1 piano d’azione per l’energia sostenibile
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1 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE | Comune di Fossalta di Piave
Comune di Fossalta di Piave Piazza IV Novembre, 5 30020 - Fossalta di Piave (VE) Tel: 0421 - 679644 - Fax: 0421 - 679697 E-mail: info@comunefossaltadipiave.it
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Premessa .................................................................................................................................................... 7 Normativa in materia di energia ................................................................................................................ 8 Il Patto dei Sindaci ...................................................................................................................................... 9 La provincia di Venezia ........................................................................................................................... 10 Il territorio comunale ............................................................................................................................... 11 Fossalta di Piave: i valori del PAES come fondamento dello scenario futuro .......................................... 18 Il PAES in sintesi ........................................................................................................................................ 19 PAES: l’obiettivo di riduzione ................................................................................................................... 22 Aspetti organizzativi e finanziari ............................................................................................................... 26 Misure di monitoraggio ............................................................................................................................ 28 Azioni programmate nel tempo ............................................................................................................... 29 Le azioni SMART ....................................................................................................................................... 30 Metodologia adottata .............................................................................................................................. 32 Fase 1 – Il reperimento dei dati ................................................................................................................ 32 Fase 2 - L’informatizzazione dei dati ........................................................................................................ 34 Fase 3 - La quantificazione delle emissioni ............................................................................................... 35 Scelte metodologiche di stima delle emissioni ........................................................................................ 39 Obiettivi di riduzione per settore ........................................................................................................... ..44 Le azioni del Piano ……………………………………………………………………………………………………………………………….48 Delibera di approvazione del PAES……………………………………………………………………………………………………….63
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essere minori di numero ma di maggiore qualità in quanto al raggiungimento di obiettivi concreti. Il 18 marzo 2011 fui invitato al convegno “La provincia di Venezia nel Patto dei Sindaci: il progetto 20-20-20”, a cui andai, accompagnato dal Vicesindaco Gianpietro Zaramella, più per curiosità e, forse, abitudine, che per l’interesse sull’argomento. Un altro Patto dei Sindaci, pensai, rappresentanti di istituzioni senza quasi più risorse economiche che si trovano per chiacchierare di “filosofia politica”. Ma, a parte la magnifica cornice del Convegno, in quel dell’isola di S.Servolo di Venezia, fui ben presto catturato dall’istrionica capacità comunicativa di uno dei relatori, il dott. Pedro Ballesteros Torres, della Direzione Generale per l’Energia della Commissione Europea di Bruxelles, che con simpatico accento ispanico ma in ottimo italiano, ci relazionava sui cambiamenti climatici della Terra e sulle opinioni che la Commissione Europea aveva in proposito. Strana situazione se da Bruxelles mandano esperti a intrattenere Sindaci (eravamo in 26) di piccoli Comuni come il nostro o poco più grandi e rappresentanti di altri piccoli Enti, per dirci che il Mondo, almeno dal punto di vista meteorologico e ambientale, sta andando a rotoli. In fin dei conti, di lì a poco e cioè nel 2012, le direttive mondiali sul clima dettate dal Protocollo di Kyoto si sarebbero concluse con un sostanziale fiasco generale ed un preoccupante nulla di fatto. Come si poteva pensare che dove avevano fallito i Grandi della Terra, ci potesse essere spazio per gli altri? Ma ecco che ora, Ballesteros Torres proponeva una soluzione che si faceva via via più chiara e nitida. “Bisogna procedere al contrario” disse “dal basso”, in una maniera che io definii subito di federalismo ambientale, dove ognuno di noi può svolgere un ruolo importante. Se gli U.S.A. e la Cina, i maggiori inquinatori del Mondo, si erano defilati dal Protocollo di Kyoto non sottoscrivendolo, pensai, come avrebbero potuto far finta di niente se la gente stessa, ogni singolo individuo, chiedeva a gran voce di affrontare gli enormi problemi della desertificazione, della mancanza di acqua in molte parti del Mondo e delle alluvioni in altre, delle sovrabbondanti produzioni agricole e delle carestie, delle malattie respiratorie e di quelle oncologiche? Tutte problematiche, assieme a tante altre, legate all’uso di fonti fossili per la produzione di energia con la conseguente enorme emissione in atmosfera di milioni di tonnellate di anidride carbonica (e di altri gas serra). Ed ecco che ora ci veniva presentato questo Patto dei Sindaci, cioè dei rappresentanti delle più piccole cellule istituzionali alle quali possono essere richieste sia la responsabilità in tema di pianificazione energetica, sia la fissazione di obiettivi concreti. I Sindaci, come responsabili degli impegni che competono ai Comuni, avrebbero assunto, come ulteriore incombenza, anche quello di assicurare il raggiungimento, in tema di produzione e consumo di energia, di obiettivi definiti e, tutto sommato, realistici. Al Comune di Fossalta di Piave, come agli altri, veniva infatti dato l’onere di ridurre di almeno il 20% l’emissione in atmosfera di CO2 entro il 2020. 6 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE | Comune di Fossalta di Piave
IL SINDACO Massimo Sensini
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La Pianificazione Energetica ed Ambientale di un territorio oggi rappresenta uno strumento in grado di rispondere alle necessità che provengono da un diverso modo di vedere la produzione di energia, il suo consumo negli usi finali, le interazioni indotte sull’ambiente. In virtù di una visione integrata, è possibile cogliere le opportunità economiche e finanziarie che il processo di pianificazione consente. In un momento politico che vede maggiore responsabilità alle Amministrazioni decentrate, con lo Stato Centrale che si fa garante del rispetto del principio di sussidiarietà, queste opportunità vanno colte e rappresentano elementi di buon governo.
Il tema dei cambiamenti climatici prodotti dall’uso delle fonti fossili e gli scenari che si aprono quando si consideri la loro esauribilità temporale invitano ad una complessità e generalità di analisi che non è solo tecnico scientifica, ma si apre a molteplici altri aspetti multi ed interdisciplinari che possono essere sintetizzati nel diffuso concetto di sviluppo sostenibile. La Pianificazione Energetica ed Ambientale dà concretezza operativa al concetto di sviluppo sostenibile e, essendo un atto politico, è sinonimo di impegno a realizzare una società migliore da condividere con le generazioni attuali e da lasciare alle generazioni future. I Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) sono lo strumento operativo per l’implementazione di politiche energetiche decentrate sul territorio, assunte come impegno istituzionale dalle Amministrazioni Comunali accanto a tanti altri più convenzionali (servizi pubblici, scuola, uso del territorio, etc.) In questa visione, le realtà comunali rappresentano la cellula istituzionale più piccola alla quale può essere richiesta responsabilità in tema di pianificazione energetica e possono essere fissati degli obiettivi. Il Sindaco, nella figura di responsabile degli impegni che competono al Comune, assume, quindi, un nuovo compito-dovere, quello di assicurare il raggiungimento in tema di produzione e consumi energetici di obiettivi quantitativi.
energetiche decentrate sul territorio, assunte come impegno istituzionale dalle Amministrazioni Comunali L’impegno della UE “Attraverso il Patto dei Sindaci, l’UE ha mostrato al resto del mondo l’unione dei suoi cittadini nell’impegno a ridurre le emissioni di CO 2 . Grazie a questo movimento pionieristico, i paesi e le città di tutta Europa stanno sviluppando soluzioni autonome basate sulla partecipazione dei cittadini e volte ad affrontare questo problema globale di estrema urgenza.” (José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea).
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Il “Protocollo Kyoto”(1997), recepito in Europa con decisione del Consiglio 2002/358/CE , fondamentale punto di partenza per un impegno condiviso a livello mondiale nella lotta al cambiamento climatico è giunto al termine, avendo i suoi obiettivi la scadenza riferita al 2012. Come naturale prosecuzione della strategia avviata l’Unione Europea ha varato un Piano (“Pacchetto 20-20-20”) contenuto nella Direttiva 2009/29/CE e valido dal 2013 al 2020, con il quale vengono aggiornati gli obiettivi di riduzione delle emissioni, riduzione dei consumi energetici e di incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili. Inoltre, in attuazione della Direttiva 2009/28/CE in Italia è stato varato il D.Lgs n.28/2011 sulla promozione dell’energia da fonti rinnovabili ed è stato elaborato un Piano di Azione Nazionale che definisce la strategia di sviluppo delle FER per il raggiungimento entro il 2020 dell’obiettivo, per l’Italia, di coprire con le FER il 17% dei consumi lordi nazionali. L’obiettivo deve essere raggiunto mediante l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili nei settori: Elettricità, Riscaldamento - Raffreddamento e Trasporti. Anche il nuovo Piano Energetico Nazionale riprende gli obiettivi del pacchetto 20-20-20 tracciando un percorso volto al miglioramento degli standard ambientali, e di “decarbonizzazione” oltre ad una maggiore sicurezza nell’approvvigionamento energetico dovuta all’investimento nelle FER.
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Con la Direttiva 2009/29/CE la Comunità Europea ha reso obbligatorio il raggiungimento di tre obiettivi che riguardano la produzione di energia da fonte rinnovabile, la riduzione dei consumi energetici, la riduzione delle emissioni di gas serra. Il primo va ad incidere sull’offerta di energia, il secondo sula domanda, il terzo sul problema prima richiamato dei cambiamenti climatici conseguenti all’aumento di temperatura del Pianeta. L’acronimo “20-20-20” riporta in modo immediato la dimensione quantitativa di tali impegni, ossia che all’anno 2020 una produzione di energia da fonte rinnovabile rappresenti il 20% dei consumi energetici totali, per una riduzione di questi ultimi del 20% rispetto alle previsioni per il 2020, infine una riduzione del 20% di emissioni di gas serra, rispetto ai valori del 2005. Per semplicità operativa e per dare maggior rilievo a quanto oggi è ritenuto di maggiore urgenza, i PAES impegnano le Amministrazioni Comunali al solo obiettivo sui gas serra, prevalentemente interpretato come riduzione delle emissioni di anidride carbonica, CO2. Essendo l’impegno importante, non scevro dalla necessità di reperire risorse finanziarie per mettere in atto gli interventi, e potendo fare sinergia tra le competenze all’interno delle varie realtà comunali, l’idea di confederarsi in un Patto è certamente vincente.
EUMAYORS È nelle aree urbane che la lotta al cambiamento climatico sarà vinta o persa. La stragrande maggioranza della popolazione europea vive e lavora nelle città, consumando circa l’80% dell’energia utilizzata nell’Unione. Le amministrazioni locali, in quanto livello governativo più vicino ai cittadini, sono idealmente chiamate ad affrontare le questioni inerenti il clima in maniera globale. Sempre più città accettano di raccogliere la sfida, come dimostra il crescente numero di firmatari del Patto dei Sindaci. 10 PIANO D’AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE | Comune di Fossalta di Piave
Le politiche per l’energia sono da sempre parte attiva nelle politiche per l’ambiente della Provincia di Venezia. Ne sono testimonianza gli studi sull’impronta ecologica e relativi al quadro conoscitivo delle prestazioni energetiche del territorio provinciale realizzati negli scorsi anni. A tale attività conoscitiva la Provincia ha ritenuto di dover far seguire l’operatività in attuazione degli obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto. Ha a tal fine sottoscritto in data 25 settembre 2010 l’Accordo con la Direzione Europea per l’Energia proponendosi quale struttura di coordinamento nell’ambito del Patto dei Sindaci (Deliberazione G.P. n.131/2010). L’impegno che la Provincia si è assunta è quello di supportare i Comuni del nostro territorio a conseguire e superare gli obiettivi 20-20-20 con interventi concreti. La Provincia, dalla data di adesione al Patto dei Sindaci in qualità “struttura di coordinamento” ad oggi, ha svolto un importante lavoro di formazione ed informazione sul tema del Patto dei Sindaci nella convinzione di dover coinvolgere un numero adeguato di Comuni, con incontri informativi presso le sedi dei Comuni e la predisposizione di un sito web dedicato; tale impegno è culminato in sette incontri plenari rivolti a tutti i Comuni della Provincia. Parallelamente all’azione di coinvolgimento dei Comuni, la Provincia ha dato avvio al coordinamento nella fase operativa del Patto, che ha previsto una serie di attività di seguito descritte.
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