Variante sostanziale al prgc in adeguamento alla
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Aziende con allevamento I dati forniti dalla Regione (Assessorato Regionale Agricoltura e Risorse Naturali) per quanto riguarda le aziende con allevamento denotano quanto segue:
DATI RAVA
2008
AZIENDE 21
CAPI BOVINI TOTALI 754
VACCHE 464
AZIENDE 7 OVICAPRINI 57
TOTALE AZIENDE CON ALLEVAMENTO 24 tabella 11 Per quanto riguarda la rappresentazione sulla carta motivazionale M3 delle aziende agricole, si è deciso di rappresentare esclusivamente quelle aziende in atto, i cui fabbricati presentano caratteristiche di razionalità, secondo gli standars
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espressi dall’Assessorato Regionale Agricoltura e Risorse Naturali, in grado di caratterizzare paesaggisticamente un determinato sito. A.4 - A MBIENTE FAUNISTICO A.4.1 - Analisi dei valori naturalistici di tipo faunistico (Rif.: Tav. M2 – Carta di analisi dei valori naturalistici)
Nella prima parte di relazione si vuole fornire un inquadramento generale del popolamento faunistico presente nel territorio del Comune di Gressan. La seconda parte di relazione sarà invece dedicata all’esame di zone di protezione per la fauna o di altre aree oggetto di tutele specifiche.
Il territorio comunale è caratterizzato da ambienti con caratteristiche morfologiche e vegetazionali molto diverse fra di loro: ne deriva quindi la presenza di una notevole varietà di specie animali alcune delle quali molto interessanti.
Nelle aree che comprendono gli insediamenti urbani e nelle loro immediate vicinanze non si segnalano né per i Mammiferi né per gli Uccelli specie particolarmente rare o vulnerabili. Si tratta in genere di specie assai ubiquitarie, che si sono ben adattate al disturbo di origine antropico. Il popolamento di micromammiferi è il solo che possa raggiungere un certo indice di densità ma con specie molto comuni. Le aree marginali agli insediamenti urbani possono essere utilizzati in maniera occasionale e con il solo scopo trofico da carnivori quali Volpe Vulpes vulpes, Faina Martes foina e Donnola Mustela nivalis , da lagomorfi e da ungulati (Cinghiale Sus scrofa). Anche per quanto concerne l’avifauna si segnalano solo specie comuni, ben diffuse a livello regionale e poco sensibili.
Dato l’elevato grado di antropizzazione del fondovalle valdostano, le aree agricole di una certa estensione sono ormai in numero assai limitato. Una particolare importanza rivestono dunque le residue aree agricole site nei dintorni di Gressan, Jovencan, Pollein e Fenis. Queste poche aree rimaste sono importanti dal punto di vista avifaunistico, soprattutto dove è presente un elevato indice ecotonale. Il frutteto su prato pascolo oltre a notevoli densità di specie ad ampia diffusione regionali quali il Verzellino Serinus serinus, il Verdone Carduelis chloris e il Cardellino Carduelis
Picchio rosso maggiore Dendrocopos major e la Cesena Turdus pilaris. Va inoltre ricordato che le aree agricole nel periodo autunnale/invernale diventano un importante sito di alimentazione e rifugio per le specie appartenenti alla famiglia dei Turdidi. Per quanto concerne la mammalofauna le aree agricole di fondovalle presentano una relativa abbondanza di specie, in particolare per i Micromammiferi: si tratta di specie sono molto comuni e ben diffuse sul territorio regionale. Questo biotopo è inoltre utilizzato come sito trofico dalla Volpe, dalla Faina, dalla Donnola e dalla Lepre comune Lepus europaeus.
Per i Vertebrati i boschi rivestono una notevole importanza in quanto costituiscono siti idonei per la riproduzione e l’alimentazione di molti animali; non a caso in questo tipo di ambiente troviamo un numero maggiore di specie rispetto ad altri biotopi. PRG Comune di Gressan - Relazione
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I boschi di conifere ospitano le tipiche specie legate alla foresta di aghifoglie e ben diffuse a livello regionale quali: Cincia bigiaalpestre Parus montanus, Cincia mora Parus ater, Cesena Turdus pilaris, Merlo dal collare Turdus torquatus e Venturone Serinus citrinella. In particolare l’intera area boscata che si estende sul versante all’envers si presenta estremamente interessante per l’avifauna, in particolare i settori con presenza di rocce e i settori caratterizzati da un elevato grado di naturalità. Come specie potenzialmente presenti si segnalano il Gufo reale e il Gufo comune; mentre è certa la presenza del Gheppio, della Poiana, del Pecchiaiolo, dello Sparviere e dell’Astore. L’Astore Accipiter gentilis necessita di ampi settori forestali non molto fitti e con un’elevata percentuale di alberi maturi; nidifica su grandi alberi prossimi a radure. Questo rapace sopporta un moderato disturbo antropico anche nei pressi del nido ad eccezione della prima fase del ciclo riproduttivo ( aprile-maggio). Per la tutela della specie risulta essenziale il rispetto degli alberi di grandi dimensioni siti al di sotto dei 1800 metri di quota, specie se raggruppati in aree di pochi ettari vicini a radure o al margine Il Falco pecchiaiolo Pernis apivorus frequenta le aree boscate intercalate a spazi aperti dove ricerca le sue prede; lo Sparviere Accipiter nisus in epoca riproduttiva utilizza i versanti boscati fino ai 1900 metri di altitudine mentre in estate può essere osservato anche a quote più elevate. Nei boschi in esame è presente anche il Picchio nero Dryocopus martius; per la sua tutela occorre rispettare gli alberi adatti alla nidificazione (alberi prossimi a radure con diametro maggiore o uguale a 38-40 cm e con assenza di rami nei primi 5-10 metri di altezza); occorre inoltre conservare i larici colonnari senza rami bassi o morti in piedi. Altra specie di notevole interesse scientifico da segnalare è il Gallo forcello Tetrao tetrix presente dai 1700 ai 2300 metri; sono note alcune arene di canto nella conca di Pila. L’ambiente ottimale per la specie è il lariceto con abbondante sottobosco; in tali aree vanno rispettati i rodoro vaccinieti in sede di progettazione di eventuali piste forestali.
Si segnala la presenza del Camoscio Rupicapra rupicapra (crinale che si estende dalla Punta Valletta oppure dalla Piatta de Grevon alla Pointe du Drinc). Si sottolinea la presenza della Lepre variabile Lepus timidus, dell’Ermellino
segnalare in particolare la presenza della Pernice bianca Lagopus mutus e della Coturnice Alectoris graeca sui costoni settentrionali del Colle Tza Seche, Piatta de Grevon, Colle e Punta del Drinc.
Per quanto concerne l’avifauna si indicano come interessanti le seguenti zone: C OTE DI
G ARGANTUA
- Le aree cespugliate e a vegetazione steppica al di sotto dei 1200 metri di altitudine costituiscono ambienti localizzati in grado di ospitare specie animali di elevato interesse naturalistico e/o vulnerabili. In tali siti occorre evitare l’asportazione di siepi e arbusti e la sostanziale riduzione delle praterie steppiche.
Le zone di protezione della fauna, presenti sul territorio regionale, sono costituite essenzialmente dalle oasi di protezione della fauna istituite per la tutela di alcune specie di Mammiferi e di Uccelli e dalle bandite di pesca relative all’ittiofauna. Delle 30 Oasi di protezione istituite sul territorio regionale una di queste ricade in parte nel territorio del Comune di Gressan.
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Oasi di protezione di fondovalle
Denominazione: Oasi di protezione Comuni: Aymavilles, Sarre, Jovencan, Gressan, Aosta, Charvensod, Saint Christophe, Pollein, Brissogne, Quart, Saint Marcel, Fenis, Nus Estensione: 1726 ettari Localizzazione
Peculiarità faunistiche dell’Oasi L’Oasi, estesa su una vasta superficie antropizzata, ha come unica emergenza faunistica la zona umida di Les Iles, già tutelata come Riserva naturale regionale.
Queste aree, tutelate ai sensi della Legge regionale n. 30 del 30 luglio 1991, fanno parte, con il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco del Mont Avic, del sistema delle aree protette valdostano. Nel Comune di Gressan è stata istituita la Riserva naturale “Côte de Gargantua” in relazione alla presenza di depositi legati al glacialismo quaternario, di interessanti Invertebrati e per quanto riguarda la flora di rare specie xerotermofile.
Gressan (numero) Territorio regionale (numero) Denominazione n. 1 n. 9 Côte de Gargantua
La Riserva naturale è stata inoltre designata a Sito di Interesse Comunitario; si rimanda dunque al successivo paragrafo l’esame delle sue peculiari caratteristiche ambientali.
Nel quadro legislativo comunitario riveste un ruolo di fondamentale importanza la Direttiva 92/43/CEE, denominata Habitat. Gli allegati della Direttiva individuano specie e habitat di importanza prioritaria per la cui conservazione si prevede la creazione di una rete ecologica europea chiamata Natura 2000.
Gressan
(numero) Territorio regionale (numero) Denominazione n. 1 n. 26 Formazioni steppiche della Côte de Gargantua
Di seguito si riporta la scheda relativa al SIC nella quale si evidenziano le principali emergenze naturalistiche rilevate nell’area.
Codice e Denominazione del Sito Natura 2000: IT1203030 Formazioni steppiche della Côte de Gargantua Comuni: Gressan PRG Comune di Gressan - Relazione
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Estensione: 19 ha Localizzazione: Si tratta di uno sperone dalla forma allungata, costituito da depositi sciolti di origine glaciale dalla genesi complessa la cui interpretazione è ancora oggi motivo di discussione. Costituisce un vero e proprio monumento naturale con una vegetazione xerotermofila ricca di elementi steppici e mediterranei. Vegetazione: Il clima di tipo continentale arido influenza il tipo di vegetazione che presenta una flora ricca di elementi xerotermofili quali Stipa pennata, Koeleria vallesiana, Melica ciliata. Tra le specie di origine steppica sono da citare Artemisia vallesiaca, Aster linosyris e Kochia prostrata. Tra le specie mediterranee si segnalano Linaria simplex e Telephium imperati. Occorre ricordare la presenza di due habitat in allegato I della Direttiva 92/43: Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile dell’Alysso-sedion albi ( habitat di interesse prioritario) e Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo Fauna:
L’area si presenta di elevato interesse entomologico per la presenza di interessanti elementi xerotermofili oltre a costituire l’unica stazione valdostana nota per il coleottero Palmar festiva,specie molto localizzata nell’Italia nord-occidentale. La zona presenta condizioni ambientali adatte alla riproduzione di specie di uccelli localizzate a livello regionale e in sensibile declino in gran parte del loro areale europeo, come il Succiacapre Caprimulgus europaeus e l’Averla piccola Lanius collurio. A.5 - A MBIENTE A NTROPICO A.5.1 - Analisi della popolazione (Rif.: PRG Dati)
Dall’analisi della popolazione, riportata di seguito, si estrapolano i seguenti dati principali: - variazione percentuale della popolazione residente nell’ultimo decennio 12 : +20,33% - composizione nuclei famigliari 13 : circa il 63% fino a 2 componenti; circa il 21% fino a 3 componenti; circa il 16% oltre 3 componenti; - n° medio di componenti per nucleo famigliare 14 : 2,22
In particolare: A) A NDAMENTO DEMOGRAFICO :
I dati relativi all’andamento demografico della popolazione residente nel Comune di Gressan, che al 2001 corrispondeva al 14,15% della popolazione residente nell’ambito dell’intera Comunità Montana di appartenenza e al 2,28% della
12 Riferita all’ultimo decennio 1999-2008 13 Riferita al censimento 2001 14 Riferita all’ultimo decennio 1999-2008 PRG Comune di Gressan - Relazione
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popolazione residente nell’ambito dell’intero territorio regionale, mostrano una costante crescita nel periodo 1951÷2001 (da 1.490 unità del 1951, si passa a 2.731 unità del 2001).
L’espansione demografica comunale, registrabile in
tale periodo
(corrispondente ad una variazione media decennale del +13,13%), risulta percentualmente superiore a quella registrabile nello stesso periodo, sia a livello della Comunità Montana di appartenenza (+9,89%), che regionale (+4,92%).
(1)
Brissogne 662 583
490 506
669 904
Charvensod 1.052
1.480 1.622
1.780 1.984
2.266 Fénis
1.376 1.427
1.400 1.371
1.603 1.618
Gressan 1.490
1.511 1.622
1.927 2.298
2.731 Jovençan
433 384
412 440
496 595
Nus 1.841
2.077 2.033
2.056 2.259
2.577 Pollein
633 547
634 852
1.085 1.397
Quart 2.069
2.082 2.021
2.156 2.602
3.103 Saint-Christophe 1.514 1.608
1.705 2.340
2.598 2.982
Saint-Marcel 1.061
1.051 970
913 962
1.129 Regione 94.140 100.959 109.150 112.353 115.938 119.548 Popolazione residente: variazione % nei decenni 1952-1961 1962-1971 1972-1981 1982-1991 1992-2001 media decennale periodo 1952-2001 Comune 1,41%
7,35% 18,80%
19,25% 18,84%
13,13% Comunità montana 5,10%
1,25% 11,09%
15,45% 16,59%
9,89% Regione 7,24%
8,11% 2,93%
3,19% 3,11%
4,92% (1) Fonte: Censimenti - Tav. 1.7
registrato nel periodo 1951÷2001, continua anche negli anni successivi con un sensibile aumento della variazione media annua della popolazione residente pari al +2,38% (periodo 2002-2008).
Con riferimento all’ultimo decennio (periodo 1999-2008), si ricava una variazione percentuale della popolazione residente nell’ultimo decennio pari al +20,33% corrispondente ad una variazione media annuale della popolazione residente pari al +2,03%.
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ANN0 MOVIMENTO NATURALE (1) MOVIMENTO MIGRATORIO (1)
SALDO NATURALE E MIGRATORIO RETTIFICHE DI CENSIMENTO (1)
POPOLAZ. RESIDENTE AL 31/12/…. (1)
VARIAZIONE % ANNUA nati morti saldo naturale immigrati emigrati saldo migratorio a b1 b2 b3=b1-b2
c1 c2 c3=c1-c2 d=b3+c3 e f x+1 =f x +d 1 +e 1 g=(f
x+1 -f x )/f x 2.224 1999 30 22 8 147
135 12 20 2.686 0,75%
2000 37 19 18 144
128 16 34 2.720 1,27%
2001 36 23 13 185
177 8 21 2.741 0,77%
.(2) 2002
52 18 34 194 131
63 97 2.838 3,54% 2003
34 19 15 190 115
75 90 2.928 3,17% 2004
31 22 9 166 122
44 53 2.981 1,81% 2005
42 19 23 216 153
63 86 3.067 2,88% 2006
32 17 15 198 145
53 68 3.135 2,22% 2007
35 33 2 192 150
42 44 3.179 1,40% 2008
39 25 14 194 155
39 53 3.232 1,67% Variazione % media annua della popolazione residente periodo (1951-2008) 2,05% Variazione % media annua della popolazione residente periodo (2002-2008) Download 6.98 Mb. Do'stlaringiz bilan baham: |
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