A. A. 2013-2014 sp 2014 Prof ord. Uberto motta storia letteraria moderna: La letteratura dell’Italia Unita (1861-1968) martedí 17-19h, mis 3026
«Non mi riconosci?» S. Freud, Al di là del principio di piacere, 1921
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- S. Slataper, Il mio Carso (1912)
- G. Papini, Un uomo finito (1913)
- Benedetto Croce 1866-1952
- Storiografia: Storia dell’età barocca in Italia del 1920; Storia d’Italia dal 1871 al 1915 , 1928
- B. Croce, Contributo alla critica di me stesso , 1918
«Non mi riconosci?»
Filologia: Lirici marinisti, 1910Critica letteraria: Ariosto, 1920Autobiografia: Contributo alla critica di me stesso, 1918 (con una finale postilla del 1950)B. Croce, Contributo alla critica di me stesso, 1918Download 445 b. Do'stlaringiz bilan baham: |
S. Slataper, Il mio Carso (1912)
Vorrei dirvi: Sono nato in Croazia, nella grande foresta di roveri. D'inverno tutto era bianco di neve, la porta non si poteva aprire che a pertugio, e la notte sentivo urlare i lupi. Mamma m'infagottava con cenci le mani gonfie e rosse, e io mi buttavo sul focolaio frignando per il freddo. Vorrei dirvi: Sono nato nella pianura morava e correvo come una lepre per i lunghi solchi, levando le cornacchie crocidanti. Mi buttavo a pancia a terra, sradicavo una barbabietola e la rosicavo terrosa. Poi son venuto qui, ho tentato di addomesticarmi, ho imparato l'italiano, ho scelto gli amici fra i giovani piú colti; ma presto devo tornare in patria perché qui sto molto male. Vorrei ingannarvi, ma non mi credereste. Voi siete scaltri e sagaci. Voi capireste subito che sono un povero italiano che cerca d'imbarbarire le sue solitarie preoccupazioni. È meglio ch'io confessi d'esservi fratello, anche se talvolta io vi guardi trasognato e lontano e mi senta timido davanti alla vostra coltura e ai vostri ragionamenti. Io ho, forse, paura di voi. Le vostre obiezioni mi chiudono a poco a poco in gabbia, mentre v'ascolto disinteressato e contento, e non m'accorgo che voi state gustando la vostra intelligente bravura. E allora divento rosso e zitto, nell'angolo del tavolino; e penso alla consolazione dei grandi alberi aperti al vento.
G. Papini, Un uomo finito (1913)
Io non son mai stato bambino. Non ho avuto fanciullezza. Calde e bionde giornate di ebbrezza puerile; lunghe serenità dell'innocenza; sorprese della scoperta quotidiana dell'universo: che son mai? Non le conosco o non le rammento. L'ho sapute dai libri, dopo; le indovino, ora, nei ragazzi che vedo; l’ho sentite e provate per la .prima volta in me, passati i vent'anni, in qualche attimo felice di armistizio o di abbandono. Fanciullezza è amore, è letizia, è spensieratezza ed io mi vedo nel passato, sempre, separato, triste, meditante. Fin da ragazzo mi son sentito tremendamente solo e diverso — né so il perchè. Forse perchè i miei eran poveri o perchè non ero nato come gli altri ? Non so : ricordo soltanto che una zia giovane mi dette il soprannome di vecchio a sei o sett'anni e che tutti i parenti l'accettarono. E difatti me ne stavo il più del tempo serio e accigliato: discorrevo pochissimo, anche cogli altri ragazzi ; i complimenti mi davan noia ; i gestri mi facevan dispetto ; e al chiasso sfrenato dei compagni dell'età più bella preferivo la solitudine dei cantucci più riparati della nostra casa piccina, povera e buia. Ero, insomma, quel che le signore col cappello chiamano un «bambino scontroso» e le donne in capelli «un rospo». Avevan ragione : dovevo essere, ed ero, tremendamente antipatico a tutti. E mi ricordo che sentivo benissimo intorno a me questa antipatia la quale mi faceva più timido, più malinconico, più imbronciato che mai.
Benedetto Croce 1866-1952
1902, Estetica ; 1908, L’intuizione pura e il carattere lirico dell’arte; 1918, Carattere di totalità dell’espressione artistica; 1936, La poesia arte = (1) intuizione pura, (2) attività dello spirito anteriore a ogni logica o ragione o giudizio, (3) forma di conoscenza primitiva e aurorale,(4) espressione e compendio del cuore dell’uomo
identità e simultaneità di intuizione ed espressione (o forma) = sintesi a priori
autonomia dell’arte >< eteronomia dell’arte (che fa dipendere il valore dell’arte da valori estrinseci come l’edificazione morale, la conoscenza logica, il piacere estetizzante)
distinzione di poesia e non poesia (la prima come folgorazione istantanea, come espressione dell’universale che è in noi; la seconda come costume oratorio).
Benedetto Croce
Filosofia: La logica come scienza del concetto puro, ed. definitiva 1909
Storiografia: Storia dell’età barocca in Italia del 1920; Storia d’Italia dal 1871 al 1915, 1928
Vorrei ingannarvi, ma non mi credereste. Voi siete scaltri e sagaci. Voi capireste subito che sono un povero italiano che cerca d'imbarbarire le sue solitarie preoccupazioni. È meglio ch'io confessi d'esservi fratello, anche se talvolta io vi guardi trasognato e lontano e mi senta timido davanti alla vostra coltura e ai vostri ragionamenti. Io ho, forse, paura di voi. Le vostre obiezioni mi chiudono a poco a poco in gabbia, mentre v'ascolto disinteressato e contento, e non m'accorgo che voi state gustando la vostra intelligente bravura. E allora divento rosso e zitto, nell'angolo del tavolino; e penso alla consolazione dei grandi alberi aperti al vento.
G. Papini, Un uomo finito (1913)
Io non son mai stato bambino. Non ho avuto fanciullezza. Calde e bionde giornate di ebbrezza puerile; lunghe serenità dell'innocenza; sorprese della scoperta quotidiana dell'universo: che son mai? Non le conosco o non le rammento. L'ho sapute dai libri, dopo; le indovino, ora, nei ragazzi che vedo; l’ho sentite e provate per la .prima volta in me, passati i vent'anni, in qualche attimo felice di armistizio o di abbandono. Fanciullezza è amore, è letizia, è spensieratezza ed io mi vedo nel passato, sempre, separato, triste, meditante. Fin da ragazzo mi son sentito tremendamente solo e diverso — né so il perchè. Forse perchè i miei eran poveri o perchè non ero nato come gli altri ? Non so : ricordo soltanto che una zia giovane mi dette il soprannome di vecchio a sei o sett'anni e che tutti i parenti l'accettarono. E difatti me ne stavo il più del tempo serio e accigliato: discorrevo pochissimo, anche cogli altri ragazzi ; i complimenti mi davan noia ; i gestri mi facevan dispetto ; e al chiasso sfrenato dei compagni dell'età più bella preferivo la solitudine dei cantucci più riparati della nostra casa piccina, povera e buia. Ero, insomma, quel che le signore col cappello chiamano un «bambino scontroso» e le donne in capelli «un rospo». Avevan ragione : dovevo essere, ed ero, tremendamente antipatico a tutti. E mi ricordo che sentivo benissimo intorno a me questa antipatia la quale mi faceva più timido, più malinconico, più imbronciato che mai.
Benedetto Croce 1866-1952
1902, Estetica ; 1908, L’intuizione pura e il carattere lirico dell’arte; 1918, Carattere di totalità dell’espressione artistica; 1936, La poesia arte = (1) intuizione pura, (2) attività dello spirito anteriore a ogni logica o ragione o giudizio, (3) forma di conoscenza primitiva e aurorale,(4) espressione e compendio del cuore dell’uomo
identità e simultaneità di intuizione ed espressione (o forma) = sintesi a priori
autonomia dell’arte >< eteronomia dell’arte (che fa dipendere il valore dell’arte da valori estrinseci come l’edificazione morale, la conoscenza logica, il piacere estetizzante)
distinzione di poesia e non poesia (la prima come folgorazione istantanea, come espressione dell’universale che è in noi; la seconda come costume oratorio).
Benedetto Croce
Filosofia: La logica come scienza del concetto puro, ed. definitiva 1909
Storiografia: Storia dell’età barocca in Italia del 1920; Storia d’Italia dal 1871 al 1915, 1928
Fin da ragazzo mi son sentito tremendamente solo e diverso — né so il perchè. Forse perchè i miei eran poveri o perchè non ero nato come gli altri ? Non so : ricordo soltanto che una zia giovane mi dette il soprannome di vecchio a sei o sett'anni e che tutti i parenti l'accettarono. E difatti me ne stavo il più del tempo serio e accigliato: discorrevo pochissimo, anche cogli altri ragazzi ; i complimenti mi davan noia ; i gestri mi facevan dispetto ; e al chiasso sfrenato dei compagni dell'età più bella preferivo la solitudine dei cantucci più riparati della nostra casa piccina, povera e buia. Ero, insomma, quel che le signore col cappello chiamano un «bambino scontroso» e le donne in capelli «un rospo». Avevan ragione : dovevo essere, ed ero, tremendamente antipatico a tutti. E mi ricordo che sentivo benissimo intorno a me questa antipatia la quale mi faceva più timido, più malinconico, più imbronciato che mai.
Benedetto Croce 1866-1952
1902, Estetica ; 1908, L’intuizione pura e il carattere lirico dell’arte; 1918, Carattere di totalità dell’espressione artistica; 1936, La poesia arte = (1) intuizione pura, (2) attività dello spirito anteriore a ogni logica o ragione o giudizio, (3) forma di conoscenza primitiva e aurorale,(4) espressione e compendio del cuore dell’uomo
identità e simultaneità di intuizione ed espressione (o forma) = sintesi a priori
autonomia dell’arte >< eteronomia dell’arte (che fa dipendere il valore dell’arte da valori estrinseci come l’edificazione morale, la conoscenza logica, il piacere estetizzante)
distinzione di poesia e non poesia (la prima come folgorazione istantanea, come espressione dell’universale che è in noi; la seconda come costume oratorio).
Benedetto Croce
Filosofia: La logica come scienza del concetto puro, ed. definitiva 1909
Storiografia: Storia dell’età barocca in Italia del 1920; Storia d’Italia dal 1871 al 1915, 1928
Avevan ragione : dovevo essere, ed ero, tremendamente antipatico a tutti. E mi ricordo che sentivo benissimo intorno a me questa antipatia la quale mi faceva più timido, più malinconico, più imbronciato che mai.
Benedetto Croce 1866-1952
1902, Estetica ; 1908, L’intuizione pura e il carattere lirico dell’arte; 1918, Carattere di totalità dell’espressione artistica; 1936, La poesia arte = (1) intuizione pura, (2) attività dello spirito anteriore a ogni logica o ragione o giudizio, (3) forma di conoscenza primitiva e aurorale,(4) espressione e compendio del cuore dell’uomo
identità e simultaneità di intuizione ed espressione (o forma) = sintesi a priori
autonomia dell’arte >< eteronomia dell’arte (che fa dipendere il valore dell’arte da valori estrinseci come l’edificazione morale, la conoscenza logica, il piacere estetizzante)
distinzione di poesia e non poesia (la prima come folgorazione istantanea, come espressione dell’universale che è in noi; la seconda come costume oratorio).
Benedetto Croce
Filosofia: La logica come scienza del concetto puro, ed. definitiva 1909
Storiografia: Storia dell’età barocca in Italia del 1920; Storia d’Italia dal 1871 al 1915, 1928
arte = (1) intuizione pura, (2) attività dello spirito anteriore a ogni logica o ragione o giudizio, (3) forma di conoscenza primitiva e aurorale,(4) espressione e compendio del cuore dell’uomo
identità e simultaneità di intuizione ed espressione (o forma) = sintesi a priori
autonomia dell’arte >< eteronomia dell’arte (che fa dipendere il valore dell’arte da valori estrinseci come l’edificazione morale, la conoscenza logica, il piacere estetizzante)
distinzione di poesia e non poesia (la prima come folgorazione istantanea, come espressione dell’universale che è in noi; la seconda come costume oratorio).
Benedetto Croce
Filosofia: La logica come scienza del concetto puro, ed. definitiva 1909
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