo Cosenza, evitando effetti di marginalizzazione rispetto al capoluogo con conseguente perdita dei caratteri identitari di Dipignano, ed invece, creare un sistema di città, in cui le funzioni si integrano e distribuiscono sul territorio, avendo ricadute positive sia locali che globali, una rete sinergica di relazioni all’interno di un sistema unico in cui ciascuna componente conserva la propria identità. Conurbazione Cosentina DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 162 Obbiettivi e azioni del PSC Tenuto conto delle caratteristiche naturalistico - ambientali, delle vocazioni e delle peculiarità del territorio, nonché degli indirizzi di pianificazione definiti dagli strumenti di pianificazione di livello superiore, in sintesi, gli obiettivi generali del nuovo Piano Strutturale Comunale sono: - sicurezza e consolidamento del territorio - tutela, e valorizzazione dei centri storici e del patrimonio storico-culturale - recupero dei centri storici abbandonati - tutela, e valorizzazione del ricco patrimonio naturalistico ambientale e paesaggistico e dei luoghi e delle aree con valenza agricola e boschiva - tutela, del patrimonio naturalistico e architettonico dalle fragilità idrogeologiche - riqualificazione architettonica ed ambientale dell’abitato di più recente formazione; - potenziamento delle attività terziarie e produttive in genere - potenziamento e diversificazione dell’offerta turistica del territorio - individuazione di nuove e più coerenti opportunità insediative per l’edilizia residenziale - individuazione di nuovi servizi e attrezzature per migliorare la qualità dello spazio urbano - sostegno alle attività agricole identitarie - sfruttamento energetico delle risorse naturali Il nuovo strumento urbanistico associato alle specifiche componenti comunali mira a promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio, che nel rispetto della materia storica (abitati storici, emergenze architettoniche) preziosa testimonianza delle civiltà che ci hanno preceduto, e delle considerevoli valenze naturalistico - ambientali del territorio, sappia definire nuove occasioni di sviluppo socio- economiche per il territorio. Nello specifico per l’elaborazione del PSC del comune di Dipignano emergono quattro obbiettivi strutturali che appaiono di fondamentale importanza per la definizione del futuro assetto urbanistico, quali: 1. Tutela, valorizzazione e recupero dei centri storici e del patrimonio storico-culturale e ambientale; 2. Riordino e riqualificazione del territorio urbano ed extraurbano; 3. Riordino e riqualificazione del territorio per lo sviluppo delle attività produttive; 4. Migliorare il sistema della mobilità. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 163 Tabella degli obiettivi di piano Obiettivo Generale Obiettivi Specifici SIGLA Tutela e Valorizzazione delle Risorse Culturali e Ambientali R IQUALIFICAZIONE E RECUPERO FUNZIONALE ED ARCHITETTONICO DEL TESSUTO STORICO P.1 R ECUPERO E VALORIZZAZIONE NONCHÉ TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO - ARCHITETTONICO , ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO - AMBIENTALE P.2 T UTELA E VALORIZZAZIONE DEL SUOLO AGRICOLO , IN PARTICOLARE DELL ’ AGRICOLTURA DI QUALITÀ , BIOLOGICO O COLTURE TIPICHE E DI PREGIO P.3 T UTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO BOSCHIVO P.4 S VILUPPO DELLA RETE ECOLOGICA REGIONALE E PROVINCIALE P.5 Riordino e Riqualificazione del Territorio P REVENZIONE E MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO DAI RISCHI ( IDROGEOLOGICO , SISMICO , ACUSTICO , ELETTROMAGNETICO … MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI DI ORIGINE ANTROPICA ( STRADE , ATTTIVITÀ ESTRATTIVE ….) P.6 A DEGUATA DISCIPLINA URBANISTICO - EDILIZIA PER IL TERRITORIO , CON ATTENZIONE ALLE AREE AGRICOLE ED AL CONSUMO DI SUOLO P.7 R IQUALIFICAZIONE , RECUPERO E COMPLETAMENTO FUNZIONALE , ARCHITETTONICO , RELAZIONALE E SOCIALE DEL TESSUTO URBANO P.8 I NDIVIDUAZIONE ATTRAVERSO UN ’ ANALISI ADEGUATA DI POSSIBILI NUOVE AREE DI SVILUPPO EDILIZIO P.9 P OTENZIAMENTO E COMPLETAMENTO DELLE AREE A STANDARDS , SOPRATTUTTO SPAZI COLLETTIVI E VERDE ATTREZZATO P.10 Sviluppo Economico A TTENZIONE AL RISPARMIO ENERGETICO ED ALLA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI E SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI , RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI P.11 P OTENZIAMENTO , RIQUALIFICAZIONE E RIORDINO DELLE AREE DI RISORSE SOCIO - ECONOMICHE ( PRODUTTIVE , TERZIARIE E COMMERCIALI ) P.12 S VILUPPO DELLE POTENZIALITÀ TURISTICHE IN CHIAVE NATURALISTICA , CULTURALE E ENOGASTRONOMICA P.13 S VILUPPO DELL ’ ARTIGIANATO LOCALE E DELLE PRODUZIONI TIPICHE ( ARTIGIANALI E NON ) P.14 Migliorare il sistema della mobilità P OTENZIAMENTO E COMPLETAMENTO NONCHÉ AMMODERNAMENTO DEL SISTEMA DI MOBILITÀ , DELLA VIABILITÀ PRINCIPALE A CARATTERE COMUNALE ED INTERCOMUNALE P.15 I NDIVIDUAZIONE DI ALTERNATIVE ALLA MOBILITÀ ED AL TRASPORTO SU GOMMA P.16 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 164 S TRATEGIE DI PIANO Gli obiettivi generali sopra delineati saranno perseguiti attraverso alcune azioni fondamentali come di seguito illustrato che possono identificarsi come specifiche strategie attraverso il quale il piano troverà attuazione: OBIETTIVI SPECIFICI AZIONI R IQUALIFICAZIONE E RECUPERO FUNZIONALE ED ARCHITETTONICO DEL TESSUTO STORICO - recupero, valorizzazione e salvaguardia del tessuto storico più antico, mediante la riqualificazione architettonica e funzionale degli organismi architettonici nel rispetto dei caratteri tipo-morfologici originari; - studi e ricerche finalizzate alla individuazione di strumenti creativi atti ad attivare iniziative economico sociali tali da giustificare il recupero dei centri abbandonati R ECUPERO E VALORIZZAZIONE NONCHÉ TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO - ARCHITETTONICO , ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO - AMBIENTALE - valorizzazione e potenziamento agli elementi caratterizzanti il sistema naturalistico - ambientale, con particolare attenzione ai corsi d’acqua e alle aree boscate; - conservazione della copertura arborea e arbustiva; - protezione degli elementi di interesse ecologico - ambientale e paesaggistico (i filari, le siepi, l’equipaggiamento vegetazionale in ambito agricolo e in ambito urbano); - riqualificazione e valorizzazione dei corsi d’acqua; - riqualificazione di tali aree e creazione di un indotto turistico con la promozione di attività divulgative, sportive e ricreative da svolgere all’aperto; - riprogettare e restaurare il paesaggio delle aree più significative; T UTELA E VALORIZZAZIONE DEL SUOLO AGRICOLO , IN Download Do'stlaringiz bilan baham: |
Ma'lumotlar bazasi mualliflik huquqi bilan himoyalangan ©fayllar.org 2024
ma'muriyatiga murojaat qiling
ma'muriyatiga murojaat qiling