Deliberato dal Collegio dei Docenti congiunto del 15/10/2014
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- LINEE ESSENZIALI DEL P.O.F.
- La Metodologia
- Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
- La valutazione 25
- Valutazione dei processi di apprendimento
- Strumenti utilizzati per la valutazione nella Scuola Primaria
- LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
s c c e e l l t t e e
La scuola dell'autonomia è la scuola che si propone di assicurare il successo formativo a tutti gli alunni, in sintonia con gli articoli 3, 33, 34 della Costituzione, con le Leggi, i Programmi Nazionali, le Direttive e le esigenze formative del territorio. È dall'assunto costituzionale che nasce il principio fondante di assicurare il successo formativo a tutti gli alunni. Non più la scuola dell'istruzione trasmissiva e frontale, ma la scuola della formazione, degli "obiettivi formativi” e delle "competenze", che si impegna non solo ad assicurare le conoscenze, ma anche e soprattutto ad offrire ad ogni alunno le condizioni più favorevoli perché egli possa formarsi, educarsi, realizzarsi come persona. La piena formazione non può che essere anche una formazione originale, una formazione rispettosa delle diversità.
Le linee essenziali del nostro Piano dell’Offerta formativa promuovono: l’acquisizione delle competenze disciplinari e trasversali che permettano lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno per maturare la partecipazione attiva alla società, non solo circoscritta al Territorio, ma aperta all’Europa e al mondo; l’integrazione e l’inclusione per assicurare il benessere e a scuola e il successo scolastico; la valorizzazione delle diversità come arricchimento reciproco. Scelte educative: La scuola persegue con progetti e attività il benessere degli alunni iniziando dal momento dell’accoglienza. Nelle scuole dell'infanzia le attività durante la prima settimana sono dedicate all’accoglienza con un orario ridotto di funzionamento che permette la compresenza dei docenti.
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Nelle scuole primarie e secondarie, in classe 1°, gli insegnanti preparano l’accoglienza attraverso il passaggio di informazioni tra i due ordini di scuola finalizzato alla conoscenza dei processi di maturazione e dei percorsi attuati. Per favorire un ottimale sviluppo psicofisico e sane abitudini di vita, prevenendo sedentarietà e obesità, l’Istituto attiva progetti di educazione alla salute, di educazione motoria e di attività sportiva (vedi area progettuale). La scuola inoltre ha formulato un progetto di educazione alla sicurezza con l’impegno di predisporre attività atte a maturare negli alunni consapevolezza e responsabilità nelle situazioni di rischio a scuola e nella vita extrascolastica quotidiana (vedi area progettuale). Si pone costante attenzione ai rapporti di collaborazione tra scuola e famiglia per creare continuità all’azione educativo/formativa (vedi scelte organizzative) Si valorizzano le identità educative delle singole scuole, progettate, esplicitate e documentate dai rispettivi consigli di classe/ interclasse / intersezione e condivide i singoli POF di plesso attraverso il rapporto con l'utenza (vedi scelte organizzative). Si prosegue la sperimentazione per l’integrazione degli alunni sordi con la LIS (vedi progetto “Bilinguismo Lingua Italiana-LIS”). La scuola persegue con progetti e attività l’integrazione degli alunni e controlla l’efficacia dei percorsi e delle metodologie differenziate per il successo di ciascuno, attraverso specifici progetti (vedi area progettuale):
“Impariamo insieme” Inoltre si intraprendono azioni di recupero e di potenziamento attraverso progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati, secondo diverse modalità organizzativo/didattiche: a classi aperte, a piccoli gruppi, con attività laboratoriali, con l'intervento di ex insegnanti del Circolo, attualmente in pensione, in qualità di volontari. Tutte le scuole adottano strumenti compensativi e misure dispensative con gli alunni con bisogni educativi speciali. La Scuola Secondaria di primo grado realizza un progetto articolato in varie attività per
individuali. Si attuano laboratori contro la dispersione scolastica, corsi per il potenziamento dell’inglese e dell’informatica, di latino, di laboratorio-cinema, di pet terapy.
Attraverso la costituzione dei dipartimenti disciplinari ogni anno viene concordata un’unica programmazione tenendo conto delle Indicazioni Nazionali, condividendo gli strumenti, i criteri e i tempi della valutazione, il numero, la tipologia delle prove che saranno sostenute dai ragazzi in relazione ai traguardi enunciati nelle Indicazioni Nazionali. Il Collegio dei Docenti, le F.S. e lo Staff individuano i progetti da sviluppare e le iniziative da introdurre nel Piano dell’Offerta Formativa, promuovono piani di aggiornamento
piano di formazione sono da includersi sportelli di consulenza, gruppi coordinati, commissioni, progetti in collaborazione con esperti esterni. Le scuole operano scelte metodologiche e didattiche efficaci al raggiungimento dei traguardi stabiliti. In alcune classi della scuola primaria si sperimentano percorsi didattici utilizzando materiale librario alternativo al libro di testo ( art. 156, 2° comma D.L.vo 297/94) che implica un atteggiamento di ricerca e di progettazione costante, determinando la flessibilità delle proposte e dei percorsi. Nelle classi del 2° biennio la scelta dei libri viene concordata con gli alunni tenendo conto delle loro preferenze in relazione ai testi narrativi e delle loro esigenze e curiosità in relazione ai testi informativi e di studio. Le scelte pedagogiche e didattiche sono volte a raggiungere i seguenti obiettivi : -promuovere la lettura come attività piacevole e libera; -offrire un panorama antologico di qualità;
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-consolidare la capacità degli alunni di formulare ipotesi e di effettuare anticipazioni sul contenuto dei testi; -stimolare e motivare la capacità di apprendere rendendo l’alunno partecipe alla costruzione del proprio sapere; - favorire l’abitudine a porsi problemi (problem posing) con un approccio didattico teso a sviluppare, sul piano psicologico, comportamentale ed operativo, l’abilità di soluzione dei problemi (problem solving) -organizzare le conoscenze attraverso la produzione di mappe concettuali, in modo da assicurare una crescita “a spirale” dei diversi concetti e delle varie competenze; -far acquisire un personale metodo di studio adeguato ai ritmi di apprendimento di ogni alunno.
Gli strumenti utilizzati consistono nell’utilizzo di pluralità di testi, brevi romanzi scritti da autori contemporanei italiani stranieri che presentano un’ampia varietà di generi testuali, monografie, testi specialistici, riviste specializzate.
confronto di opinioni tra i lettori, letture animate dell’insegnante, letture a puntate, attività di ricerca individuale e di gruppo, studio. Il problem solving e il metodo della ricerca e della scoperta sono approcci che possono comunemente essere applicati nelle diverse aree didattiche.
I gruppi di progetto verificano e documentano i percorsi effettuati predisponendo la documentazione per la pubblicazione sul sito dell’Istituto.
La scuola
pianifica e realizza la continuità orizzontale e verticale
collabora con gli Enti presenti nel territorio, per accogliere le proposte da sviluppare in una didattica per progetti, e con le Università per il tirocinio formativo attivo (vedi progetto “La scuola nel territorio”)
collaborazione e la continuità metodologica-didattica e prevede iniziative di orientamento per una scelta consapevole della scuola superiore (vedi progetti di continuità e progetto “Lapis”).
L’Istituto assume come sfondo della propria progettazione curricolare il quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale.
L’obiettivo del percorso educativo-formativo è il conseguimento delle competenze delineate nel profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, tenendo presente: -l’importanza di una progettazione verticale dei curricoli; -l’adozione di modelli ministeriali per la certificazione delle competenze maturate al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado: -la qualificazione degli spazi in cui si svolge l’attività di insegnamento-apprendimento (spazi laboratoriali, biblioteche, …) -l’aggiornamento degli obiettivi di apprendimento al termine della classe prima e quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado. ~ 24 ~
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. (Dalle Indicazioni Nazionali – 2012)
Valorizzando le buone pratiche in atto da tempo nelle scuole, l’Istituto ha scelto di procedere: -all’integrazione dei curricoli con prove oggettive comuni e condivise per la valutazione degli obiettivi raggiunti; -all’aggregazione dei curricoli disciplinari elaborati dalle scuole dei diversi ordini nell’ottica della verticalità, costruendo curricoli con caratteristiche di continuità e unitarietà.
La progettazione curricolare viene sviluppata, applicata e monitorata nell’ambito delle riunioni di: -
Dipartimenti disciplinari -
Gruppi di progetto strutturati secondo i criteri formulati dalle “scelte di istituto” . La valutazione ~ 25 ~
Nei curricoli sono elencati gli obiettivi d’apprendimento disciplinari/interdisciplinari/trasversali e le competenze da maturare; a questi si fa riferimento per la valutazione dei processi d’apprendimento degli alunni.
Valutazione iniziale: prove d’ingresso e osservazioni sistematiche delle conoscenze possedute dall’alunno, dell’interesse e motivazione verso l’apprendimento in genere
continuo dell’iter didattico, adeguando i percorsi alle difficoltà che si incontrano e alle abilità espresse
quadrimestre, tenendo conto dell’impegno e del miglioramento realizzato rispetto ai livelli d’ingresso.
La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica è espressa con un giudizio sintetico. La valutazione degli apprendimenti degli alunni, periodica e annuale, è espressa in decimi ed è correlata da un giudizio analitico sul livello globale di maturazione secondo gli indicatori valutati nella scheda di rilevazione delle abilità di base e meta cognitive. I docenti della scuola primaria hanno adottato i seguenti criteri di valutazione:
SCUOLA PRIMARIA VALUTAZIONE DEL PROFITTO SCOLASTICO CLASSI PRIMA E SECONDA
VOTO
DESCRITTORE 10
dieci
L’alunno possiede conoscenze, abilità e competenze complete che sa utilizzare con sicurezza. È in grado di comunicare, con un linguaggio appropriato, le conoscenze acquisite. 9 nove
L’alunno possiede le conoscenze e le abilità previste che sa utilizzare in contesti noti. È in grado di comunicare, in modo chiaro e corretto, le conoscenze acquisite. 8 otto
L’alunno possiede le conoscenze, le abilità e le competenze previste che sa utilizzare con una certa continuità. È in grado di comunicare, in modo abbastanza chiaro e corretto, le conoscenze acquisite. 7 sette
L’alunno possiede conoscenze sufficienti e dimostra una minima padronanza delle abilità e delle competenze previste. Si esprime utilizzando un linguaggio semplice e sostanzialmente corretto. 6 sei
L’alunno possiede conoscenze frammentarie e dimostra una parziale padronanza delle abilità e delle competenze previste. Si esprime utilizzando un linguaggio non sempre appropriato. Manifesta parziale autonomia nelle attività scolastiche. 5 cinque
L’alunno manifesta conoscenze frammentarie e non possiede ancora le abilità e le competenze minime previste. È scarsamente autonomo. Necessita di continue sollecitazioni.
CLASSI TERZA, QUARTA E QUINTA
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VOTO DESCRITTORE 10
dieci
L’alunno possiede conoscenze, abilità e competenze approfondite e complete che sa utilizzare e rielaborare anche in contesti nuovi. È in grado di comunicare, con un linguaggio adeguato e pertinente, le conoscenze acquisite. 9 nove
L’alunno possiede le conoscenze, le abilità e le competenze previste che sa utilizzare in contesti noti. È in grado di comunicare, in modo chiaro e corretto, le conoscenze acquisite. 8 otto
L’alunno possiede le conoscenze, le abilità e le competenze previste che sa utilizzare in contesti noti. È in grado di comunicare, in modo chiaro e corretto, le conoscenze acquisite. 7 sette
L’alunno possiede le conoscenze, le abilità e le competenze previste che sa utilizzare con una certa continuità. È in grado di comunicare, in modo chiaro e corretto, le conoscenze acquisite. 6 sei
L’alunno possiede conoscenze sufficienti e dimostra una minima padronanza delle abilità e delle competenze previste. Si esprime utilizzando un linguaggio semplice e sostanzialmente corretto. 5 cinque
L’alunno manifesta conoscenze frammentarie e non possiede ancora le abilità e le competenze minime previste. Si esprime utilizzando un linguaggio non sempre appropriato. È scarsamente autonomo. Necessita di continue sollecitazioni.
-prove di verifica scritte/grafiche -osservazioni sistematiche -prove di verifica disciplinari predisposte per classi parallele -compiti di realtà predisposti all’interno dei team e dei gruppi di lavoro -interrogazioni orali -test/questionari -colloqui, dialoghi, ecc.
La valutazione degli apprendimenti quadrimestrale e finale, espressa nella scheda di valutazione, è definita collegialmente in sede di scrutinio e deriva dai risultati delle diverse prove scritte ed orali, unitamente ad altri elementi quali l’impegno, l’atteggiamento e l’interesse profuso nelle attività scolastiche. Gli alunni in difficoltà sono segnalati nel corso delle interclassi tecniche per predisporre piani personalizzati ed attività di potenziamento/recupero. Nel caso in cui, dopo tali interventi, le lacune non sono colmate, si procede alla non ammissione debitamente documentata. In caso di un profitto non sufficiente, sarà il team dei docenti a decidere una valutazione sufficiente
Il comportamento si considera come insieme delle norme e dei doveri e come partecipazione attiva alla vita della comunità scolastica. Per la valutazione del comportamento si fa riferimento alla C. M. 85/2004, in cui comportamento si intende:
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Il Collegio Docenti ha deciso di utilizzare , per la valutazione del comportamento, la scala di giudizi sintetici: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente,.
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