A. A. 2013-2014 sp 2014 Prof ord. Uberto motta storia letteraria moderna: La letteratura dell’Italia Unita (1861-1968) martedí 17-19h, mis 3026
Io giovinetto imberbe, t’ho guardato con ira, padre, per la tua vecchiezza. Stizza contro te vecchio mi prendeva. 1903-1925 La poesia
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- Bu sahifa navigatsiya:
- 1925 Montale, Ossi di seppia
- Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
- U. Saba, La capra e Trieste , da Canzoniere , 1921
- 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana ;
- I. Svevo, La coscienza di Zeno.
- S. Quasimodo, Vento a Tindari , da Acque e terre , 1930
Io giovinetto imberbe, t’ho guardato con ira, padre, per la tua vecchiezza. Stizza contro te vecchio mi prendeva.
G. Verga, I Malavoglia oppure Mastro-don Gesualdo;G. D'Annunzio, Il Piacere;L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal oppure Uno, nessuno e centomila;I. Svevo, La coscienza di Zeno.3. Testi e documenti utilizzati a lezione (Gestens)
Tindari, mite ti so fra larghi colli pensile sull’acque delle isole dolci del dio, oggi m’assali e ti chini in cuore. Salgo vertici aerei precipizi, assorto al vento dei pini, e la brigata che lieve m’accompagna s’allontana nell’aria, onda di suoni e amore, e tu mi prendi da cui male mi trassi e paure d’ombre e di silenzi, rifugi di dolcezze un tempo assidue e morte d’anima. A te ignota è la terra ove ogni giorno affondo e segrete sillabe nutro: altra luce ti sfoglia sopra i vetri nella veste notturna, e gioia non mia riposa sul tuo grembo.
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1907 Gozzano, La via del rifugio 1910 Moretti, Poesie scritte col lapis; [Palazzeschi, L’incendiario] 1911 Gozzano, I colloqui; Moretti, Poesie di tutti i giorni; Sbarbaro, Resine; Saba, Poesie 1912 [Fòlgore, Il canto dei motori] 1913 Rebora, Frammenti lirici 1914 Campana, Canti orfici; Sbarbaro, Pianissimo; Bacchelli, Poemi lirici; [Marinetti, Zang Tumb Tumb] 1915 [Govoni, Rarefazioni e parole in libertà] 1916 Cardarelli, Prologhi; Ungaretti, Il porto sepolto 1918 Boine, Frantumi 1919 Ungaretti, Allegria di naufragi 1920 Cardarelli, Viaggi nel tempo 1921 Saba, Canzoniere 1922 Rebora, Canti anonimi 1925 Montale, Ossi di seppia
D. Campana, Il canto della tenebra, in Canti orfici, 1914
La luce del crepuscolo si attenua: Inquieti spiriti sia dolce la tenebra Al cuore che non ama più! Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare, Sorgenti, sorgenti che sanno Sorgenti che sanno che spiriti stanno Che spiriti stanno a ascoltare… Ascolta: la luce del crepuscolo attenua Ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra: Ascolta: ti ha vinto la Sorte: Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte: Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte Più Più Più Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
1911 Gozzano, I colloqui; Moretti, Poesie di tutti i giorni; Sbarbaro, Resine; Saba, Poesie 1912 [Fòlgore, Il canto dei motori] 1913 Rebora, Frammenti lirici 1914 Campana, Canti orfici; Sbarbaro, Pianissimo; Bacchelli, Poemi lirici; [Marinetti, Zang Tumb Tumb] 1915 [Govoni, Rarefazioni e parole in libertà] 1916 Cardarelli, Prologhi; Ungaretti, Il porto sepolto 1918 Boine, Frantumi 1919 Ungaretti, Allegria di naufragi 1920 Cardarelli, Viaggi nel tempo 1921 Saba, Canzoniere 1922 Rebora, Canti anonimi 1925 Montale, Ossi di seppia
D. Campana, Il canto della tenebra, in Canti orfici, 1914
La luce del crepuscolo si attenua: Inquieti spiriti sia dolce la tenebra Al cuore che non ama più! Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare, Sorgenti, sorgenti che sanno Sorgenti che sanno che spiriti stanno Che spiriti stanno a ascoltare… Ascolta: la luce del crepuscolo attenua Ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra: Ascolta: ti ha vinto la Sorte: Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte: Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte Più Più Più Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
1913 Rebora, Frammenti lirici 1914 Campana, Canti orfici; Sbarbaro, Pianissimo; Bacchelli, Poemi lirici; [Marinetti, Zang Tumb Tumb] 1915 [Govoni, Rarefazioni e parole in libertà] 1916 Cardarelli, Prologhi; Ungaretti, Il porto sepolto 1918 Boine, Frantumi 1919 Ungaretti, Allegria di naufragi 1920 Cardarelli, Viaggi nel tempo 1921 Saba, Canzoniere 1922 Rebora, Canti anonimi 1925 Montale, Ossi di seppia
D. Campana, Il canto della tenebra, in Canti orfici, 1914
La luce del crepuscolo si attenua: Inquieti spiriti sia dolce la tenebra Al cuore che non ama più! Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare, Sorgenti, sorgenti che sanno Sorgenti che sanno che spiriti stanno Che spiriti stanno a ascoltare… Ascolta: la luce del crepuscolo attenua Ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra: Ascolta: ti ha vinto la Sorte: Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte: Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte Più Più Più Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
1915 [Govoni, Rarefazioni e parole in libertà] 1916 Cardarelli, Prologhi; Ungaretti, Il porto sepolto 1918 Boine, Frantumi 1919 Ungaretti, Allegria di naufragi 1920 Cardarelli, Viaggi nel tempo 1921 Saba, Canzoniere 1922 Rebora, Canti anonimi 1925 Montale, Ossi di seppia
D. Campana, Il canto della tenebra, in Canti orfici, 1914
La luce del crepuscolo si attenua: Inquieti spiriti sia dolce la tenebra Al cuore che non ama più! Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare, Sorgenti, sorgenti che sanno Sorgenti che sanno che spiriti stanno Che spiriti stanno a ascoltare… Ascolta: la luce del crepuscolo attenua Ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra: Ascolta: ti ha vinto la Sorte: Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte: Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte Più Più Più Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
1918 Boine, Frantumi 1919 Ungaretti, Allegria di naufragi 1920 Cardarelli, Viaggi nel tempo 1921 Saba, Canzoniere 1922 Rebora, Canti anonimi 1925 Montale, Ossi di seppia
D. Campana, Il canto della tenebra, in Canti orfici, 1914
La luce del crepuscolo si attenua: Inquieti spiriti sia dolce la tenebra Al cuore che non ama più! Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare, Sorgenti, sorgenti che sanno Sorgenti che sanno che spiriti stanno Che spiriti stanno a ascoltare… Ascolta: la luce del crepuscolo attenua Ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra: Ascolta: ti ha vinto la Sorte: Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte: Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte Più Più Più Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
1920 Cardarelli, Viaggi nel tempo 1921 Saba, Canzoniere 1922 Rebora, Canti anonimi 1925 Montale, Ossi di seppia
D. Campana, Il canto della tenebra, in Canti orfici, 1914
La luce del crepuscolo si attenua: Inquieti spiriti sia dolce la tenebra Al cuore che non ama più! Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare, Sorgenti, sorgenti che sanno Sorgenti che sanno che spiriti stanno Che spiriti stanno a ascoltare… Ascolta: la luce del crepuscolo attenua Ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra: Ascolta: ti ha vinto la Sorte: Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte: Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte Più Più Più Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
1922 Rebora, Canti anonimi 1925 Montale, Ossi di seppia
D. Campana, Il canto della tenebra, in Canti orfici, 1914
La luce del crepuscolo si attenua: Inquieti spiriti sia dolce la tenebra Al cuore che non ama più! Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare, Sorgenti, sorgenti che sanno Sorgenti che sanno che spiriti stanno Che spiriti stanno a ascoltare… Ascolta: la luce del crepuscolo attenua Ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra: Ascolta: ti ha vinto la Sorte: Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte: Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte Più Più Più Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
D. Campana, Il canto della tenebra, in Canti orfici, 1914
La luce del crepuscolo si attenua: Inquieti spiriti sia dolce la tenebra Al cuore che non ama più! Sorgenti sorgenti abbiam da ascoltare, Sorgenti, sorgenti che sanno Sorgenti che sanno che spiriti stanno Che spiriti stanno a ascoltare… Ascolta: la luce del crepuscolo attenua Ed agli inquieti spiriti è dolce la tenebra: Ascolta: ti ha vinto la Sorte: Ma per i cuori leggeri un'altra vita è alle porte: Non c'è di dolcezza che possa uguagliare la Morte Più Più Più Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
Intendi chi ancora ti culla: Intendi la dolce fanciulla Che dice all'orecchio: Più Più Ed ecco si leva e scompare Il vento: ecco torna dal mare Ed ecco sentiamo ansimare Il cuore che ci amò di più! Guardiamo: di già il paesaggio Degli alberi e l'acque è notturno Il fiume va via taciturno… Pùm! Mamma quell'omo lassù!
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
Il «cubismo orfico» (G. Apollinaire)
F. Léger, Nudi nella foresta, 1909-10, Otterlo, Rijksmuseum
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
V. Cardarelli, Saluto di stagione, in Prologhi, 1916
Benvenuta estate. Alla tua decisa maturità m'affido. Mi poserò ai tuoi soli, ricambierò alla terra in tanto sudore caldo delle mie adempiute nutrizioni i suoi veleni vitali. Lascio la primavera dietro di me come un amore insano d'adolescente. Lascio i languori e le ottusità, i sonni impossibili, le faticose inerzie animali, il tempo neutro e vuoto in cui l'uomo è stagione. Io che non spunto a febbraio coi mandorli, non mi compiaccio all'arido sapore di sasso che acuisce il gusto dolce dell'acqua dei rivi, alle gocciole chete
U. Saba, La capra e Trieste, da Canzoniere, 1921
Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
Sazia d’erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
Quell’uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male, ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
ogni altra vita.
PROGRAMMA D’ESAME 1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
1. Manuale di riferimento (G. Contini, La letteratura dell’Italia unita 1861-1968) Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
Autori da preparare: Francesco De Sanctis, Graziadio Isaia Ascoli, Giosue Carducci, Giovanni Verga, Antonio Fogazzaro, Emilio De Marchi, Carlo Dossi, Carlo Collodi, Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Carlo Levi, Italo Svevo, Luigi Pirandello, Guido Gozzano, Giovanni Papini, Piero Jahier, Clemente Rebora, Dino Campana, Scipio Slataper, Camillo Sbarbaro, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba, Anna Banti, Elio Vittorini, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Vittorio Sereni, Federigo Tozzi, Alberto Moravia, Cesare Pavese, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Vasco Pratolini, Pier Paolo Pasolini, Carlo Emilio Gadda 2. Letture domestiche (una, a scelta, delle opere seguenti) F. De Sanctis, Storia della letteratura italiana;
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