Regione piemonte provincia di asti comune di incisa scapaccino variante parziale al P. R. G. vigente
Download 303.13 Kb. Pdf ko'rish
|
Basso Belbo, a valle della stessa. Questa differenziazione trova riscontro soprattutto nell'analisi del profilo di fondo alveo dell'asta principale, ma anche nell'energia di rilievo che distingue la zona della Langa propriamente detta e del Monferrato Astigiano e negli usi agro-forestali del suolo.
Estratto “Carta di bacino Belbo” – Fuori scala Estratto “Ambiti e sottobacini” – Fuori scala COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
Il Piano d’Azione del Contratto di Fiume comprende le seguenti linee d’azione: - riduzione dell'inquianamento delle acque - riequilibrio del Bilancio Idrico - governo e gestione del rischio idraulico - valorizzazione del ruolo di presidio del territorio da parte del mondo agricolo - manutenzione ordinaria del territorio - miglioramento dell’assetto geomorfologico, dell’officiosità idraulica nei tratti urbani e della capacità di laminazione naturale dell’evento di piena, nel rispetto delle esigenze ecologiche del corso d’acqua - riqualificazione dei corpi idrici superficiali in ambito urbano e perturbano - riqualificazione ecologico funzionale e paesaggistica del corridoio fluviale - valorizzazione turistica del territorio fluviale - promozione di attività di educazione e informazione ambientale.
In esecuzione della D.G.R. n. 64-11892 del 28/07/09 “Censimento della rete di aree umide presentì in Piemonte” la Direzione Ambiente e la Direzione Agricoltura della Regione Piemonte, con il supporto di Arpa Piemonte, hanno realizzato un inventario delle aree umide presenti sul territorio regionale, unitamente alla predisposizione di opportuna cartografia e alla costituzione della relativa banca dati. Nel territorio comunale sono presenti nelle parte nord a confine con il comune di Oviglio due invasi artificiali ovvero zone umide artificiali (sup. 3.939 mq e 10.206 mq) e un lago ovvero zona umida naturale e seminaturale (sup. 6.712 mq).
COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
Estratto idrografia (Torrenti e laghi) – Fuori scala Estratto “zone umide del Piemonte” – Fuori scala
La legge n. 36/1994 “Disposizioni in materia delle risorse idriche” ha previsto l’organizzazione del servizio idrico integrato, sulla base di ambiti territoriali ottimali, al fine di gestire in un unico ciclo i servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue. Il Comune di Incisa Scapaccino, all’interno della realtà territoriale omogenea di cui fa parte assieme ad altri enti pubblici, ha affidato la gestione del servizio idrico integrato in concessione alla società “Acquedotto Valtiglione SpA” che è un'azienda pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato per conto di 30 Comuni della Provincia di Asti Sud. L'Acquedotto della Valtiglione è stato costituito e costruito grazie alla volontà dei Sindaci dei Comuni che si trovano nella vallata attraversata dal torrente Tiglione. Sulla base dei dati forniti dalla società “Acquedotto Valtiglione SpA” la popolazione servita è pari a
della rete di distribuzione è di circa 28 km e si localizza in tutto il territorio comunale, nel concentrico, nel nucleo storico e nei nuclei frazionali limitrofi. La società di distribuzione ha stimato un volume
Le fonti di approvvigionamento sono rappresentate dalla captazione di acque sotterranee di falda attraverso pozzi trivellati in diversi punti. Attualmente i pozzi in attività sono cinque, localizzati a nord del centro abitato. Il sistema di adduzione è costituito da una rete di tubazioni, prevalentemente in PEAD, che portano acqua dai pozzi ai serbatoi a rete con stazioni di pompaggio localizzate a nord del centro abitato.
La rete fognaria del comune di Incisa Scapaccino, all’interno della realtà territoriale omogenea di cui fa parte assieme ad altri enti pubblici, è in gestione alla società “Acquedotto Valtiglione SpA”. Si tratta di una fognatura prevalentemente di tipo misto. Le canalizzazioni funzionano a gravità e sono presenti dei dispositivi scolmatori lungo il collettore principale che entrano in funzione nei periodi di pioggia per limitare la portata all’impianto di depurazione. Nell porzione sud del territorio comunale nelle vicinanze del torrente Belbo sono presenti tre diversi
COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica depuratori.
Estratto CTR - rete di distribuzione idrica – Fuori scala Estratto CTR - rete fognaria – Fuori scala 4.4 L A FLORA E LA FAUNA Vegetazione La Carta forestale regionale raccoglie le monografie di tutte le unità tipologiche forestali riconosciute in Piemonte, fornendo informazioni sulla loro distribuzione e variabilità, ecologia, composizione floristica e selvicoltura. Dalla cartografia emerge che il territorio comunale nella porzione nord e nord-ovest è caratterizzato principalmente da superfici forestali con prevalenza di robineti e in quantità minori di querceti di
parte è caratterizzata da aree agricole con presenza di seminativi, frutteti, vigneti, coltivi abbandonati impianti per arboricoltura da legno, prati stabili di pianura. La porzione sud del territorio comunale e
Lungo le sponde del fiume Belbo sono presenti filari.
COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica Estratto “Carta forestale regionale” – Fuori scala Estratto “altre coperture del suolo” – Fuori scala Estratto superfici boscate – Fuori scala Estratto tessuto urbanizzato – Fuori scala COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica Fauna Con la DGR 46-12760 del 7/12/09 la Giunta Regionale ha adottato la versione finale del Piano faunistico-venatorio regionale, che è stato inviato al Consiglio Regionale per la sua approvazione definitiva, così come previsto dall'art. 5 della l.r. 70/96 e ad oggi il piano non risulta approvato. Dallo studio di analisi del territorio regionale del Piano si sono individuate le distribuzioni e gli status di alcune specie di uccelli e mammiferi. In particolare nel territorio provinciale, ed in particolare quello comunale, emerge la presenza di : -
più elevate, almeno d’inverno); -
presente nel settore settentrionale); -
il territorio piemontese); -
dell’anno, prevalentemente nel periodo riproduttivo); -
dei casi i nuclei sono mantenuti solo tramite continue immissioni di soggetti di allevamento, presente nel territorio piemontese maggiormente nel periodo riproduttivo); -
periodo riproduttivo); -
-
-
mentre ne leriodo invernale su tutto il territorio piemontese); -
riproduzione che in quello invernale); -
di riproduzione che in quello invernale).
Segnalazione volpe Distribuzione capriolo Distribuzione cinghiale (in rosso antecedenti il 1989)
Distribuzione gazza Distribuzione cornacchia grigia (rosso: periodo riproduttivo, blu periodo invernale) (rosso: periodo riproduttivo, blu periodo invernale) COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica Dallo studio di analisi del territorio regionale incluso nel piano faunistico regionale emerge all’interno del territorio del comune di Incisa Scapaccino, Bergamasco e Oviglio la presenza di un’azienda Agri-
a 173 ha. Nel territorio comunale di Incisa Scapaccino, Castenuovo Belbo e Nizza Monferrato si estende una
Nel territorio comunale di Incisa Scapaccino, Vinchio e Vaglio Serra si estende un’area protetta ovvero la Riserva Naturale Speciale “Val Sarmassa” (codice EUAP0369) avente superficie pari a 231,11 ha gestita dall’Ente Parchi Astigiani.
L’Arpa Piemonte ha identificato una “rete ecologica dei Mammiferi” che illustra il grado di biodiversità potenziale del territorio e individua i principali elementi della rete ecologica, in funzione del numero di specie di Mammiferi che il territorio e potenzialmente in grado di ospitare, sulla base di 23 specie considerate, selezionate fra le piu rappresentative sul territorio piemontese. Vengono individuate aree a maggior o minor pregio naturalistico, aree non idonee per caratteristiche intrinseche (copertura del suolo, quota o pendenza) ed aree degradate per la presenza di intense attivita antropiche. Inoltre il servizio evidenzia il modello ecologico FRAGM che permette di conoscere il grado di connettivita ecologica di un territorio, intesa come la sua capacita di ospitare specie animali, permetterne lo spostamento, e definirne cosi il grado di frammentazione. In particolare il territorio comunale nella porzione nord e nord-ovest presente una biodiversità potenziale e una connettività ecologica “alta”, mentre la porzione sud e limitrofa al centro abitato presenta una biodiversità e una connettività “scarsa” e “molto scarsa”.
COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
Estratto “biodiversità potenziale dei mammiferi” – Fuori scala Estratto “connettività ecologica territoriale” – Fuori scala 4.5 P AESAGGIO AGRARIO La “Carta dei paesaggi agrari e forestali” si propone di delineare un quadro sintetico di conoscenza degli elementi del territorio regionale, nell'esigenza di garantire un equilibrio tra fruizione delle risorse e conservazione dell'ambiente. Dall’analisi della cartografia emerge che il territorio comunale è classificato, per la parte del centro abitato e la porzione sud, come “rilievi collinari centrali (Monferrato)” (sistema di paesaggio H); mentre la porzione nord come “terrazzi alluvionali antichi” (sistema di paesaggio E). Inoltre il territorio comunale è suddiviso in 3 sottosistemi di paesaggio ed in particolare: -
Forme, profili e percorsi: pendii a profilo rettilineo e/o arrotondato, crinali arrotondati, valli a V aperta Facia altimetrica: 100-350 m s.l.m. Dislivelli: fino a 100 metri Orientamento colturale agrario: viticolo Copertura forestale: cedui adulti/maturi Variazioni cromatiche stagionali: molto marcate Grado di antropizzazione storica: elevato Grado di antropizzazione in atto: moderato Periodi di forte antropizzazione: dall'inizio del XIX secolo Densità insediativa: 90-149 Distribuzione insediativa: centri minori Dinamica del paesaggio: sostanziale cambiamento degli ordinamenti colturali (monocultura) Effetti della dinamica del paesaggio: valorizzazione di produzioni tipiche e/o di nicchia -
Forme, profili e percorsi: pendii a profilo rettilineo, crinali arrotondati, valli a V chiusa e a fondo piano
Facia altimetrica: 200-300 m s.l.m. Dislivelli: fino a 100 metri Pendenze: 5%-30% Orientamento colturale agrario: viticolo Copertura forestale: cedui adulti/maturi Variazioni cromatiche stagionali: marcate Grado di antropizzazione storica: elevato Grado di antropizzazione in atto: basso Periodi di forte antropizzazione: dall'inizio del XIX secolo Densità insediativa: 40-89 COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica Distribuzione insediativa: centri minori Dinamica del paesaggio: sostanziale cambiamento degli ordinamenti colturali (monocultura) Effetti della dinamica del paesaggio: valorizzazione ambientale -
Forme, profili e percorsi: piane lievemente ondulate Fascia altimetrica: 150-250 m s.l.m. Pendenze: 1%-5% Aspetti climatici particolari: aridità estiva Orientamento colturale agrario: cerealicolo Variazioni cromatiche stagionali: marcate Grado di antropizzazione storica: moderato Grado di antropizzazione in atto: moderato Densità insediativa: 40-89 Distribuzione insediativa: centri minori Effetti della dinamica del paesaggio: ampliamento dei corridoi ecologici
Il Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) nelle “Tavole della conoscenza” individua, descrive e analizza le principali componenti del territorio regionale partendo dalla situazione esistente derivante dai vincoli di legge e delineando il sistema territoriale attraverso la lettura delle principali caratteristiche (il sistema del verde, le aree protette, le strutture colturali a forte dominanza paesistica, le aree di elevata qualità, i suoli di elevata produttività e, derivante in negativo dalle precedenti, le aree interstiziali). In particolare nella tavola di analisi della “Ricerca, innovazione e transizione produttiva” viene delineato il sistema agricolo mediante l’individiazione delle colture prevalenti dove emerge che nel territorio comunale sono presenti prevalentemente colture cerealicole nella porzione sud e in quantità minore aree destinate a vigneti e frutteti. COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
Estratto P.T.R. Tavole della conoscenza “TAV D: Strategia 4 - Ricerca, innovazione e transizione produttiva” “Sistema agricolo – Colture prevalenti” (I.P.L.A.) - Fuori scala
Il Piano Territoriale Provinciale (P.T.P.) nella tavola “Sistema dell’assetto naturale e agricolo forestale” individua le aree a destinazione agricola, le aree boscate, le aree protette e la rete di corridoi biologici con le relative fasce di salvaguardia. In particolare nel territorio comunale, nella porzione nord e nord-ovest si evidenzia la presenza di
COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
Estratto P.T.P. “TAV.03 – Sistema dell’assetto naturale e agricolo forestale” - Fuori scala
Nell’ambito dell’attività di valorizzazione delle produzioni e del territorio, l’Assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte sta realizzando il progetto di comunicazione e promozione “Piemonte Agri Qualità”, che intende rafforzare l’identità territoriale piemontese, con le sue eccellenze ambientali paesaggistiche e culturali, le sue produzioni agroalimentari e le politiche di qualità. In particolare il territorio comunale ricade nel territorio definito “centro collinare del Piemonte – Monferrato Astigiano” che presenta una notevole omogeneità il cui elemento strutturale portante è costituito dai rilievi collinari centrali da cui prende il nome. Esso si estende dal corso del Tanaro, che segna il confine dell'ambito a ponente e a settentrione, fino alle colline delle Alte e Basse Langhe e dell'Acquese, con un confine piuttosto permeabile. La maggiore discontinuità strutturale è costituita dal solco vallivo del Belbo che scorre profondo e ampio, tagliando l'ambito da sud a nord fino alla confluenza con il Tanaro. Per quanto riguarda le superfici vitate è in atto ormai da qualche tempo un progressivo abbandono o accorpamento delle piccole e frammentate superfici che si sono venute a creare per effetto del progressivo frazionamento delle proprietà sulle aree più acclivi (cosiddette "vigne vecchie"). Questi appezzamenti vengono acquisiti da aziende di dimensioni sempre più importanti che impiantano nuovi vigneti, si avvalgono di tecniche colturali moderne e sono orientate a produzioni di qualità elevata che mantengono un forte legame con il territorio obliterando le tradizionali tecniche colturali della vite. Da uno studio portato avanti dall’ Osservatorio vitivinicolo della Regione Piemonte sull’individuazione dei vitigni DOC e DOCG, emerge che nel territorio comunale di Incisa Scapaccino sono presenti sporadiche aree che si concentrano maggiormente nella porzione sud (vedi figura). COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica 4.6 P ATRIMONIO STORICO - ARCHITETTONICO - AMBIENTALE Dal rilievo effettuato per conto della Regione Piemonte da un gruppo di lavoro della Facolta' di architettura di Torino, coordinato dal Prof. G. Vigliano, negli anni 1979-1980 vengono localizzati puntualmente i beni urbanistici e archeologici ovvero gli insiemi di oggetti che formano elementi complessi di agglomerazioni o agglomerazioni per se stesse, risultanti dall'incrocio di letture cartografiche, aerofotografiche, bibliografiche. Gli indicatori che compongono queste categorie di beni comprendono le strade e le piazze porticate, i ricetti e i centri storici, a loro volta suddivisi in quattro classi.
Nel territorio comunale sono presenti: -
cappella a sud del territorio e una chiesa nel nucleo abitato; -
-
-
Il Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.) nella tavola delle “Componenti paesaggistiche” individua le componenti di maggiore rilevanza sotto l’aspetto naturalistico-ambientale, storico-culturale, scenico-percettivo e urbanistico-insediativo, la cui disciplina è necessaria per una efficace tutela dei beni paesaggistici soggetti a tutela e che concorrono a diffondere sull’intero territorio regionale i valori paesaggistici. In particolare nel territorio comunale, per quanto riguarda gli aspetti legati alle componenti storico- territoriali e dei caratteri percettivi, vengono individuati i seguenti elementi: - nei “Sistemi storici dei centri e rete di connessione storica” presenza di “Insediamenti con strutture signorili e/o militari caratterizzanti” (art. 23-24 delle N.T.A.); - nei “Sistemi di testimonianze storiche del territorio rurale e della produzione manifatturiera” presenza di “Aree di rilevante valenza storico-ambientale territoriale caratterizzate da colture e nuclei rurali esito di riorganizzazione di età contemporanea (XIX-XX sec.)” (art. 25 delle N.T.A.); - nelle “Aree rurali di specifico interesse paesaggistico” presenza di “Sistemi rurali lungo fiume con radi insediamenti tradizionali e, in particolare, nelle confluenze fluviali” (art. 32 delle N.T.A.)
COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica insieme al territorio comunale di Castelnuovo Belbo e Bruno; - negli “Elementi di rilevanza e luoghi ed elementi identitari” (art. 30 delle N.T.A.) presenza di elementi di particolare rilevanza visiva quale “centro storico”.
Estratto P.P.R. “P4.5 Componenti paesaggistiche” - Fuori scala 4.7 A TTIVITÀ A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE Il Decreto Legislativo 17 agosto 1999 “Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose” ha regolamentato le procedure cui sono sottoposti gli stabilimenti interessati da processi di produttivi e depositi di sostanze pericolose. A seconda del grado di pericolosità connesso all’utilizzo di determinate quantità di sostanze pericolose le aziende sono tenute agli adempimenti previsti dagli articoli 5, 6, 7, 8 del D. Lgs. 334/99 (c.d. “Seveso-bis”), e cioè la relazione o la notifica o il rapporto di sicurezza. A seguito della consultazione del “Registro degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante” che contiene l’elenco degli stabilimenti che hanno inviato la notifica ex art. 6 del D.Lgs. 334/99 e s.m.i. alle autorità competenti (tra cui Ministero Ambiente e Regione) è possibile assumere che sul territorio comunale di Incisa Scapaccino non vi sono aziende soggette a tale procedura.
Elementi fondamentali del sistema viario e ferroviario convergente su Incisa Scapaccino sono: - sistema viario caratterizzato dalla S.P. 27 “Castello d’Annone-Nizza” e dalla S.P. 46
abitato oltre a strade comunali minori che servono tutto il territorio comunale; - sistema ferroviario caratterizzato dalla linea “Alessandria-Cavallermaggiore”. L’area urbana di Incisa Scapaccino è attraversata in direzione nord-sud dalla S.P. 27 “Castello d’Annone-Nizza”, mentre in direzione est-ovest si diparte la S.P. 46 “Castelnuovo Belbo-Incisa Scapaccino che da accosso al nucleo storico oltre a strade, secondarie per importanza, di collegamento con i comuni vicini. Il Comune di Incisa Scapaccino non dispone del Piano Urbano del Traffico (P.U.T.).
COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
Il Piano Territoriale Provinciale (P.T.P.) nella tavola “Sistema relazionale – infrastrutturale” definisce la gerarchia delle reti viarie e ferroviarie, individua i progetti infrastrutturali prioritari, tutela i corridoi stradali e ferroviari al fine di garantire la possibilità di sviluppo e crescita delle infrastrutture, evitando localizzazioni improprie che compromettano la loro funzionalità, migliora il rapporto esistente tra le infrastrutture per la mobilità e l’ambiente. In particolare nel territorio comunale sono presenti: -
-
-
corrispondenza del centro abitato;
-
territorio destinate o da destinarsi in modo permanente al servizio o all'arredo funzionale delle strade provinciali per la realizzazione di aree a parcheggio, le aree ed i fabbricati per la manutenzione delle strade o comunque destinati dall'ente proprietario della strada in modo permanente ed esclusivo al servizio della strada e dei suoi utenti. COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
Estratto P.T.P. “TAV.05 – Sistema relazionale – infrastrutturale” - Fuori scala
UMORE Le emissioni di rumore sono dovute essenzialmente alle infrastrutture di trasporto presenti sul territorio comunale e in misura meno rilevante ad alcune attività produttive. In particolare risultano significative dal punto di vista delle emissioni acustiche: - l’infrastruttura ferroviaria che tange il territorio comunale nella porzione sud non entrando nel centro abitato; - le strade provinciali S.P. 27 e S.P. 46 che attraversano il nucleo abitato. Il traffico veicolare su tali infrastrutture è la causa principale di inquinamento acustico, che produce effetti più rilevanti nei tratti di attraversamento del concentrico. Il Comune ha provveduto all’adozione della “Classificazione Acustica del territorio” (in adempimento al DPCM 1.3 1991 e Legge quadro sull’inquinamento acustico del 26/10/1995 n°447) a cui si rimanda per la parte di analisi e valutazione che hanno portato all’attribuzione di ogni porzione del territorio comunale dei limiti di inquinamento acustico ritenuti compatibili con la tipologia degli insediamenti presenti nella zona considerata, facendo riferimento alle classi acustiche definite dal D.P.C.M. 14/11/1997. 4.10 I NQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO L’inquinamento dovuto alla presenza di onde elettromagnetiche (elettrosmog) deriva da due categorie di onde, legate alla frequenza di emissione: campi elettromagnetici a bassa frequenza (elettrodotti a media ed alta tensione, cabine di trasformazione, dispositivi alimentati a corrente elettrica) e campi elettromagnetici ad alta frequenza da radiazioni a radiofrequenze e microonde (impianti di telecomunicazione per telefonia mobile, radiotelevisivi, ecc). In particolare lo sviluppo della telefonia cellulare e dei sistemi di trasmissione via etere ha comportato la collocazione di installazioni fisse di trasmissione a ridosso dei centri abitati o sugli edifici, ponendo il problema dell’inquinamento dovuto alle emissioni elettromagnetiche in radiofrequenza. Dal “Rapporto sull’elettromagnetismo” del 2012 redatto dall’Arpa Piemonte emergono i dati sull’inquinamento elettromagnetico del territorio regionale aggiornati all’ultimo biennio 2010-2011 da cui non si evincono criticità all'interno del territorio della città di Incisa Scapaccino, così come per il COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica resto del territorio astigiano. Per quanto riguarda la presenza di impianti di
aumento della densità degli impianti, sia per le stazioni radio base sia per gli impianti radiotelevisivi, aumento legato alla maggiore diffusione della telefonia mobile e alla maggiore completezza del catasto degli impianti radiotelevisivi. Il territorio comunale comprende una media di 0,5-2 impianti/km2 (vedi figura). Dalla valutazione delle distribuzioni dei livelli di campo misurati in prossimità degli impianti per telecomunicazione, insieme ai dati rilevati nell’ambito del monitoraggio con centraline e con strumentazione a banda larga, non si riscontra un superamento del limite di esposizione di 20V/m o del valore di attenzione di 6 V/m.
Per quanto riguarda la presenza di elettrodotti ad alta tensione, il territorio provinciale è caratterizzato dalla presenza di linee elettriche ad alta tensione 132 Kv e 220 Kv. In particolare il
Il Comune non è dotato di “Piano di macrolocalizzazione comunale degli impianti fissi per telecomunicazioni e radiotelevisivi”. 4.11 E NERGIA Il Comune di Incisa Scapaccino non dispone di un “Piano energetico comunale” di cui alla Legge 10/91 e s.m.i. in quanto non necessario a termini normativi, né di dati formalizzati relativi alle fonti.
Dal “Piano energetico provinciale” redatto dalla Provincia di Asti nel 2011 risulta che la produzione di energia in avviene nelle forme di energia elettrica e termica. In particolare si tratta di impianti di produzione da fonte rinnovabile (fotovoltaico e solare termico) e piccoli impianti cogenerativi. Non vi sono impianti eolici installati e la presenza dell’idroelettrico vede alcuni progetti in fase autorizzativa e pertanto non ancora in esercizio. Analogo discorso vale per impianti a biogas, ad eccezione del biogas da discarica, e biomasse. Di un qualche rilievo risulta essere la produzione di energia termica da rifiuti di legno trattato e non trattato. Come già anticipato in precedenza, sul territorio provinciale non esistono impianti termoelettrici per la produzione di energia elettrica da fonte fossile. Per quanto riguarda l’energia solare a fine 2009 nella provincia di Asti risultavano installati circa 3.634 m2 di impianti solare termico, corrispondenti a 17,2 m2 ogni 1000 abitanti. In forma parametrica, utilizzando una producibilità media di 550 kWht/m2 /anno, si stima una produzione media di circa 2 milioni di kWh termici all’anno. Nel territorio comunale la superficie di solare termico installato (anno 2009) è compresa tra 3 e
prodotta pari a 4000-12000kWh/anno e una diffusione paramtrica di circa 0,5-5 m2/1000abitanti (vedi figura). Sempre in materia di energia elettrica, per quanto gli impianti fotovoltaici si presenta sulla provincia di Asti lo scenario (fine 2009) che vede la presenza di 369 impianti in esercizio per una potenza complessiva di 3471,1 kWp. In particolare nel
circa 50-100 kWp (vedi figura). COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica 4.12 G ESTIONE DEI RIFIUTI Il Comune di Incisa Scapaccino ha concesso l’autorizzazione per la raccolta rifiuti alla ditta “GAIA s.p.a.” la cui raccolta rifiuti è coordinata dal CBRA (Consorzio di Bacino per i Rifiuti dell'Astigiano) che per conto dei Comuni della provincia di Asti affida alle ditte di raccolta il servizio. Il C.B.R.A. è un Ente locale costituito, in seguito a trasformazione per scissione parziale del Consorzio Smaltimento Rifiuti Astigiano, in data 3 Gennaio 2005 ai sensi dell'art. 31, D. Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, nonchè degli artt. 12 e 20, L.R. Piemonte 24 Ottobre 2002, n. 24. Il Consorzio obbligatorio, composto da 115 comuni dell'Astigiano, svolge tutte le funzioni di governo di Bacino e di Ambito Territoriale ottimale relative al servizio dei rifiuti urbani previste dalle leggi nazionali e regionali, in conformità alla disciplina di settore, al Piano Regionale e al programma Provinciale di gestione dei rifiuti. All’interno del territorio comunale sono presenti due impianti autorizzati al recupero e/o smaltimento di rifiuti classificati come autodemolitori, stoccaggio (“Autodemolizione Monferrato di Pettinato D. & C. S.A.S.”) e recupero inerti (“Renova S.R.L.”) entrambi localizzati nella zona sud. La gestione del servizio di raccolta rifiuti differenziati nel territorio comunale è affidato ad una società privata convenzionata. COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
DELLE AREE DI VARIANTE IN RELAZIONE ALLE CARATTERISTICHE E ALLE COMPONENTI AMBIENTALI E INDIRIZZI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
LOCALIZZAZIONE Interventi soggetti a V.I.A. Nuovi volumi fuori contesto edificato SIC, SIR e ZPS Vincolo idrogeologico Aree boscate art. 142 D. Lgs. 42/2004 Aree di tutela ambientale (P.R.G.) Beni paesaggistici individuati per decreto / immobili ed aree di notevole interesse pubblico – art. 136 D. Lgs. 42/2004 1 Area Agricola adiacente zona artigianale P Regione Prata Fg. 13 nn. 72-137- 149 NO NO NO NO NO NO NO
Area Agricola adiacente zona C5 Fg. 22 n. 165-166- 558-391
NO NO NO NO NO NO NO 13 Area
Agricola adiacente zona C5 Fg. 22 nn. 697-699- 701
NO NO NO NO NO NO NO 16 Area
Agricola Adiacente area RE1 Zona San Lorenzo Via Cortiglione Fg. 18 nn. 103-511- 513
NO NO NO SI NO SI NO 19 Area
agricola adiacente area RE1 San Lorenzo Fg. 20 nn. 580-310- 409 NO
NO SI NO NO NO
Area Agricola adiacente zona NI5 Fg. 18 n. 306 NO NO NO SI NO NO NO
Area Agricola Adiacente zona RE7 Str. S. Lorenzo Fg. 15 n. 89 NO NO
NO NO NO NO 43 Area RE8 Str. Com. Canetta Fg. 6 n. 273 NO NO
NO NO NO NO 44 Area NI3 Via S. Lorenzo Fg. 18 n. 220 NO NO NO SI NO NO NO 47 Struttura esistente in Area Agricola Borgo Impero
Fg. 8 nn. 809 810 NO NO NO NO NO NO NO
Edificio esistente in Area Agricola confinante con area RE2
NO NO NO NO NO SI NO 49 Edificio esistente in Area Agricola Str. Com. Oviglio Fg. 5 nn. 347 NO NO NO NO NO NO NO
Individuazione lotto per edificio monofamigliare condizionato alla viabilità autonoma di accesso e alla effettiva dotazione infrastrutturale Individuazione lotto per edificio monofamigliare in adiacenza delle previsioni della confinante zona NI5 e dall’effettiva dotazione di accessibilità veicolare e di Individuazione di lotto per edificio monofamigliare in adiacenza alle previsioni della confinante zona C5 e nei pressi della zona C4 con garanzia dall’effettiva dotazione di accessibilità veicolare e di infrastrutture Soluzione normativa per l’ampliamento e il miglioramento funzionale di fabbricati esistenti Individuazione di lotto per edificio monofamigliare in adiacenza alle previsioni della zona C5 con garanzia dall’effettiva dotazione di accessibilità veicolare e di infrastrutture autonome. Individuazione di area di completamento adiacente a zona P esistente, a fronte di verifica delle esigenze specifiche dell’accessibilità alla Strada Provinciale e delle opportunità occupazionali che il nuovo intervento può produrre. Definizione cartografica di dettaglio limitatamente a correzione dell'area di pertinenza connessa alla previsione di "area di tutela ambientale" Precisazione e modifica normativa per quanto riguarda gli interventi con "sostituzione edilizia" Analisi dei vincoli di tutela ambientale per ciascun argomento di variante Ridefinizione del lotto come area pertinenziale con conseguente riduzione della capacità insediativa 1.940mq. con I.T. 0,40 Aggiornamento costruzione esistente Individuazione lotto per edificio monofamigliare in adiacenza delle previsioni della confinante zona NI4 e della zona esistente RE7 e dall’effettiva dotazione di accessibilità veicolare e di infrastrutture autonome Fattibile con ridefinizione del lotto come area pertinenziale 2.385mq. con I.F. 1,20
COMUNE DI INCISA SCAPACCINO (AT) Variante parziale al P.R.G. ai sensi art. 17 comma 5 della L.R. 56/77 s.m.i.
Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica
Non sussistendo particolari e rilevanti problemi ambientali nell'attuazione degli interventi consentiti dalla variante in considerazione delle caratteristiche attuali delle aree interessate e delle destinazioni d'uso consentite, si può affermare che essa prefigura delle trasformazioni che vanno nella direzione di uno sviluppo sostenibile della Città, tra l'altro a riguardo della salvaguardia delle aree agricole e della tutela e valorizzazione del paesaggio. In seguito si forniscono alcune valutazioni.
Nella variante proposta la destinazione d'uso prevalente è quella residenziale; pertanto i principali fattori che potrebbero comportare un peggioramento della qualità dell'aria sono le emissioni dovute al traffico veicolare indotto e agli impianti di riscaldamento. In particolare le aree 16, 47, 48 e 49 riguardano semplici adeguamenti puntuali di carattere
e non prevedono modifiche all’assetto volumetrico esistente pertanto il potenziale impatto prevedibile su tale componente si ritiene possa essere considerato trascurabile in quanto non muta la capacità edificatoria della zona e pertanto non si genera una maggiore antropizzazione. Per quanto riguarda le restanti aree il potenziale impatto prevedibile su tale componente si ritiene
modalità procedimentale di utilizzo della stessa.
Nei casi di interventi residenziali in ampliamento sarà posta particolare attenzione nella progettazione degli involucri degli edifici e delle superfici trasparenti in grado di limitare la dispersione di calore. In ogni caso le prestazioni energetiche degli edifici rispetteranno i requisiti minimi previsti. Mentre per quanto riguarda le emissioni indotte dal traffico veicolare i progetti prevederanno laddove possibile la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali, al fine di limitare gli spostamenti con auto, almeno per le brevi percorrenze.
UOLO E SOTTOSUOLO Le aree oggetto di variante non si localizzano su suoli o sottosuoli che necessitino di bonifica o di interventi di riqualificazione e vista la loro natura non risultano avere effetti significativi
In generale l'attuazione della variante, non mutando in modo sostanziale la situazione di urbanizzazione esistente non va ad incidere sulle componenti ambientali in oggetto se non limitatamente ad una maggiore uso del sottosuolo legato alla realizzazione di piani interrati. In riferimento agli studi geologici conformi alle indicazioni della 7/LAP/96 e successiva NTE/99, soltanto l’area 47 (di cui per altro la variante prevede l’aggiornamento cartografico con inserimento di edificio effettivamente esistente) ricade in parte in zone di rischio geomorfologico di classe IIIa “Porzione di territorio inedificato, inidoneo a nuovi insediamenti” (circ. P.G.R. 7 LAP 06-05-1996), mentre soltanto Download 303.13 Kb. Do'stlaringiz bilan baham: |
ma'muriyatiga murojaat qiling