Microsoft Word dipignano 01 Relazione illustrativa 11 6 14. doc
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QTRP_2012 Quadro Conoscitivo – Rete di mobilità e accessibilità (tav.1.7) INDIRIZZI ED OBIETTIVI A SCALA SOVRACOMUNALE QTRP 2012 La costruzione del nuovo QTR/P nasce dall’intento di adeguare il QTR/P 2009 agli indirizzi politici e strategici della nuova Amministrazione Regionale, oltre a recepire i provvedimenti legislativi/amministrativi nel frattempo entrati in vigore. Con delibera G.R. n° 377, del 22 Agosto 2012 è stato approvato il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico della Regione Calabria. Disposizioni normative • art.1 Finalità e valenza del QTRP 1. Il Quadro Territoriale Regionale a valenza paesaggistica (QTRP ) è lo strumento attraverso cui la Regione Calabria persegue il governo delle trasformazioni del proprio territorio e congiuntamente del paesaggio, assicurando la conservazione dei loro principali caratteri identitari e finalizzando le diverse azioni alla prospettiva dello sviluppo sostenibile, competitivo e coeso, nel rispetto delle disposizioni della LR 19/2002 e delle Linee Guida della pianificazione regionale di cui al DCR n.106/2006. 2. Il QTRP costituisce il quadro di riferimento e di indirizzo per lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio regionale, degli atti di programmazione e pianificazione statali, regionali, provinciali e comunali nonché degli atti di pianificazione per le aree protette. • art.2 Contenuti ed elaborati del QTRP DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 26 1. Il QTRP, per assolvere alle funzioni previste dall’art.17 della LR 19/2002, ha contenuti strategico - programmatici, progettuali e normativi. 5. I diversi contenuti sono funzionali ad assicurare al QTRP una piena efficacia ai fini della tutela del territorio e dei beni paesaggistici, nonché ad orientare le azioni di trasformazione di tutto il territorio regionale, contribuendo a raggiungere una migliore qualità paesaggistica e urbana degli interventi futuri . Gli elaborati del QTRP sono: A - Indici e Manifesto indirizzi B – VAS Rapporto Ambientale C – Esiti Conferenza di Pianificazione Tomo 1° - Quadro conoscitivo Tomo 2° - Visione Strategica; Tomo 3° - Atlante degli Ambiti Paesaggistici Territoriali Regionali; Tomo 4° - Disposizioni normative e allegati; TOMO 1° - Quadro Conoscitivo Il Quadro Conoscitivo (QC) rappresenta l’insieme organico delle conoscenze riferite al territorio e al paesaggio, su cui si fondano le previsioni e le valutazioni del piano. La redazione del QC è stata pensata in modo da essere progressivamente aggiornabile secondo procedure definite preventivamente. La base informativa, sono i dati riportati nei diversi quadri conoscitivi del QTR/P 2009, che comprendevano indicazioni sull’assetto del territorio, dell’ambiente e del paesaggio, sul sistema delle tutele, sulla difesa del suolo e sulla previsione dei rischi. IL SISTEMA CALABRIA E LE SUE COMPONENTI Il primo livello di lettura della Calabria prevede l’analisi paesaggistica - territoriale in termini di Sistemi Morfologici Regionali, volta ad individuare tratti paesaggistici omogenei del Sistema Regionale della Calabria. Tale specifica articolazione e strutturazione del territorio permette di delineare quadri fisiognomici complessi attraverso l’ identificazione degli elementi emergenti che costituiscono l'ossatura morfologica e geografica chiaramente riconoscibile nel territorio calabrese: 1) Sistema costiero 2) Sistema collinare /montano 3) Sistema dei fiumi e delle fiumare (sistema di cerniera tra il sistema costiero e il sistema collinare/montano) DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 27 I principali Sistemi Morfologici Regionali sono: 1- Sistema fisico 2- Sistema insediativo 3- Sistema relazionale 4- Vincoli tutele e salvaguardia 5- Rischi territoriali TOMO 2° - Progetto di Assetto territoriale e Paesaggistico Nel tomo II si intende programmare l’immagine futura del territorio regionale in coerenza anche con le politiche di intervento territoriali prioritarie e tenendo conto anche delle previsioni programmatiche del POR Calabria 2007- 2013. Il territorio regionale, nelle sue specifiche componenti (montagna, costa, fiumi e fiumare, centri urbani, spazio rurale - aree agricole di pregio - campagna di prossimità, beni culturali, sistema produttivo, infrastrutture - reti e l’accessibilità), è considerato una risorsa su cui la Regione deve far leva per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo. Il QTRP nell’individuare quelle che sono le risorse reali e potenziali di rilevanza regionale, individua, in rapporto a ciascuna di queste, le politiche di intervento prioritarie per la loro valorizzazione. Tali politiche, coerenti con quanto previsto dalla Pianificazione di settore e dalla Programmazione regionale, si attuano attraverso la definizione di Programmi strategici e Progetti che guidano la Pianificazione provinciale e comunale e la Pianificazione e Programmazione regionale futura. Le azioni e gli indirizzi contenuti nei programmi strategici riguardano i sistemi della pianificazione ( il sistema insediativo, il sistema naturalistico ambientale, il sistema relazionale ed il sistema storico-culturale) e sono orientati. alla creazione di una Calabria “paesaggio-parco” da valorizzare nelle sue valenze ambientali, paesaggistiche e naturalistiche, nelle sue componenti paesaggistiche che rappresentano il grande sistema naturale della Calabria; al recupero e valorizzazione in particolare dei corsi d’acqua principali (Crati) e delle fiumare , delle foci dei fiumi che dovranno rappresentare la struttura ambientale portante di nuove reti ecologiche e urbane e di riconnessione tra fascia costiera e interno. alla creazione di un “territorio sostenibile”: di un insieme di Città che, pur non raggiungendo in alcuni casi le dimensioni caratteristiche degli insediamenti urbani, ne devono assumere le funzioni di un nuovo assetto, che sembra evolvere verso la saldatura progressiva di differenti sistemi urbani; occorre riqualificare la città diffusa senza ulteriore consumo di suolo e questa deve diventare la priorità dei piani. al potenziamento e adeguamento delle reti materiali e immateriali per migliorare la qualità del sistema urbano regionale e per ridurre le condizioni d’isolamento e di marginalità del territorio calabrese; alla difesa del suolo dai rischi antropogenici e naturali. A promuovere e salvaguardare le aree agricole come risorsa primaria per il territorio e per l’economia regionale “le aree agricole, le aree agricole di pregio e il periurbano diffuso” diventano connotati da salvaguardare per orientare lo sviluppo futuro. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 28 Attrarre per i centri storici, aree archeologiche e beni culturali e paesaggistici, finanziamenti per un recupero fisico degli stessi e per la loro valorizzazione nell’ottica di uno sviluppo turistico culturale TOMO 3° - Atlante ambiti paesaggistici L’Atlante degli Ambiti Paesaggistici Territoriali Regionali, Azioni e Strategie per la Salvaguardia e la Valorizzazione del Paesaggio Calabrese è redatto in coerenza con La Convenzione Europea del Paesaggio e con il “Codice Urbani”. Il territorio calabrese viene preso in esame con un progressivo “affinamento” di scala: dalla macroscala costituita dalle componenti paesaggistico - territoriali (costa, collina-montagna, fiumare), alla scala intermedia costituita dagli Atpr (16 Aptr), sino alla microscala in cui all’interno di ogni Atpr sono individuate le Unità Paesaggistiche Territoriali (39 Upt) di ampiezza e caratteristiche tali da rendere la percezione di un sistema territoriale capace di attrarre, generare e valorizzare risorse di diversa natura. ll comune di Dipignano rientra nell’Ambito Paesaggistico Territoriale Regionale “Aptr 11_ La Valle del Crati”. TOMO 4° - Disposizioni normative Le Disposizioni Normative cercano di dare un quadro di indirizzo per la gestione del territorio abbastanza semplice che, attraverso i vari step (disposizioni generali, stato delle conoscenze, attuazione dei programmi strategici, governo del territorio), dovranno portare alla gestione del territorio e del Paesaggio unitaria che la collettività si aspetta. Questo QTRP ha inteso introdurre alcune disposizioni innovative e sperimentali come “l’Intesa per la manutenzione del territorio” alla “Rigenerazione urbana”, ecc, ed ancora alcune specificazioni sugli istituti della legge reg. 19/02 che, unitariamente alle tutele e salvaguardie, dovranno dare un nuovo impulso di sviluppo alla Calabria. Tali disposizioni normative troveranno una specifica applicazione, nel Documento Definitivo del presente QTRP, negli Atlanti degli “Ambiti Paesaggistici Territoriali Regionali (Aptr)”. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 29 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 30 Il comune di Dipignano rientra inoltre nell’Unità Paesaggistica Territoriale Regionale “Utpr 11c_Conurbazione Cosentina”. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 31 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 32 APTR_11 La Valle del Crati Comuni (per intero): Bisignano, Carolei, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Cerisano, Cervicati, Cerzeto, Cosenza, Dipignano, Domanico, Fagnano Castello, Lappano, Lattarico, Luzzi, Malvito, Marano Marchesato, Marano Principato, Mendicino, Mongrassano, Moltalto Uffugo, Paterno Calabro, Rende, Roggiano Gravina, Rose, Rota Greca, Rovito, San Benedetto Ullano, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Fili, San Giorgio Albanese, San Marco Argentano, San Martino di Finita,San Pietro in Guarano, San Vincenzo la Costa, Santa Caterina Albanese, Santa Sofia D’Epiro, Tarsia, Terranova da Sibari, Torano Castello, Trenta, Vaccarizzo Albanese, Zumpano. Comuni (in parte): Corigliano Calabro. A1.1 Evoluzione storica, profilo identitario e il senso del contesto Attraversato quasi interamente dal corso del fiume Crati ad eccezione del tratto terminale lungo la Piana di Sibari. Geograficamente compreso fra la catena costiera paolana ad ovest, con il pollino occidentale ad est, con la valle del Savuto a sud e con la valle del Pollino a nord. La valle del fiume Crati ha rappresentato storicamente la principale via di penetrazione verso l’interno e gli altopiani silani e da qui, scendendo lungo il corso del Savuto verso la costa tirrenica, per i flussi provenienti dal nord del Paese, lungo la costa dello Jonio. In epoca greca la valle del Crati fu territorio d’influenza della città di Sybaris, che lo utilizzava per lo sfruttamento dei boschi e l’allevamento del bestiame; in un rapporto di convivenza con le originarie popolazioni Bruzie, i cui insediamenti erano ben numerosi lungo la valle e l’interno del territorio. In termini insediativi Cosenza e Rende rappresentano i due centri principali, emergono, inoltre, per una certa rilevanza demografica i centri di Castrolibero, di Montalto Uffugo, di San Marco Argentano e di Bisignano. A 1.2 Aspetti geomorfologici ed ecologici Il sistema è costituito dalla Valle del Crati che si insinua tra i rilievi paolano e silano. Si tratta di una pronunziata ingolfatura marina di età terziaria successivamente riempita nel pliocene da sedimenti che ne hanno riempito il fondo fino ad altitudini di 200 – 600 metri, determinando un’ampiezza che oscilla dai tre- DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 33 quattro Km fino a oltre i sei. Dal punto di vista geomorfologico sono presenti formazioni cristalline e terziarie di sedimenti arenari tenaci che, costringendo il fiume Crati a scavare un solco verso la Piana di Sibari, hanno determinato la forra di Tarsia (di circa sei Km). A1.3_Aspetti urbani Si distinguono in particolare tre differenti aree: 1.La conurbazione cosentina 2.La valle dell’Esaro 3.Il bacino del lago di Tarsia 1- La conurbazione cosentina Tale conurbazione rappresenta la parte più complessa ed articolata dell’intero territorio regionale per il numero dei centri interessati. Si presenta come un’area a pendenza molto bassa. A 1.5 Servizi Relativamente ai servizi, nella sua totalità, l’area metropolitana di Cosenza, appare abbastanza dotata; all’interno dell’area è Cosenza-Rende ad avere un importante ruolo in quanto centro principale di erogazione di servizi ai diversi livelli (regionali, provinciali e comprensoriali): • Servizi per la formazione e la ricerca: a Rende sono presenti il Polo Universitario (Università della Calabria), il Parco Scientifico e Tecnologico (CALPARK) e sette istituti di ricerca • Servizi sanitari: un ospedale HUB a Cosenza con 580 posti letto; un Ospedale Distrettuale a San Marco Argentano con 36 posti letto; n°8 cliniche convezionate di cui sette a Cosenza con 324 posti letto, ed uno a Mendicino con dieci posti letto. ( Fonte: Ns.elaborazione su dati del Piano di Rientro: riordino della rete ospedaliera decreto n.18 del 22/10/2010). • Galleria Nazionale/Pinacoteca Nazionale Palazzo Arnone ed infine Museo Diocesano; Dipignano (Fonte: dati Assessorato Cultura Regione Calabria dal 07/09/2010 al 31/01/2011). A 1.6 Attività produttive La Valle del Crati è un’area ubicata nella parte centro-settentrionale della regione ed include – secondo la perimetrazione attuale – quaranta comuni della provincia di Cosenza. Questa provincia possiede un forte carattere identitario riscontrabile sia nel paesaggio che nelle tradizioni, nell’artigianato e nella gastronomia. L’agricoltura e la trasformazione dei prodotti agricoli costituiscono settori importanti per l’economia locale ed i prodotti tipici sono numerosi e di qualità. L’olio (DOP) ed il vino (DOC ed IGT) usufruiscono di normativa, i fichi locali, spesso essiccati e lavorati in vario modo, sono diventati un Presidio Slow Food nel 2002. E’ in itinere il riconoscimento della DOP. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 34 Salumi, formaggi, miele, numerosi prodotti da forno, ortaggi, erbe aromatiche, castagne e frutti del sottobosco, completano la varietà dei prodotti locali. Il “Consorzio Agroalimentare Valle del Crati” (ubicato nell’area industriale di Bisignano) nasce proprio dalla volontà di valorizzare e promuovere le produzioni calabresi tipiche, per assicurarne una diffusione sul mercato ed una conservazione immutata delle tradizioni di coltivazione e trasformazione. UPTR_11c La conurbazione cosentina Comuni ricadenti per intero all’interno dell’Unità Paesaggistica Territoriale Regionale : Carolei, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Cerisano, Cosenza, Dipignano, Domanico, Lappano, Lattarico, Luzzi, Marano Marchesato, Marano Principato, Mendicino, Montalto Uffugo, Paterno Calabro, Rende, Rose, Rota Greca, Rovito, San Benedetto Ullano, San Fili, San Martino di Finita, San Pietro in Guarano, San Vincenzo la Costa, Trenta, Zumpano. Elementi caratterizzanti Porzione di territorio che interessa la parte mediana della valle del fiume Crati, le propaggini collinari della Sila occidentale e della catena Paolana. Comprende complessivamente ventisette comuni ricadenti per iontero all’interno dell’unità paesaggistica territoriale regionale (UPTR). Area a pendenza variabile che va dai 100 m s.l.m. nel comune di Luzzi esattamente in pieno vallone del Crati e fino a raggiungere il punto più alto di quest’unità di paesaggio (UPTR) circa 1500 m s.l.m. nelle vicinanze delle vette di Serra Vaccaro e monte Scuro a confine con il comune dell’UPTR di San Pietro in Guarano. Territorio caratterizato da un paesaggio vallivo-collinare costituito in massima parte da argille, limi, sabbie, arenarie, ghiaie e conglomerati. Reticolo idrografico contraddistinto da numerosi corsi d’acqua a carattere torrentizio, tra cui spicca il fiume Crati caratterizzato in genere da un andamento meandriforme, a canali intrecciati, anastomizzato, canalizzato, e dalle porzione terminali dei suoi affluenti. Le sue acque costituiscono per il territorio delle valli la fonte principale per l’irrigazione in agricoltura. Elementi fortemente identitari di questo paesaggio sono i casali di Cosenza, paesi scaglionati a varia altezza sui fianchi della valle del Crati, che mantengono a loro originaria funzione agricola, altri invece hanno carattere rurale e semirurale. Uptr caratterizzata da un paesaggio. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 35 PTCP Provincia di Cosenza Il comune di Dipignano appartiene alla provincia di Cosenza, la quale ha redatto un Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale approvato con Del. C.P. n.14 del 05/05/2009. Il progetto territoriale è articolato in sistemi che trattano temi rilevanti in relazione tra loro e che costituiscono il "sistema provincia". Essi sono: • il sistema "ambientale", che analizza gli aspetti connessi ai rischi naturali e alla tutela e alla valorizzazione delle risorse naturalistiche, paesaggistiche e storico-culturali; • il sistema "mobilità", che definisce le funzioni da attribuire alle diverse infrastrutture (viabilità stradale, autostradale, svincoli, ferrovie, stazioni, porti) per razionalizzare e ottimizzare i flussi di traffico dei grandi sistemi di comunicazione e per dotare i sistemi territoriali locali delle infrastrutture necessarie alla loro valorizzazione unitamente alla valorizzazione di strutture esistenti (Porto di Corigliano) in una visione funzionale non più monotematica ma ampia e complessa che potrà sfruttare le potenzialità esistenti; • il sistema "insediativo”, nel quale si definiscono: i criteri e gli indirizzi da osservare nella pianificazione generale comunale al fine di preservarne i caratteri peculiari e d’identità di conformazione del territorio; individua le caratteristiche socio-demografiche, le relative risorse e potenzialità del territorio da porre alla base di una proposta di sviluppo territoriale; stabilisce gli indirizzi disciplinari, le trasformazioni ammissibili e le utilizzazioni compatibili tali da garantire la tutela delle caratteristiche dell’intero territorio, con particolare attenzione al recupero e alla rivitalizzazione dei tessuti insediativi consolidati e alla riqualificazione dei tessuti insediativi disomogenei e diffusi. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 36 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 37 DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 38 SISTEMA AMBIENTALE Il sistema ambientale è articolato in tre sottosistemi: • integrità fisica del territorio • risorse ambientali e paesaggistiche • risorse storiche e culturali. Gli obiettivi specifici per singola componente sono enunciati nel rapporto “Obiettivi e strategie per la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale e per la riduzione del rischio”. Le risorse paesaggistiche della provincia di Cosenza sono estremamente varie e scaturiscono dall’eterogeneità della fisionomia e dei caratteri del territorio, con tipologie a volte in forte contrasto. L’analisi delle risorse paesaggistiche della Provincia è così articolata: - paesaggio ecologico prevalente - paesaggio ambientale prevalente - paesaggi rurali con valore ecologico PTCP COSENZA Paesaggio Ecologico Prevalente PTCP COSENZA Paesaggio Ambientale Prevalente Obiettivo generale del sottosistema “Integrità fisica del territorio” è di individuare i rischi naturali presenti nel territorio provinciale e di definire linee strategiche e politiche per la relativa mitigazione e la messa in sicurezza delle aree a rischio. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 39 L’analisi è basata sulla definizione del quadro conoscitivo ambientale, con riferimento alle principali caratteristiche fisiche del territorio ed ai rischi che su di esso insistono. Le principali tipologie di rischio analizzate nel PTCP sono le seguenti: - rischio di inondazione - rischio di frana - rischio di mareggiata ed erosione costiera - rischio di incendio - rischio sismico - rischio di allagamento conseguente all’ipotetico collasso di dighe Ad esse si aggiunge il rischio di cambiamenti climatici. Definito il quadro dei rischi, sono state individuate le Aree di ammassamento per usi di protezione civile. PTCP COSENZA Aree ammassamento Protezione Civile SISTEMA RELAZIONALE Il Sistema della mobilità è articolato in tre sezioni, nelle quali vengono trattati i seguenti aspetti: • Il Quadro conoscitivo contiene una analisi della domanda di mobilità alla scala provinciale, e delle caratteristiche operative delle infrastrutture e servizi di trasporto rilevanti a detta scala, la cui redazione è già stata completata. • La Proposta strategica contiene gli indirizzi per la pianificazione del sistema dei trasporti, in relazione all’assetto del territorio ed alla compatibilità ambientale e paesaggistica, nel rispetto delle Linee guida della pianificazione regionale, di recente approvate dal Consiglio regionale. • Le Norme di attuazione, per le quali in questo documento è riportata una possibile articolazione. • Controdeduzioni alle osservazioni pervenute da altri Enti Seguendo questi criteri, il progetto del sistema delle infrastrutture di trasporto, che è stato redatto nell’ambito del tematismo sulla mobilità, ha avuto per oggetto: a) la definizione della rete delle principali infrastrutture lineari (strade, ferrovie); b) la definizione delle funzioni delle principali infrastrutture nodali (porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, centri merci). DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 40 PTCP COSENZA Mobilità sistematica casa-lavoro a scala provinciale PTCP COSENZA Mobilità sistematica casa-scuola a scala provinciale PTCP COSENZA Classificazione amministrativa della rete stradale DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 41 PTCP COSENZA Criticità della rete stradale PTCP COSENZA Rete ferroviaria ed infrastrutture nodali PTCP COSENZA Interventi in atto, programmati e proposti sulla rete infrastutturale SISTEMA INSEDIATIVO Il P.T.C.P., relativamente al sistema insediativo, definisce criteri e indirizzi generali per la redazione degli strumenti urbanistici comunali, in coerenza con i contenuti delle line guida regionali. Obiettivo degli indirizzi suddetti è la costruzione di un modello di uso del territorio ai fini insediativi coerente e razionalmente rispettoso dei principi generali di sostenibilità ecologica, economica e sociale. Base fondamentale di questo lavoro è stata la raccolta e la successiva analisi dei dati caratterizzanti lo stato atuale del sistema insediativo nella provincia di Cosenza. Dai dati demografici a quelli sul patrimonio edilizio esistente nonché ad un quadro sintetico delle previsioni contenute negli strumenti urbanistici. L’analisi di questi dati, riferiti ai decenni compresi fra il 1951 e il 2001, ha consentito di ricostruire le dimamiche di sviluppo e quindi ha dato la possibilità di lavorare su scenari futuri credibili e supportati scientificamente. In sintesi l’analisi comparata dei diversi dati e fattori ha consentito di pervenire ad un quadro d indirizzi che perseguono i seguenti obiettivi generali. 1. Contenere l’ulteriore consumo di suolo ai fini insediativi. 2. Razionalizzare l’utilizzo, dove necessario, di nuove aree di espansione secondo criteri d sostenibilità economica ma soprattutto di estremo contenimento di risorse primarie non rinnovabili (acqua, aria, suolo). DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 42 3. Elevare la qualità sia architettonica che funzionale dei nuovi sistemi insediamenti. 4. Privilegiare il recupero e la rifunzionalizzazione dei nuclei insediativi consolidati (centri storici e nuclei definiti nella loro forma urbana). 5. Riqualificazione e restauro urbanistico dei nuclei diffusi, specie periferici, di recente formazione. Di seguito si riportano gli indirizzi per l’ambito di copianificazione della Copianificazione della Polarità Urbana di Cosenza definiti dal PTCP cui appartiene il comune di Dipignano: Indirizzi per ambiti di Copianificazione 3 - Copianificazione della Polarità Urbana di Cosenza Comuni di appartenenza: Area Urbana Cosenza-Rende-Montalto - Castrolibero Fascia A – Castiglione Cosentino - Casali Cosentini e Insediamenti Collinari (Luzzi, Rose, San Pietro in Guarano, Lappano, Zumpano, Rovito, Celico, Spezzano della Sila, Trenta, Casole B., Spezzano Piccolo, Serra Pedace, Pedace, Pietrafitta, Marano M., Marano P., Cerisano, Mendicino, Carolei, Dipignano, Piane Crati), San Vincenzo la Costa, San Fili Fascia B – (Bisignano, Torano Castello, San Martino di Finita, Rotagreca, Lattarico, San Benedetto Ullano,, Paterno Calabro, S.Stefano di Rogliano, Mangone, Cellara, Figline Vegliaturo, Aprigliano) Fascia C – (Domanico, Grimaldi, Malito, Belsito, Altilia, Rogliano, Marzi, Carpanzano, Scigliano, Pedivigliano, Colosimi, Parenti, Bianchi, Panettieri) Area di Fascia A 3 Comuni Carolei, Cerisano, Dipignano, Marano Marchesato, Marano Principato, Mendicino, San Fili, San Vincenzo la Costa Caratterizzazione ambientale Il paesaggio ambientale prevalente è vario: comprende agricoli eterogenei e foreste. Il paesaggio ecologico prevalente comprende montagne metamorfiche e colline argillose. L’estensione delle aree boscate è in prevalenza elevata con limitate zone di media e moderata. Il rischio di incendi è prevalentemente medio, anche se sono presenti aree a rischio moderato e altre a rischio molto elevato. La valenza forestale varia tra elevata e molto elevata. Lo squilibrio forestale varia tra moderato e medio con limitate zone di elevato. Il rischio di inondazione varia tra medio ed elevato. Il rischio di frana varia in prevalenza tra elevato e molto elevato. La valenza delle aree protette è moderata o nulla. Scarsa o nulla è la presenza di zone di interesse archeologico, di castelli, di fortificazioni e di architettura religiosa e residenziale di pregio. Nella maggior parte dei comuni si rileva assenza di produzioni tipiche. In qualcuno di essi, sono presenti produzioni ortofrutticole tipiche. Caratteristiche prevalenti Sono presenti aree boscate di elevata valenza. Sono presenti sia il rischio di inondazione che quello di frana. Scarsa è la presenza di elementi storico – archeologico significativi e nella maggior parte dei comuni si rileva assenza di produzioni tipiche. Obiettivi • Tutelare e salvaguardare l’integrità fisica del territorio • Rendere lo sviluppo del territorio compatibile con le risorse naturali e paesaggistiche • Valorizzare il patrimonio di risorse naturali • Valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale • Tutelare il paesaggio rurale e le attività agricole - forestali. Linee di indirizzo - realizzare interventi integrati di difesa e di mitigazione del rischio idraulico; - realizzare interventi integrati di bonifica, ripristino, regimazione e consolidamento dei versanti; DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 43 - salvaguardare qualità e quantità del patrimonio idrico per usi sostenibili; - favorire il riequilibrio ecologico dell’area attraverso la tutela e la ricostruzione degli habitat naturali; - valorizzare le risorse naturalistiche, sviluppando il ruolo del presidio ambientale e paesistico e promuovendo interventi integrati di restauro del territorio - tutelare i paesaggi rurali di particolare pregio e le risorse naturalistiche; - salvaguardare e valorizzare il patrimonio agricolo, con particolare riferimento alle aree ad elevata valenza; - incentivare la diffusione dell’Agriturismo; - promuovere l’agricoltura biologica e sviluppare una agricoltura di presidio per la difesa del suolo; - tutelare e valorizzare gli ambiti forestali. Sistema relazionale – Infrastrutture di trasporto Obiettivi • Miglioramento dei collegamenti ferroviari alla scala provinciale, regionale, nazionale; integrazione gomma – ferro; integrazione trasporto individuale e collettivo. • Creazione di una rete viaria gerarchizzata per funzioni, separando il traffico locale dal traffico di media e lunga percorrenza. • Contenimento della congestione del traffico stradale; miglioramento della sicurezza; riduzione degli impatti sull’ambiente (rumore, inquinamento, effetto barriera). • Sviluppo della portualità finalizzato al traffico merci, al traffico crocieristico ed alla navigazione da diporto. • Sviluppo del sistema logistico, in connessione al porto di Corigliano ed alla connessione dei corridoi infrastrutturali tirrenico ed adriatico. • Promozione dell’uso del trasporto aereo sulle lunghe percorrenze, anche a sostegno delle attività turistiche. • Promozione della mobilità ecologica. Linee di indirizzo • Potenziamento della ferrovia Paola – Cosenza – Sibari per il servizio passeggeri e merci nazionale e per il trasporto persone regionale;potenziamento della stazione di Cosenza Vaglio Lise quale nodo intermodale per la lunga percorrenza; estensione del servizio FSfino a Piazza Matteotti per il servizio regionale; riqualificazione delle Ferrovie della Calabria per il servizio regionale ed il servizio turistico;riqualificazione e integrazione delle stazioni ferroviarie esistenti;integrazione delle stazioni nei contesti urbani; sviluppo dei serviziferroviari, sviluppo della intermodalità ferro-gomma, mediante la realizzazione di nodi del trasporto collettivo su gomma e parcheggi contigui alle stazioni. • Adeguamento dell’A3 a Sud di Cosenza, in parte su nuovo tracciato;realizzazione di nuovi svincoli autostradali, a Sud di Cosenza epresso Settimo; realizzazione del collegamento tra il nuovo svincoloA3 a sud di Cosenza, Cosenza Centro Storico e la SS 107;raddoppio della SS 107 in corrispondenza della Crocetta,realizzazione di una variante della SS 107 per la eliminazione dei tratti urbani nei comuni di Cosenza e Rende; riqualificazione come viabilità urbana dei tratti della SS 107 sostituiti dalla nuova variante;realizzazione della Via del Crati; potenziamento dell’itinerario collinare esistente San Marco – Montalto – San Fili – Rende; realizzazione di un nuovo itinerario collinare a corona dell’area urbana: san Fili - Rende – Marano M., Marano P., Cerisano - Mendicino – Dipignano (con deviazione per Piano Lago) – Figline – Aprigliano – Pedace – SS 107; potenziamento diffuso della viabilità locale. • Realizzazione di un sistema di trasporto urbano in sede propria nell’area urbana secondo la direttrice Cosenza – Rende – Università – Montalto (Metropolitana leggera). • Realizzazione del collegamento ferroviario diretto con l’aeroporto di Lamezia ed il costruendo aeroporto di Cassano. • Realizzazione di una infrastruttura logistica (centro intermodale gomma – ferro, autoporto) in connessione alla ferrovia Paola – Cosenza – Sibari, da inserire nell’itinerario merci Porto di Gioia Tauro – Porto di Corigliano – Taranto - Bari – Nord. • Realizzazione di infrastrutture e servizi per la “mobilità dolce”: piste ciclabili, itinerari ciclo- pedonali, sentieri pedonali, percorsi ippoturistici. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 44 Sistema relazionale – Infrastrutture idrauliche, energetiche, ecc. Infrastrutture idrauliche: segmenti Acquedotti, Fognature, Depurazione Obiettivi • Costruire una forma di gestione del Servizio idrico integrato moderna e a servizio del cittadino. • Fornire sempre l’acqua nella quantità e qualità giusta, diminuendo gli sprechi. • Raggiungere gli obiettivi di qualità dei corpi idrici recettori fissati nella direttiva quadro UE 2000/60. • Creare strumenti di controllo del servizio che premino l’efficienza e penalizzino le disfunzioni, attraverso una carta condivisa da utenti, ente gestore e ente pubblico. Linee di indirizzo • Trasferimento dei piccoli sistemi acquedottistici dai comuni e dalla SORICAL all’ato. • Adeguamento delle tariffe al servizio reso. Maggiore corrispondenza fra l’erogazione dei servizi da parte della SORICAL e dell’ato. • Avviare attraverso il nuovo soggetto gestore una forma gestionale moderna, che sia efficiente, efficace ed economica. • Formare validamente nuovi tecnici di gestione. • Aumentare cospicuamente i livelli di gestione e controllo da remoto dei servizi. • Sostituire le condotte acquedottistiche di adduzione e di distribuzione più vecchie. • Ricondurre le perdite idriche a livelli “fisiologici” (10-12% ). • Aumentare l’efficienza delle opere elettromeccaniche (sollevamenti, macchinari dei depuratori, etc.). • Completare gli allacciamenti fognari al depuratore Valle Crati con nuove opere di collettamento; costruire depuratori nuovi per i comuni non allacciabili facilmente al Valle Crati; raddoppiare la potenzialità del depuratore Valle Crati (attualmente sopporta un carico di 100.000 abitanti). Separare le acque reflue domestiche da quelle meteoriche. Sistema relazionale – Infrastrutture idrauliche, energetiche, ecc. Infrastrutture idrauliche: Schemi irrigui Obiettivi L’obiettivo che ci si attende è quello di valorizzare il potenziale produttivo esistente e procedere alla infrastrutturazione delle aree ancora prive di impianti. Ultimare la riconversione degli impianti da canaletta in impianti tubati, sostituire le tubazioni esistenti in cemento amianto, intervenire in modo organico e funzionale sulle opere di presa. Tutto ciò consentirà un utilizzo più razionale e produttivo delle risorse idriche disponibili, un miglioramento generale delle produzioni agricole, un risparmio idrico notevole che consentirà di servire meglio le aree attualmente caratterizzate da crisi idrica ed infine con l’automatizzazione degli impianti si potrà garantire un miglior servizio all’utente e una più corretta tariffazione delle acque irrigue. Linee di indirizzo Le aree irrigue esistenti necessitano di interventi di completamento, di razionalizzazione ed ammodernamento dei sistemi di irrigazione. Lo scarto che si riscontra tra superficie dominata, irrigabile ed irrigata, è certamente preoccupante e deve essere colmato individuando i mezzi necessari ed eliminando le ragioni che hanno portato a ciò. Queste possono essere prevalentemente riconducibili a cause fondamentali quali: la struttura e il tipo di esercizio degli impianti, il livello di professionalità degli utenti, la particolare consistenza delle economie esterne ed interconnesse. In base a quanto sopra detto non si può non evidenziare con forza come sia importante e da non sottovalutare e prioritario il problema dell’ammodernamento e della razionalizzazione degli impianti esistenti e del loro completamento. Ciò consentirà la riconversione degli impianti a canaletta in impianti tubati in pressione, la realizzazione delle reti di distribuzione aziendale, la predisposizione del telecontrollo negli impianti esistenti e in programma, la formazione professionale degli addetti, l’assistenza tecnica. Inoltre occorre definire nuovi indirizzi produttivi capaci di guidare processi rapidi di riconversione colturale, creare strutture agro-industriali commerciali moderne capaci di assicurare il collocamento del prodotto a giusto prezzo. È assolutamente necessario avviare contestualmente alla realizzazione degli impianti, una serie di iniziative atte a favorire la pronta utilizzazione dell’acqua, la sua conturazione e la sua tariffazione. DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 45 Sistema insediativo Obiettivi • azioni sulle città, in termini di riqualificazione e riorganizzazione urbanistica; • azioni sullo sviluppo delle relazioni territoriali, ovvero promozione di sistemi urbani integrati, capaci di sviluppare sinergie fra le città e fra queste e la realtà extraterritoriale costituita dalla Università della Calabria. • riorganizzazione infrastrutturale delle città che favoriscano le interconnessioni con le realtà urbane del territorio della media valle del Crati e con il territorio dello ionio. • sviluppo di un polo culturale e d’arte d’eccellenza • sviluppo di attività innovative e terziarie di livello avanzato; • recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico, infrastrutturale e ambientale esistente • riqualificazione del patrimonio edile e architettonico, anche, a fini culturali e turistici. Linee di indirizzo • Razionalizzazione e potenziamento del sistema della mobilità interna (Metropolitana leggera) • riqualificazione ambientale della città; • rafforzamento delle infrastrutture legate alla “produzione e diffusione delle attività culturali” ; • potenziamento dei servizi pubblici e privati di carattere strategico; • promozione delle attività legate al terziario avanzato; • azioni e progetti che favoriscano i processi di integrazione socioeconomica dell’Università della Calabria con il contesto urbano delle città. • Attuazione di un piano di recupero e valorizzazione del patrimonio storico e ambientale ai fini culturali e turistici. PROGRAMMI D’INTERVENTO E PROGETTI INTEGRATI I progetti integrati sono l’insieme di azioni che attraversano diversi settori, ma puntano a un obiettivo comune di sviluppo del territorio e necessitano di un approccio attuativo unitario e coerente. Questi i concetti centrali della definizione: • l'integrazione progettuale, caratteristica di tutta l'attività cofinanziata dai fondi strutturali • il riferimento territoriale come destinatario delle azioni e contesto in cui stimolare le potenzialità latenti I progetti integrati devono inserirsi all'interno della strategia regionale, delle linee di intervento settoriali e di filiera e dei metodi operativi di concertazione e collaborazione pubblico-privato, previsti dai programmi operativi. Hanno una duplice finalità: • assicurare un adeguato riconoscimento agli interventi che si basano su un'idea guida esplicitata e condivisa • elaborare un sistema di attuazione unitario, organico e integrato, in grado di semplificare la gestione e consentire il raggiungimento degli obiettivi nei tempi previsti I progetti integrati sono caratterizzati dai seguenti elementi: • definizione dell'idea-forza, della strategia di progetto e degli obiettivi DOCUMENTO PRELIMINARE - P IANO S TRUTTURALE C OM UNALE (PSC) DI D IPIGNANO (CS) - 2013 46 • identificazione dell'ambito territoriale o tematico di riferimento • individuazione del soggetto responsabile del progetto • identificazione delle procedure di gestione e monitoraggio (Fonte QCS 2000/2006) La Regione Calabria considera il territorio, con le sue risorse, centrale per le politiche di sviluppo, e individua nella concentrazione e nell’integrazione degli interventi le regole da seguire per sostenere la coesione interna e la competitività dei sistemi locali. Per mettere in atto questa strategia, la Regione punta sul rilancio e la valorizzazione della Progettazione Integrata. I Progetti Integrati di Sviluppo sono uno strumento operativo di attuazione della strategia regionale, delle linee di intervento (territoriali, settoriali e di filiera) e dei metodi individuati (concertazione, partecipazione, collaborazione pubblico-privato). Sono articolati in: Progetti Integrati di Sviluppo Regionale (PISR) e Progetti Integrati di Sviluppo Locale (PISL). L’esperienza di programmazione 2000-2006 ha evidenziato la necessità di una maggiore cooperazione strategica e operativa tra le Istituzioni che, a diverso titolo, hanno compiti e funzioni di programmazione e pianificazione territoriale: Stato, Regione, Province, Comunità Montane, Comuni. Sulla scorta di quanto appreso, la Regione Calabria, di concerto con il Download Do'stlaringiz bilan baham: |
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