Rotary Club Bari Castello Numero 6 Maggio/Giugno 2010 3
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- 2 luglio 2010 Villa Morisco Relazione del Presidente 2009/2010 Alfredo Conte
” Incontro con gli amici americani partecipanti al programma GSE “ 4 luglio 2010 Segreteria del Club Rotary Club Bari Castello Numero 6 - Maggio/Giugno 2010 9 di Vinicio Coppola Prolungare il nostro iter esistenziale? Si può, si deve! Prolungare il nostro iter esistenziale attraverso la sostituzione di organi o tessuti malati con quelli sani prelevati da altri sog- getti, è stato sempre il sogno di Adamo. Ne troviamo tracce significative sia nella mitologia che nell’arte, tracce che si perdono nella notte dei tempi. Ma al di là di questa o quella leggenda, la tradizione più ricorrente colloca la nascita dei trapianti nel III secolo dopo Cristo, attribuendo il primo in- tervento del genere a due santi: Cosma e Damiano. Costoro sostituirono la gamba in cancrena del loro sacrestano con quella di un etiope deceduto poco prima. Dalla tradizione alla storia. Bisogna arrivare ai primi del Novecento, esattamente al 1902, per parlare in termini scien- tifici del primo trapianto. Venne eseguito da un chirurgo fran- cese, di nome Alexis Carrel (premio Nobel per la medicina nel 1912) il quale riuscì per primo a suturare due vasi san- guigni, Grazie a questa prodigiosa tecnica, furono eseguiti i primi trapianti di cuore e di rene su animali, ma Carrel e gli altri pionieri si trovarono di fronte ad un grosso ostacolo da superare: il rigetto. L’organismo ospite, insomma, rifiutava i tessuti e gli organi estranei. Bisogna arrivare agli anni Quaranta per registrare un’altra tap- pa significativa. Durante la seconda guerra mondiale il dottor Peter Medawar, eseguendo innesti cutanei in pazienti grave- mente ustionati nel bombardamento di Londra, dimostrò che l’incompatibilità era di origine genetica, In parole povere, in assenza di compatibilità biologica tra ricevente e donatore, si verificava il temuto rigetto, e quindi l’insuccesso dell’inter- vento. Grazie ai risultati di questi studi, un altro luminare del- la scienza, il prof. Murray, poté portare a termine con suc- cesso il primo trapianto di rene tra gemelli identici. Era il 23 dicembre del 1954. Il successo diede la stura negli anni suc- cessivi, soprattutto in America, a numerosi trapianti da do- natore vivente. Altro balzo in avanti si registrò con il trapianto di reni da sog- getti appena morti, il cosiddetto trapianto da donatore cada- vere. Dal 1961 tale tipo di donazione ha dato la stura ad una serie di interventi, in continuo crescendo e sempre con mi- gliori risultati: dal trapianto di rene si passò al primo trapian- to di fegato del prof. Thomas Starzl, a quello di polmone del prof. Hardy, a quello di pancreas dei prof. Kelly e Lillehei. Per non parlare del primo trapanto di cuore nel 1967, ad ope- ra del prof. Barnard. Una sequela di successi, tra i quali si deve ascrivere un altro fiore all’occhiello: la scoperta e la successiva applicazione clinica dei farmaci immunosoppressivi per vincere la battaglia contro il rigetto. Resta comunque un ostacolo: quello della disponibilità degli organi da trapiantare. Come si sa, oltre la donazione da cadavere esiste anche, solo per determinati or- gani, la donazione da vivente. Questo significa che un or- gano non indispensabile alla vita, come il rene che è pre- sente in doppio, può essere donato da un familiare o da un estraneo, previo accertamento del giudice che escluda il fine di lucro. In tale campo l’atteggiamento della Chiesa, un tempo ostile, è radicalmente cambiato. La donazione, infatti, è incorag- giata al pari di un atto di carità, come si evince dall’encicli- ca “Evangelium vitae” di Giovanni Paolo II. In suo favore, co- sì si espresse Papa Wojtila con parole che non lasciano dub- bi: “… Al di là dei fatti clamorosi c’è l’eroismo del quotidia- no, fatto di piccoli e grandi gesti di condivisione che ali- mentano una cultura della vita. Tra questi merita apprezza- mento la donazione degli organi compiuta in forme etica- mente accettabili per offrire una possibilità di salute a mala- ti privi di speranza”. E nel solco di questo eroismo quotidiano si pone l’Aido, l’As- sociazione che si occupa di diffondere la cultura della do- nazione e che in Puglia, dopo una lunga “vacatio”, è stata ri- costituita grazie anche all’apporto di un rotariano del nostro Club, Vito Scarola. Rotary Club Bari Castello Numero 6 - Maggio/Giugno 2010 10 Al nostro Peppino Barbieri una seconda Medaglia d’oro Gli è stata attribuita dall’Associazione Dermatologi della Magna Grecia Dopo il conferimento della medaglia d’oro al Merito della Sanità Pubblica ad opera del Presidente Ciampi nell’anno 2000 “ … per il qualificatissimo curriculum testimone di una costante cura degli interessi della società ed in favore della ricerca scientifica e per le attività svolte con grandis- sima dedizione, quale Direttore del Centro per Hanseniani di Gioia del Colle”, il dottor Giuseppe Barbieri è stato insi- gnito di una seconda medaglia d’oro. L’iniziativa è stata presa dai colleghi dell’Associazione Dermatologi della Magna Grecia, rappresentati dal presi- dente prof. Gino Vena dell’Università di Bari, in occasio- ne del decimo Congresso nazionale di dermatologia con- Per la ricerca e la cura del morbo di Hansen Stante Logistics S.r.l. - Via dei Gerani, 4 - 70026 Modugno (Bari) Tel. 080.5860111 - Fax 080.5860144
Altre sedi: Como, Napoli, Pescara, Porto San Giorgio (AP), Roma temporanea, svoltosi a Riva Marina Resort (Brindisi) dal 27 al 30 maggio scorso. Con il prestigioso riconoscimen- to si è inteso premiare un medico - per oltre trent’anni pri- mario dermatologo dell’Ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti - che si è distinto per il costante impegno pro- fuso nello studio, nella ricerca e nell’attività clinica per la cura del “morbo di Hansen”, un tempo diffuso soprat- tutto nelle regioni del Sud. Per questo secondo prestigioso riconoscimento, al caro e va- loroso Peppino le congratulazioni più sincere e cordiali di tutti noi del “Bari Castello”.
Rotary Club Bari Castello Numero 6 - Maggio/Giugno 2010 11 di Alfredo Conte Passaggio delle Consegne o “Scambio del Martelletto” Assistente del Governatore Michele Simone Assistente del Governatore 2010-2011 Vito Giannelli, Governatore inco- ming Mario Greco, Presidenti di Club, Past President, Presi- denti incoming, autorità civili, amiche ed amici soci, genti- lissimi ospiti La cerimonia che ci apprestiamo a vivere stasera, il passaggio del martelletto, ha una duplice importanza nella vita del Club: è un momento di sintesi per ciò che è stato portato a compimento nell’anno appena concluso, e l’avvio di un nuo- vo programma per la cui attuazione il Club sarà impegnato nei prossimi 12 mesi. Sono tempi, quindi in cui soddisfazione, ma anche ramma- rico e rimpianto lasciano il posto ad entusiasmo, trasporto, sana apprensione : un succedersi di emozioni che il sano principio della rotazione ha sempre garantito. E’ stato un grande onore per me avere avuto la possibilità di presiedere il R.C. Bari Castello, una esperienza nata il 27 /6 dell’anno passato, che ha visto svilupparsi e concretizzarsi, nel principio della continuità, iniziative e progetti sulla spin- ta del motto del Presidente Internazionale Kenney: “Il futuro del Rotary è nelle vostre mani”. Il mio programma, presentato all’assemblea dei soci a luglio scorso, partiva dalla consapevolezza di una visibilità che il club Bari Castello, grazie all’azione dei presidenti che mi ave- vano preceduto, godeva a livello distrettuale, per impegno, coerenza e dedizione da parte chi, nell’attività del club, ave- va nel tempo, investito professionalità e competenza: una eredità, quindi di non poco conto! “Insieme con entusiasmo per un mondo migliore” è stato il principio che, del mio programma, ha indicato, linee e me- todi di attuazione. E non si può pensare di realizzare un mondo migliore se non partendo dalla considerazione delle realtà a noi più prossi- me, dalle necessità che le comunità intorno a noi esprimono, dalla consapevolezza che per rintracciare un cosiddetto “ter- zo mondo” non ci sia bisogno di andare lontano, ma di guar- darsi attorno. Dice il PDG Romano Vicario:” Gli altri, i diversi, sono intor- no a noi; la necessità di queste persone sono l’attualità della nostra vita quotidiana, il loro destino è inesorabilmente in- trecciato al nostro”. E, allora, impegno, non solo a favore di grandi progetti, ma anche per interventi a supporto di necessità locali. La centralità di Bari e del suo territorio, quindi, è stato il con- cetto ispiratore, quest’anno, relativamente all’attività del Club, sia per quanto riguarda i service, sia per alcuni argomenti e temi trattati nel corso delle riunioni settimanali. A luglio 2009 il debutto in Segreteria, con gli splendidi scat- ti di Enzo Lattanzio, fotografo ufficiale del Teatro Petruzzelli sino alla sciagurata notte del 27 ottobre di quasi 20 anni fa, quando il Politeama barese andò completamente distrutto dalle fiamme. Attraverso le sue immagini e i suoi racconti ab- biamo rivissuto i momenti più esaltanti dell’attività artistica del nostro Teatro, quando in scena andavano artisti di im- portanza mondiale nel campo della lirica, del balletto, della prosa, dell’arte drammatica. Ma ci siamo anche trovati, virtualmente, “dietro il sipario” del Petruzzelli, nella serata organizzata in interclub, duran- te la quale il nostro Ugo Sbisà, coautore, ci ha presentato il libro d’arte edito da “L’orbicolare”, e siamo stati, fisicamen- te, nella Bari “sotterranea”, alla scoperta emozionante di una realtà archeologica sconosciuta ai più, ovvero abbiamo pas- seggiato tra i suoi vicoli nella parte vecchia, noi ciceroni per gli amici rotariani del Club di Barletta, nostri ospiti una do- menica di novembre . Ma la storia di Bari è la storia del suo santo protettore, e l’a- mico Bernardo Fortunato per S.Nicola ed il Bari Castello ha ideato un Bando di Concorso internazionale esteso a tutti i Rotary club del bacino mediterraneo e a quei Paesi del nord est europeo dove la figura del Santo è particolarmente ra- dicata.
“S.Nicola e la città di Bari: immagini impresse”: questo il concorso che aveva per oggetto la stesura di un saggio let- terario, una poesia, un disegno o una scultura sul tema, con
Rotary Club Bari Castello Numero 6 - Maggio/Giugno 2010 12 lo scopo di stimolare il ricordo di un soggiorno a Bari o la fantasia per un ipotetico viaggio nella nostra città. Il proget- to ha avuto l’appoggio entusiasta del Governatore che ha messo a disposizione i riferimenti in possesso della Segrete- ria Distrettuale per la diffusione del bando in tutti i Distretti Rotary interessati. Assolutamente fondamentale è stato il la- voro della nostra Commissione Azione Internazionale (rin- grazio gli amici BeppeMartucci Zecca, Saverio de Bellis, Pep- pino Azzariti oltre che, ovviamente, lo stesso Bernardo) e de- gli amici componenti la Commissione Informatizzazione che hanno creato l’indispensabile supporto telematico. Il concorso ha pagato uno “scotto di gioventù” in quanto non è stato complicatissimo per la commissione esaminatrice dei lavori individuare il vincitore, anzi la vincitrice biellorussa che sarà nostra ospite, a Bari, tra qualche mese. Ma in ogni pro- getto ed iniziativa a largo respiro, e questa lo era davvero, è importante crederci ed iniziare, segnare una via attraverso la quale, con le opportune modifiche, si possano ottenere, in una riedizione, successi più lusinghieri ed, in ogni caso, il R.C.Bari Castello, anche per poco tempo, ha vissuto l’inter- nazionalità del Rotary uscendo dalla dimensione distrettuale. Nella programmazione dei service si è tenuto conto delle aree prioritarie di intervento indicate dal Presidente interna- zionale Kenney: tra le prime troviamo eradicazione della Po- lio e, nuova entrata, Immagine Pubblica del Rotary. Un service ci ha dato la possibilità di cogliere entrambi gli obiettivi: il Concerto di Natale, organizzato da Bari Castello in interclub con i Club metropolitani, che ha visto nella splen- dida cornice del Teatro Piccinni, la partecipazione di oltre 400 amici rotariani e non, con il successivo versamento da parte del Club, alla Rotary Foundation pro Polio Plus, di 7.500,00 dollari. Le finalità dell’evento , per la cui realizza- zione devo ringraziare ,tra gli altri, gli amici Ugo Sbisà e Co- simo Cafagna, sono state opportunamente comunicate gra- zie alla pubblicazione di una pagina a colori sulla “Gazzet- ta del Mezzogiorno” oltre ad un articolo dedicato in “Cro- naca di Bari”. Ulteriori 2500 dollari destinati al programma polio plus, so- no stati raccolti grazie all’incontro: “Il Rotary e lo sport”,con ospiti di richiamo come l’ex golden boy Gianni Rivera ed il Direttore Generale della FGC Antonello Valentini. E’ stata l’occasione per riflessioni ed analisi sulla società che viviamo, i suoi miti, le sue contraddizioni e compromessi, ma anche sui valori di riferimento ed esempi di comportamento e di vi- ta, che dallo sport e dalla sua immagine pubblica i giovani traggono, e purtroppo non sempre in positivo Anche altri service sul territorio, in aree di intervento quali Salute, Giovani, Alfabetizzazione, hanno avuto opportuna visibilità, grazie ad articoli pubblicati sulla stampa locale, che hanno evidenziato come il Rotary , attento alle proble- matiche della comunità, sia presente nel testimoniare i valo- ri del servizio, della solidarietà, dei diritti umani, della cul- tura, della educazione. Ed ecco allora la contribuzione per un corso di formazione sul lavoro di 12 mesi per un giovane affetto da sindrome di Down, con la sua successiva assunzione a tempo indetermi- nato in azienda concessionaria di noto marchio internazio- nale nel campo della ristorazione: service realizzato grazie all’interesse di un nostro nuovo socio, Nicola Ladisa Ancora.. L’intervento a favore dei ragazzi autistici in età scolare con la progettazione e la fornitura di arredi specifici per le aule del centro ANSGA di Bari, ex scuola Santarella concessa in utilizzo permanente dalla Provincia di Bari alla Associazione Nazionale Genitori Autistici. Per i ragazzi residenti in quartiere a rischio per degrado e infiltrazioni malavitose, la cura dello sport è senza dub- bio la strada da percorrere, e il Bari Castello per la Chie- sa di S.Luca ha fornito l’impianto di riscaldamento per gli spogliatoi del nuovo campo di calcio nell’ambito del pro- getto “I giovani e lo sport” voluto da don Pasquale, par- roco di quella Chiesa. Inoltre, la fornitura di arredi-gioco e postazione telematica per la ludoteca dell’Unità Pediatrica del Policlinico di Bari in collaborazione con l’Associazione “Libri su Misura”, oppor- tunità concessaci grazie all’intervento della nostra amica An- tonella Chirico. E il nostro intervento teso a rendere più consoni ed acco- glienti gli spazi e le aree operative delle strutture nelle qua- li le Associazioni di volontariato apportano il loro contribu- to di solidarietà, si concretizza nella progettazione e fornitura di arredi per la sede comunale AIDO e per la sede Fonda- zione Anziani grazie alla collaborazione rispettivamente di Vito Scarola e della presidente della Fondazione Tonia Gine- vrino.
Per la contribuzione di Club alla Rotary Foundation, abbiamo tenuto fede gli impegni presi a luglio scorso, grazie al versa- mento di $ 10.000, pari a $ 100 per ogni socio, e altri $ 10.000, così come innanzi detto, sono stati in totale versati per il Programma “End Polio Now”. In ambito internazionale, relativamente al progetto 3H in Be- nin “Acqua sana per l’Africa” sono state portate a termine le opere
infrastrutturali edili, e programmi di alfabetizzazione ine- renti la formazione di tecnici beninesi su approvvigiona- mento, potabilizzazione, trattamento acque e salvaguardia condizioni igienico sanitarie. Il tutto con l’abile regia di Gio- vanni Tiravanti e Eliana Centrone che con grande capacità e dedizione sono stati tra i migliori interpreti della missione Rotary che non è assistenzialismo e tanto meno beneficen- za, azioni, queste, che possono rientrare tra quelle delle tan- te associazioni di volontariato delle quali indubbiamente si apprezzano le finalità . E quindi realizzazione di progetti e loro sostenibilità, soprattutto economica, così come brillan- temente esposto da Giovanni Tiravanti nel corso dell’ultimo Congresso Internazionale del Rotary , a Montreal, dove Gio- vanni è stato invitato , unico italiano tra 12 relatori, a fornire il suo illuminato pensiero. Ad Eliana ancora le più vive felicitazioni per essere entrata nel ristretto numero di rotariani con attestato per meriti di ser- vizio della Rotary Foundation a firma del Presidente Interna- zionale: è un riconoscimento che si riceve solo una volta nel- l’arco della vita rotariana Rotary Club Bari Castello Numero 6 - Maggio/Giugno 2010 13 Il service “Acqua sana per l’Africa” è stato coronato dall’atto di gemellaggio con il Club Rotary di Cotonou Marina, a mar- zo, alla presenza del nostro Governatore Romano Vicario. Siamo ancora in Africa, in Uganda con la Spirulina che ormai tutti conosciamo come “Service Marano”. E’ infatti l’ottimo Giovanni che dopo il Benin, che non ha assolutamente ab- bandonato, ha portato a Lopko il progetto per la produzione in loco dell’alga, integratore alimentare, in sinergia con altri Club Rotary ed Inner Wheel. “Il futuro del Rotary è nelle vostre mani”, ci ricorda il Presi- dente internazionale Kenney, ed il futuro è soprattutto il mon- do dei giovani: RYLA, Programma scambio giovani, Rotaract, Interact: in ognuno di questi campi il R.C.Bari Castello è sta- to presente ed attivo, sponsorizzando la partecipazione di tre entusiasti giovani al Ryla, quella di una nostra rappresentan- te al GSE in America (un ringraziamento particolare a Gian- ni Marra Campanale , nostro delegato per il programma e la famiglia Gagliano Candela per la disponibilità espressa nel- l’ospitare un giovane partecipante americano). In ultimo ma non ultimi, i Club Rotaract ed Interact al nostro fianco nel programma di raccolta pro Polio Plus, per cui ringrazio le presidenti Francesca Massarelli per l’Interact e Maurizia Fal- cone al cui Club Rotaract avrò l’onore di consegnare a luglio l’Attestato di Merito della Rotary Foundation a testimonianza del suo anno di servizio. Anche quest’anno programmi, progetti, service, attività e no- tizie soci, hanno avuto due straordinari mezzi di diffusione: il bollettino ed il sito web. Alla redazione del primo è stato chiamato Piero Schino, fi- glio d’arte, al quale rivolgo il ringraziamento più sentito per il lavoro svolto nell’intero anno. Eravamo abituati bene, noi lettori del bollettino, per anni raccolta di testimonianze e cro- naca del club abilmente curate da Giacomo De Candia, che quest’anno ho voluto a sostegno del mio impegno come se- gretario, ma, Piero, in stretta collaborazione con l’instancabile direttore Vinicio Coppola, non ha assolutamente tradito le aspettative, consegnandoci con puntualità un bollettino at- traverso le cui pagine rivivere un anno vissuto rotarianamen- te con straordinaria intensità. Un ringraziamento particolare a Michelangelo Interesse, au- tore di un sito web rinnovato, efficiente, completo e, soprat- tutto sempre aggiornato. Ma anche per il lavoro svolto, di concerto con i componenti la Commissione da lui presie- duta, relativo alla parte informatica del Concorso S.Nicola del quale vi ho innanzi parlato. Le iniziative delle quali vi ho aggiornato, non sono esaustive rispetto a tutto quello che è stato svolto nell’anno in termini di incontri, relazioni, interclub, interventi da parte dei nostri soci tesi a porre in rilievo l’azione del Rotary anche in oc- casione di congressi medici come quelli organizzati da Gae- tano Logrieco e Rino Volpe, ma l’elencazione potrebbe ri- sultare sterile e poco coinvolgente. In conclusione vorrei porgervi una breve personale con- siderazione sull’avventura che mi accingo a concludere con il passaggio del collare all’amico Giovanni che, da par suo, guiderà il Club in un anno foriero di successi e ambiti traguardi. Passando in rassegna i 12 mesi trascorsi, così densi di at- timi esaltanti, di momenti di commozione e di gioia, di abbracci, sorrisi e pacche sulle spalle, ebbene, dovrei po- termi ritenere soddisfatto per il lavoro svolto, per il con- tributo dato al futuro del Rotary, pienamente in accordo con chi sostiene che siano i Club, con la loro attività e i loro service a svolgere il ruolo da protagonista, ad avere la primaria responsabilità in quanto portatori della missio- ne rotariana. E i traguardi, non c’è dubbio si raggiungono con un grande gioco di squadra, e quella che ha lavorato insieme a me, dal mio Consiglio Direttivo ai componenti le Commissioni, me- rita un plauso ed un ringraziamento sentito. E’ anche capitato di vivere momenti di amarezza, di scon- forto, di delusione, quasi un richiamo ad una realtà dalla qua- le, sulle ali dell’entusiasmo, sulla spinta di una frenesia a vo- ler far bene, con la errata visione di cosiddetta “ isola felice”, mi ero inconsapevolmente allontanato. Ma proprio in quei momenti ho sentito ancora più forte il le- game dell’amicizia, la forza di un sentimento che spinge gli uomini ad unirsi, a fare gruppo, a sostenere chi si sente in difficoltà. Questo più che un ricordo è una certezza del mio cuore e della mia mente per cui vi sono infinitamente grato. E’ stata una esperienza che valeva la pena di essere vissuta, che, nel- lo specifico, rafforza la mia, da alcuni discussa, capacità di pensiero e di memoria. Una citazione particolare per Chiara. Ruolo non facile quello di moglie di un Presidente dal carattere con qual- che limite di controllo. Ma , avvantaggiata da una già lun- ga e coraggiosa militanza al mio fianco, ha svolto perfet- tamente il suo compito, spingendosi anche oltre nell’as- sumere, per quest’anno, la carica ufficiale di fotografa del Club. Molti dei suoi scatti sono compresi nella rac- colta di immagini, ricordo di quest’anno, che consegne- rò successivamente a voi tutti. Mio figlio Gianmarco, il saggio di casa, con amorevole fer- mezza, mi ha controllato a distanza, dall’alto dei suoi inten- si impegni di studio e di lavoro dai quali sono felice di non averlo mai distolto. Ho concluso. Buon Rotary e buona vita. Prima del passaggio del collare a Giovanni impegno an- cora qualche minuto richiamando la vostra attenzione su quello che rappresenta un momento di considerazio- ne e di apprezzamento per il contributo offerto al club in termini di disponibilità ed azione rotariana: la consegna delle P.H.
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