Il Documento della Valutazione dei Rischi (dvr)


La PRESA deve essere salda e possibilmente effettuata con entrambe le mani


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Sana15.10.2017
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La PRESA deve essere salda e possibilmente effettuata con entrambe le mani

  • La PRESA deve essere salda e possibilmente effettuata con entrambe le mani

  • La dislocazione del peso in gradi angolari ottimali =

  • La frequenza dei gesti (N° di atti al minuto continuo) più è alta la frequenza meno peso si dovrebbe spostare

  • Ulteriori fattori devono essere moltiplicati per calcolare il Peso Limite Raccomandato:

  • La precisione dove deve essere collocato il peso

  • Quando la temperatura e l’umidità dell’ambiente non è ottimale



RISCHI DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO

  • RISCHI DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO

  • LAVORI RIPETITIVI DEGLI ARTI SUPERIORI

  • Le patologie da sovraccarico biomeccanico vengono definite come alterazioni delle unità osteo-muscolo-neuro-tendinee e delle borse legate alla presenza di un costante impegno funzionale dei distretti dell’arto superiore (spalla, gomito, mano, polso) e di altri distretti corporei quali il rachide e le ginocchia, che se causate o aggravate da movimenti o sforzi fisici ripetuti in ambiente lavorativo, vengono inquadrate come “lavoro correlate”.

  • I FATTORI DI RISCHIO PER CTD (Cumulative Trauma Disorders)

  • Movimenti ripetitivi

  • Alta frequenza e velocità

  • Uso di forza

  • Posizioni incongrue

  • Recupero insufficiente



RISCHI DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO

  • RISCHI DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO

  • LAVORI RIPETITIVI DEGLI ARTI SUPERIORI

  • Esempio di approccio valutativo del rischio:

  • Fase 1 – Identificazione del rischio: fattori di esposizione

  • Fase 2 – Stima del rischio: CHECKLIST OCRA (metodo semplificato)

  • Fase 3 – Valutazione dettagliata: Indice OCRA (metodo completo)

  • Fase 4 – Riduzione del rischio: riprogettazione e rivalutazione



LAVORATORE VIDEOTERMINALISTA: Il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le previste interruzioni.

  • LAVORATORE VIDEOTERMINALISTA: Il lavoratore che utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le previste interruzioni.

  • Il Datore di Lavoro, all’atto della valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, deve compiere un’analisi dei posti di lavoro di videoterminalisti al fine di determinare:

    • I rischi per la vista e per gli occhi;
    • I problemi legati alla postura ed all’affaticamento fisico o mentale;
    • Le condizioni ergonomiche e di igiene ambientale


Il Datore di Lavoro deve individuare ed adottare apposite misure di prevenzione dei rischi:

  • Il Datore di Lavoro deve individuare ed adottare apposite misure di prevenzione dei rischi:

    • Indurre la sorveglianza sanitaria con visite preventive (prima dell’avviamento alla mansione) e periodiche (di norma ogni 5 anni);
    • Fornire, a sue spese, i dispositivi speciali di correzione, qualora i risultati degli esami specialistici ne evidenzino la necessità;
    • Organizzare le mansioni e i compiti lavorativi comportanti l’uso di videoterminali al fine di evitare il ripetersi e la monotonia delle operazioni;
    • Programmare le interruzioni dell’attività lavorativa al videoterminale (almeno 15 minuti ogni 120) quando tale attività è svolta per almeno 4 ore consecutive;
    • Elaborare ed attuare un piano specifico di formazione ed informazione per i lavoratori addetti ai videoterminali.


Corretta postura videoterminalista:

  • Corretta postura videoterminalista:



Il rumore è causa di danno (ipoacusia, sordità) e comporta la malattia professionale statisticamente significativa. Gli effetti nocivi sull'uomo dipendono da tre fattori:

  • Il rumore è causa di danno (ipoacusia, sordità) e comporta la malattia professionale statisticamente significativa. Gli effetti nocivi sull'uomo dipendono da tre fattori:

  • intensità del rumore,

  • frequenza del rumore,

  • durata nel tempo dell’esposizione al rumore.





I PRINCIPI DELLA PREVENZIONE

  • I PRINCIPI DELLA PREVENZIONE

  • 1) ridurre i livelli di rumore alla fonte,

  • 2) Limitare la propagazione delle onde sonore, isolando la sorgente sonora utilizzando dei materiali fono-assorbenti per le pareti, i muri, i soffitti degli ambienti di lavoro. 3) Limitare il tempo di esposizione del lavoratore.

  • 4) Proteggere il lavoratore con ambienti cabinati o mediante protezioni individuali che devono abbattere l'intensità dello stimolo sonoro dove non è possibile fare migliorie.




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