Il Documento della Valutazione dei Rischi (dvr)


I valori ottenuti per ogni sostanza sono sommati fra loro per esprimere l’esposizione totale di quel dato operatore


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Sana15.10.2017
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I valori ottenuti per ogni sostanza sono sommati fra loro per esprimere l’esposizione totale di quel dato operatore.



I lavoratori per i quali la valutazione del rischio da esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni ha evidenziato un rischio per la salute verranno:

  • I lavoratori per i quali la valutazione del rischio da esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni ha evidenziato un rischio per la salute verranno:

  • sottoposti a sorveglianza sanitaria;

  • b) iscritti in un registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l’attività svolta, l’agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell’esposizione a tale agente.

  • Il medico competente cura la tenuta del registro e per gli stessi lavoratori istituisce e aggiorna la cartella sanitaria e di rischio.



La consistenza fibrosa dell’amianto è alla base delle sue ottime proprietà tecnologiche (utilizzo massiccio dagli anni ‘60).

  • La consistenza fibrosa dell’amianto è alla base delle sue ottime proprietà tecnologiche (utilizzo massiccio dagli anni ‘60).

  • (basso costo, ottimo isolante, alta resistenza a sollecitazioni)

  • Essa conferisce al materiale anche, purtroppo, delle proprietà di rischio essendo causa di gravi patologie a carico prevalentemente dell’apparato respiratorio.

  • La pericolosità consiste nella capacità dei materiali di amianto di rilasciare fibre potenzialmente inalabili e inoltre nella estrema suddivisione cui tali fibre possono giungere.

  • Le fibre penetrano nell’organismo attraverso 2 vie:

  • - per via respiratoria (la più importante)

  • - per via digestiva (mangiando, bevendo, inghiottendo fibre respirate e intrappolate nel muco)



PIANO NAZIONALE AMIANTO prevede 3 macro aree:

  • PIANO NAZIONALE AMIANTO prevede 3 macro aree:

  • Tutela della salute;

  • Tutela dell’ambiente;

  • Aspetti di sicurezza del lavoro, previdenziali ed il fondo vittime dell’amianto (40 mlo di € contro i 360 mlo € in Francia che ha indennizzato solo il10% degli aventi diritto)

  • Tali macro-aree non vanno comunque considerate come compartimenti separati ma come elementi di un “unicum” costituito dal Piano stesso, e per tale ragione devono essere messe in correlazione e gestite, per quanto possibile, in modo coordinato.

  • Oggi si sono in Italia 34.000 i siti contaminati da AMIANTO, in 19 regioni Calabria e Sicilia esclusi perché non hanno trasmesso nessun dato.



Nel 2013 le vittime dell’amianto accertate in Italia sono state 1374 i nuovi ammalati sono 376.

  • Nel 2013 le vittime dell’amianto accertate in Italia sono state 1374 i nuovi ammalati sono 376.

  • La Campania ha 368 ammalati e 34 vittime.

  • In Umbria 37 nuovi ammalati e 11 vittime.

  • Occorrono interventi urgenti di bonifica, incrementare la ricerca, la sorveglianza sanitaria, la loro registrazione e terminare il censimento.

  • Devono perciò essere messe in atto azioni territoriali di prevenzione dopo che la legge mise al bando estrazione, importazione, fabbricazione e commercio dell’amianto (1992).

  • Una mappatura puntuale può legare oltre una precisa valutazione anche una mirata prevenzione nonché all’occupazione



Tutte le malattie da amianto insorgono a distanza di molto tempo dall'inizio dell'esposizione, dopo un periodo (LATENZA) che può variare da 10 a 40 anni.

  • Tutte le malattie da amianto insorgono a distanza di molto tempo dall'inizio dell'esposizione, dopo un periodo (LATENZA) che può variare da 10 a 40 anni.

  • Le statistiche dicono che il picco si avrà tra il 2015 e il 2024 e che il 25% di questa malattia risulta su coloro che hanno lavorato nell'edilizia o nel campo della manutenzione di edifici.

  • Il rischio per la salute è direttamente legato alla quantità ed al tipo di fibre inalate, alla loro stabilità chimica, e ad una predisposizione personale di sviluppare la malattia.



IN UMBRIA

  • IN UMBRIA

  • Esiste una mappatura eseguita dall’ARPA degli immobili ed edifici pubblici in Umbria dal 2007 al 2010 e successivi aggiornamenti

  • IMMOBILI

  • Il comune di Perugia con pericolo di asbesto = ha 21 siti di eternit riscontrato

  • Marsciano, Foligno, Gubbio, Umbertide, Città di Castello = 5-7 siti

  • Terni, Orvieto, Castiglion del Lago, Trevi = 4-5 siti di eternit

  • Le zone di Città della Pieve, Passignano sul Trasimeno, Sigillo, Gualdo Tadino, Valfabbrica, Assisi, Valtopina, Spello, Cannara, Bettona, Torgiano, Bastia, Deruta, Collazzone, Gualdo Cattaneo, Todi, Spoleto, Montefalco, Massa Martana, Montecastrilli, Amelia, Narni, Stroncone e Norcia = 2-3 siti di eternit riscontrati.



EDIFICI PUBBILICI

  • EDIFICI PUBBILICI

  • Sono 137 i siti censiti pari a 45.500 metri quadrati di eternit.

  • Umbertide 21 edifici pubblici;

  • Perugia, Gubbio, Bevagna e Terni 7 siti;

  • Marsciano, Norcia, Costacciaro, Orvieto, Alviano, Pietralunga, Città di Castello, San Giustino 4 siti;


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