sottoposti alla verifica di assoggettabilità alla VAS.
LEGGE 27.12.2013 N° 147 LEGGE 27.12.2013 N° 147 La legge 147/213, c.d. legge di stabilità 2014, risorse ed interventi immediatamente canteriabili e definisce una specifica procedura per l’utilizzo delle risorse finanziarie, stanziando anche nuovi finanziamenti. Viene mutata anche la disciplina della gestione commissariale per il dissesto idrogeologico prevedendo il subentro dei Straordinari e trasferendo le risorse giacenti nella disponibilità dei bilanci regionali.
DPCM 27.05.2014 DPCM 27.05.2014 Con il DPCM 27.05.2014 (Italia Sicura) viene istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri una struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche: Italia Sicura. Il Governo ha stanziato 4 miliardi di euro per le Regioni al fine di ripristinare sicurezza dalle frane.
La figura professionale del geologo ed il rischio idrogeologico Fondamentale è il ruolo professionale del geologo nell’ambito della prevenzione e gestione del rischio idrogeologico. Infatti dal contesto normativo riportato deriva tutta una serie di attività di competenza esclusiva del geologo e di confrontandosi e collaborando con altre figure professionali.
Tali attività possono ricondursi in particolare: all’attività conoscitiva, vale a dire di raccolta, elaborazioni, archiviazione e diffusione dei dati relativi agli elementi del territorio da considerare: suolo, sottosuolo, abitati, opere infrastrutturali, acque (meteoriche, fluviali, sotterranee e marine); corsi d’acqua; singoli bacini idrografici; l’accertamento, la sperimentazione, la ricerca e lo studio degli elementi dell’ambiente fisico e delle condizioni generali di rischio; la formazione e l’aggiornamento delle carte tematiche del territorio; la valutazione e lo studio degli effetti conseguenti all’esecuzione dei piani, dei programmi e dei progetti di opere previsti dalla legge;
la sistemazione, la conservazione ed il recupero del suolo, con interventi idrogeologici, idraulici, idraulico-forestali, idraulico-agrari, silvo-pastorali, di forestazione e di bonifica; la difesa, la sistemazione e la regolazione dei corsi d’acqua, dei rami terminali dei fiumi e delle loro foci nel mare, nonché delle zone umide; la moderazione delle piene, anche mediante serbatoi di invaso, vasche di laminazione, casse di espansione, scaricatori, scolmatori, diversivi o altro, per la difesa dalle inondazioni e dagli allagamenti;
la disciplina delle attività estrattive, al fine di prevenire il dissesto del territorio, inclusi erosione ed abbassamento degli alvei e delle coste; la difesa e il consolidamento dei versanti e delle aree instabili, nonché la difesa degli abitati e delle infrastrutture contro i movimenti franosi, le valanghe ed altri fenomeni di dissesto; il contenimento dei fenomeni di subsidenza dei suoli e di risalita delle acque marine lungo i fiumi e nelle falde idriche, anche mediante operazioni di ristabilimento delle preesistenti condizioni di equilibrio e delle falde sotterranee.
Oltre alla relazione geologica e geotecnica i geologi sono chiamati a produrre specifici studi e verifiche di compatibilità e sicurezza geomorfologica. Tali studi hanno come finalità la definizione del grado di pericolosità relativo all’assetto idrogeologico dell’area d’intervento (frane, colate, alluvioni, processi erosivi) e comprendono anche le verifiche idrologiche e idrauliche. compensative per la sicurezza delle opere da realizzare.
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