l'area maggiormente colpita ed 11 nel comune di Quindici, in particolare nella frazione di Casamanzi. Le colate erano state provocate dallo scioglimento, ad opera di precipitazioni intensissime e durate diverse giorni, dei sedimenti di origine vulcanica formatesi sulla montagna e poggianti su un substrato di roccia calcarea. I sedimenti imbevuti di acqua avevano iniziato a sciogliersi e scivolare verso valle acquistando sempre maggiore velocità a causa della ripidità dei pendii. Oggetto della sentenza è la responsabilità per la sola alluvione di Sarno.
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE - SENTENZA 16761/2010 SOGGETTI IMPUTATI: Sindaco del Comune e l’Assessore del medesimo Comune che aveva collaborato con il Sindaco nella gestione dell’emergenza provata dal disastro naturale verificatosi, per aver cagionato la morte di 137 persone per nonché la relativa direttiva applicativa del Presidente del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Protezione Civile; per aver omesso le attività inerenti la situazione di pericolo; per aver rifiutato l’evacuazione a fronte di una precisa richiesta dei plessi ospedalieri in pericolo avanzata dall’Autorità Sanitaria competente.
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE - SENTENZA 16761/2010 REATI CONTESTATI: Omicidio colposo (art. 589 c.p.) per aver cagionato la morte di 137 persone ed omissione di atti di ufficio (art. 328 c.p.) per aver omesso di dare tempestivamente il segnale di allarme alla popolazione, di disporre l’evacuazione delle persone residenti nelle zone a rischio, per non aver convocato ed insediato tempestivamente il Comitato Locale per la protezione civile, per non aver dato tempestivo e congruo popolazione in pericolo notizie imprudentemente rassicuranti sull’emergenza in atto, diffondendo appelli televisivi con i quali i cittadini venivano invitati a restare nelle proprie abitazioni facendo così ritenere che la situazione fosse sotto controllo e non sussistesse pericolo.
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE - SENTENZA 16761/2010 con riguardo alla posizione di garanzia del Sindaco in tema di protezione civile i cui contenuti sono riconducibili alle attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza. In particolare si evidenzia come in questa prima degli eventi, ma anche la prevenzione nel caso gli eventi si protraggano nel tempo, tale protezione riguarda quindi lo sviluppo degli stessi. →
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE - SENTENZA 16761/2010 pronuncia vi è quello dell’esame del c.d. concetto di “prevedibilità”. La sentenza rifacendosi a principi già consolidati, rileva come “ai fini del giudizio di prevedibilità deve aversi riguardo alla potenziale idoneità della condotta a dar vita ad una situazione di danno e non anche alla specifica rappresentazione ex ante dell’evento dannoso, quale si è concretamente verificato in tutta la sua gravità ed estensione”. Con riguardo alla fattispecie i Giudici di merito avevano ritenuto che i fenomeni verificatisi negli anni precedenti non avevano mai assunto caratteristiche simili a quelle del fenomeno che si era verificato nel maggio 1998 sia per le dimensioni che per la velocità della colata. Quindi non era prevedibile che potesse verificarsi un fenomeno così distruttivo e devastante come quello in esame e dunque non era esigibile dal Sindaco che egli disponesse l’allertamento e l’evacuazione delle persone che si trovavano nelle zone a rischio. →
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