Consorzio Commerciale Naturale
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- Bu sahifa navigatsiya:
- Nel territorio collesanese
- Tradizioni e folklore Giovedì Santo
- Processione "Morti e Passioni"
- Festa Patronale "Maria SS. dei Miracoli”
- Personalità legate a Collesano
- LA CERAMICA DI COLLESANO
L'HABITAT COLLESANESE L’AMBIENTE E LO SPETTACOLO DELLA NATURA Il territorio di Collesano da un punto di vista dell'ambiente naturale, presenta un grande valore paesaggistico e anche naturalistico. La notevole differenza ambientale di altitudine che si sviluppa da 11 metri s.l.m. fino a circa 1656 metri di quota dei suoi monti, ha permesso diverse varietà vegetative ed arbustive, e soprattutto un sicuro rifugio per varie specie di mammiferi e volatili. Il territorio ricco di macchie vegetative, presenta numerosi sentieri e tracciati naturalistici, che suggeriscono passeggiate a piedi, a cavallo, in mountain bike; anche per praticare vari sport all’aperto. I visitatori e i naturalisti possono ammirare splendidi paesaggi di una natura incontaminata, ricchi di colori, essenze, di poesia, e possono anche imbattere con animali selvatici. Questi sono le principali caratteristiche del massiccio montuoso sopra Collesano nel corso dei vari periodi geologici. Il territorio, parte del quale ricade all'interno del Parco delle Madonie, si colloca sul versante nord-occidentale del gruppo montuoso delle Madonie occidentali. I rilievi che cingono il paese e ne caratterizzano il paesaggio e le specificità morfologiche e vegetative sono: Monte Castellano (1.656 mt.), monte Cucullo (1.311 mt.), Pizzo Giammarusa (1.064 mt.) e Monte d'Oro (808 mt.). Quest’ultimo che si erge isolato ad ovest del centro abitato, possiede delle vicenda storiche tutte da esplorare. Il centro urbano di Collesano si erge su una superficie collinare ubicata ai piedi del monte Poggio Grotta del Signore (897 m s.l.m.) ed è diviso da due fiumiciattoli a regime torrentizio, il Mora a settentrione e il Zubbio ad Occidente, entrambi si congiungono a valle nel torrente Roccella. Diversificata la fasce vegetativa con varietà di essenze arboree e arbustive, a partire dalla fascia collinare, fino a 600 mt. Passiamo da un tipico paesaggio agreste fatto di uliveti, di vigneti e di agrumeti fino alle ampie aree seminative. Quando si passa alla fascia più alta (> 600 mt.), ci ritroviamo in presenza della macchia mediterranea, in alcuni casi, caratteristico il sottobosco dei querceti, delle roverelle e delle sughere. Fino ai 1.000 metri i sughereti lasciano spazio ai lecceti, il cui sottobosco è costituito da specie di notevole interesse botanico: felci, rose peonie, orchidee, ciclamini ed anemoni. Sopra i 1.000 mt. il faggio è la specie arborea predominante.
ESCURSIONI NEL PAESE DI COLLESANO o dell’area urbana del centro storico: Avviandosi dalla Chiesa Madre o Basilica di San Pietro che custodisce all’interno interessanti affreschi dello «Zoppo di Gangi» con le storie evangeliche dei Santi Pietro e Paolo, la tela dell’Annunciazione chiamato dai fedeli quadro della “Madonna dei Miracoli” e una interessantissima ed unica struttura intagliata in legno “Crocifisso della Provvidenza” del XVI sec., ed altre importanti opere scultoree, tele, oggetti. Si può percorrere la via Vitt. Emanuele e pervenire alla fontana «due cannoli» del 1877, appoggiata, in un livello più basso, all’ex Chiesa di S. Giacomo, costruita alla fine del ‘400, procedendo si perviene all’antico quartiere dei ceramisti, rione “Stazzone”, (che ospiterà il “Museo della Ceramica”, maioliche uniche dal XVII sec. al XX sec.), e riprendendo il percorso verso valle, si sopraggiunge all’altra fontana detta «Mora» del XVII sec. Iniziando invece, il percorso da Piazza Mazzini, “Carricaturi”, percorrendo il corso principale a valle, si osserva nella sua magnificenza strutturale, l’ex convento domenicano del sec. XVI, oggi palazzo Municipale, al cui interno è collocato il “Museo «Targa Florio», singolare esposizione di foto, cimeli e oggetti, della corsa su strada, più antica del mondo, inventata da V.zo Florio. Nella parte finale del complesso architettonico, si può visitare la chiesa dell’Annunziata Nuova, detta del Rosario, del XVI sec. e, a poca distanza, si raggiunge la P.zza “Quattru Cannola” con l’omonima fontana. Lungo la via, verso la parte alta, si giunge alla Chiesa Madre (Basilica di S. Pietro sec. XV), dove si possono ammirare all’esterno la bellissima scalinata e lateralmente la torre normanna, ex torre campanaria. Inoltrandosi per le viuzze, verso la parte alta, perveniamo nella chiesa di S. Sebastiano (XIII sec.) che conserva la tela della “Sacra Famiglia” (dove nella parte bassa dell’opera vediamo il panorama seicentesco di Collesano), e successivamente per una salita, la chiesa S. Maria la Vecchia di impianto normanno del XII sec. (all’interno affreschi, tele e sculture) e, infine, i ruderi del castello anch’esso del sec. XII. Nel territorio collesanese: I resti dell’Abbazia di Pedale fondata nel 1130, a 558 s.l.m., dell’Abbazia di S. Giorgio del periodo normanno, sec. XIII, a 668 s.l.m., il Monte d’Oro dove esistono i resti di una città di impianto medievale a 808 s.l.m. Una visita al Casale Volpignano 883 s.l.m. e, inoltre, potete fare visita a Villa Lanza e Case Rascata.
Tradizioni e folklore Giovedì Santo Il Giovedì Santo a Collesano è caratterizzato dai maestosi sepolcri allestiti in tutte le chiese e il suggestivo momento della lavanda dei piedi in chiesa.
Il Venerdì Santo rappresenta a Collesano, come un po' in tutto il territorio siciliano,un momento centrale all'interno della Settimana Santa. I riti previsti per quel giorno sono due: la Cerca al mattino e la processione della Morti e Passioni a sera. La Cerca è oggi rappresentata da una Via Crucis per le vie del paese, cui prendono parte la Confraternita del Santissimo Crocifisso e alcuni figuranti. I confrati sono vestiti con i tradizionali abiti con "cappuccio", che non lascia riconoscerne l'identità. Disposti in fila indiana e recanti in mano i segni della passione sono seguiti nella processione dal quadro di figuranti, che comprende il Cristo carico della Croce e attorniato di angioletti, alcuni soldati romani, Maria, Giovanni e le pie donne. Segue la banda e il popolo. Durante il tragitto il Cristo "cade" per tre volte. Anticamente tale rito si svolgeva nella notte tra il giovedì e il Venerdì Santo, e i confrati, con fiaccole accese, effettuavano la visita ai Sepolcri allestiti nelle varie chiese, "cercando" il Signore. Da lì il nome della manifestazione. Dal 2009, per la prima volta, le *processioni della "Cerca e Morti e Passioni" vengono trasmesse ogni anno in streaming sul Web su Madonieventilive grazie all'iniziativa di Peppe Nicchitta e seguite in Diretta da centinaia di Collesanesi sparsi in tutto il mondo.
A sera ha luogo una seconda processione cui partecipano tutte le confraternite. Vengono in essa recate le statue di San Giovanni evangelista e di Santa Maria Maddalena, il Cristo Morto nell'Urna, detto comunemente a Morti e Passioni, e il simulacro di Maria Addolorata.
Festa di Maria ss. dei Miracoli patrona e avvocata del popolo collesanese. Si festeggia il 25- 26- 27 di maggio di ogni anno con la suggestiva *processione per le vie del paese giorno 26. La tela, il cui tema è l'Annunciazione dell'Arcangelo Gabriele, risale probabilmente alla metà del '400; nel 1643 Giovanni Giacomo Lo Varco ne rinnovò i colori, ma, superando il suo ruolo di restauratore, aggiunse nella parte alta la figura di Dio Padre. La tela fu ulteriormente ritoccata nel 1907 dal pittore Ciofalo. Tra i due personaggi raffigurati è posto un vaso contenente tre gigli che simboleggiano la triplice verginità di Maria (che non fu persa né prima, né durante né dopo il parto). Dal 2009,per la prima volta,la Processione è trasmessa ogni anno in streaming sul Web su Madonieventilive grazie all'iniziativa di Peppe Nicchitta e seguita in Diretta da centinaia di Collesanesi sparsi in tutto il mondo.
Festa del Corpus Domini "Corpo del Signore". Processione per le vie del paese con la presenza di tutte le confraternite e con la costruzione degli altari "l'artara".
Festa di Sant'Antonio da Padova. Si festeggia il 13 giugno nella chiesa di Santa Maria di Gesù. Processione per le vie del paese con l'artistico simulacro.
SS. Crocifisso Solennità del SS. Crocifisso. Si festeggia il 14 settembre per l'esaltazione della Croce con la processione per le vie del paese.
13 dicembre. Festeggiamenti nella chiesa di Santa Maria la vecchia con l'artistico simulacro di Santa Lucia.
San Vincenzo Ferreri, che si festeggia l'ultima domenica del mese di luglio presso la chiesa del Rosario. In questo periodo in paese sono presenti diverse manifestazioni.
Rappresentazione teatrale itinerante della vita morte, passione e resurrezione di Gesù Cristo. Lo spettacolo, unico nel suo genere, è andato in scena a Collesano per la prima volta nel 1906, poi nel 1949, nel *1975, nel 1980 e l'ultima volta nel *1985. Queste ultime tre edizioni sono state dirette dal regista *Niccolò Accurso di Leo.
Sono presenti le squadre di calcio della "SCD Collesano Calcio" (categoria Promozione) e della "ASD Golisano Calcio" (3ª categoria). Tra gli altri sport spicca in particolare la mountain bike con l'"ASD Madonie Bike" impegnata anche nel settore giovanile, con la prima scuola nata in Sicilia.
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“U PALIU DU PIPIU” (il Palio del Tacchino) La finalità della manifestazione è quella di rievocare, attraverso la partecipazione e l’andatura rapida e buffa del tacchino, la vita agreste e le origini contadine dei nostri genitori, in più, regalare momenti di svago e di sano divertimento. Quasi con cadenza annuale il “Circolo Sportivo”, associazione collesanese senza fini di lucro, nata nel 1956 promuove ed organizza la manifestazione, con buon esito di pubblico e di personalità presenti. Indubbiamente si tratta di una manifestazione alquanto originale ed impegnativa nella sua messa in scena. Il “Paliu du Pipiu” rappresenta un forte momento di aggregazione sociale, di passatempo e di divertimento estivo, grazie all’aspetto figurativo e partecipativo del tacchino “Pipiu” che ci ricorda gli albori contadini collesanesi. Certamente fa parte di una cultura riconoscibile subito per la sua semplicità ed umiltà che rivive e si rinnova nella tradizione agricola e nel folklore locale madonita. Giornate impegnate all’insegna del rilassamento e dell’allegria con i protagonisti, i tacchini, i suoi addestratori ”capitani”, il tifo dei residenti delle 16 contrade e con la presenza di personaggi famosi del mondo dello spettacolo. Collesano esibisce la sua immagine singolare e genuina, ricca di storia, arte, tradizioni, prodotti tipici e folklore. Nell’incantevole paesino delle Madonie, lungo il corso principale, su un percorso cittadino di 100 metri, si sfidano 16 tacchini, ognuno rappresentante, come si diceva prima, delle 16 contrade collesanesi: Agliastru, Batia, Carricaturi, Carrubedda, Cruci, Cullieggiu, Du Cannuola, Macallè, Matrici, Mora, Puntalazzu, Quattru Cannuola, Rusariu, Sancaluoriu, Santamatrigesu, Stazzuni, guidati da altrettanti capitani che esortano i "pennuti" a correre per raggiungere per primi il traguardo. Il Palio, solitamente, si svolge nella prima settimana di agosto. Incitati dai loro titolari, che indossano abiti tradizionali e tipici della cultura contadina siciliana, i tacchini, al suono di campane, campanacci e fischietti devono percorrere nel minor tempo possibile, i 100 mt. del Corso principale (gara a eliminazione a più batterie). Fanno da allestimento scenico, l’incantevole sfondo architettonico, i gruppi folkloristici in costumi d’epoca e gli sbandieratori medievali. La competizione prevede l’eliminazione diretta; il tutto si svolge rigorosamente nel pieno rispetto dell'animale da cortile, che non può essere minimamente toccato, pena la squalifica. Nelle prime edizioni del palio era anche previsti costumi e carri caratteristici con i “Pipii” protagonisti. La singolarità della manifestazione ha sin dall'inizio suscitato l'interesse della TV, tant'è vero che le ultime edizioni sono state riprese dalla RAI (Rai 2 e 3) e da SKY TV. Ela Weber, Luisa Corna, Adriana Volpe, Carmen Di Pietro, Ragazzi di "Amici", hanno fatto da madrine al "Paliu du Pipiu". I visitatori intervenuti alla manifestazione, potranno visitare anche un'area espositiva dei prodotti artigianali e dei prodotti tipici dell'agricoltura e della gastronomia locale. L’esclusiva manifestazione, arrivata all’ottava edizione, negli ultimi anni ha ottenuto grande consenso ed interesse, ricevuto grande popolarità ed affetto di pubblico, soprattutto quello ospite del comprensorio madonita. ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO “PRO POLIS - Sistema locale di turismo responsabile per Collesano”
È costituita l'Associazione senza scopo di lucro per la promozione e valorizzazione del territorio Madonita, denominata: “PRO POLIS - Sistema locale di turismo responsabile per Collesano”. L'Associazione ha sede in Collesano in Corso Vittorio Emanuele. L'Associazione ha struttura e contenuti democratici. L'Associazione non ha fine di lucro e si assume l'obbligo di conformarsi, nello svolgimento della propria attività, ai principi di democrazia interna e, quindi, ai principi di democraticità della struttura, di elettività e di gratuità delle cariche associative. Il progetto prende le mosse dalla massima possibile immediata valorizzazione delle esperienze e delle risorse disponibili sul territorio, in una logica di ottimizzazione dell’esistente. Con lo scopo di costruire “prodotti turistici specializzati”, ovvero l’insieme di beni e servizi atti a soddisfare uno specifico target, in relazione ad una specifica motivazione di vacanza; nonché rendere fruibili le tante risorse del territorio con servizi di settori diversi, dalla ricettività ai trasporti, dalla ristorazione agli istruttori sportivi, dagli organizzatori di eventi alle guide, e così via. Per questo l'Associazione ha per scopo: * proporre un’offerta turistica integrata e distintiva che valorizza le risorse e le culture locali, attuazione di strumenti per lo sviluppo turistico locale, offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, comprendenti i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale. * progettare e qualificare lo sviluppo turistico locale attraverso la messa a sistema di interventi da parte di tutti i soggetti interessati alla crescita economica del territorio, diretti a realizzare, migliorare il prodotto ed eventualmente anche a promuoverlo e commercializzarlo. * lo sviluppo e la promozione turistica delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche, sociali e gastronomiche del territorio Madonita, ed in particolare di quello Collesanese; * fornire un servizio di informazione che enfatizzi le numerose attrattive del territorio; * sensibilizzare i cittadini e gli ospiti estivi al rispetto del territorio; * fornire un servizio estremamente innovativo che pone particolare attenzione alle problematiche del turismo a tutela degli interessi collettivi degli operatori turistici e dei turisti quali fruitori e consumatori dei servizi turistici; * svolgere fattiva opera per organizzare turisticamente il territorio, proponendo alle Amministrazioni competenti il miglioramento estetico della zona e tutte quelle iniziative atte alla promozione turistica delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche, sociali e gastronomiche del territorio di Collesano; * promuovere e organizzare, anche in collaborazione con gli Enti Pubblici e/o privati, iniziative (convegni, mostre,
escursioni, spettacoli pubblici, festeggiamenti, manifestazioni sportive ed enogastronomiche, nonché iniziative di solidarietà sociale, recupero ambientale, restauro e gestione di monumenti, ecc.) che servano ad attirare e rendere più
gradito il
soggiorno dei
turisti visitatori dei residenti; * incrementare l'ospitalità e l'educazione turistica sostenendo uno sviluppo sostenibile con l'ambiente; * valorizzare le risorse specifiche delle zone rurali nell’ambito di un’azione integrata imperniata su una strategia territoriale pertinente e adeguata al contesto locale. * istituire, organizzare e svolgere corsi di formazione, di qualificazione, di specializzazione, di perfezionamento ed aggiornamento su tutti i temi attinenti le opportunità offerte dallo sviluppo del mondo rurale;
L'Associazione potrà, al fine del conseguimento dell'oggetto sociale, svolgere le seguenti attività connesse e strumentali alle attività istituzionali: * iniziative rivolte a favorire la valorizzazione turistica e culturale nonché di salvaguardia del patrimonio storico-culturale, folkloristico ed ambientale; * iniziative rivolte a richiamare il movimento turistico verso le varie località del territorio ed a migliorarne le condizioni generali del soggiorno; * iniziative idonee a favorire, attraverso la partecipazione popolare, il raggiungimento degli obiettivi anche sociali del turismo; * provvedere alla formulazione, organizzazione, realizzazione e alla promozione di iniziative, attività, progetti e programmi a carattere turistico, ambientale e culturale, a favore degli operatori turistici, in proprio o con la collaborazione degli Enti Locali, le Università e gli Istituti di Istruzione di ogni ordine e grado, gli Enti Parco e altri organismi, pubblici e privati, italiani, comunitari ed esteri; * promuovere viaggi e scambi culturali con altre associazioni, anche all'estero;
LA CERAMICA DI COLLESANO Probabilmente l'arte ceramica collesanese, può farsi risalire al periodo arabo-normanno. Questa ipotesi viene soprattutto confortata dalla toponomastica di alcune contrade del territorio collesanese risalenti al periodo arabo e dalla presenza di buone argille in alcune zone, infatti, gli arabi "dove fu loro possibile trovare idonea argilla, impiantarono fabbriche di ceramica". Si ricordano le contrade "Ciaramitaro" che vuole indicare ceramica, terracotta" e "Garcidicinniri" ove erano ubicate le fornaci per la cottura e, indubbiamente, le cave di argilla. Non ci sono pervenute terrecotte del periodo arabo-normanno, anche se, durante il periodo il XII° sec., fiorenti ed efficaci furono le concessioni fatte a Collesano dalla contessa Adelasia, nipote di re Ruggero II (feudi, chiese, case, villani, ect.). Passarono quasi cinque secoli per vedere la qualità e la produttività stilistica e decorativa della maiolica collesanese. Nella seconda metà del '600 Collesano produsse maioliche di discreta fattura: albarelli, bombole, bornìe, bottiglie, calamai, ect. Oggetti realizzati e decorati dai maestri ceramisti "venuti da fuori" con uno stile tardo rinascimentale, di influenza soprattutto palermitana. Giovanni Saldo di Polizzi e Filippo Rizzuto di Palermo, si trovarono a Collesano dopo la crisi delle officine palermitane, e trovarono condizioni abbastanza favorevoli per avviare la loro produzione, grazie alle buone argille estratte in contrada "Bovitello", alla presenza di maestranze e alle officine locali nel quartiere "Bovarino". La produzione definita "popolare" alla fine del XVIII° sec. Si arrivo fino agli anni '60 del XX° secolo. Lucerne antropomorfe a figura umana; i fiaschi "con segreto" e a forma di ortaggi (melanzane, peperoni, cetrioli, ecc.); borracce, criscintieri, statuette di rappresentazione "popolare" e "satirica", bummuli, acquasantiere, quartare, boccali, cannate, lumere, graste, e molti altri oggetti utilitaristici nella caratteristica smaltatura verde ramina, giallo paglino e in manganese. Particolari, sono le applicazioni plastiche a basso rilievo del vasellame locale, a motivo floreale e geometrico. Non ebbe fortuna la modesta produzione di mattoni "stagnati" che riproducevano composizioni e ornati dei mattoni maiolicati palermitani. Il "XX° secolo" è caratterizzato per una produzione semplice, utilitaristica e funzionale, rivolta al consumo di massa. Oggi, si attende una promozione del settore, attraverso campagne di scavi, ricerche storiche-archivistiche e rivalutazione della produzione locale. A livello artigianale, occorre una riprogettazione di oggetti ceramici secondo gli attuali gusti, stili e le nuove funzionalità del vivere moderno. A livello collesanese un processo di sensibilizzazione rivolto a chi custodisce testimonianze e tracce della ceramica per restituirli alla storia locale. Si auspicherebbe in prospettiva, un ulteriore sviluppo e una promozione culturale, artistica ed anche economica dell'attività artigianale ceramica locale, intesa, da una parte a dare una continuità storica e un contributo dialettico, dall'altra ad avviare nuovi processi produttivi a carattere artigianale o semi-industriale con conseguenti sbocchi occupazionali. Attuare il completamento del "Museo delle Ceramiche", la realizzazione di un eventuale spazio espositivo permanente e/o l'organizzazione di un Studio/Laboratorio della ceramica autoctona, significherebbe, oggi, per Collesano assumere un ruolo pertinente e specifico nel contesto madonita di "Comune della Ceramica del Parco delle Madonie". Questi eventi, potrebbero essere supportati con l’istituzione di una sezione staccata della Scuola Statale D'arte di Cefalù ad indirizzo ceramistico. Oltre al contributo artistico e tecnologico, al costruttivo dibattito culturale per un ridisegno delle ceramiche, soprattutto moderne e funzionali, Collesano potrebbe assumere la giusta connotazione e la vera identità come esempio di continuità produttiva e stilistica della produzione ceramica madonita. Collesano, in provincia di Palermo, nella seconda metà del XVII° secolo annovera una interessante tradizione nel contesto della produzione ceramica siciliana. Nel XIX°, la migliore produzione collesanese, cosidetta "popolare", presenterà una specificità nelle forme, una identità stilistica e cromatica negli oggetti ceramici più semplici e funzionali pur non avendo mai un riconoscimento primario nella produzione ceramica. I manufatti in cotto "stagnati" e decorati, continuarono la produzione con varie vicissitudini fino al 1960. Oggi, grazie al recupero tecnologico si cerca di rafforzare l’aspetto stilistico e cromatico della produzione locale. Download 0.79 Mb. Do'stlaringiz bilan baham: |
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