Il Documento della Valutazione dei Rischi (dvr)


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Sana15.10.2017
Hajmi446 b.
#17871
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DLgs. 27/01/2010 n.17 “Direttiva Macchine” prevede che se una macchina emette radiazioni non ionizzanti (quindi comprese anche le ROA (radiazioni ottiche artificiali) che possono nuocere le persone esposte, il costruttore deve riportare nel manuale di istruzioni le relative informazioni.

  • Qualora manchino norme specifiche di prodotto, la norma UNI EN 12198:2009 consente al fabbricante di assegnare alla macchina una categoria in funzione del livello di emissione di radiazioni secondo i valori riportati nella appendice B della suddetta norma.



    • Sono contemplate tre categorie di emissione, per le quali sono previste misure di protezione, d’informazione, di addestramento:

    • categoria 0 nessuna restrizione: macchina intrinsecamente sicura ai fini dell'emissione ROA;

    • categoria 1: possono essere necessarie limitazioni d'accesso e misure di protezione; il fabbricante deve fornire informazioni su pericoli e rischi anche indiretti

    • categoria 2: richieste sempre restrizioni speciali e misure di protezione; il fabbricante ha l'obbligo di fornire informazioni su pericoli e rischi anche indiretti e sull'addestramento necessario ai fini dell'impiego sicuro.



    L’assorbimento delle sostanze tossiche può avvenire per:

    • L’assorbimento delle sostanze tossiche può avvenire per:

    • 1) inalazione

    • 2) ingestione accidentale di sostanze pericolose, tra le norme igieniche da rispettare c’è il divieto di assumere cibi e bevande nei luoghi di lavoro

    • 3) contatto cutaneo, che si può presentare durante le fasi di manipolazione

    • 4) intossicazione



    L’intossicazione si distingue in tre forme:

    • L’intossicazione si distingue in tre forme:

    • intossicazione acuta: esposizione di breve durata a forti concentrazioni con assorbimento rapido del tossico.

    • Gli effetti sono immediati e si hanno entro le 24 ore con morte o guarigione rapida

    • intossicazione sub-acuta: esposizioni per un periodo di più giorni o settimane prima che appaiano i primi effetti;

    • intossicazione cronica: esposizione frequenti e prolungate nel tempo. Gli effetti sono tardivi, fino a diverse decine di anni.

    • L’intossicazione in questo caso si manifesta:

    • - perché la quantità di tossico eliminata è inferiore alla quantità assorbita;

    • - perché la quantità di tossico assorbita a seguito di esposizioni ripetute si accumula su un particolare tessuto e viene rilasciata solo in un tempo successivo.



    La valutazione del rischio

    • La valutazione del rischio

    • È intesa come l’insieme di azioni da mettere in atto per arrivare alla «stima del rischio di esposizione» ai fattori di rischio per la salute e la sicurezza del personale in relazione alle lavorazioni.

    • Si procede in modo standardizzato al fine di ottenere i migliori risultati tecnico-economici per ogni ambiente di lavoro e per ogni lavorazione successivamente si dovrà prevedere a:

    • l’identificazione delle sorgenti di rischio presenti nel ciclo lavorativo con il censimento delle materie chimiche;

    • 2. l’esposizione in relazione alla lavorazione

    • 3. l’analisi delle schede di sicurezza

    • 4. l’analisi delle fasi lavorative



    DURANTE IL LAVORO SI CERCHERÀ:

    • DURANTE IL LAVORO SI CERCHERÀ:

    • di utilizzare limitatamente gli agenti rischiosi nel luogo di lavoro e dove possibile sostituirli con altri prodotti o processi non pericolosi oppure meno pericolosi;

    • di eliminare tutti i rischi oppure ridurli alla fonte;

    • di sviluppare una programmazione di prevenzione.

    • di ridurre al minimo la durata e l’intensità dell’esposizione

    • di limitare al minimo il numero dei lavoratori esposti

    • di regolamentare la manutenzione di: macchine, impianti, dei dispositivi di sicurezza

    • di adottare misure tecniche di prevenzione (es: lavorazioni a ciclo chiuso) con priorità delle misure di protezione collettiva (sistemi di ventilazione, di aspirazione localizzata,) rispetto alle misure di protezione individuale

    • di far uso dei segnali di avvertimento e di sicurezza



    PROCEDIMENTI E METODI DI LAVORO:

    • PROCEDIMENTI E METODI DI LAVORO:

    • Stoccaggio minimo, nel luogo di lavoro, della quantità di agenti chimici necessari al ciclo lavorativo.

    • Conservare i recipienti in luogo separato, areato, lontano da fonti di calore

    • organizzare i depositi in locali idonei

    • verificare che le sostanze pericolose, inclusi gli scarti, siano contenuti in recipienti a tenuta, dotati di buona chiusura ed etichettati.

    • non utilizzare recipienti per alimenti per conservare o utilizzare gli agenti chimici.



    PROCEDIMENTI E METODI DI LAVORO:

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