Microsoft Word dipignano 01 Relazione illustrativa 11 6 14. doc
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PARTICOLARE DELL
’ AGRICOLTURA DI QUALITÀ , BIOLOGICO O COLTURE TIPICHE E DI PREGIO P.3 T UTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO BOSCHIVO P.4 S VILUPPO DELLA RETE ECOLOGICA REGIONALE E PROVINCIALE P.5 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 192 Obbiettivo suolo Obiettivo Generale Obiettivi Specifici SIGLA T UTELA E VALORIZZAZIONE DEL SUOLO AGRICOLO , IN PARTICOLARE DELL ’ AGRICOLTURA DI QUALITÀ , BIOLOGICO O COLTURE TIPICHE E DI PREGIO P.3 T UTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO BOSCHIVO P.4 S VILUPPO DELLA RETE ECOLOGICA REGIONALE E PROVINCIALE P.5 Riordino e Riqualificazione del Territorio P REVENZIONE E MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO DAI RISCHI ( IDROGEOLOGICO , SISMICO , ACUSTICO , ELETTROMAGNETICO … MITIGAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI DI ORIGINE ANTROPICA ( STRADE , ATTTIVITÀ ESTRATTIVE ….) P.6 A DEGUATA DISCIPLINA URBANISTICO - EDILIZIA PER IL TERRITORIO , CON ATTENZIONE ALLE AREE AGRICOLE ED AL CONSUMO DI SUOLO P.7 Obbiettivo ambiente urbano Obiettivo Generale Obiettivi Specifici SIGLA Tutela e Valorizzazione delle Risorse Culturali e Ambientali R IQUALIFICAZIONE E RECUPERO FUNZIONALE ED ARCHITETTONICO DEL TESSUTO STORICO P.1 R ECUPERO E VALORIZZAZIONE NONCHÉ TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO - ARCHITETTONICO , ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO - AMBIENTALE P.2 R IQUALIFICAZIONE , RECUPERO E COMPLETAMENTO FUNZIONALE , ARCHITETTONICO , RELAZIONALE E SOCIALE DEL TESSUTO URBANO P.8 I NDIVIDUAZIONE ATTRAVERSO UN ’ ANALISI ADEGUATA DI POSSIBILI NUOVE AREE DI SVILUPPO EDILIZIO P.9 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 193 Obiettivo Generale Obiettivi Specifici SIGLA P OTENZIAMENTO E COMPLETAMENTO DELLE AREE A STANDARDS , SOPRATTUTTO SPAZI COLLETTIVI E VERDE ATTREZZATO P.10 Sviluppo Economico A TTENZIONE AL RISPARMIO ENERGETICO ED ALLA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI E SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI , RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI P.11 P OTENZIAMENTO , RIQUALIFICAZIONE E RIORDINO DELLE AREE DI RISORSE SOCIO - ECONOMICHE ( PRODUTTIVE , TERZIARIE E COMMERCIALI ) P.12 S VILUPPO DELLE POTENZIALITÀ TURISTICHE IN CHIAVE NATURALISTICA , CULTURALE E ENOGASTRONOMICA P.13 S VILUPPO DELL ’ ARTIGIANATO LOCALE E DELLE PRODUZIONI TIPICHE ( ARTIGIANALI E NON ) P.14 Migliorare il sistema della mobilità P OTENZIAMENTO E COMPLETAMENTO NONCHÉ AMMODERNAMENTO DEL SISTEMA DI MOBILITÀ , DELLA VIABILITÀ PRINCIPALE A CARATTERE COMUNALE ED INTERCOMUNALE P.15 I NDIVIDUAZIONE DI ALTERNATIVE ALLA MOBILITÀ ED AL TRASPORTO SU GOMMA P.16 Evoluzione degli scenari Componente ambientale Assenza di piano - alternativa 0 - Attuazione del piano - alternativa 1 - Fattori climatici ed energia L’aumento dei consumi energetici soprattutto derivati da prodotti petroliferi e il conseguente aumento degli inquinanti. L’adozione di specifiche misure di contenimento energetico e di sviluppo delle FER, favorirà sia la riduzione dei consumi che il contributo al cambiamento climatico globale. Risorse naturali non rinnovabili L’evoluzione non regolamentata delle attività antropiche e l’urbanizzazione diffusa incidono in maniera negativa sulle risorse naturali. Un’adeguata disciplina e la maggiore attenzione verso il territorio forestale e agricolo, soprattutto delle produzioni di qualità, contribuiscono al miglioramento ed alla tutela delle risorse. Atmosfera ed agenti fisici La situazione nel complesso non presenta elementi di criticità anche se potrebbero comunque Cura e regole esplicitate nel PSC, soprattutto di mitigazione di impatti già presenti, DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 194 manifestarsi fenomeni negativi in assenza di regole permetteranno di mantenere l’attuale stato qualitativo. Acqua La situazione positiva attuale può subire un peggioramento in assenza di regole e controlli. La regolamentazione e la valorizzazione del sistema delle acque interne, superficiali e sotterranee nonché una maggiore cura specie degli scarichi delle acque reflue consentiranno non solo di preservare lo stato attuale ma anche di valorizzarlo e sfruttarlo in maniera sostenibile. Suolo Attualmente il rischio idrogeologico e sismico rappresentano un fattore di forte criticità per il territorio. La messa in sicurezza e le misure di salvaguardia rispetto ai possibili rischi rappresentano un obiettivo strategico del PSC. Flora, fauna, vegetazione e rete ecologica Non ci sono al momento elementi di forte pressione sul patrimonio naturale ma la mancanza di una valorizzazione dello stesso contribuisce ad una sua perdita di valore La valorizzazione del patrimonio boschivo ed agricolo e della rete ecologica pongono l’attenzione sulla tematica che diviene strategica per il rilancio del territorio. Rifiuti La situazione benché nella media presenta delle criticità Le azioni del PSC volte all’aumento della percentuale della raccolta differenziata aumenta l’incisività delle azioni dell’Amministrazione verso questa tematica Trasporti Lo stato attuale presenta delle carenze Potenziamento, completamento e adeguamento del sistema della mobilità rendono la situazione futura certamente più adeguata alle esigenze emerse ed allo scenario futuro. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 195 Risorse culturali e paesaggio Il vasto patrimonio culturale e paesaggistico è un punto di forza del territorio ma deve essere maggiormente valorizzato. La scelta strategica di valorizzare le risorse architettoniche, paesaggistiche, naturalistiche e culturali, anche artigianali, è un obiettivo qualificante del piano. Sostenibilità economica e sociale Attualmente il settore turistico è sottodimensionato soprattutto nell’offerta e nella ricettività Rilanciare non solo l’immagine e l’offerta turistica ma soprattutto la ricettività turistica sono componenti essenziali del piano. Lo stato attuale dell’ambiente nel Comune di Dipignano e la sua probabile evoluzione o tendenza futura senza l’attuazione della proposta di Piano in esame, denominato scenario 0, sarà di un mantenimento di uno stato ambientalmente piuttosto positivo ma certamente non valorizzato e tutelato, con la possibilità di una lenta ma inesorabile perdita di valore dello stesso, che invece può essere l’elemento chiave per un rilancio del territorio. Entità ed estensione nello spazio degli impatti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale Il territorio del PSC di Dipignano, risulta interessato da aree e paesaggi protetti, quale il sistema idrografico dei Vallone Friddizza, torrente Iassa, fiume Bussento, vallone Cutara , nonché dalla presenza di boschi. Il Piano Strutturale Comunale, mira alla valorizzazione di questi caratteri, pertanto non si verificheranno impatti potenzialmente negativi. A seguire si riporta una tabella nella quale si evidenzia l’estensione delle aree sopra definite: Natura e Biodiversità Boschi 2.320 ha Biodiversità Presenza di corridoi fluviali: vallone Friddizza 3.220 torrente Iassa 10.720 fiume Bussento 11.280 vallone Cutara 1.867 Mt. Rischi, per la salute umana e per l’ambiente Dall’analisi del contesto ambientale fin qui illustrata si definisce che il rischio con cui bisogna misurarsi è quello idrogeologico, poiché fenomeno detrattore per l’ambienta e la salute umana. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 196 Rischio Idrogeologico Il territorio, in generale, è interessato dalla presenza di grandi sensibilità ai processi franosi ed a rischio di carattere idrogeologico di origine idraulica come rilevato dal Piano per L’Assetto Idrogeologico dell’Autorità Bacino della Calabria, che definiscono importanti condizionamenti all’uso e alle trasformazioni del territorio da cui non si potrà prescindere nella definizione del nuovo strumento urbanistico comunale. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 197 Misure, criteri ed indirizzi per la mitigazione degli impatti attesi In tal senso il Piano mira a definire uno strumento urbanistico economicamente, socialmente ed ambientalmente sostenibile, che sappia cioè coniugare tutela delle risorse storico-culturali e naturalistico - ambientali con le esigenze socio-economiche delle popolazioni locali. Tuttavia qualsiasi attività umana implica di per sé effetti sull’ambiente naturale ; pertanto, anche il Piano Strutturale Comunale (PSC) quale strumento che disciplina gli usi e le trasformazioni del territorio comporterà inevitabilmente degli impatti sull’ambiente. In particolare, impatti positivi potranno derivare dalla tutela e dalla valorizzazione del patrimonio storico- ambientale-paesaggistico-archeologico, nonché dal riordino e dalla riqualificazione dell’insediamento. Attraverso la tutela e la valorizzazione del tessuto urbano più antico, sarà possibile recuperare importanti testimonianze delle generazioni che ci hanno preceduto. La definizione di opportuni interventi di riordino e di riqualificazione dell’insediamento più recente mirerà a definire i rapporti fisico-spaziali tra l’abitato ed il contesto paesaggistico-ambientale, tra l’ambiente urbano e il campo rurale aperto. Al di là degli interventi di riordino e riqualificazione dell’esistente, tuttavia, possibili effetti negativi potrebbero derivare dall’individuazione di nuove aree di espansione residenziale, di nuove aree produttive artigianali-commerciali, nonché di aree destinate alla realizzazione di attrezzature sportive e turistico-ricettive. In tal senso, al fine di contenere qualsiasi impatto derivante dalla trasformazione di aree a destinazione agricola, le nuove aree di integrazione e di trasformazione saranno individuate a margine dell’abitato esistente, in aree già sottratte agli usi agricoli e parzialmente trasformate. Infine, allo scopo di mitigare qualsiasi impatto negativo che non sia stato adeguatamente valutato durante la redazione del Piano, saranno previste aree di tutela per la salvaguardia di parti del territorio di significativo interesse naturalistico - ambientale. Ad ogni modo, tutti i possibili impatti derivanti all’ambiente naturale dal PSC, le possibili alternative atte ad eliminare e contenere tali effetti, nonché tutte le opportune misure volte a compensare eventuali impatti negativi saranno adeguatamente analizzati e valutati nell’ambito del Rapporto Ambientale per la Valutazione Ambientale Strategica del PSC redatto ai sensi dell’art. 5 della Direttiva 2001/42/CE e dell’art.13, comma 3 del D.Lgs. 152/2006 come modificato dal D.Lgs. 4/2008. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 198 Obiettivi Specifici SIGLA I NDIVIDUAZIONE ATTRAVERSO UN ’ ANALISI ADEGUATA DI POSSIBILI NUOVE AREE DI SVILUPPO EDILIZIO P.9 P OTENZIAMENTO E COMPLETAMENTO DELLE AREE A STANDARDS , SOPRATTUTTO SPAZI COLLETTIVI E VERDE ATTREZZATO P.10 P OTENZIAMENTO , RIQUALIFICAZIONE E RIORDINO DELLE AREE DI RISORSE SOCIO - ECONOMICHE ( PRODUTTIVE , TERZIARIE E COMMERCIALI ) P.12 P OTENZIAMENTO E COMPLETAMENTO NONCHÉ AMMODERNAMENTO DEL SISTEMA DI MOBILITÀ , DELLA VIABILITÀ PRINCIPALE A CARATTERE COMUNALE ED INTERCOMUNALE P.15 S ot to te m at ic a Obiettivi Specifici P.10 P .9 P .1 0 P .1 2 P .1 5 Possibili mitigazioni Risparmio energetico 2 + 3 3 Aumento dell’efficienza energetica degli edifici L P Fonti rinnovabili 2 + 3 3 2 - Incentivazione all’utilizzo di FER L P L T Cambiamenti climatici 2 + 3 3 1 - Riduzione delle emissioni L P L T Consumo del suolo 2 - 2 - 2 - 1 - Attenzione ad un utilizzo sostenibile della componente suolo L P L P L P L T Attività estrattive 3 3 3 3 Utilizzo di tutte le tecniche possibili per rendere sostenibile l’utilizzo della risorsa Atmosfera 2 - 2 + 2 - 1 - Tecniche di riduzione delle emissioni L P L P L P L T Campi elettromagnetici 3 3 3 3 Tecniche di riduzione delle fonti Rumore 3 3 2 - 2 - Zonizzazione acustica L P L T Acque interne superficiali e sotterranee. 2 + 3 3 2 - Sviluppo ed utilizzo sostenibile delle risorse L P L T Acque reflue e di 2 - 3 2 - 3 Sviluppo ed utilizzo DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 199 S ot to te m at ic a Obiettivi Specifici P.10 P .9 P .1 0 P .1 2 P .1 5 Possibili mitigazioni approvvigionamentoo L P L P sostenibile delle risorse Rischio idrogeolo. 3 2 - 3 3 Riduzione del rischio e messa in sicurezza, studi di settore specialistici L P Rischio sismico 3 2 - 3 3 Riduzione del rischio e messa in sicurezza, studi di settore specialistici L P Incendi 3 3 3 3 Riduzione del rischio e messa in sicurezza, studi di settore sp Riduzione del rischio e messa in sicurezza, studi di settore specialistici ecialistici Desertificazione 3 3 3 3 Riduzione del rischio e messa in sicurezza, studi di settore specialistici Patrimonio boschivo 3 3 3 2 - Sviluppo ed utilizzo sostenibile delle risorse B T Rete ecologica 3 3 3 2 - Sviluppo ed utilizzo sostenibile delle risorse B T Patrimonio agricolo 3 3 3 2 - Sviluppo ed utilizzo sostenibile delle risorse B T Rifiuti urbani 2 - 2 - 2 - 3 Sviluppo ed utilizzo sos t enibile delle risorse L P L P L P Raccolta differenzia 2 - 2 - 2 - 3 Sviluppo ed utilizzo sostenibile delle risorse L P L P L P Trasporti 2 + 2 - 2 - 1 + Attenzione ad uno sviluppo sostenibile della tematica L P L P L P L P Salute 3 3 2 - 3 Sviluppo ed utilizzo DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 200 S ot to te m at ic a Obiettivi Specifici P.10 P .9 P .1 0 P .1 2 P .1 5 Possibili mitigazioni L P della risorse Paesaggio 3 3 3 Sviluppo ed utilizzo sostenibile della risorsa Risorse culturali e paesaggio 3 3 3 Sviluppo ed utilizzo sostenibile delle risorse Turismo 3 3 3 Sviluppo ed utilizzo sostenibile del turismo Economia 3 3 Sviluppo sostenibile -0,5 - -2,5 - -2,5 - -5,5 - -1 -1 -6 -6 -5 -5 -5 -3,5 Pianificazione Eco-Sostenibile – PAES L E L INEE G UIDA L’Unione europea (UE) guida la lotta contro il cambiamento climatico e la ha adottata quale propria priorità massima. In particolare, l’UE si è impegnata a ridurre entro il 2020 le proprie emissioni totali almeno del 20% rispetto al 1990. Le autorità locali hanno un ruolo di primo piano nel raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici fissati dall’UE. Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa per cui i Comuni si impegnano volontariamente a ridurre le proprie emissioni di CO2 oltre l’obiettivo del 20%. Questo impegno formale deve essere perseguito attraverso il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), da preparare entro un anno dall’adesione che si ufficializza con la firma del Patto da parte del Sindaco e con la relativa ratifica in Consiglio Comunale. L’Unione Europea ha adottato il 9 marzo 2007 il documento «Energia per un mondo che cambia» impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili all’interno del mix energetico; - l’Unione Europea ha riaffermato tali impegni il 23 gennaio 2008 con l’approvazione del Pacchetto Energia-Cambiamento climatico che ha ridefinito il sistema delle quote di emissioni e promosso una diversa ripartizione degli sforzi da intraprendere per adempiere all’impegno comunitario a ridurre le DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 201 emissioni di gas serra in settori non rientranti nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissione (come i trasporti, l’edilizia, i servizi, i piccoli impianti industriali, l’agricoltura e i rifiuti); - L’Unione Europea ha individuato nelle città il contesto in cui è maggiormente utile agire per realizzare una riduzione delle emissioni e una diversificazione dei consumi energetici; le città rappresentano inoltre il luogo ideale per stimolare gli abitanti ad un cambiamento delle abitudini quotidiane in materia ambientale ed energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e del contesto urbano; -Il 29 gennaio 2008, in occasione della Settimana Europea dell’Energia sostenibile, la Commissione Europea ha lanciato il «Patto dei Sindaci – Covenant of Mayors» con lo scopo di coinvolgere le comunità locali ad impegnarsi in iniziative per ridurre nella città le emissioni di CO2 del 20% attraverso l’attuazione di un Piano d’Azione che preveda tempi di realizzazione, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed educazione. Il PAES è strutturato in: • un Inventario di Base delle Emissioni (IBE); (Es. Analisi del consumo annuo in termini di energia del Patrimonio Edilizio Comunale) • un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). L’IBE fornisce indicazioni sulle fonti di CO2 presenti sul territorio comunale. Si tratta quindi di un prerequisito per l’elaborazione del PAES, in quanto permette di individuare gli interventi più appropriati. Gli Inventari di Monitoraggio delle Emissioni (IME) effettuati negli anni successivi permetteranno di valutare il livello di riduzione di CO2 e, se necessario, di prendere ulteriori provvedimenti. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 202 C OSA È IL PAES Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) è un documento chiave che indica come i firmatari del patto rispetteranno gli obiettivi che si sono prefissati per il 2020. Tenendo in considerazione i dati dell’Inventario di base delle Emissioni (IBE), il documento identifica i settori d’intervento più idonei e le opportunità più appropriate per raggiungere l’obiettivo di riduzione di CO2. Definisce misure concrete di riduzione, insieme a tempi e responsabilità, in modo da tradurre la strategia di lungo termine in azione. I firmatari si impegnano a consegnare il proprio PAES entro un anno dall’adesione. Il PAES non deve essere considerato come un documento rigido e vincolante. Con il cambiare delle circostanze e man mano che gli interventi forniscono dei risultati e si ha una maggiore esperienza, potrebbe essere utile o addirittura necessario rivedere il proprio piano. È importante tenere a mente che ogni nuovo progetto di sviluppo approvato dall’autorità locale rappresenta un’opportunità per ridurre il livello di emissioni. Perdere queste occasioni, può avere un impatto significativamente negativo nel tempo. Per questo, è importante valutare l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni per tutti i nuovi progetti, anche nel caso il PAES non sia stato ancora finalizzato o approvato. F INALITÀ ED O BIETTIVI DEL PAES Il Patto dei Sindaci si incentra su interventi a livello locale nell’ambito delle competenze delle autorità locali. Il PAES dovrebbe concentrarsi su azioni volte a misurare le emissioni di CO2 e il consumo finale di energia da parte degli utenti finali. L’impegno dei firmatari copre l’intera area geografica di competenza dell’autorità locale (paese, città, regione). Gli interventi del PAES, quindi, dovrebbero riguardare sia il settore pubblico che quello privato. Tuttavia, l’autorità locale dovrebbe dare il buon esempio, adottando delle misure di spicco per i propri edifici, gli impianti, il parco automobilistico ecc. l’autorità locale può scegliere se definire l’obiettivo complessivo di riduzione delle emissioni di CO2 come “riduzione assoluta” o “riduzione pro-capite”. Gli obiettivi principali riguardano gli edifici, le attrezzature, gli impianti ed il trasporto pubblico. Il PAES include anche degli interventi relativi alla produzione locale di elettricità (energia fotovoltaica, eolica, cogenerazione, miglioramento della produzione locale di energia), generazione locale di riscaldamento/raffreddamento. Tra gli obiettivi che concretamente possono essere perseguiti in seguito alla redazione del PAES, sono da sottolineare: • Riqualificazione ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio comunale; • Riqualificazione delle attrezzature e degli impianti su scala territoriale; DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 203 • Riqualificazione ed ammodernamento del Trasporto Pubblico in termini di sostenibilità ambientale e razionalizzazione dei costi di gestione e manutenzione; • Interventi relativi alla produzione si scala locale di energia da “Fonti Rinnovabili”. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2014 204 F INANZIAMENTI , R ISORSE E P OSSIBILITÀ L EGATE A L P AES Dal 2014 in poi, tutti i finanziamenti europei in materia di energia e ambiente richiederanno come prerequisito obbligatorio la dotazione del PAES da parte dei Comuni richiedenti. Ad esempio una potenziale richiesta di finanziamento al fine di migliorare le prestazioni energetiche di un edificio scolastico Comunale, non sarà possibile per quei Comuni sprovvisti di suddetto PAES. La prima reale fonte di finanziamento conseguente al PAES è il netto risparmio sulla voce “spese di gestione”. Pertanto tutto il lavoro di pianificazione e di azione per l’energia sostenibile partirà da un’attenta analisi dello stato di fatto del patrimonio in gestione alle amministrazioni locali, rappresentato sia dagli immobili, che dalle attrezzature e dai trasporti pubblici. Possibili fonti di finanziamento: FSE – Fondi Strutturali Europei A questo tipo di fondi si accede, previa adozione ed approvazione del PAES, per mezzo di bandi e concorsi. Fondi Diretti I Fondi cosiddetti “Diretti” rappresentano delle risorse che la Comunità Europea mette a disposizione periodicamente soltanto ed esclusivamente dei Comuni “virtuosi” muniti di suddetto strumento di pianificazione, che hanno intrapreso o lo stanno per fare, un processo di pianificazione teso alla sostenibilità energetica. |
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