Responsabilità penali in materia di rischio idrogeologico: legislazione e giurisprudenza


anziché procedere all’attività, a lui spettante, di


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Sana09.09.2017
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anziché procedere all’attività, a lui spettante, di

  • coordinamento e direzione.



  • CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE -

    • CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IIIª PENALE -

    • SENTENZA 19507/2013

    • RILIEVO SENTENZA: La sentenza si sofferma anche

    • sull’evacuazione evidenziando che se la stessa fosse stata disposta

    • prima e preceduta dall’allertamento della popolazione non

    • avrebbe trovato ostacolo neppure nel numero delle persone

    • interessate, anche in considerazione delle forze disponibili sul

    • territorio stante la presenza di Guardia di Finanza, Polizia di

    • Stato, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco.

    • È interessate evidenziare come gli appartenenti a detti corpi -

    • alcuni dei quali poi anche deceduti a seguito dell’evento

    • calamitoso - si fossero spontaneamente attivati provvedendo da

    • soli all’evacuazione di centinaia di persone.



    FRANA DI QUINDICI

    • FRANA DI QUINDICI

    • Per la frana di Quindici strettamente collegata, come

    • visto alla frana di Sarno, la Corte di Cassazione ha

    • assolto invece nel 2011 tutti gli imputati perché il fatto

    • non sussiste.

    • I reati contestati erano frana colposa e omicidio colposo

    • plurimo per aver omesso di effettuare attività di

    • programmazione, monitoraggio e studio del territorio

    • per evitare o contenere gli effetti franosi, violando così la

    • legge e cagionando la frana.



    RESPONSABILI SERVIZI PREVISIONE E PROTEZIONE

    • RESPONSABILI SERVIZI PREVISIONE E PROTEZIONE

    • Strettamente connessa e collegata alla giurisprudenza fin qui

    • esaminata è quella inerente le responsabilità penali, nell’ambito

    • degli infortuni sul lavoro, di datore di lavoro e responsabile dei

    • servizi di prevenzione e protezione.

    • In particolare l’esame di sentenze del settore, tra le quali ve ne

    • sono alcune anche specificamente inerenti il rischio idrogeologico

    • nei cantieri, occorre per esaminare quale debba essere il

    • comportamento legittimo del tecnico che riveste la figura di

    • responsabile, affinché non possa essere passibile di imputazioni

    • per condotte penalmente rilevanti.



    CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE -

    • CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE -

    • SENTENZA 104/2011

    • EVENTO: Incendio ed esplosione con conseguente crollo

    • di uno stabilimento che ha avuto come conseguenza la

    • morte di 3 dipendenti e lesioni personali gravi di altri 5.

    • La causa del disastro è stata rinvenuta in fenomeni non

    • solo di combustione, ma anche di esplosione avvenuti nel

    • piano seminterrato per la presenza di residuati della

    • lavorazione altamente incendiabili.



    CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE -

    • CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE -

    • SENTENZA 104/2011

    • SOGGETTI IMPUTATI: Amministratore Delegato della fabbrica

    • in cui era sito lo stabilimento - Presidente del Consiglio di

    • Amministrazione - Responsabile del Servizio di prevenzione

    • infortuni per aver sottovalutato, con colpa, il piano di sicurezza del

    • pericolo di incendio/esplosione del polverino (sostanza residuale

    • della lavorazione di cardatura della lana) per la mancata

    • effettuazione di analisi delle caratteristiche ed infiammabilità di

    • tale polverino in varie zone della fabbrica; per non aver previsto il

    • pericolo di incendio in quanto lo stesso si era già manifestato in

    • precedenti episodi.



    CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE -

    • CORTE CASSAZIONE - SEZIONE IVª PENALE -

    • SENTENZA 104/2011

    • REATI CONTESTATI: Omicidio colposo (art. 589 c.p.); lesioni

    • colpose (art. 590 c.p.) e crollo colposo (art. 434 c.p.).

    • RILIEVO SENTENZA: Nei processi di primo e secondo grado

    • l’Amministratore Delegato ed il Presidente del Consiglio di

    • Amministrazioni veniva assolti, mentre si confermava la

    • responsabilità penale del responsabile del servizio di prevenzione

    • infortuni che ricorreva quindi per cassazione. La Cassazione ha

    • confermato la condanna del responsabile della sicurezza sostenendo


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