dell'area del torrente al gestore del campeggio contrastino con le considerazioni relative al carattere meramente esecutivo dei compiti svolti dal dirigente regionale. Quanto al Direttore dell'Ufficio del Territorio che ha rilasciato la concessione si evidenzia che colui il quale rilascia la concessione nell'alveo di un fiume ha responsabilità non potendosi ribaltare sull'ufficio del Genio Civile Regionale la responsabilità della compatibilità idrica dell'insediamento e riservare al proprio ufficio una competenza meramente contabile e finanziaria poiché il potere di dare la concessione e stipulare il contratto era tutto nelle mani dell'imputato.
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - SENTENZA 16310/2009 EVENTO: A seguito di precipitazioni si è verificata l’esondazione di un fiume e l’inondazione della sottostante vallata. SOGGETTI IMPUTATI: Ingegnere progettista e dirigente del Provveditorato delle OO.PP. (stesso soggetto) per avere contribuito a cagionare l'esondazione del fiume perché, nella qualità di dirigente del Provveditorato alle Opere Pubbliche, aveva progettato e in parte diretto i lavori di sistemazione idraulica del fiume anzidetto non osservando le regole tecniche in materia.
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - SENTENZA 16310/2009 In particolare, nell'indicata qualità, gli viene contestato: di aver progettato e realizzato corpi arginali interni alle arginature esistenti restringendo eccessivamente (fino a metri 70) la sezione trasversale del fiume con conseguente innalzamento del livello dell'acqua e aumento della velocità della stessa e dunque maggiore capacità erosiva della corrente, realizzando poi, in taluni punti, sezioni di deflusso addirittura inferiori a quelle progettate; di aver lasciato prive di argine le parti di fiume in corrispondenza degli affluenti laterali; di avere ridotto le condizioni idrauliche di deflusso del fiume mediante rimozione di materiale ghiaioso dall'alveo; di aver progettato i lavori omettendo gli accertamenti tecnici previsti da norme regolamentari.
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - SENTENZA 16310/2009 REATI CONTESTATI: Reato di inondazione (art. 426 c.p.) e disastro colposo (art. 449 c.p.) per aver quale progettista e dirigente del Provveditorato alle OO.PP. causato, o contribuito a causare, con un'errata progettazione di opere idrauliche l'esondazione del fiume e la conseguente inondazione della vallata.
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - SENTENZA 16310/2009 RILIEVO SENTENZA: Pone innanzitutto in evidenza come le precipitazioni verificatesi non potevano essere considerate imprevedibili in quanto ricorrenti ogni 20-30 anni. Sottolinea che, pur sussistendo condizioni concorrenti, gli errori progettuali addebitabili all'ingegnere hanno contribuito alla verificazione del disastro ed all'aggravamento delle relative conseguenze. In particolare all'imputato si è addebitato di aver notevolmente ristretto gli argini del fiume e di non avere realizzato i cosiddetti “pennelli”, che erano indispensabili proprio per la notevole riduzione degli argini (ossia opere in cemento armato costruite nell'alveo del fiume allo scopo di mantenere la corrente al centro della sezione e permettere la sedimentazione a ridosso delle sponde in modo da favorire la protezione dall'erosione). La natura colposa di tali comportamenti, in contrasto con le regole tecniche, è stata desunta dagli accertamenti peritali. →
CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE - SENTENZA 16310/2009 RILIEVO SENTENZA: I periti hanno sottolineato che il restringimento degli argini ha comportato un innalzamento del livello del fiume e un aumento della velocità dell'acqua con conseguente palese aumento della capacità erosiva delle sponde e di palesemente aumentare il rischio di scavalcamento delle opere di
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