Comune di francavilla
Stazione di Torre Mezzapraia (cod. 2840) - Massimi annuali piogge giornaliere
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- Stazione di Torre Mezzapraia (cod. 2840) - Piogge massime annuali di durata 1-3-6- 12-24 ore
- CARATTERI GEOMORFOLOGICI
- Analisi morfologica locale
- CARATTERIZZAZIONE E SINTESI DEI DATI DEL P.A.I.
- ELABORATO 15.2 CARTA INVENTARIO DELLE FRANE E AREE A RISCHIO Perimetrazione delle aree a rischio e/o periciolo di frana.TAV.102-014
- FRANCAVILLA ANG.
Stazione di Torre Mezzapraia (cod. 2840) - Massimi annuali piogge giornaliere
SERIE DEI MASSIMI ANNUALI Anno Data Valore 1924 » 70.0 1925 21-11 36.2 1926 30-12 47.5 1927 30-03 70.5 1928 » 61.0
1929 » 62.5
1930 » 134.6
1931 » 54.6
1932 » 65.8
1933 » 57.0
1934 » 62.3
1935 » 46.4
1936 » 59.6
1937 » 55.6
1938 » 56.6
1939 » 56.0
1940 » 37.6
1941 » 32.4
1946 » 59.8
1951 » 49.4
1952 01-11 38.4 1953 22-10 55.2 1954 27-10 41.5 1955 08-10 53.2 1956 04-06 50.0 1957 » 56.5 1958 03-09 73.9 1959 14-11 57.4 1960 14-11 52.4 1961 07-11 61.4 1962 15-03 34.7 1963 19-09 77.5 1964 30-05 30.5 1965 22-09 75.2 1966 08-12 61.9 1967 06-09 53.8 1968 06-09 42.7 1969 17-01 42.1 1970 02-10 65.3 1971 16-03 35.4 1972 » 43.5 1973 28-09 71.9 1974 16-10 55.3 1975 15-05 47.1 1976 18-10 57.9 1977 14-02 37.9 1978 21-10 71.3 1979 05-02 83.5 1980 20-05 57.9 1981 24-10 38.2 1982 23-09 45.7 1983 03-09 32.7 1984 06-04 65.7 1985 13-02 73.1 1986 27-03 41.6 1987 12-10 48.6 1988 23-08 59.6 1989 01-10 49.1 1990 15-12 41.8 1991 11-03 45.1 1992 28-03 55.7 1993 14-05 41.9 1994 12-01 53.9 1995 04-01 36.4 1996 28-11 87.7 1997 13-11 76.3 1998 13-10 41.7 67 anni disponibili
STUDIO DI GEOLOGIA Dr. Gianfranco L’ABBATE Via L. Sturzo, 17 FILADELFIA (VV) Tel. 0968/724681 - 339/2821295. E mail labbate.g@libero.it
Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 16 Stazione di Torre Mezzapraia (cod. 2840) - Piogge massime annuali di durata 1-3-6- 12-24 ore
SERIE DEI MASSIMI ANNUALI Anno Data Max 1 h Data Max 3 h Data Max 6 h Data Max 12 h Data Max 24 h 1930 09-07 86.0 09-07 134.6 09-07 134.6 09-07 134.6 09-07 134.6 1932 » 21.5 » 35.5 » 46.0 » 56.0 » 86.0
1934 21-11 29.0 21-11 41.0 21-11 41.2 21-11 51.6 23-01 62.3 1935 17-07 41.0 17-07 46.2 16-07 46.4 16-07 46.4 11-12 53.4 1936 27-06 24.6 04-02 32.5 04-02 42.6 14-11 55.8 14-11 65.5 1937 10-10 20.0 16-04 27.2 21-12 35.0 21-12 62.4 20-12 70.0 1938 03-02 24.8 03-02 29.4 03-02 30.8 24-05 44.0 02-12 56.6 1946 16-10 34.6 16-10 52.0 16-10 52.0 16-10 59.2 05-10 60.8 1949 16-08 24.8 01-12 26.2 01-12 27.0 13-01 37.0 12-01 54.8 1950 16-05 36.6 16-05 39.8 16-05 39.8 16-05 40.4 05-11 42.0 1951 29-09 30.0 29-09 49.6 29-09 51.0 29-09 58.0 29-09 59.2
I dati pluviometrici precedentemente riportati confermano quanto sinteticamente riportato a pag. 8. Riguardo le temperature, non si registra la stessa abbondanza di dati, non esistendo purtroppo stazioni termometriche significative vicine. Considerando i valori di Pizzo, Mileto e S. Eufemia, ci si aggira su medie annuali comprese tra 17° e 18°, con minimi invernali prevalentemente a gennaio/febbraio (con scarsa frequenza di valori al di sotto di 0°) e massime estive comprese tra luglio e agosto, anche con punte di 35-38°. L’influenza dei regimi pluviometrico e termometrico sui bilanci idrologici e sui regimi degli afflussi/deflussi sarà trattata nella sezione idrologica del presente elaborato.
STUDIO DI GEOLOGIA Dr. Gianfranco L’ABBATE Via L. Sturzo, 17 FILADELFIA (VV) Tel. 0968/724681 - 339/2821295. E mail labbate.g@libero.it
Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 17 CARATTERI GEOMORFOLOGICI
Prevalentemente trattasi di ambiti morfologici collinari, a media acclività, variamente interessati da porzioni terrazzate e gradonate, residuali di ampi terrazzi del Quaternario e, subordinatamente da modeste aree notevolmente acclivi e porzioni pianeggianti prossime alla piana litorale. La morfologia essenzialmente terrazzata è stata originata da fenomeni di tipo tettonico regionale, ascrivibili al sollevamento tettonico ed in misura minore eustatico, che hanno condotto a quote variabili, dislocandole a diverse altezze, le antiche superfici di erosione marina. I movimenti di sollevamento, attivi da circa 1,8 milioni di anni fa e responsabili della formazione e della definitiva emersione della catena calabra, avvennero non in maniera continua, ma per scatti successivi, alternati a fasi più o meno lunghe di quiescenza tettonica, e ciò giustifica la morfologia a gradoni. Successivamente tali pianori sono stati smembrati dall'azione esogena continentale, esplicatasi nell'attività erosiva dei corsi d'acqua, a carattere torrentizio, che hanno intaccato profondamente il territorio originariamente
terrazzato, asportando litotipi facilmente erodibili quali le coperture regolitiche degli Gneiss, i conglomerati, le sabbie, le argille, e nello sfociare a valle hanno formato notevoli coperture alluvionali. Alle forme ondulate e terrazzate dell'area a più alta quota, dove esigue coperture continentali sono sostenute dalle formazioni metamorfiche, fa contrasto l'aspetto giovanile dei solchi erosivi che si dipartono da tale area ed assumono l'aspetto di profonde e più o meno larghe fosse. Pertanto i fenomeni morfologici e di modellamento si sono esplicati essenzialmente in due direzioni: da un lato, sui versanti in neoformazione l'azione erosiva dell'acqua ha scavato solchi sempre più acclivi e dilavato i versanti in profondità, con locali fenomeni di dissesto, favorita dalla STUDIO DI GEOLOGIA Dr. Gianfranco L’ABBATE Via L. Sturzo, 17 FILADELFIA (VV) Tel. 0968/724681 - 339/2821295. E mail labbate.g@libero.it
Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 18 presenza di rocce relativamente tenere, con innesco di fenomeni di
intensa erosione quando non di modesti fenomeni franosi, sui pendii più acclivi e meno protetti; dall'altro, nelle porzioni terrazzate, con la presenza di vaste superfici di erosione, grazie all'azione degli agenti atmosferici, che hanno trasformato le rocce cristalline affioranti in un manto di alterazione rossastra e di sottili coperture regolitiche continentali, o di blando modellamento fluviale, grazie anche alla protezione offerta dalla copertura boschiva, tra l'altro molto più consistente in passato. Attualmente sul piano geomorfologico si riscontra erosione attiva solo in corrispondenza delle principali linee di impluvio, con modesta tendenza al
ringiovanimento del reticolo idrografico, che provoca scalzamenti sui fianchi ed ai piedi dei versanti, con tendenza all'arretramento degli stessi. Questi fenomeni sono accentuati nelle zone a scarsa copertura vegetale o dove mancano opere di difesa del suolo, nelle aree che una volta erano soggette ad attività agricola.
Le morfologie rilevate nel territorio sono comunque piuttosto contrastanti, evidenziandosi diversi
settori, ognuno con caratteristiche peculiari. Il nucleo centrale è rappresentato da un ampio rilievo con una zona sommitale estesa, caratterizzata da forme collinari dolci e arrotondate e da ampie aree terrazzate. Il rilievo in oggetto è raccordato con la limitata fascia pianeggiante prossima alla piana litorale e con i terrazzamenti posti a quote superiori, da ristrette aree costituite da ripidi versanti variamente interessati da vegetazione boschiva e/o macchia mediterranea. Significativi in tal senso sono: il lungo versante che decorre dalla valle del F. Angitola verso NE, fino alla località Fica ra, e il più limitato, all’estrema porzione orientale del territorio, che si colloca tra la collina di Filadelfia e STUDIO DI GEOLOGIA Dr. Gianfranco L’ABBATE Via L. Sturzo, 17 FILADELFIA (VV) Tel. 0968/724681 - 339/2821295. E mail labbate.g@libero.it
Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 19 Casa Serrao; qui il fattore morfologico penalizzante è rappresentato dall’eccessiva acclività, anche in rapporto al substrato roccioso, al suo stato fisico e alle condizioni di giacitura degli strati, si passa da zone con acclività > 30% associate a coperture detritiche e/o di alterazione a zone con acclività anche superiore al 50% con ammassi rocciosi con giacitura sfavorevole degli strati e intensa fratturazione. Tale nucleo viene interrotto nella sua continuità da estese e profonde incisioni fluviali, rappresentate dal Vallone Iocolano, dal sistema di valli e vallecole del T. Fiumicello - Rio Talagone e, ancora più a SE, dalla valle del T. Scorzone. Esso, per i lineamenti morfologici generali, può essere suddiviso in sostanzialmente due intervalli: il primo e più esteso, che decorre dal limite territoriale nord-orientale fino alla valle del Rio Talagone, si articola in un rilievo pressochè continuo, con una estesa area sommitale caratterizzata da forma per lo più dolci e stondate e da ampie aree terrazzate o debolmente acclivi. La continuità morfologica di tale intervallo è in parte interrotta dalla profonda e estesa incisione del Vallone Iocolano. Esso risulta suddiviso in diverse porzioni territoriali, nella maggior parte dei casi morfologicamente omogenee e favorevoli (si pensi all’ampio ripiano delle località Filandaro, Mancino e Nuzzo o a quello delle località S. Croce, Campo, Sordo, Scordari, etc). Il secondo intervallo, che si estende tra il Rio Talagone e il Vallone Scorzone e segna il limite territoriale sud-orientale, presenta invece un rilievo collinare più vario ed articolato, conseguenza sia della maggiore e più densa presenza di incisioni fluviali, sia delle particolari caratteristiche dei terreni ivi affioranti. Tra il Rio Talagone e il T. Fiumicello si allunga un rilievo che già a partire dall’abitato di Francavilla, appare stretto con fianchi ripidi, segno tangibile del notevole condizionamento morfologico da parte dell’idraulica di superficie;
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Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 20 Le restanti porzioni risultano più varie e frammentate, si va da residue aree terrazzate debolmente acclivi che decorrono in direzione N-S dalla base della collina di Filadelfia fino a località Castellano, cui fanno seguito pendii variamente esposti più irregolari, con numerosi spartiacque minori e sempre sensibilmente acclivi fino al limite territoriale sud-orientale. Qui si evidenzia una porzione territoriale approssimativamente di forma triangolare, compresa tra le valli del T. Scorzone e del T. Cannalia dove la tipica litologia di natura argilloso-marnosa condiziona inevitabilmente le forme, con alternanza di svariate morfologie, dettate dall’alta densità di drenaggio e con presenza anche di una ristretta valle alluvionale a fondo piatto (T. Cannalia). Completano il quadro morfologico le porzioni di versante della valle del F. Angitola che, nella maggior parte dei casi (località Mastrangelo e Cannalia) digradano dolcemente verso le postazioni morfologiche superiori prima descritte, mentre localmente il versante è più ripido e acclive (località Gallina). Infine si segnalano sul settore occidentale alcune aree più propriamente di pianura, porzioni limitate sui margini più interni delle piane dell’Angitola e di Curinga, raccordate con la piana litorale tirrenica. Le caratteristiche morfologiche del territorio prima descritte in molti luoghi sono soggette ad evoluzione e rimodellamento per fenomeni naturali principalmente relativi all’idrologia, quali l’erosione superficiale, l’erosione di fondo e quella spondale, tali fenomeni ovviamente sono più aggressivi nelle area di maggior densità del reticolo idrografico, ma non da trascurare anche nelle altre aree, in virtù della locale insufficienza delle direzioni prevalenti del deflusso, che localmente in occasione di copiosi e concentrati eventi idrometeorici, provoca deflusso incontrollato con conseguenti fenomenologie di dissesto. Non trascurabile inoltre può essere anche l’azione regressiva n elle aree sottese dai ventagli di testata
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Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 21 delle incisioni fluviali, anche in considerazione del tipo di terreno sul quale si sono impostate. Non ultimo fattore da prendere in considerazione è l’intervento antropico, nelle zone dove si è esplicato in maniera errata e/o non compatibile con le caratteristiche geo-morfologiche locali. Da quanto sopra esposto emerge sinteticamente che in diversi casi il territorio comunale è ancora soggetto ad evoluzione e rimodellamento per cause del tutto naturali, rientranti nella normale dinamica della modifica del paesaggio e dei versanti operata dagli agenti esogeni ed in particolare dall’erosione meteorica in tutte le sue manifestazioni (superficiale, lineare, di fondo, spondale, di testata); tutto ciò ovviamente in rapporto ai tipi litologici presenti, alla loro giacitura e/o alla presenza di copertura vegetale più o meno intensa e anche in relazione all’intervento antropico, ove lo stesso si è esplicato con rilevanti modifiche morfologiche e del naturale decorso delle acque di dilavamento e idrometeoriche, oppure conseguenti al progressivo abbandono dei terreni coltivati e/o delle tradizionali tecniche di coltivazione, con l’importante opera di presidio del territorio derivante dalle stesse. In generale è possibile affermare che, non essendo presenti giaciture preferenziali dei litotipi, ne stratificazioni ben definite (salvo in alcuni litotipi sedimentari), il grado di stabilità dei versanti è essenzialmente condizionato dall'inclinazione dei
pendii e dalle caratteristiche geomeccaniche intrinseche di ogni litotipo e di ciascun deposito. Infatti ad esempio le unità sabbioso-arenacee ben cementate consentono la presenza di pareti quasi sub-verticali, mentre le argille più plastiche si mobilizzano con fenomeni di creep anche in caso di scarsa acclività; a ciò va aggiunta la variabile idrica, rappresentata dall'acqua presente nel corpo della formazione e tra questa ed il substrato, nonchè il grado di porosità dei litotipi, che condiziona il grado di assorbimento Va tuttavia rilevato che non sono presenti strutture morfologiche
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Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 22 interessate da fenomeni macroscopici in atto, con coinvolgimento di grandi aree dissestate o comunque notevolmente predisposte al dissesto. Le aree franose presenti sono tutto sommato di estensione limitata e, tranne qualche raro caso, escluse dal contesto locale urbanizzato e/o urbanizzabile. Sotto questo aspetto sono altresì da rilevare alcune aree caratterizzate da detriti di frana e costituite da antiche frane ormai stabilizzate, nonchè la presenza di depositi di prodotti di soliflussione e di dilavamento e, nelle aree a valle al contatto con le pianure, di piccole conoidi di deiezione allo sbocco di fossi e torrentelli minori, per lo più inattive. Il grado complessivo di dissesto può dunque definirsi limitato, impegnando un’estensione non preponderante del territorio, ed è rappresentato principalmente da dissesti del suolo, con rari fenomeni gravitativi profondi, i quali non hanno una diffusione particolarmente rilevante. Ulteriori informazionmi puntuali sulla morfologia possono essere dedotte dall’esame sia della Carta Clivometrica, o dell’acclività , che della Carta Geomorfologica, entrambe in scala 1:10.000.
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Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 23 CARATTERIZZAZIONE E SINTESI DEI DATI DEL P.A.I.
Gli elaborati del P.A.I. relativi allo stralcio per il comune di Francavilla Angitola sono costituiti dalle seguenti tavole: ELABORATO 15.1 CARTA INVENTARIO DEI CENTRI ABITATI INSTABILI 1. cartografazione e classificazione dei fenomeni franosi TAV.102-014 ELABORATO 15.2 CARTA INVENTARIO DELLE FRANE E AREE A RISCHIO Perimetrazione delle aree a rischio e/o periciolo di frana.TAV.102-014 CARTA AREE VULNERATE ED ELEMENTI A RISCHIO TAV. AV 102014 PERIMETRAZIONE AREE A RISCHIO IDRAULICO TAV. RI 102014
Dalla relazione generale del P.A.I. Calabria, per quanto attiene il rischio frane, si evince che il territorio di Francavilla Angitola risulta essere interessato da 0,47 Ha di superficie a rischio R3 e da 0,55 Ha di superficie a rischio R4, per un totale di 1,02 Ha di aree a rischio elevato o molto elevato. Essendo il territorio comunale esteso circa 2841 Ha tali aree rappresentano circa lo 0,036 % dell’intero territorio comunale .
Una di tali aree purtroppo, anche se di esigua estensione, si colloca a ridosso del centro storico; essa comunque è stata ed è tuttora interessata da interventi di consolidamento.
L’altra area è ubicata al confine tra Francavilla e Filadelfia, in ambito non di particolare interesse.
Qui di seguito è illustrata la CARTA DI SINTESI DEI RISULTATI relativa all’intero territorio regionale.
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Relazione geomorfologica STUDIO COMPONENTE GEOLOGICA P.S.C. Francavilla Angitola (VV) 24
Il territorio di Francavilla pertanto si colloca in una fascia bassa di territorio a rischio elevato o molto elevato (tra 1 e 5 Ha), anche se tale classificazione ha scarso rilievo, non tenendo conto del rapporto percentuale con la superficie dell’intero territorio comunale, che, come visto precedentemente, è soltanto dello 0,036 %. Riguardo il rischio idraulico, la situazione sintetica è la seguente:
Come si evince dallo stralcio della relazione generale, il territorio non è interessato da alcuna classe di rischio idraulico, né da aree di attenzione. Sono presenti soltanto una zona di attenzione e due punti di attenzione. La zona di attenzione riguarda un tratto del Fosso Iocolano, mentre i punti di attenzione sono ubicati sull’attraversamento del Fosso Quercia della SS 19 bis e sul Fosso Cuosti, confine nord del territorio. STUDIO DI GEOLOGIA Dr. Gianfranco L’ABBATE Via L. Sturzo, 17 FILADELFIA (VV) Tel. 0968/724681 - 339/2821295. E mail labbate.g@libero.it
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