Seap finale Grisignano comune di grisignano di zocco (VI)
! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !*
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- lʼuso dellʼacqua del fiume Ceresone per i mulini e lʼirrigazione di Poiana.
- Pojana una posta da molino con due rode .
- Settore Inclusione Il consumo finale di energia egli edifici, nelle attrezzature / impianti e nelle industrie.
- SI, CON LʼESCLUSIONE DEL TRASPORTO SCOLASTICO, RIFIUTI E ALTRO PERCHEʼ ESEGUITO DA TERZISTI
- Anno di Partenza
- Fattori di Emissione
! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !* ! La diminuzione delle emissioni di gas climalteranti è possibile solo attraverso una duplice azione, che riguarda due temi tra loro complementari. In primo luogo occorre consumare meno energia grazie allʼefficienza. In secondo, è necessario sviluppare le fonti energetiche rinnovabili fisicamente presenti a livello locale. Il motto è chiaro: consumare meno e consumare meglio. +,-./01!21345670148946::.0;61<!"#$%&'()*&)#"*+*!"#$%&'()*&),-."=2 Il lavoro ha inizio con lʼanalisi dello stato attuale, attraverso la redazione del Bilancio Energetico Comunale. Il bilancio energetico proposto, viene suddiviso sia per settori energetici di riferimento (agricoltura, industria, terziario, residenza, trasporti) sia per vettori energetici (elettricità, gasolio, benzine, GPL, gas naturale), in modo tale da fornire la più ampia informazione possibile sullʼenergia prodotta e consumata allʼinterno del territorio comunale. In questa maniera, è inoltre possibile calcolare la quantità di anidride carbonica equivalente prodotta (di seguito, CO2eq), e compilare lʼinventario di base dei gas climalteranti emessi a livello locale (baseline emission inventory). Oltre che redigere il bilancio energetico comunale, questo piano si propone di dare una contestualizzazione spaziale allʼenergia prodotta e consumata in loco e, in particolar modo, nellʼambiente costruito. Il fine ultimo è la creazione di una vera e propria zonizzazione energetica, in cui si possano facilmente riconoscere le diverse parti del territorio, da quelle più energivore a quelle meno dissipatrici di energia, e guidare gli interventi in materia energetica. La zonizzazione energetica dellʼintero territorio comunale è uno strumento che permette di individuare le deficienze energetiche presenti a livello locale. Una volta scoperte, e grazie allʼutilizzo di tecnologie energetiche efficienti, è possibile proporre delle soluzioni finalizzate allʼeliminare degli sprechi presenti. Ogni Zona presente delle specifiche peculiarità, e per ogni Zona le azioni di contenimento dei consumi energetici sono tarate in base alle specifiche peculiarità. Dopo un attento studio sui possibili risparmi di energia grazie allʼefficienza, il piano si concentra sullʼanalisi delle eventuali risorse rinnovabili presenti. Le fonti esaminate sono: Solare : lʼobiettivo è quello di stimolare la popolazione residente allʼuso delle tecnologie che permettono di sfruttare lʼenergia solare, come i collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria, e i pannelli fotovoltaici per la generazione di energia elettrica. La volontà di questo piano è quella di individuare, in primis, le aree coperte dove sviluppare impianti di sfruttamento COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) ! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !! ! dellʼenergia solare, in maniera tale da non ridimensionare lo spazio agricolo necessario alle coltivazioni alimentari (fanno eccezione i terreni marginali e/o interclusi nellʼarea urbana). Il risultato è una cartografia dove vengono localizzate e dimensionate tutte le superfici coperte sia private (le falde dei tetti rivolte a sud, le coperture dei capannoni, etc.) che pubbliche (parcheggi per pensiline), in modo tale che i cittadini e lʼamministrazione pubblica, sappiano in quali siti è preferibile installare il proprio impianto. Geotermia : lʼobiettivo è quello di sviluppare questa fonte energetica rinnovabile, grazie a sonde orizzontali/verticali e a pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti domestici. Il fine è quello di redigere una cartografia dove vengano individuate le aree potenzialmente utilizzabili per lo sfruttamento geotermico, senza rischi di inquinamento per la falda freatica di profondità. Biomasse: lʼobiettivo è quello di stimolare lʼutilizzo delle biomasse per scopi energetici, senza ridimensionare le superfici agricole attuali e in maniera tale che le eventuali centrali progettabili siano alimentate dai soli prodotti locali (filiera corta) e non da colture extraterritoriali o da scarti industriali. In termini pratici, si procede con il dimensionamento della sfruttabilità delle superfici boscate, dei reflui zootecnici e degli scarti dei prodotti agricoli (paglia, stocchi, etc.), in maniera da coniugare produzione agricola ed energetica (con chiari vantaggi per il reddito degli agricoltori) e senza far competere tra loro le colture food e quelle no-food. Mini-idroelettrica : vengono analizzate le potenzialità energetiche di questa fonte, attraverso lo studio della portata delle rogge di pianura e delle sorgenti di collina. Dove e se presente, viene dimensionato il possibile utilizzo energetico di questa risorsa rinnovabile, sempre garantendo il deflusso minimo vitale dei fluidi ed evitando fenomeni di petoturbazioni per le specie ittiche. Micro-eolica : dopo unʼanalisi approfondita della morfologia territoriale, vengono installati uno/due anemometri nei siti ritenuti più idonei, al fine di monitorare lʼeventuale presenza di fonti eoliche sfruttabili ai fini energetici. Con la fine della fase di analisi, inizia quella di progetto, che consiste nella costruzione degli scenari energetici futuri e nella definizione del vero e proprio piano dʼazione per il raggiungimento degli obiettivi del Patto dei Sindaci. In primo luogo, è necessario costruire degli scenari energetici futuri per il contesto territoriale di riferimento. Questo piano utilizza un modello articolato per la definizione dei consumi energetici al 2020, fatto di numerose variabili, tra cui unʼampia concertazione con le associazioni di categoria locali, un accurato studio degli indicatori energetici, economici e sociali rilevati, etc. Questo complesso mix permette di definire tre scenari energetici futuri (basso, medio e alto profilo), il più attendibili possibili rispetto a quello che è lecito attendersi nel 2020. Sui tre scenari vengono dimensionate sia le azioni per il risparmio energetico, sia quelle per la produzione da fonti energetiche rinnovabili. Calibrati gli interventi, viene costruito un crono- programma, con un orizzonte temporale 2011-2020, in cui vengono inserite le azioni che è necessario realizzare al fine di raggiungere gli obiettivi previsti. COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) ! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !" ! Per quanto riguarda gli edifici pubblici, il crono-programma che viene costruito, individua come prioritari gli interventi che è necessario eseguire sulle strutture pubbliche, tarate in base al risultato dellʼaudit energetico svolto. In questo modo, il pubblico decisore può soddisfare due esigenze. In primo luogo, dare il buon esempio alla cittadinanza, facendo loro vedere come i propri rappresentanti politici si impegnano concretamente sulle tematiche del risparmio energetico. Inoltre, grazie al miglioramento delle performance energetiche degli edifici pubblici, lʼamministrazione comunale può ottenere grandi vantaggi in termini di risparmio sulle bollette. Per il settore privato, invece, vengono contabilizzate una serie di azioni che si auspica vengano messe in atto dai cittadini, ma che derivano necessariamente da unʼefficace strategia comunicativa e formativa. Per questo motivo, allʼinterno delle fasi di costruzione del piano energetico, sono previste attività specifiche di formazione al cittadino, sia mediante assemblee pubbliche che attraverso la distribuzione di materiale cartaceo come opuscoli o guide che, grazie ad alcuni semplici esempi, servono a comunicare le tecnologie presenti sul mercato e gli incentivi presenti a livello normativo. Le azioni di riduzione dei consumi energetici grazie allʼefficienza, e lʼaumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, determinano una diminuzione di almeno il 20% delle emissioni di gas climalteranti. In sintesi, il P.A.E.S. del comune di Grisignano di Zocco (VI) ha il ruolo di coordinare gli interventi volti a raggiungere gli obiettivi del Patto dei Sindaci al 2020, ma serve anche e soprattutto da guida e da stimolo agli investimenti sia privati che pubblici nei settori dellʼefficienza energetica e dello sviluppo delle fonti rinnovabili, nel pieno rispetto delle risorse ambientali e paesaggistiche presenti a livello locale. COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) ! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !# ! 1 – ANALISI ENERGETICA TERRITORIALE 1.1 - Introduzione territoriale GRISIGNANO DI ZOCCO Figura 2. Foto del vecchio mulino del Brolo sul torrente Tesinella. Il Comune di Grisignano di Zocco, in provincia di Vicenza, è situato ai confini con la provincia di Padova e comprende le due frazioni di Barbano e Poiana di Granfion. COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) ! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !$ ! Attualmente conta 4.292 abitanti (2010), dei quali 2.153 maschi e 2.139 femmine. Appartiene al bacino idrografico del Brenta-Bacchiglione e la sua superficie complessiva occupa 17,02 kilometri quadrati, a 23 metri sopra il livello del mare. Confina con i comuni di Camisano Vicentino (VI), Campodoro (PD), Grumolo delle Abbadesse (VI), Mestrino (PD), Montegalda (VI), Veggiano (PD). Eʼ attraversato da Ovest verso Est dalla rete ferroviaria che collega Milano con Venezia, dallʼAutostrata A4 BS-PD e dalla Strada Statale 11 e in direzione Nord-Sud dalla Strada Provinciale Grimana. Il comune può vantare anche una buona struttura industriale, in cui operano aziende produttrici di macchine agricole, alimentari, edilizia e maglieria. Lʼagricoltura locale offre una buona base per lʼeconomia, aiutata dai fertili terreni irrigui di pianura, producendo cereali, legumi e foraggio a grandi quantità, destinato ai numerosi allevamenti di bestiame presenti nel territorio. Breve evoluzione storica dellʼinsediamento. Lʼinsediamento di Grisignano di Zocco con Barbano e Pojana di Granfion, ha origini molto antiche. I toponimi di tre siti deriverebbero, il primo dal fatto che nei tempi più remoti in questo luogo vi fosse adorato lʼidolo di Giano, dal quale, secondo i diversi sacrifici che gli erano fatti, prese il nome di Grisignano; del secondo non si conoscono origini documentate; sul terzo sono state date varie interpretazioni una delle quali vorrebbe il toponimo composto da due parole, lʼuna romana, che ricorda la Pogliana che i romani avevano nel territorio vicentino, lʼaltra germanica, corruzione di Gotten Grafen, il tutto con il significato di Pogliana del Conte dei Goti. Le prime notizie sugli insediamenti nel sito di Grisignano risalgono allʼanno 1088, quando in un documento viene citato il mulino sul fiume Tesina. Più antiche fonti del secolo VIII citano Pojana come cappella della Pieve di Camisano. Il sito di Barbano invece, viene nominato per la prima volta in unʼantica cronaca del 1175. Grisignano ed il territorio circostante, furono teatro dei reiterati scontri tra le avverse frazioni che nellʼalto medioevo si contesero il predominio del territorio compreso tra Padova e Vicenza. I documenti testimoniano di un congresso tra Padova e Vicenza svoltosi a Grisignano il 9 novembre 1266 e del saccheggio di un castello munito di argini e fossato. La vita religiosa è documentata a Grisignano sin dal 1288 quando per la prima volta si cita la chiesa di Santa Maria di Grisignano con un suo pezzo di terra. Nellʼanno 1287 si ha notizia della chiesa dei SS. Pietro e Paolo in Barbano. La posizione strategica del territorio di Grisignano è legata da sempre ai grandi accadimenti storici. La cronaca di Grisignano non è solo legata agli avvenimenti bellici, nellʼanno 1417 si da conto di un accordo tra i Thiene ed Arlesega per lʼuso dellʼacqua del fiume Ceresone per i mulini e lʼirrigazione di Poiana. Nellʼanno 1420 si da conto dellʼesistenza di un cimitero a Barbano. Nel 1442 Ugation di Edoardo Thiene riceve in assegnazione a Pojana una posta da molino con due rode. Nellʼanno 1449 si cita la presenza dellʼOratorio di Santa Maria del Zocco. Il territorio di Grisignano, sul confine tra i comitati di Vicenza e Padova, venne fortificato forse già in epoca longobarda. Nel XI secolo troviamo già documentati i castelli di Grisignano e Barbano. Fortilizi di importanza strategica. I villaggi dunque, seppur piccoli, costituirono nei secoli XII-XIII- COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) ! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !% ! XIV-XV un singolare avamposto del territorio vicentino, assumendo una notevole importanza militare sulla strada di principale comunicazione tra Vicenza e Padova . per tale motivo subirono numerosi “sacchi a ferro e fuoco” durante le guerre di Padova contro Vicenza, Verona e Venezia. Negli anni successivi al 1.500 Grisignano con Barbarano e Pojana seguì le sorti di molte terre venete e passò sotto il dominio veneziano. Caduta Venezia nel 1797 questi diritto passò al Governo Austriaco e, con decreto napoleonico, il comune di Grisignano assunse lʼattuale configurazione territoriale. La storia più recente vede il comune di Grisignano annesso, dopo il congresso di Vienna, al regno Longobardo-Veneto. Fino al 1866 quando fu riconosciuto nel territorio dʼItalia. Gli eventi nazionali che seguirono sono poi noti a tutti. 1 Grisignano e il Piano dʼAzione per lʼEnergia Sostenibile. Come si evince dallʼanalisi storica, la localizzazione dei primi insediamenti dellʼattuale Comune di Grisignano di Zocco, è avvenuta grazie alla presenza della via di comunicazione tra Vicenza- Verona e Padova-Venezia e la sfruttabilità della forza idrica a Pojana di Granfion e sul fiume Tesina. La presenza della forza idraulica è stato il fattore cardine per la localizzazione puntale degli insediamenti. Questo fattore è di fondamentale importanza, in quanto ci fa capire come lʼenergia presente in loco abbia sempre condizionato la vita e gli insediamenti di Grisignano. Nel redigere il Piano dʼAzione per lʼEnergia Sostenibile e nel fare una diagnosi sulle fonti energetiche rinnovabili presenti in loco, ciò risulta di fondamentale importanza. Prima dallʼavvento dei combustibili fossili, lʼenergia più utilizzata era rappresentata dalle biomasse vegetali presenti (principalmente legna da ardere per il riscaldamento degli ambienti o per la cottura di cibi, mattoni, materiale ferrosi) e dalla forza idraulica per azionare i mulini dediti alla macinazione delle derrate cerealicole. Rivalutare queste fonti energetiche, forza idraulica per la produzione di elettricità e le biomasse per il riscaldamento, può offrire una valida opportunità per produrre energia in maniera sostenibile (senza emissioni di CO2) e di valorizzare le risorse locali da tempo non sfruttate in maniera da rivitalizzare lʼeconomia locale. Attualmente il territorio comunale è interessato dallʼattraversamento di infrastrutture di trasporto di livello nazionale come lʼautostrada A4 e la linea ferroviaria Milano-Venezia, di livello locale regionale con la SR 11 e di livello provinciale, con la Provinciale Grimana n. 21 e quella di Campodoro n. 23, assumendo un vero ruolo di “nodo intermodale” per quanto riguarda o flussi di spostamento sia nella direttrice Est-Ovest che in quella Nord-Sud. Grazie a questo ruolo il Comune di Grisignano ha avuto una crescita edilizia sia residenziale che industriale senza precedenti, aumentando notevolmente il la capacità di spesa dei propri paesani e il tenore di vita. La contropartita di questo “fondamentale progresso” è stata lʼaumento di inquinanti e di gas climalteranti dovuti alla attività residenziali, industriali e soprattutto delle emissioni dovute al traffico veicolare di attraversamento. Lʼobiettivo del Piano è quindi quello di garantire un adeguato progresso economico non più fine a se stesso e magari a scapito dellʼambiente bensì un progresso che crei un connubio tra economia e ambiente e che quindi crei ricchezza e che migliori le qualità ambientali. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! " ! Breve ricostruzione storica contenuta nella relazione generale del PRG del 1997. COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) ! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !& ! +,-./01#21>0/:01?6;;01@/8A,94,01?,1B,469C01/0DD,-./09:61;01E/8E/,6:F1?6;;61G:/0?61HB,2IJ,;,:F1"**)K2 +,-./01$21L9-/09?,769:814891/0DD,-./0:81M/,G,-90981?,1N84481HB,2IJ,;,:F1"**)K2 COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) ! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !' ! 1.2 – Bilancio Energetico Comunale e il Bilancio delle Emissioni di CO2 (B.E.I.) 1.2.1 - La metodologia utilizzata Seguendo le linee guida per la progettazione di un SEAP (UE) e analizzando le caratteristiche territoriali, si è deciso di includere nel bilancio energetico comunale i seguenti settori economici e i seguenti vettori energetici. Tabella 1 2 Settore Inclusione? Il consumo finale di energia egli edifici, nelle attrezzature / impianti e nelle industrie. Edifici comunali, attrezzature e impianti SI Edifici terziari (non comunali), attrezzature e impianti SI Edifici residenziali SI Illuminazione pubblica SI Industrie coinvolte nel sistema UE ETS NO Industrie non coinvolte nel sistema UE ETS SI Il consumo finale di energia nei trasporti. Il trasporto stradale urbano: il parco veicolare comunale (ad esempio, le vetture comunali, il trasporto dei rifiuti, la polizia e i mezzi di soccorso) SI, CON LʼESCLUSIONE DEL TRASPORTO SCOLASTICO, RIFIUTI E ALTRO PERCHEʼ ESEGUITO DA TERZISTI Il trasporto stradale urbano: trasporto pubblico NO Il trasporto stradale urbano: il trasporto privato e commerciale SI Altre vie di comunicazione NO Trasporto ferroviario urbano NO Altri mezzi di trasporto ferroviario NO Aviazione NO Trasporto/Spedizioni fluviali NO Traghetti locali NO Trasporti fuori strada (ad esempio, le macchine agricole e di movimento terra) SI Altre fonti di emissione (non legate al consumo di energia) Emissioni legate alla produzione, trasformazione e distribuzione dei carburanti NO Emissioni dei processi industriali degli impianti coinvolti nel sistema UE ETS NO Emissioni dei processi industriali degli impianti non coinvolti nel sistema UE ETS NO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 2 Tabella N. 1 della parte II linee guida SEAP COMUNE DI GRISIGNANO DI ZOCCO (VI) ! PIANO DʼAZIONE PER LʼENERGIA SOSTENIBILE !( ! L'uso dei prodotti e dei gas fluorurati (condizionatori d'aria, refrigeratori, etc.) NO L'agricoltura (ad esempio la fermentazione enterica, la gestione del letame, la coltivazione del riso, l'applicazione di fertilizzanti, la combustione all'aria aperta dei rifiuti agricoli) NO Uso del suolo, cambiamenti nell'uso dei terreni e silvicoltura NO Trattamento delle acque reflue NO Trattamento dei rifiuti solidi NO Produzione di energia Consumo di combustibile per la produzione di energia elettrica NO Consumo di carburante per il calore/freddo NO Riassumendo, per quanto riguarda il consumo finale di energia verranno presi in considerazione tutti i consumi a parte i consumi fatti dalle industrie iscritte allʼETS. La scelta di non considerare i consumi industriali soggetti al mercato delle emissioni ETS sta nel fatto che questi non sono sensibili alle politiche fatte delle amministrazioni locali, bensì seguono logiche nazionali o internazionali pianificate dai loro relativi Piani Energetici. Per quanto riguarda i trasporti invece, nel trasporto pubblico non rientrano i consumi del trasporto scolastico perché è attualmente gestito da un terzista. Anche il rimanente del trasporto pubblico locale non è gestito dallʼamministrazione locale, per cui non posso essere contabilizzati i consumi di carburanti. Nel trasporto privato invece, verranno considerati solamente quei consumi fatti sulle infrastrutture di proprietà comunale, ossia quelle dove lʼautorità locale ha pieno potere di influenzare i flussi veicolari. Per questo motivo, sono esclusi dal calcolo dei consumi energetici il traffico attraversante Grisignano per lʼautostrada A4, per la linea ferroviaria Milano-Venezia, per la Strada Regionale 11, e per le Strade Provinciali Grimana e Campodoro (n. 21-23). Infine, non sono state prese in considerazione le altri fonti di emissioni non legate al consumo di energia o alla produzione di essa (questʼultimo perché non presenti nel territorio). Come di Anno di Partenza riduzione delle emissioni di CO2 si è scelto il 2005. Questo permette di allinearci con le politiche UE rivolte agli stati membri; infatti per lʼItalia rimane lʼobbligo di diminuire del 13% le emissioni di CO2 rispetto a quelli del 2005 3 . Oltretutto, tale scelta è avvallata da numerose altre città che nel proprio SEAP hanno utilizzato questo anno di riferimento. Come Fattori di Emissione si sono scelti i Fattori di Emissione Standard in linea con i principi Download 8 Kb. Do'stlaringiz bilan baham: |
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