Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine, Barchesse di Villa Badoer IL villaggio di Frattesina e le sue necropoli XII x secolo a. C
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- Il villaggio di Frattesina e le sue necropoli (XII – X secolo a.C.)
Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine, Barchesse di Villa Badoer Il villaggio di Frattesina e le sue necropoli XII - X secolo a.C. guida fratta.indd 1 guida fratta.indd 1 24-02-2010 15:16:51 24-02-2010 15:16:51
© Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto Finito di stampare nel mese di febbraio da Fratelli Corradin Editori Tutti i diritti riservati Divieto di riproduzione con qualsiasi mezzo guida fratta.indd 2 guida fratta.indd 2 24-02-2010 15:16:52 24-02-2010 15:16:52 In ricordo di Cecilia Colonna, della sua straordinaria passione archeologica e del suo generoso impegno per questo museo guida fratta.indd 3 guida fratta.indd 3 24-02-2010 15:16:52 24-02-2010 15:16:52
Nel 1999 la Provincia di Rovigo, proprietaria della splendida Villa Badoer, ha stipulato con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali il comodato d’uso delle barchesse del complesso palladiano, per permettere la realizzazione del Museo Archeologico Nazionale di Fratta, che è stato inaugurato il 21 febbraio 2009. L’esposizione in un edifi cio così prestigioso dà il meritato valore alla straordinaria testimonianza archeologica del villaggio di Frattesina e delle sue necropoli; essa rappresenta il risultato di oltre quarant’anni di ricerche archeologiche, frutto del lavoro di diversi attori: Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, Museo Civico di Rovigo, Associazione Manegium di Fratta Polesine, Comune di Fratta Polesine, Comune di Castelnovo Bariano con il locale Gruppo Archeologico, C.P.S.S.A.E. (Centro Polesano di Studi Storici Archeologici ed Etnografi ci), Consorzio di Bonifi ca Adige Canalbianco, che ha fi nanziato l’ultima campagna di scavi nella necropoli di Narde. Il Museo Nazionale di Fratta, che sarà presto collegato al Sistema Museale Provinciale Polesine, rappresenta un fon- damentale tassello della rete museale della provincia di Rovigo per far conoscere, valorizzare, qualifi care e promuovere i beni storici, artistici e naturali del nostro territorio. Sono lieta che, a poco più di un anno dall’inaugurazione del museo veda la luce la presente guida, che offre un contributo nuovo alla conoscenza e alla promozione del patrimonio archeologico polesano. Un doveroso ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del Museo: il dott. Luciano Salzani, coordinatore del Comitato Scientifi co, comprendente la dott. Anna Maria Bietti Sestieri, il dott. Paolo Bellin- tani e la dott. Maurizia De Min, coadiuvati dai collaboratori: la prematuramente scomparsa dott.ssa Cecilia Colonna, il dott. Massimo Saracino, la dott. Maria Cristina Vallicelli e, per l’allestimento, l’architetto Loretta Zega, coadiuvata dall’arch. Marco Fontanive. Un grazie particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ancora una volta ha sostenuto l’iniziativa. Laura Negri Assessore alla Cultura della Provincia di Rovigo Dal 21 febbraio dell’anno appena trascorso, Fratta Polesine ospita nelle barchesse di Villa Badoer il Museo Archeo- logico Nazionale, dove sono esposti i reperti dell’antica civiltà di Frattesina. A distanza di un anno la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto ha predisposto questa importante
“guida”. Una pubblicazione resa possibile grazie al lavoro della Soprintendenza stessa ed al fi nanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Il Museo archeologico di Frattesina è stato concepito non solo come contenitore di beni preziosi, ma anche forni- tore di un servizio volto a favorire la conoscenza del nostro patrimonio culturale. Se le funzioni fondamentali per un museo sono la conservazione, la ricerca e soprattutto la comunicazione, impor- tantissima per defi nire il rapporto con il suo territorio di riferimento, posso affermare che in questo Museo tutto ciò è stato realizzato. E se dal un lato Fratta Polesine è grata di questo omaggio da parte degli enti promotori, necessario per la valorizza- zione del Museo Archeologico Nazionale e del proprio territorio, dall’altro essa intende riconfermare la sua tradizio- nale cortesia nell’accoglienza dei numerosi visitatori, proponendo alla loro attenzione anche il suo importante centro urbano, ricco di rilevanti presenze architettoniche, artistiche e storiche di sicuro prestigio e interesse.
Riccardo Resini
Sindaco di Fratta Polesine guida fratta.indd 4 guida fratta.indd 4 24-02-2010 15:16:52 24-02-2010 15:16:52 Pur trattandosi di uno scavo relativamente recente, l’importanza straordinaria dei rinvenimenti ha reso il sito arche- ologico di Frattesina uno dei luoghi-chiave della protostoria europea, in particolare per quella fase cruciale – corri- spondente agli ultimi secoli del II millennio a.C. - che gli archeologi chiamano: età del Bronzo fi nale. Come spesso accade negli stadi di transizione è questa un’epoca di grandi rivolgimenti sociali e culturali, che accompagnano il passaggio tra età del Bronzo e età del Ferro ovvero, in senso lato, tra Preistoria e Storia. Della crisi del vecchio mondo e dell’alba del nuovo Frattesina è uno dei testimoni più esaurienti, consentendoci di intravedere un’ampia gamma di componenti socio-economiche e culturali: dalle produzioni domestiche, fi ttili e tessili, a quelle quasi-industriali, che, insieme alla metallurgia ormai diffusa a livello strettamente utilitario e alla produzione su larga scala degli ornamenti in vetro, prevedono anche la lavorazione e lo scambio di risorse pregiate e esotiche, come l’ambra, l’avorio e le uova di struzzo. Ma anche le forme dell’abitare in un insediamento esteso quasi 20 ettari e le modalità sepolcrali nelle due ormai celebri necropoli ad incinerazione delle Narde e di Fondo Zanotto trovano a Frattesina espliciti correlati archeologici, consentendoci di inquadrare il peculiare assetto sociale di quella che doveva essere la capitale del Polesine e del ‘Po di Adria’, nonché il principale centro di riferimento dei traffi ci fenici e ciprioti nell’Alto Adriatico. Di questo universo variegato e complesso il nuovo Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine è specchio ampio e fedele. Integrata nella splendida sede delle barchesse di Villa Badoer, l’articolazione del percorso espositivo corrisponde alla complessità del quadro storico proposto al visitatore: un piano per ciascuno dei due mondi (vivi e morti) e 18 sezioni per altrettanti temi e contesti, illustrati dai principali documenti archeologici e da effi caci rico- struzioni grafi che. La storia di questo museo è appena più breve, ma quasi altrettanto densa di quella degli scavi. Il Museo Archeologico Nazionale di Fratta Polesine nasce dalla sinergia tra uffi ci del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (la Soprin- tendenza archeologica e quella architettonica del Veneto occidentale, coordinate dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto) e Enti locali (la Provincia di Rovigo e il Comune di Fratta). L’impegno ormai ultradecennale di queste e altre istituzioni - in primis la Fondazione Cariparo - e delle numerose persone che hanno offerto il loro contributo - a partire dal Comitato Scientifi co - per la valorizzazione di questo straordinario patrimo- nio storico-culturale trova oggi concreta realizzazione editoriale con questa guida. Ci auguriamo che essa possa costituire un’effi cace e memorabile introduzione al mondo di Frattesina per i giovani e meno giovani visitatori del più ‘giovane’ dei nostri musei.
Vincenzo Tiné
Soprintendente per i Beni Archeologici del Veneto
Salutiamo con particolare piacere la pubblicazione della presente guida. Il sostegno della nostra Fondazione a que- sta iniziativa editoriale si inserisce nell’ambito di un impegno più ampio a favore dell’apertura nel 2009 del Museo Archeologico Nazionale a Fratta Polesine. Il volume offre un contributo signifi cativo alla diffusione della conoscenza della storia plurisecolare di queste terre, di cui l’allestimento museale di Fratta offre uno spaccato puntuale ed effi cace, stimolando il visitatore a scoprire o riscoprire importanti reperti archeologici, provenienti dal villaggio di Frattesina e dalle sue necropoli. Investire risorse ed energie per la realizzazione di luoghi deputati alla promozione della cultura e del patrimonio ar- tistico locale, con il coinvolgimento convinto degli enti territoriali, costituisce del resto per la Fondazione un aspetto centrale della propria attività a benefi cio dello sviluppo economico e sociale delle comunità di riferimento. L’augurio è che la guida del Museo di Fratta Polesine sappia suscitare non solo l’interesse degli studiosi e dei pro- fessionisti del settore, che avranno ora a disposizione un nuovo e prezioso strumento per le loro attività di ricerca, ma dare anche ulteriore visibilità al nostro Polesine e alla sua storia, una ricchezza da preservare e da tramandare alle nuove generazioni. Antonio Finotti Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo guida fratta.indd 5 guida fratta.indd 5 24-02-2010 15:16:52 24-02-2010 15:16:52 guida fratta.indd 6 guida fratta.indd 6 24-02-2010 15:16:52 24-02-2010 15:16:52 Il villaggio di Frattesina e le sue necropoli (XII – X secolo a.C.) Il Museo rappresenta il punto di arrivo di oltre quarant’anni di ricerche nel Polesine, la sede che raccoglie le importanti testimonianze dei villaggi della tarda Età del bronzo sorti lungo l’antico corso del Po. Il nucleo principale dell’esposizione è costituito dai ritrovamenti di un complesso archeolo- gico oggi ritenuto fra i più rappresentativi a livello europeo per l’Età del bronzo fi nale (XII – X secolo a.C.), quelli del villaggio di Frattesina e delle sue necropoli, individuate nelle località Narde e Fondo Zanotto. Il percorso di visita prevede vari momenti di approfondimento volti ad offrire un’esperienza conoscitiva di grande valore, una fonte di interesse non solo per un pubblico esperto ma anche per coloro che per la prima volta si accostano all’archeologia. La visita al Museo inizia con un’introduzione alla fase archeologica del bronzo fi nale in Eu- ropa e in particolare nel Veneto. L’inquadramento generale viene proposto con una serie di carte geografi che, che in modo semplice ed immediato illustrano le caratteristiche del periodo proto- storico, ed una selezione signifi cativa di rinvenimenti del Veneto orientale e occidentale (Treviso, Montagnana, Gazzo Veronese, Veronella, Garda), provenienti sia da ambiti abitativi, sia funerari. Il percorso di visita prevede anche un approfondimento relativo all’antico Polesine, con le testimonianze dei villaggi sorti lungo le rive dell’antico ramo del Po nell’Età del bronzo recen- te, XIII secolo a.C., (Larda di Gavello, Castelnovo Bariano) e del bronzo fi nale (Mariconda di Melara, Villamarzana). In questo ambito vengono illustrate le condizioni ambientali del periodo in esame, con l’il- lustrazione della fauna e della fl ora e dell’antico sistema idrografi co, attraverso un ricco apparato di immagini ricostruttive. In questa sezione introduttiva viene affrontata anche la storia degli scavi e delle scoperte ar- cheologiche che sono state effettuate in Polesine negli ultimi quarant’anni. Con la visita alla sala successiva si affrontano le testimonianze, d’importanza straordinaria, relative al grande abitato di Frattesina, esempio di eccezionale vitalità nel panorama europeo della tarda Età del bronzo. Il visitatore viene adeguatamente introdotto ai vari aspetti della vita quotidiana del villaggio, attraverso una serie di testi informativi e di immagini scientifi camen- te ricostruttive, volti a fornire i giusti strumenti per un approccio appassionante, ma rigoroso, all’esposizione. La ricca serie di testimonianze archeologiche illustra le principali attività domestiche, quali la preparazione e la cottura dei cibi, la fi latura e la tessitura, il gioco e gli elementi cultuali. Le attività di sussistenza, quali l’agricoltura, la caccia e la pesca vengono illustrate grazie ai nume- rosi strumenti di lavoro che il villaggio ci ha restituito, quali ad esempio le asce per disboscare, i falcetti per mietere i cereali o gli ami da pesca, alcuni di eccezionali dimensioni, per pescare nel grande fi ume. Un’ampia sezione è dedicata alle attività artigianali praticate con tale intensità e varietà nel villaggio di Frattesina da far supporre che la produzione non fosse unicamente destinata al fab- bisogno interno, ma anche all’esportazione, favorita dalla presenza del fi ume, che senza dubbio agevolava le relazioni di scambio ad ampio raggio. Vengono così illustrate, con una ricca serie di reperti d’importanza eccezionale, la lavorazione dei metalli, principalmente del bronzo, ma anche dell’oro e del piombo, la lavorazione dell’argilla per la realizzazione di vasi di varie fogge, guida fratta.indd 7 guida fratta.indd 7 24-02-2010 15:16:52 24-02-2010 15:16:52
la lavorazione del vetro, dell’osso animale e del corno di cervo. Eccezionali per qualità e quantità i reperti che testimoniano le produzioni metallurgiche, quali le numerosissime forme da fusione in pietra (oltre 60), i 4 ripostigli “da fonditore”, veri e propri complessi di frammenti bronzei da rifondere, le centinaia di oggetti fi niti (ornamenti, utensili e armi) rinvenuti nell’abitato. Anche le testimonianze relative alla lavorazione del vetro, quali le centinaia di perle, i fram- menti di crogioli in terracotta, gli scarti di lavorazione e i blocchetti di vetro di vari colori, non hanno eguali nel panorama europeo dell’Età del bronzo. La presenza di alcune materie prime di origine esotica, quali l’avorio di elefante, l’ambra del Baltico, le uova di struzzo e la ceramica di tipo egeo, rivelano con certezza la pratica di importare alcune materie prime allo stato grezzo, attraverso scambi commerciali anche con aree poste a grande distanza, per lavorarle sul posto e realizzare oggetti pregiati. Di particolare rilevanza il co- siddetto “Tesoretto”, costituito da numerosi pettini in avorio, perle in vetro e ambra e ornamenti in bronzo, rivenuto nell’abitato insieme ai resti del recipiente bronzeo che lo conteneva. L’ampia sezione posta al primo piano del Museo è interamente dedicata al mondo funerario. E’ esposta una signifi cativa selezione delle oltre mille sepolture rinvenute nelle necropoli di Fon- do Zanotto, individuata a 500 m a Sud-Est dell’abitato di Frattesina, e Narde, individuata a circa 600 m a Nord, sulla riva opposta del fi ume. Il rituale funerario è quello della cremazione, caratteristico dell’Età del bronzo fi nale, seguito in modo pressoché esclusivo in tutta la penisola italiana e nelle coste settentrionali della Sicilia. Sono tuttavia attestate alcune, rare, sepolture ad inumazione, che prevedono appunto la deposi- zione del corpo direttamente nella nuda terra. Le sepolture sono costituite principalmente dall’urna cineraria in terracotta e dal corredo posto al suo interno. Gli oggetti di corredo delle sepolture rispecchiano la ricca produzione artigianale svolta nell’abitato, infatti sono costituiti da numerosi ornamenti in bronzo, perle in vetro, ambra e oggetti in osso/corno. Tra gli aspetti caratteristici dell’ideologia funeraria dell’Età del bronzo fi nale e delle fasi ini- ziali dell’Età del ferro in tutta l’Italia settentrionale è necessario considerare il divieto di deporre armi nelle sepolture. Da ciò deriva l’eccezionalità delle due sepolture della necropoli di Narde, ciascuna delle quali ha restituito una spada in bronzo di cui una con ribattini in oro. Tali ele- menti caratterizzano i due defunti non solo come guerrieri ma come dotati di un ruolo politico preminente. Il visitatore è guidato da una serie di testi informativi, corredati di una ricca serie di immagini ricostruttive, riguardanti le varie tematiche funerarie, quali l’ideologia e il rituale funerario e religioso, la composizione e il signifi cato delle offerte e dei corredi, la storia delle ricerche nelle due necropoli. guida fratta.indd 8 guida fratta.indd 8 24-02-2010 15:16:52 24-02-2010 15:16:52 Introduzione all’Età del bronzo Le necropoli di Frattesina L’abitato di Frattesina Piano terra Percorso museale Piano primo
L’antico ambiente del Polesine Prima di Frattesina L’abitato di Frattesina L’Italia nord-orientale ai tempi di Frattesina guida fratta.indd 9 guida fratta.indd 9 24-02-2010 15:16:52 24-02-2010 15:16:52 indice
Piano Terra, Sala I Prima
di Frattesina 14
Frattesina tra Europa e Mediterraneo
15
Frattesina nel contesto dell’Italia 16
Antica idrografi a
17
L’antico ambiente del Polesine 18
Piano Terra, Sala II L’Italia nord-orientale dalla fi ne dell’Età del bronzo
agli inizi dell’Età del ferro
Gli abitati dell’Età del bronzo fi nale
nel Veneto
25
Le necropoli dell’Età del bronzo fi nale
nel Veneto
26
Il Polesine ai tempi di Frattesina
28
La protostoria in Polesine: storia delle ricerche
29
La crono-tipologia 30
Piano Terra, Sala III L’abitato di Frattesina 32
La vita
nel villaggio 33
La casa
34
Vita domestica 35
La cottura
dei cibi
36
Il trattamento e la conservazione degli alimenti
37 La
fi latura
e tessuti
38
Abiti e ornamenti 39
Il mondo
agricolo 41
Caccia e pesca
43
La ceramica 44
La lavorazione del corno e dell’osso
45
La produzione del
vetro 47
L’artigianato metallurgico 49
Scambi e contatti 52 Metalli
e vetro
53
Ambra, avorio e uova di struzzo, ceramica di tipo miceneo 54
Ambra e avorio 56
Il tesoretto 57
Aspetti cultuali 58 guida fratta.indd 10 guida fratta.indd 10 24-02-2010 15:17:00 24-02-2010 15:17:00
Primo Piano, Sala IV
Le
necropoli di
Frattesina 60
Le necropoli di fondo
Zanotto 61
La scoperta e gli scavi
L’organizzazione della necropoli
Le tombe
Le necropoli di Narde
62
La scoperta e gli
scavi
L’organizzazione della necropoli
Le tombe
Narde II: una nuova area sepolcrale della stessa necropoli
I rituali funerari nell’Età del bronzo fi nale 63
Il rituale funerario dell’incinerazione
Le analisi effettuate sui resti ossei cremati
Il rituale funerario dell’inumazione 65
Le analisi effettuate sui resti ossei
Culto 66
corredi funebri 67
maschile 68
Corredo Femminile
Corredo infantile
Le necropoli di Narde
69
Le tombe
infantili
Le tombe femminili 70
Le tombe
maschili 71
La necropoli di
fondo Zanotto
72
Le tombe
infantili
Le tombe femminili 73
Le tombe
maschili 74
Il grande tumulo 75 Bibliografi a di riferimento 76
Per i materiali esposti del Veneto nel bronzo fi nale 78 guida fratta.indd 11 guida fratta.indd 11 24-02-2010 15:17:00 24-02-2010 15:17:00
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